40enne, fidanzato, mammone

Salve
sono una donna 34enne che era fidanzata con un uomo 40enne da due anni e si parlava del matrimonio.Ho posto fine io al nostro rapporto con mio grande dolore perchè io lo amo tantissimo ma non riesco a sopportare il suo rapporto con la madre onnipresente che si intromette sempre nella vita del figlio 40enne e stava anche organizzandoci il matrimonio anzi dava consigli come dice il figlio,mio ex fidanzato.
Non sopportavo più questa situazione:qui c'è una bella bomboniera molto fine e bella,il matrimonio sarebbe bello celebrarlo nella cripta del duomo,i libretti li facciamo fare a PincoPallino,ho visto un negozio per la lista nozze molto più grande di Bingo per indicare quello che io e il figlio avevamo sempre visto e quasi deciso di confermarlo e ha anche molte cose belle,questo locale è brutto,quello è bello,l'Ave Maria ci vuole eccecc
Avevamo deciso di sposarci il giorno del loro anniversario per una serie di coincidenze comunque io ci ho ripensato e ho deciso di cambiare.Cambiare perchè era sabato io avrei voluto una cerimonia solenne con tutti gli invitati presenti cosa che non si sarebbe potuta fare di sabato perchè molti degli invitati non sarebbero potuti venire per impegni di lavoro.Abbiamo discusso e gli è uscito dalla bocca che non voleva cambiare perchè voleva regalare ai genitori una grande festa.Non ci ho visto più mi sono incazzata dicendogli che quella era la NOSTRA festa e di nessun altro che i protagonisti dovevamo essere noi e non loro.Comunque è stata superata la cosa però non ci sono stati cambiamenti sotto nessun punto di vista.
In un anno che abbiamo ufficializzato il fidanzamento lui è venuto si e no 5 volte a pranzo a casa mia e se non andavo io da lui per poter stare con lui un pò di tempo in più visto che durante la settimana non possiamo,lui non si è mai degnato di stare con me, ha scelto sempre di stare con la sua famiglia.Non chiedevo tanto un giorno al mese tutto per noi invece no.Ogni cosa che facevamo c'erano i suoi,vieni qui vai la,uscivamo e incontravamo i suoi... sempre presenti.L'ultima litigata è stata definitiva perchè non ce la faccio più,gli ho chiesto di ridimensionare il rapporto con la madre e tenerla fuori dalla nostra storia ma lui nn capisce,il problema sono io,io che mi faccio le fisse,io che sono gelosa.La madre no,la madre che la prima volta che mi ha visto mi ha detto, piangendo, non portarmi via o creatur mio(il mio bambino),ha 40 anni.Ora c'è silenzio,io vorrei pure chiamarlo ma per cosa? per sentirmi dice che sbaglio e non capisco,che mi vogliono bene e che parlano bene di me?Ci mancherebbe sono sempre stata educata e forse proprio questo è stao il problema.NOn lo so,non lo so più,voi potete aiutarmi?Sono io a sbagliare?Sono così pazza nel desiderare ciò? Sono tanto pazza nel desiderare di vivere dei momenti sola con lui senza dover per forza incontrare i suoi? Sono così pazza nel desiderare di vivere il NOSTRO matrimonio senza le influenze di nessuno?Viverlo appieno e completamente?
[#1]
Dr. Massimo Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Gentile Utente,

Mi sembra che più che pazza è arrabbiata.


<<Sono io a sbagliare?>>

A questa domanda dubito che qualcuno le possa rispondere.

Immagino che la decisione di interrompere la relazione (2 anni) sia scaturita dal fatto che il rapporto non corrispondeva ai suoi desideri e/o aspettative.

Da ciò che scrive sembrerebbe che la sua potenziale suocera abbia visto in lei una nuora-minaccia piuttosto che una nuora-complice.

Per il resto non so se la sua scelta del partner sia stata guidata da una caratteriale tendenza alla competizione (sfida) o da altri fattori.

