Rapporto disastroso cn mia madre

Buo giorno, vorrei disperatamente un consiglio, o meglio la soluzione di un problema che dura da troppi anni : il rapporto cn mia madre.
Oggi che avrebbe dovuto essere un giorno di festa si è rivelato una tragedia, l'ennesima oserei dire! Cn mia madre ho sempre avuto un rapporto fragile e di scontro. Lei non ha nè amici, nè un compagno (è divorziata da mio papà da 20anni). Io ne ho 22 ed ho passato tutta la vita a sentirmi dire che non le voglio bene, che la odio, che mi devo vergognare perchè la faccio piangere, che sono cattiva come mio padre e mia nonna (xk è da 2mesi ke ha litigato anke cn lei e nn si parlano..e anke in questo caso non è la prima volta). In più sn sempre stata condizionata dalle sue scelte, come ad es. se lei litigava cn qualcuno anche io dovevo adeguarmi e non salutarlo, le mie amiche non andavano mai bene, se tornavo a casa con un leggero ritardo scoppiava una lite assurda, come nel giorno del mio 18 compleanno son tornata a casa mezz'ora dopo e mi ha ripempito di sberle e parole..poi mi sn fidanzata..all'inizio le piaceva, poi anke cn lui ha iniziato a litigare. Nn potevamo darci la mano, scherzare, baciarci davanti a lei..In più una cosa ke non le perdonerò mai è avermi fatto abortire all'età di 19anni. Io quel figlio lo volevo, ma sia lei che mio padre si sn opposti ed io (condizionata) ho abortito. Lei però all'età di 20 si è sposata, ed a 22 mi ha partorita. Nn ascoltava quello che diceva mia nonna, ma faceva di testa sua. Mentre io la seguo come un cagnolino, mi abbasso sempre per chiedere scusa anke quando sbaglia lei. Qualche mese fa son tornata insieme al mio ex (che odiava) e mi ha dato le peggio parole. Mi ha lsciata ancora e non è stata capace di dirmi niente, anzi, quando mi vedeva triste si arrabbiava.
Per farla breve oggi il motivo della tragedia è stata un'apirina che non voglio prendere xk ieri avendo la febbre alta appena l'ho bevuta ho vomitato subito. Stamattina dopo che le ho detto ke non la volevo mi ha rsp dicendo : " fai quel cavolo che vuoi, tanto sei come gli altri, non ti smentisci mai!". Io ho sorvolato tant'è ke ho fatto il primo passo con una scusa, ma poi quando le ho chiesto xk piangesse ecco la lite..Io le ho già consigliato di andare insieme da uno psicologo ma non vuole (eppure lei tanti anni fa ci andava). Si preoccupa solo che la sentano i vicini di casa, ma di salvare il rapporto non le interessa. Dice che urlo apposta così che i vicini parlino male di lei, che la odio, ecc...Poi è uscita di casa e non credo torni xk mi son fatta lasciare le chiavi! Io so che esagero nel rsp ma è una vita che i sento dire le stesse cose e la mia pazienza ormai l'ho persa. Mi insulta ed io nn riesco a tacere, son arrivata al limite, anzi, l'ho superato da un bel pò. Per fortuna sono sola (senza amici e fidanzato) xk altrimenti come potrei vivere cn delle persone attorno se lei mi rovina la vita? Infatti il mio ex è scappato anke x questo. E peggio ancora mio padre dice ke nn può fare miracoli. Aiuto!
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Utente

I genitori non si scelgono, e purtroppo a volte non sono quelli che vorremmo.
Ma ad un certo punto della vita i figli possono (anzi, devono!) prendere il volo, e iniziare a prendere da soli le piccole e grandi decisioni di ogni giorno: la scuola e poi il lavoro, le amicizie, il fidanzato, la casa...

Lei è giovane, ma non lo è troppo per tagliare il cordone ombelicale e camminare da sola: coraggio!
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per avermi risposto.
Io il volo lo vorrei prendere, ma molte volte il senso di colpa nei suoi confronti mi impedisce di fare delle scelte. Purtroppo l'occasione di fare la vita che ho sempre voluto ce l'avevo, ma poi è finita male ( e spesso mi chiedo se nn sia stato meglio così)!
Non ho un lavoro stabile, di conseguenza andarmene di casa sarebbe dura, anche se credo che in un modo o nell'altro potrei cavarmela! Infatti quest'idea l'ho proposta a mio padre, ma dice che finchè non sarò autinoma devo stare in casa...e se il lavoro lo troverò fra 10 anni cosa faccio?
Possibile che non ci sia una soluzione.

