Ansia, sensazione di respiro smorzato

Gentili dottori,
sono una ragazza di 21 anni senza problemi fisici. Da circa un anno credo di soffrire di una leggera ansia, dico credo perchè nessuno me l'ha confermato. mi succede di sentire il respiro smorzato in gola, come se l'aria non arrivasse ai polmoni, e da poco tempo a questa sensazione si è unita quella di sensazione di chiusura della gola nella zona delle tonsille. ho fatto una visita medico sportiva 2 settimane fa ed è risultato che la mia respirazione e capacità polmonare sono perfetti, escludendo quindi un problema fisico quale asma o simili. fino a qualche mese fa le "crisi" duravano mezz'ora e mi capitavano una volta al mese, non di più. E' da marzo che mi capitano invece quasi tutti i giorni. in più ho costantemente le orecchie tappate, ma non ho ne raffreddore ne altro.inoltre è qualche giorno che la sera quando sto per addormentarmi sento una fitta alla base del collo (niente di fisico ma credo solo una cosa psicologica) che mi fa svegliare, e mi succede spesso quando penso a cose brutte, negative o film paurosi quando sono nel letto la sera. se mi rilasso e penso a cose positive mi addormento. sempre recentemente, quando sono in macchina la sera mi viene di colpo quest'ansia da smorzarmi il fiato, quando fino a prima di salire in macchina ero serena e senza alcun disturbo. non credo di avere attacchi di panico perchè oltre a queste "crisi respiratorie" (le metto tra virgolette perchè in realtà l'aria entra benissimo nei polmoni e riesco a calmarmi cercando di respirare di diaframma e pensando che va tutto bene) non ho nè tremori, ne vertigini o paura di uscire o di stare tra la gente ne contrazioni muscolari o effettiva crisi respiratoria. attualmente, sotto consiglio della mia erborista, sto prendendo del magnesio da circa 10 giorni, dice che mi può aiutaare a rilassarmi, e 3 volte ho preso le compresse di valeriana, 2 volte prima di andare a dormire e qualche giorno fa dopo che non riuscivo a calmarmi tornando a casa di sera in macchina. al mio medico ancora non l'ho detto perchè non vorrei che mi prescrivesse degli psicofarmaci. Frequento il 2° anno all'università ma sono molto, molto indietro con gli esami. apparentemente non sono agitata o in ansia perchè so di essere molto indietro, ma magari a livello del subconscio questa può essere la causa dell'ansia? ho cominciato ad essere indietro con gli esami fin dalla prima sessione dell'anno scorso e infatti, a febbraio dell'anno scorso finita la sessione, la sera ogni tanto mi mancava il respiro. ora purtroppo non è più una cosa saltuaria, come ho ripetuto più volte. i miei "disturbi" potrebbero essere ricondotti al "ritardissimo" degli esami? è possibile pensare che appena mi metto in pari con tutti gli esami, queste "crisi" possano terminare? Grazie con il cuore davvero a chi mi vorrà dare una risposta :)
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazza,
lei sembra lamentare numerosi sintomi che possono essere correlati ad una situazione ansiosa. Se non ha mai fatto visite per valutare l'eventuale base organica di tale sintomatologia si può rivolgere al medico di famiglia che certamente saprà come indirizzarla e quali esami medici consigliarle. Se si tratta di attacchi di panico, di un'ansia generalizzata, di una lieve depressione ecc. questo lo lasci valutare a persone qualificate per farle una diagnosi. L'ansia infatti è un sintomo comune e trasversale (quando non è su base organica) a molti disturbi psicologici o psichiatrici per cui è auspicabile una attenta diagnosi.
Il ritardo negli esami universitari cui lei attribuisce la causa della sua ansia probabilmente è una di quelle condizioni stressanti che sino a quando non sono rimosse ovvero affrontate con efficacia possono contribuire o portare una persona ad uno stato di ansia cronica.
Teoricamenente lei ha ragione nell'ipotizzare che recuperando gli esami i disturbi da lei lamentati (qualora fossero su base psicologica)potrebbero attenuarsi, ma cosa le è mancato sino ad oggi per non farlo ovvero cosa l'ha portata a trovarsi in una situazione simile?
Cordialmente

Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com

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Utente
Utente
Gentile dottore, essenzialmente la pigrizia! può sembrare ( e sicuramente lo è!)stupido ed irresponsabile, ma sono sempre stata abituata a fare il minimo indispensabile al liceo e ora faccio ancora meno, dato che non passando un esame non prendo un voto negativo ma posso rifarlo "potenzialmente al'infinito". Spero non ci sia mio padre che legge quello che sto scrivendo se no mi butta fuori di casa! Cerco di darmi da fare ma trovo tutte le distrazioni possibili per non farlo, tipo leggere le etichette delle penne, guardare il mio cane, disegnare, chattare, qualsiasi cosa. il problema è cominciare a studiare. quando comincio poi non mi fermo finchè non ho finito quello che devo fare, e posso stare seduta concentrata per ore.
ho una famiglia molto unita e i miei genitori mi hanno sempre dato tutto..forse troppo, non mi hanno insegnato da piccola a guadagnarmi le cose (so che può sembrare una giustificazione ma non lo è!) e non lo fanno nemmeno adesso. non sono più una bambina e che dovrei darmi da fare ma lo trovo.. difficile! perdoni l'infantilità delle mie parole, ma cerco di spiegare al meglio la situazione in cui mi trovo.
cambiando argomento, lei pensa che questi disturbi non è detto che siano psicologici ma potrebbero essere fisici? ma se fossero fisici, non dovrebbero manifestarsi sempre, a tutte le ore del giorno? ora per esempio sto benissimo e non mi sento ostruzioni alla gola (che dopo però so sicuramente che mi verranno perchè mi devo mettere in macchina ed è sera!)
che tipo di visite il mio medico potrebbe indirizzarmi a fare secondo lei?
Grazie molte
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Utente
Utente
Gentile dottore,
come volevasi dimostrare ho preso la macchina per fare un tragitto di 15 minuti alle 20, ma dato che c'era ancora luce sono stata bene, tornando a casa un'ora dopo alle 21 mi si è smorzato il respiro per un secondo e sono stata in ansia tutto il viaggio con il pensiero "oddio adesso mi manca il fiato" che non riuscivo a togliermi dalla testa. appena arrivata a casa e scesa dalla macchina sono stata bene, come lo sono ora, senza mancanza di fiato ne altro.
Ho la patente da 3 anni e non ho mai avuto paura di guidare, ho sempre guidato molto e volentieri, anche viaggi di ore di giorno e di sera, in compagnia e da sola; non riesco proprio a spiegarmi come questo possa succedere.
Lei cosa ne pensa?
Grazie
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazza,
esistono numerose condizioni mediche generali che possono causare sintomi ansiosi tra cui condizioni endocrine, condizioni cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e neurologiche.
Per questo motivo, quando un paziente presenta una sintomatologia di tipo ansioso sarebbe opportuno escludere che questa rifletta una condizione medica generale ovvero stabilire, nei limiti del possibile, quali siano i rapporti che intercorrono fra le cause psicologiche dell'ansia e quelle organiche. Questo non vuol dire che lei sicuramente ha problemi fisici, ma in considerazione del fatto che lei ha riferito di non essersi rivolta ad alcuno specialista, l'ho invitata a rivolgersi al suo medico di famiglia che sicuramente, conoscendola, saprà fare le sue valutazioni e indirizzarla o meno verso un approfondimento della sua condizione medica generale ovvero indirizzarla direttamente ad un collega o altra figura professionale.
Detto questo, due ingredienti fondamentali per uno studente, dovrebbero essere quello della motivazione (che lo spingono ad una determinata azione, in questo caso lo studio) e l'interesse che è un fattore importante della motivazione ed orienta lo studente al cambiamento e a mantenersi costantemente impegnato verso il suo scopo, la laurea (si spera).
Ovviamente ci sono tanti altri fattori, il senso di efficacia, la personalità, la capacità, l'organizzazione, la fortuna, ecc.
Volendo rimanere sui primi due fattori, motivazione e interesse, in lei in che misura sono presenti?
Cordialmente
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazza,
credo che mentre scrivevo la mia risposta lei formulava la nuova domanda che ovviamente non ha trovato risposta!
Comunque per farla breve (mi spiace, ma in questa sede è difficile fare altrimenti), inizi a pensare che un aiuto professionale potrebbe esserle utile nella misura in cui sente che la sua ansia la sta invalidando significativamente.

Cordialmente e in bocca al lupo.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
purtroppo io prendo l'università come un dovere, non come un piacere. so benissimo che potrei non studiare e lavorare, ma intendo continuare questo percorso formativo, anche se mi costa davvero molta fatica. studio lingue, mi sono sempre piaciute e le studio volentieri, sono le materie come storia, letteratura, lingua classica, filosofia ecc.. comprese nel corso di laurea, che faccio più fatica a studiare, e soprattutto, non avendo date intermedie di verifica, mi porto tutto lo studio all'ultimo mese, non riuscendo così a dare nemmeno una materia. E' solo un problema di inizio, come già ho scritto. una volta che inizio poi vado avanti bene! ma anche stamattina.. sono sveglia dalle 8 e sono le 10.37 e in tutto questo tempo ho detto "ok ora studio" e invece sono riuscita a fare tutto tranne aprire un libro! persino trapiantare il basilico :D devo darmi una seria regolata e poi spero e credo che l'ansia mi finirà.
sabato pomeriggio comunque ho un appuntamento da un'amica psicoterapeuta, e spero che il nostro colloquio mi possa servire a fare un pò più di chiarezza sia sulla mia situazione ansiosa che sul piano dello studio.
La ringrazio molto per le sue gentili risposte, se ci saranno novità, scriverò ancora!
Grazie ancora di cuore.
Ansia

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