Spero di esserle stato d'aiuto
Cordiali Saluti




Dr. Massimo Esposito
Psicologo-Psicoterapeuta
https://www.medicitalia.it/massimo.esposito/
http://www.psicologopsicoterapeutaroma.org/

[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie per avermi risposto. Io non volevo sfidare nessuno, ci ho pensato molto prima di iniziare la storia con lui perchè non volevo soffrire più. Vedevo che era quello che avevo sempre cercato. Mi faceva partecipe della sua vita.
Le cose sono cambiate quando abbiamo ufficializzato il rapporto quindi conosciuto le famiglie pensavo di vederlo di più e stare con lui di più ma...
Non potendolo vedere durante la settimana perchè lavora fuori volevo stare con lui, soprattutto da sola per vivere il rapporto di coppia e invece le cose andate proprio così. Sembravo un trofeo da mostrare agli amici, ai parenti e ai vicini. Vieni a conoscere questo, vieni a conoscere quest'altro non ho mai detto di no perchè lo amo. Sono andata dove volevano andassi ma forse dovevo dire NO e basta. Forse dovevo essere maleducata. Alcune volte glielo dicevo che non mi andava.
Alla lunga è andata a finire che io passavo il mio tempo con lui si ma anche con la madre, il padre, il fratello, i vicini... Ben vengano queste cose, la compagnia, ma io voglio vivere anche la coppia, lontano da tutti anche dai suoi genitori e non trovarmeli davanti ogni volta che usciamo, non sentirli chiamare ogni volta che stiamo insieme. Lascia che vivano la loro vita e tu viviti la tua.
Quello che volevo era una vita di coppia e si ora sono arrabbiata. Lui mi ha detto che dovevo confrontarmi con qualcuno così avrei capito che sbagliato. Non era affatto come pensavo. Ma l'intromissione c'è cosa vuoi negare.
Quando chiedevo se sono io a sbagliare era proprio questo: ha ragione lui? vedo il nero dove non c'è?
Lui non ascoltava appena divevo "tua madre", non sentiva proprio le mie parole. Io gli chiedevo solo di fare da soli e speravo potesse iniziare a considerarmi con la sua compagna per la vita, alla quale raccontarsi, con la quale condividere gioie, problemi, paure ma mi sono accorta che la donna a cui raccontare tutte queste cose non ero io ma la madre.
Devo dire che con me la madre si è sempre comportata bene del resto io ho sempre portato rispetto a lei e alla sua famiglia e non la odio come pensa il figlio ma volevo che lasciasse vivere al figlio la proprio vita, tagliando finalmente quel cordone ombelicale ancora intatto.
Secondo lei volevo troppo? Volevo qualcosa di impossibile, di strano per due che avevano deciso di sposarsi? Sono strana io e la normalità è quella che vive lui? La mamma onnipresente? Capisco l'amore materno ma credo che a volte non siamo noi nuore a sbagliare ma anche le madri per eccessivo amore verso i figli (soprattutto maschi)e bisogna avere il coraggio di ammetterlo. Anche mia madre ha sbagliato e proprio ultimamente lo ha ammesso.
Ma l'esperta in psicologia non sono io, lascio a voi la parola se vorrete ancora rispondermi
Buona sera
[#3]
Dr. Massimo Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Carissima Utente,

Comprendo la sua Rabbia e la Delusione.

<< Secondo lei volevo troppo? Volevo qualcosa di impossibile, di strano per due che avevano deciso di sposarsi?>>

Come le accennavo nella prima risposta, la decisione di interrompere la relazione sembra scaturita dal fatto che il rapporto non corrispondeva ai suoi desideri e/o aspettative.

Per come la vedo io, lei desiderava ed evidentemente desidera un rapporto diverso da quello che le propone il suo fidanzato (e famiglia).
E le assicuro che nessuno le può dire che volere la relazione che lei dice di desiderare è sbagliato.

