Le manca la concentrazione, passa ore al lavoro senza fare nulla
Gentili Dottori,
scrivo per avere un consiglio in merito ad una mia collega. Lavoriamo insieme da un anno e mezzo ormai, ma non abbiamo comunque consolidato un rapporto profondo tale da poter permetterci delle confidenze personali. Lavoriamo in team e quindi sono a suo contatto giornalmente. é una persona molto meticolosa, molto rigorosa con il lavoro, estremamente riservata, molto rigida sui suoi canoni e sui suoi schemi.
E' da parecchi mesi (6 o 7) che dice di avere problemi in famiglia. Nessuno sa di cosa si tratti, ma il suo umore è pessimo. Irascibile, aggressiva, impaziente, è difficile comunicare con lei in maniera serena.
Purtroppo, la relazione che aveva col suo ragazzo è finita: da circa 3 settimane non mangia (la obblighiamo noi colleghi a mangiare qualcosa, ma più di uno yogurt non mangia), non dorme, sviene (secondo me anche a causa delle poche energie), per motivi stupidi scoppia a piangere, ad ogni domanda risponde sempre cose del tipo "sì ma tanto io sto male, io sto sempre peggio, sto malissimo", le manca la concentrazione, passa ore al lavoro senza fare nulla e poi alla fine della giornata si agita perchè si rende conto di non aver concluso niente. Si imbottisce di valeriana... Non vuole prendersi delle ferie (abbiamo provato, in tutti i modi) perchè dice che a casa sarebbe peggio e si agiterebbe ancora di più sapendo che non è al lavoro, non vuole andare dal medico (è spagnola e diciamo che non ha molta fiducia nel sistema medico italiano...)... rapportarsi con lei è difficile e non sappiamo davvero che pesci pigliare. Dal mio canto, vivo una situazione famigliare non felicissima, con mia madre sempre dagli psichiatri. Inutile dire che vedevo il mio lavoro anche come uno svago, ora sta diventando una "prigione" quasi come a casa. Potreste consigliarmi come poter fare con questa ragazza? Per me è fuori da ogni dubbio che abbia bisogno come minimo di un po' di riposo, ma non ne vuole sapere e dato che non siamo "così amici", trovare le parole giuste senza che si offenda (o inizi con una crisi di pianto) è davvero un'impresa ostica.
Ringrazio infinitamente per l'attenzione
Cordiali saluti
S.
scrivo per avere un consiglio in merito ad una mia collega. Lavoriamo insieme da un anno e mezzo ormai, ma non abbiamo comunque consolidato un rapporto profondo tale da poter permetterci delle confidenze personali. Lavoriamo in team e quindi sono a suo contatto giornalmente. é una persona molto meticolosa, molto rigorosa con il lavoro, estremamente riservata, molto rigida sui suoi canoni e sui suoi schemi.
E' da parecchi mesi (6 o 7) che dice di avere problemi in famiglia. Nessuno sa di cosa si tratti, ma il suo umore è pessimo. Irascibile, aggressiva, impaziente, è difficile comunicare con lei in maniera serena.
Purtroppo, la relazione che aveva col suo ragazzo è finita: da circa 3 settimane non mangia (la obblighiamo noi colleghi a mangiare qualcosa, ma più di uno yogurt non mangia), non dorme, sviene (secondo me anche a causa delle poche energie), per motivi stupidi scoppia a piangere, ad ogni domanda risponde sempre cose del tipo "sì ma tanto io sto male, io sto sempre peggio, sto malissimo", le manca la concentrazione, passa ore al lavoro senza fare nulla e poi alla fine della giornata si agita perchè si rende conto di non aver concluso niente. Si imbottisce di valeriana... Non vuole prendersi delle ferie (abbiamo provato, in tutti i modi) perchè dice che a casa sarebbe peggio e si agiterebbe ancora di più sapendo che non è al lavoro, non vuole andare dal medico (è spagnola e diciamo che non ha molta fiducia nel sistema medico italiano...)... rapportarsi con lei è difficile e non sappiamo davvero che pesci pigliare. Dal mio canto, vivo una situazione famigliare non felicissima, con mia madre sempre dagli psichiatri. Inutile dire che vedevo il mio lavoro anche come uno svago, ora sta diventando una "prigione" quasi come a casa. Potreste consigliarmi come poter fare con questa ragazza? Per me è fuori da ogni dubbio che abbia bisogno come minimo di un po' di riposo, ma non ne vuole sapere e dato che non siamo "così amici", trovare le parole giuste senza che si offenda (o inizi con una crisi di pianto) è davvero un'impresa ostica.
Ringrazio infinitamente per l'attenzione
Cordiali saluti
S.
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Gentile utente, comprendo l'interessa per questa collega ma da quello che dice sembra che non sia nelle condizioni per poter avere una influenza significativa verso questa ragazza. Più che dei consigli sinceri non potrà fare altro.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 07/04/2010.
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