Una ragazza, ho iniziato ad avere una sudorazione

Ciao sono un ragazzo di 29 anni ed il mio calvario è cominciato 5 anni fa mentre mi trovavo a pranzo con una ragazza, ho iniziato ad avere una sudorazione e una nausea verso il cibo che mi ha costretto ad allontanarmi dal tavolo per andare a vomitare in bagno. Sembrava una cosa passeggera ma da allora la cosa si è andata aggravando, dopo di ciò ho avuto una fidanzata con la quale puntualmente quando ci trovavamo a tavola insieme avevo questa nausea e se mi sforzavo di mangiare ero costretto ad andare a vomitare subito dopo. Con questa ragazza sono stato fidanzato circa 2 anni ma dopo alti e bassi con questo problema sono stato costretto a lasciarla anche perché rendevo anche la sua vita un inferno con il mio problema. Dopo di ciò sono stato da uno psicologo che mi ha fatto intraprendere una terapia con farmaco sereupin una volta al giorno, le cose sembravano essere migliorate ma solo quando stavo da solo o mangiavo a casa o luoghi conosciuti altrimenti questo problema si ripresentava ancora di più anche in presenza di donne non legate a me o addirittura sconosciute sempre al momento del mangiare. Adesso sono disperato ho perso tutto esco poco per evitare di trovarmi a dover pranzare fuori con altra gente, sono dimagrito 10 kg e non so che fare, premetto che non fumo non mi sono mai drogato e bevevo qualche bicchiere di vino solo a pranzo ho speso diversi soldi in due psicologi ma mi ritrovo così. Un'altra cosa strana è questa ansia mi sale soprattutto dalla mattina fino al pranzo poi se riesco a pranzare e a buttare giù qualcosa mi sento meglio e per il pomeriggio e la sera mi sento bene quasi normale ma la mattina riappare tutto. Vi chiedo un consiglio a voi esperti, avevo anche sentito parlare dei fiori di bach qualcuno li ha usati me li consigliate? Grazie a tutti della pazienza attendo qualche risposta.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente

Non so rispondere purtroppo alla sua domanda sui fiori di Bach (aspettiamo l'intervento di qualche collega esperto!)

A chi si è rivolto in precedenza? Lei parla di due "psicologi", ma dice anche che uno le ha prescritto un farmaco, cosa che solo i medici possono fare.

Da quello che descrive sembra che il suo problema sia un disturbo di ansia: in questo caso l'intervento più efficace è una psicoterapia a orientamento cognitivo-comportamentale. Le segnalo un articolo scritto da un collega, dove può trovare molte informazioni utili.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie moltissimo
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Dr.ssa Sara Ginanneschi Psicoterapeuta, Psicologo 12 1
Caro utente,
mi trovo a fare le stesse considerazioni della collega Dr.ssa Spera, alle quali però vorrei aggiungere qualche azzardata ipotesi di lavoro. Quello che accade durante i pasti, assomiglia molto ad una fobia e come tale si è "condizionata" al contesto, ossia i sintomi si ripresentano più o meno analogi quando si trova nella situazione di mangiare in compagnia.
Quello che potrebbe tornare certamente utile è innanzitutto una corretta diagnosi e poi un trattamento che le permetta di riavvicinarsi al cibo con serenità e gradualità come appunto può fare un trattamento cognitivo-comportamentale.
Visto però l'interessamento fisico tanto massivo, potrebbe essere utile anche parlare con il medico di base e prevedere degli esami dell'apparato gastro-intestinale, al fine di escludere un interessamento di tipo strettamente fisiologico. Naturalmente, un'"educazione" alimentare si renderebbe probabilmente sempre necessaria!
Cordialmente

Dr.ssa Sara Ginanneschi
Psicologa - Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale Terapeuta EMDR
www.ambulatoriodipsicologia.it