Ha preso in considerazione che forse è il suo fidanzato (o ex) a non essere pronto a distaccarsi dalla famiglia d'origine?

Se come dice lei: <<volevo che lasciasse vivere al figlio la proprio vita, tagliando finalmente quel cordone ombelicale ancora intatto>>; Consideri che poteva tagliarlo lui.

Saluti



[#4]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Si la realtà è questa, doveva tagliarlo lui ma evidentemente non voleva e poi diceva di amarmi :((((

Grazie di tutto
[#5]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Salve sono sempre la 34enne di nuovo qui con gli ultimi avvenimenti e sempre più delusa, ferita e triste.
Alla fine ad aprile feci un passo indietro anche convinta dal mio sacerdote "se lo ami pensaci bene, sono due anni e lui è un bravo ragazzo" ecc
Fatto sta che sono tornata sui miei passi anche perchè lui mi aveva detto che sarebbe cambiato e mi sono fidata di lui un'ennesima volta.
Sono stati mesi di discussioni continue sulle quali sono sempre passata sopra e avevamo ri-deciso di sposarci.
Avevamo preso in considerazione tutte le possibilità: trasferirmi a roma e trovare un appartamentino piccolo che andasse bene per noi due però mi disse no perchè la vita a roma è cara e non ce l'avremmo fatta. Gli dissi che un lavoro lo avrei trovato e potevamo anche non scendere sempre a salerno, a me non interessava più di tanto perchè comunque la mia vita sarebbe stata con mio marito e andava bene cosi ma lui non era della stessa opinione, lui doveva scendere non sapeva stare a roma. Va bene, allora affittiamo una casa qui e invece no non gli andava bene nemmeno questa perchè si sprecavano i soldi con un affitto. Va bene, c'erano altre 3 possibilità: comprare una casa nuovo ma non ce la potevamo permettere e il mutuo non glielo davano per intero almeno così mi disse visto che non mi ha nemmeno detto che era andato a chiedere in banca. Va bene niente casa, aggiustare la casa del nonno ora della madre ma ci volevano troppi soldi e disse no per lo stesso motivo. Un'ultima possibilità era mettere di tasca sua 10000euro per una casa che ci avrebbero messo a completa disposizione i miei senza pretendere nulla in cambio anzi ci avrebbero aiutato materialmente anche a sistemarla (questa casa è due piani sopra i miei) visto che non avevamo soldi andava bene anche per lui tant'è che erano anche cominciati i lavori.
Un giorno andiamo a vedere le mattonelle e si è reso conto che ci volevano un bel po di soldi ma io lo sapevo gia e anche lui visto gli avevo fatto tutti i conti possibili sulle spese a cui andavamo incontro. Lui torna a pranzo a casa parla con i suoi e la sera litighiamo ovviamente.
Mi dice che con quei soldi voleva fare tutto anche i mobili (quando poi gli ho fatto avere tutti i preventivi e gli avevo fatto un resoconto completo e lui aveva accettato di affrontare le spese), mi dice che dovevo dirglielo che doveva fare tutto lui, che aveva solo quei soldi e altre stupidaggine che prima di quel momento non gli erano mai uscite di bocca.
Fatto sta che iniziamo a litigare ma il giorno dopo io gli dico lasciamo perdere il matrimonio, non ne parliamo più perchè non ce lo possiamo permettere e lui mi fa non fare così, non fare la scema troverò il modo di risolvere la situazione.
Lui si era impegnato per questa casa, aveva preso le misure con me, avevamo progettato insieme come mettere i mobili, come sistemare al meglio i bagni cioè tutto quello che una coppia di futuri sposi fa ed era entusiasta io lo sentivo da come parlava e da come mi abbracciava in quella casa che doveva essere il nostro nido d'amore.
