Nervosismo

Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni. Avevo una vita felice, una bella famiglia, un fidanzato quasi perfetto, avevo ottimi risultati scolastici e la stima di chi mi stava attorno. Circa 1 anno e mezzo fa è mancato mio padre e questa cosa ha lasciato un segno profondissimo in me, e dopo un paio di mesi anche mia sorella si è allontanata perché di è trasferita in un’altra città. Da allora la mia vita è cambiata, non c’è più il clima gioioso di una volta in casa mia, ed è stato un susseguirsi di sfortune (incidenti,truffe e furti etc...) e forse ho accumulato tutto questo, sentendo addosso la responsabilità visto che non c'è più mio padre. Ho cominciato ad essere nervosa, sempre arrabbiata, frustrata, insoddisfatta...mia mamma non può più neanche rivolgermi parola perchè sa già che puntualmente le risponderei in malo modo perchè sono diventata insofferente. Anche col mio ragazzo...un tempo non mi innervosivo quasi mai, ero la persona più dolce di questo mondo, ora basta una cosa per farmi sentire proprio il sangue che mi sale alla testa e mi sento come pulsare e devo gridargli contro, cosa che non mi è mai appartenuta, io non ho mai strillato come una pazza in quel modo mentre piango e sto male al punto da mancarmi il respiro e farmi venire mal di pancia. Ho paura perché rischio di allontanare le persone che mi vogliono bene, è già un paio di mesi che avverto il peso di questo mio stato d’animo sempre negativo…vi chiedo un consiglio per riacquistare la mia serenità o ricostruirmene una anche adesso che la mia vita non è più quella perfetta di una volta. Grazie mille in anticipo
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
in questo periodo ha parlato con qualcuno dei Suoi sintomi?

L'irritabilità potrebbe rappresentare il segnale che l'umore non si trova a livelli ottimali: se a questa aggiungiamo anche la tristezza e la tendenza al pianto forse potrebbe essere consigliabile una valutazione psichiatrica (per l'umore) e psicologica (per tutte le cose che nella Sua vita sono rimaste lì " a metà", e che oggi la fanno soffrire).

Di certo non le conviene andare avanti troppo in questo modo perchè questi scoppi di rabbia potrebbero influire negativamente sulle Sue relazioni.

Insomma, credo sia arrivato il momento di dare un nome a tutta questa sofferenza.
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Utente
Utente
La ringrazio per la Sua pronta risposta, prenderò in considerazione l'idea di parlare con uno specialista.
Grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Grazie a Lei di averci scritto.