E' finita che abbiamo continuato a litigare e devo dire che sono stata io ad essere distaccata perchè volevo un chiarimento che non è mai arrivato. Un venerdì sera di ritorno da roma mi dice vediamoci speravo fosse per chiarire e invece appena mi ha vista ha additato me come la colpevole di chissa quale grave colpa ma la mia colpa era soltanto di non essere andata a casa sua per 20 giorni cioè praticamente 2 domeniche come facevo prima che andavo ogni santa domenica e l'estate scorsa mi sono praticamente trasferita a casa sua con tutta la sacra famiglia. Da aprile avevo ridotto le visite perchè volevo che fosse lui a cercarmi, a voler stare con me, a farmi sentire che aveva bisogno della mia compagnia cosa che non è mai avvenuta ma adesso che io mi stavo comportando come aveva fatto lui per quasi due anni gli sono andate le scarpe strette.
Quella sera in cui l'ho lasciato mi ha detto che mia madre lo aveva accusato di farmi stare male e che andava con le p.... cosa assolutamente non vera basta pensare che se fosse stato vero veramente non sarei mai potuta uscire con lui, mi avrebbero ostacolato in tutti i modi ma cosi non è stato. Alla fine mi ha detto che non l'ho mai amato e non gli ho mai voluto bene. Sentirsi dire queste cose dopo due anni è stato un pugno nello stomaco. L'ho lasciato e me ne sono andata e ho chiamato la madre a telefono (non so perchè l'ho fatto) e le ho detto che non mi avrebbero mai più visto a casa loro e che il figlio era un bambino non in grado di affrontare le situazioni e chiarire nulla. Che non gli andava bene nessuna soluzione e che non è in grado di affrontare le cose, che non gli andava più di costruire nulla con me e ho fatto anche riferimento ai soldi perché questo era adesso il problema. Lei mi dice che loro hanno una camera vuota e avrebbero messo un letto e saremmo dovuti andare a vivere li con loro. Poi mi disse anche che il figlio fortunatamente una casa ce l’ha (peccato però che non sia vero visto che è della madre) e "non deve aspettare i tuoi genitori che gliela danno con i soldi si aggiusta quella casa li"; quando ho obiettato che ci volevano più di 300mila euro mi dice "e significa che aspettate" e io le disse che era stato il figlio per prima a dire di no a questa possibilità. Ma uno cosa deve pensare quando ti dicono certe cose che sei tu che non vuoi far uscire dalla tasca di tuo figlio i soldi per aggiustare una casa che a te non va bene perché è distante da te? Eppure il figlio lavora non sei nemmeno tu a darglieli ma cosa vuoi? Perché ti intrometti in questo modo? Il matrimonio ok ma solo alle sue condizioni.
Il giorno prima la chiamai per farle gli auguri e lei voleva sapere dei fatti nostri. Mi disse pure vieni a casa ne parliamo di persona ma io non volevo parlare con lei io volevo parlare col figlio comunque le disse che i rapporti con il figlio non erano più quelli di prima e cercai di farle capire che era anche colpa sua senza attaccarla direttamente. Ma lei continuava a dirmi ma non puoi far finire un rapporto di 2 anni per queste sciocchezze cerca di capire mio figlio è stanco lavora soltanto ecc come se io non lo avessi mai capito. Mi disse se pensi che lui resta a casa perchè io lo voglio tenere qui ti sbagli lui la mattina si mette al pc a lavorare poi va a prendere il caffe con gli amici torna giusto giusto per pranzo e poi va a riposare, poi si alza si lava si veste e viene da te e torna all'1.
Primo, non è mai tornato all'1 perchè noi avevamo gli orari dei bambini sempre perchè lui era stanco e io dovevo capire.
Secondo, erano mesi che lui non usciva a prendere il caffe per stare a casa che la madre non stava bene. Terzo, non sono mai tornata più tardi di mezzanotte tanto che mi prendevano in giro qui e mi chiamavano cenerentola.
Vabbe devo abbreviamo altrimenti dotrei scrivere un libro.

Finisce la storia e io sto male. Mia cognata pensando di darmi una mano manda un messaggio a lui dicendo che se aveva bisogno di parlare lei c'era.
Si incontrao e ne disse di tutti i colori di me e della mia famiglia. Che una come me non la voleva, che ero asociale, che criticavo tutti i suoi amici, che non volevo lavorare sapendo benissimo che sto cercando in tutti i modi un lavoro retribuito e non continuare a fare beneficenza, che i miei amici dovevano fare la fila all'ingresso e doveva mettere una biglietteria (è vero gli amici sono pochi anche perchè a questa età si sono fatti tutti una famiglia e sono sparpagliati per l'Italia; dovevo andarmene anche io appena laureata ma ho accettato proposte di lavoro sbagliate ma questa è un'altra storia). Mi ha colpito nei mie punti deboli sapendo di farmi del male infatti le cose che ha detto sono state delle pugnalate al cuore. E’ andato anche contro i miei genitori che erano stati degli scostumati che non si erano degnati nemmeno di fare una telefonata a casa per fare gli auguri al padre (ci eravamo gia lasciati, tu non puoi continuare a mettere in mezzo la tua famiglia e che cavolo). Che la madre piange, che il fratello piange ma alla fine a me cosa interessa? Va bene il rispetto ma io il rapporto lo volevo con lui non con la sua famiglia. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno di loro sono stata fin troppo presente e questo è stato il problema. Che io odio a morte la madre eppure la madre mi aveva conquistata all’inizio ecco anche giustificati alcuni miei comportamenti. Che la stanza era una buona soluzione che a lui andava bene (peccato che a me ha sempre detto il contrario) e che non ha nessuna intenzione di venire nella casa in cui erano iniziati i lavori perché sarebbe stata una guerra continua con mia madre (cosa questa che non gli è mai uscita di bocca)
Questo le 2 ore di chiacchierata nel negozio da mia cognata alla presenza anche di altre persone e mia cognata mi ha detto che piangeva. Ora che piangi a fare se pensi che sono una nullità? Senza interessi, senza amici?
Il giorno dopo la chiama chiedendo cosa io avessi detto, mia cognata gli parla dicendo quello che io penso e dico da 6 mesi e lui dice che è sempre più convinto della decisione che aveva preso ed era contento così. Che lui non mi avrebbe mai più cercata. Inoltre ha fatto riferimento ad un mio errore che ho anche pagato molto caro e lui nemmeno lo sa e ha concluso dicendo che lei doveva stare attenta con noi perché chissa quali cattiverie diciamo su di lei e qui mia cognata gli diede una risposta degna: “mio marito mi ama e non mi interessa di quello che si dice di me” cosa che io avrei voluto avesse fatto lui e che invece non ha mai fatto.
Io credo che in quella famiglia si viva come in una prigione e non ho nessuna intenzione di farmi imprigionare nonostante ami quella persona più della mia vita.
Solo un episodio voglio raccontare. Pasquetta fuori a pranzo con i suoi amici e doveva venirmi a prendere (viviamo a 25 km di distanza). A pasqua saremmo stati insieme al centro e qualche giorno prima gli dico “che necessità c’è di farti tutti questi km in più se puoi rimanere a dormire da me e partire poi da qui” lui disse vabbe poi decidiamo. A pasqua vado a fare gli auguri a casa sua e dissi questa cosa e insistevo pure. Il fratello mi fa “ ma tu pure tieni la capa tosta” ed io continuavo ad insistere, che era logico rimanere da me e poi andarcene direttamente insieme da li. La madre dal corridoio disse “ma quanto la fate difficile va e viene che ci vuole” con un tono di voce….lasciamo sta.
Lui fece la cresima e la fece al centro. Io andai e non mi venne a prendere, mi avvicinavo al duomo e dicevo mi verrà incontro ma niente. Vabbe sarà davanti al duomo ma niente. Vabbe sarà nell’atrio ma niente. Era dentro sull’altare con la sua famiglia lo dovetti andare a cercare. Finisce la cerimonia e usciamo. La madre mi fa “ ho detto a mio figlio se vuoi venire a mangiare a casa così senza che fa avanti e indietro” La sera saremmo dovuti andare a cena fuori in un paese vicino da lui. Deciditi lo deve fare o no avanti e indietro. Allora quando fa comodo a te lo può fare e sempre quando fa comodo a te non lo può fare??? C’è da aggiungere anche che non mi ha riaccompagnata a casa ma ho preso un bus. Cose carine nei miei riguardi in presenza dei suoi nemmeno a pagarle.

Ora io chiedo, lui ha distorto la verità dei fatti, ha capovolto il tutto accusando me di tutto quello che io pensavo di lui e della sua famiglia. Ha detto che è stato lui a tornare molte volte sui suoi passi, che mi aveva lasciata (lui) e che era contento della decisione presa. E' un modo di difendersi? E tutte quelle cattiverie dette su di me perchè? Perchè farmi violenza gratuita in questo modo? Ad una persona che diceva di amare fino ad una settimana prima? Solo una settimana prima aveva detto che mi avrebbe amata per sempre. Come si può cambiare in questo modo? Io non riesco a capire. Possibile che sono stata due anni con una persona che pensa questo di me e non me ne sono resa conto? Perché tutto questo veleno perché? Non credo di meritarmelo, io l’ho amato. Lo ha fatto per orgoglio? Lo ha fatto per superiorità? Lo ha fatto perché voleva vendicarsi? Lo ha fatto perché pensa veramente tutto ciò. Io non riesco a darmi pace e poi perché non dirmele in faccia queste cose ma andare sempre da un terzo? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo dolore dalla persona che amavo (e che amo purtroppo perché l’amore non è che svanisce d’incanto da un giorno all’altro) e che doveva diventare mio marito tra meno di 10 mesi perché?
Lui mi reputa anche una bambina di 15 anni e devo cominciare a comportarmi come una donna di 35 anni quale sono. Ma sono io la bambina immatura? Sono io che continuo a sbagliare?
Non mi ferisce quello che ha detto perché io so che non lo sono. Qualche anno fa poteva essere ma si cresce, si cambia e si cerca di affrontare le cose senza dover sempre aver bisogno di un sostegno come può essere quello dei genitori. Ho vissuto da sola e l’esperienza è servita, aiuta a capire e prendere fiducia, a capire che puoi farcela benissimo da sola e da allora sono cambiata, sicura di me, dei miei sentimenti, delle mie azioni. Ma in chi mi sono imbattuta? Un altro errore della mia vita? Perché non ho capito subito chi avevo davanti eppure, pensandoci adesso, gli indizi ce li avevo. Continuo a pensare che ogni suo gesto, ogni sua parola sia manipolata dalla madre ma in un caso o nell’altro non giustifica quello che ha fatto e detto per ferirmi. Tornerà? Io non credo anche se tutti quelli che lo hanno conosciuto dicono che tornerà e non si capacitano di questo cambiamento improvviso e del veleno sputato su di me in primis e sulla mia famiglia

Chiedo scusa veramente per essermi allungata così tanto :(
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Tornerà? Davvero se lo augura?
Mi pare che in alcune parti della sua mail si sia già risposta da sola.

Lei ha capito perfettamente il gioco relazionale della famiglia del suo ex fidanzato, un figlio che non riesce a svincolarsi dalla propria famiglia di origine.

Ci sono famiglie nelle quali il gioco delle relazioni è tale da rendere lo svincolo dei figli molto difficile o addirittura impossibile.

Si chieda, magari, i motivi per i quali non è scappata subito e come mai, nonostante la consapevolezza del "pasticcio famigliare" che ha descritto, sembra non riuscire a porre fine, in cuor suo, alla speranza di un matrimonio che ha dimostrato di essere irrealizzabile.

Cordialmente



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#7]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentilissima Utente,

Penso che lei abbia fatto bene !!! E glielo dico con tanta sincerità. Ne trovo, come psicoterapeuta, di donne che sono arrivarte sull'orlo delle rottura di un matrimonio anche pkluridecennale per le imposizioni subite dai mariti mammoni che seguono, da sempre, i consigli, i condizionamenti e i ricatti di madri possessive.
Anche se foste andati a vivere da soli, anche lontani dalla madre, lui si sarebbe portato dietro, dentro di sé, la figura della madre che ne avrebbe condizionato l'esistenza, così come è stato sinora. Ne conosco di casi del genere.

Se vuole tornare da lui lo faccia con dignità e senza fare passi indietro rispetto alle sue logiche e condivisibili necessità di autodeterminazione della coppia, scevra da condizionamenti familiari.

Cordiali saluti e tanti auguri.

[#8]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa Rinella purtroppo questo gioco non l'ho capito da subito perchè la madre è stata molto brava con me ed è brava anche con gli altri a far credere cose che in realtà non sono. Per quanto ci riguardava faceva credere che eravamo noi a decidere quando poi noi non siamo stati liberi di scegliere nulla, non fa vedere come è veramente. Dicevo dovevo scoprire subito cosa c'era sotto ma solo con la consapevolezza di oggi ho capito di aver avuto molti indizi sin dall'inizio.
Io credo che il figlio sappia che questo amore è malato, questo attaccamento va oltre ogni limite ma non ha il coraggio di ammetterlo, lui si vuole convincere che è tutto normale perchè tutto intorno a lui funziona cosi, tutti fanno cosi. Io non mi auguro che torni, certo però che per due anni l'ho amato e ho bisogno di tempo per superare questa poco felice "scoperta". Ha avuto il coraggio di rigirare le cose a suo piacimento alla fine sono io e la mia famiglia a sbagliare e non vede cosa succede nella sua. (ho saputo che anche un'altra storia è finita per gli stessi motivi; a me lui disse che era finita perchè lo voleva allontanare da tutti e dalla sua famiglia)

Caro dottore Vita, io oggi sarei tentata a perdonare perchè lo amo ma non ho la forza per farlo. Ho discusso, litigato, sono stata aggredita verbalmente, sono stata accusata di volerlo allontanare da tutti e di volerlo far stare in isolamento. Non credo che sarò io a tornare da lui perchè non ci riesco mi ha ferita e non poco, forse il fatto che non ci riesca è un bene. Se lui mi ha veramente amata in questi due anni, capirà che errore sta facendo ma non ne sono più tanto sicura adesso.

Grazie di cuore
[#9]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile >Utente,

Lo credo anche io.
Le auguro che possa tornare da lei più libero e più sicuro di sé. Se ciò avvenisse, lei non gli faccia pesare nulla e non ritorni più sull'argomento.

Vincere va bene, ma stravincere ed umiliare è come perdere.

Cordialissimi saluti e molti auguri.
[#10]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Il mio obiettivo non era vincere io volevo solo essere amata e ci credevo nonostante tutte le discussioni fino a quella chiacchierata nella quale ha sputato tutto quel veleno su di me.

Ha sparato sapendo di colpire al cuore perchè???

Grazie di tutto
Cordiali saluti



[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Se lui mi ha veramente amata in questi due anni, capirà che errore sta facendo ma non ne sono più tanto sicura adesso"

Gentile Utente, il modo di funzionare del suo ex e della famiglia, la loro maniera di stare nella vita, non sono attuati per farla soffrire. Io credo che nessuno degli attori coinvolti nella sua narrazione si stia rendendo conto di queste dinamiche nè della sofferenza che le stanno provocando. Di conseguenza dubito che arriveranno a capire che...
Anche la mamma del suo ex non è una persona cattiva, ma non può farcela a vivere in un modo diverso. Lei stessa ha detto che al figlio va bene e fa comodo questa situazione. Non mi fraintenda, non sto dicendo che "ha ragione" la mamma. Dico che, una volta capito il gioco relazionale con queste persone, è più sano per Lei svincolarsi da queste persone e guardare altrove.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Perché è coinvolto e partecipe nelle dinamiche di relazione disfunzionali della famiglia di cui fa parte.

L'incapacità di rendersi conto di questo(da parte di tutti), al di là di ogni evidenza, ha un ruolo nel perpetuarsi della situazione e nella messa in atto di comportamenti che mantengano inalterato lo status quo (impedire lo svincolo).

Ogni azione da parte di terzi che voglia sortire effetti opposti,di conseguenza, è destinata ad essere sabotata.

Ecco perché nonostante la sua perseveranza e i suoi sforzi titanici, si trova ad essere "colpita al cuore".

Le sarebbe di aiuto pensare ad un futuro sgombro da carichi pesanti.

I miei migliori auguri di serenità
[#13]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Oggi siamo arrivati allo squallore assoluto.
I miei cari ex suoceri sono andati da mia cognata e ne hanno dette di tutti i colori su di me e sui miei genitori. Per quanto riguarda me solo put.... non mi hanno chiamata. Che io non sono all'altezza del figlio (ha detto la madre testuali parole "io insegno sempre ai miei figli fattela sempre con qualcuno meglio di te"), che il figlio ha un lavoro come si deve e io mi devo rimboccare le maniche perchè il lavoro non cade dal cielo. Per lei io non esisto più e ha detto al figlio che non mi vuole più in casa, sono stata maleducata, ho offeso il figlio e non mi dovevo proprio permettere. Che mi hanno trattata come una figlia si certo e poi gli dava fastidio tutto, anche se uscivamo. Mi ha rinfacciato pure che non sono andata a casa sua per il suo onomastico "e che modi sono questi, mi ha chiamato e che mi ha chiamato a fare". E' stato di uno squallore assoluto e il figlio in tutto questo non ha detto nulla anzi ha incolpato me per aver distrutto un rapporto che tutti invidiavano. Ah e ovviamente hanno detto che io non voglio lavorare cose gia dette dal figlio. Poi sempre la grande signora educata ha detto "Io ho amici di un certo livello, tutta gente educata e laureata e mi vergogno pure a dire quello che è successo, dico solo che sono in crisi". Si vergognano pure di me questo è tutto il bene che mi volevano tutti in quella famiglia. Ovviamente il figlio segue tutto quello che dice la madre come se fosse vangelo. Credono di essere così perfetti ma credo proprio che sia una famiglia con valori sbagliati. Una sola soddisfazione che è uscito fuori dalla bocca della madre ciò che ha sempre pensato ma purtroppo il figlio non tornerà mai da me e poi dice di amarmi e accusa me di aver distrutto tutto come una furia distruttrice.
Ma in che famiglia sono capitata? Sono malati? O sono io ada aver bisogno di aiuto?
[#14]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
come già le ho detto nella mia precedente mail lei ha compreso in pieno le dinamiche disfunzionali della famiglia del suo ex fidanzato. Alla domanda che pone, quindi si è già data risposta.

Si domandi, però, per quali motivi si coinvolge ancora con quella famiglia.

Le ripeto: pensi ad un futuro sgombro da carichi pesanti, continuare a rimestare non le è di di aiuto.

Cordialmente
[#15]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Sono loro che cercano mia cognata per sparlare di me, vogliono farmi del male ma io non me lo merito :( non me lo merito proprio.
Mi stanno ditruggendo
[#16]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
E' proprio questo il punto (le comunicazioni dei suoi ex suoceri vanno a segno, in un modo o nell'altro).
Vale a dire qualcuno li ascolta, poi riferisce a lei che a sua volta ascolta.

Se ha l'intenzione di evitare coinvolgimenti spiacevoli, comprendendo il meccanismo, può trovare il modo per farlo.

Cordialmente
[#17]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente

Ho già spento il cellulare e detto a mia cognata di non essere più nominata da quella gente e di non voler sapere più nulla.

Grazie.
[#18]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Ora dipende da lei tenere il punto.

I miei migliori auguri per un sereno futuro.