Per quanto riguarda le aniche o il fidanzato so per certo che avrà sarà sempre qualcosa da dire. Infatti quando parlo del fatto che mi sento solo a lei vedo che più di tanto non dispiace, anzi credo che una parte di lei sia contenta. Addirittura vorrebbe che andassimo in vacanza insieme, ed io i sento soffocare solo all'idea.
Mentre le scrivo queste cose mi sento in colpa, perchè è come se stessi pugnalando alle spalle mia madre! Questo sentimento lo provo anche quando esco di casa, provo la sensazione di abbandonarla.
Certo è che se non sarà lei la prima a voler sistemare davvero le cose e farsi aiutare sarà sempre peggio..Ne sono sicura!
Grazie ancora
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Dr.ssa Lara Puglisi Psicologo, Psicoterapeuta 105 4
Gentile utente,
La situazione economica che lei si trova a vivere è comune a molti giovani di oggi.
Il sentirci costretti per sentirsi amati dai nostri genitori spesso ci porta ad agire pur non volendo adottare certi comportamenti.
Ciò che sento di suggerirle e di rivolgersi ad un esperto (anche nel consultorio del suo paese)che possa guidarla anche verso una forma di comunicazione più assertiva.
Cari saluti

Dr.ssa LARA PUGLISI

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buona sera, nell'ultima mia lettera ho detto che avrei fatto sapere come vanno le cose con mia mamma..non è cambiato nulla. Oggi siamo state bene, volevo portarla fuori a mangiare ma poi per una sciocchezza la Tragedia.
Solite brutte parole, in più si offende e mi guarda cn occhi allibiti quando mi arrabbio..ma possibile che nessuno riesca a capire la mia Esasperazione? Cos'altro devo fare o dire per dimostrarlo. Nn concepisco ke x cose futili si arrivi a questi punti. Ma a lei non interessa, piange pienge e fraintende ogni cosa che dico. Nn mi ascolta e per autoconvincersi si aver ragione prende una minima parte del discorso e lo ribalda a suo favore. Nn so più come far valere la mia persona, la mia dignità e rispetto..Ma questo è un mio errore oerchè fin da piccola le ho permesso di trattarmi così, tanto più che anche se aveva torto marcio ero sempre io che mi abbassavo. Mi vede come un nemico che la odia, pensa di me le peggior cose. A questo punto, avendo per l'ennesima volta rifiutato la possibilità di parlare cn un esperto (tutte e 2) mi arrendo, alzo bandiera bianca. A nulla servono i miei sfoghi, i miei pianti, la mia voce. Accetto tutto com', senza più pretender niente. Se vuole trattarmi male ke lo faccia, se vuole picchiarmi fa lo stesso. Poi però arriverà il giorno in cui la corda si spezza e si arriverà ad un punto di non ritorno. Purtroppo non esiste più "prevenire è meglio che curare". Sono sola, tremendamente sola. Ma va bene così...delusa da tutti in particolare mio padre ,perchè a detta sua non fa miracoli e non esistono alternative..facile parlare quando non le si prova sulla propria pelle..
Un saluto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazza, a questo punto l'aiuto specialistico mi sembra quanto mai opportuno. Con uno specialista potrà trovare il supporto di cui ha bisogno, cosa che da qui purtroppo non è possibile darle.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buon giorno..come già detto il rapporto con mia madre è sempre altalenante e poco solido...l'unica cosa che è cambiata è che io mi sono veramente stufata del suo non rispetto, della sua poca sensibilità, della sua immaturità e del suo non vole affrontare seriamente qualsiasi discorso che crea un conflitto tra noi. Così mi son decisa, forse troppo tardi, di andare a parlare con una psicologa a servizio gratuito. Il primo incontro è stato solo conoscitivo, mentre il secondo (il 30 settembre) sarà più specifico.
Da una parte non so se sto facendo la cosa giusta perchè credo che il vero problema parta da mia madre, di conseguenza dovrebbe lei andare (con o senza di me) a parlarci..Ma non è possibile..
Poi, come potete vedere dalle mie richieste di aiuto, non c'è solo mia madre a darmi dei pensieri, ma altri fattori che creano una catena ke mi sta lentamente soffocando.

Per di più credo di essermi rassegnata al fatto che mia madre e la mia brutta vita sia così, ke non possa più avere una svolta positiva.

L'ultimo problema è il fatto che forse inzierò a lavorare il giorno prima del mio vero consulto e dovrò rimandare..Gli orari che farò non coincideranno mai con gli orari del consultorio
[#7]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buon giorno..come già scritto e riscritto il rapporto con mia madre è sempre altalenante e poco solido...l'unica cosa che è cambiata è che io mi sono veramente stufata del suo non rispetto, della sua poca sensibilità, della sua immaturità e del suo non voler affrontare seriamente qualsiasi discorso che crea un conflitto tra noi. Così mi son decisa, forse troppo tardi, di andare a parlare con una psicologa a servizio gratuito. Il primo incontro è stato solo conoscitivo, mentre il secondo (il 30 settembre) sarà più specifico.
Da una parte non so se sto facendo la cosa giusta perchè credo che il vero problema parta da mia madre, di conseguenza dovrebbe lei andare (con o senza di me) a parlarci..Ma non è possibile..
Poi, come potete vedere dalle mie richieste di aiuto, non c'è solo mia madre a darmi dei pensieri, ma altri fattori ke mi hanno condotto in un vicolo cieco.

Per di più credo di essermi rassegnata al fatto che mia madre e la mia brutta vita sia così, ke non possa più avere una svolta positiva.

L'ultimo problema è il fatto che forse inzierò a lavorare il giorno prima del mio vero consulto e dovrò rimandare..Gli orari che farò non coincideranno mai con gli orari del consultorio quindi dovrò lasciar perdere. Evidentemenente doveva andare così.
Volevo solamente farvelo sapere.
Grazie e arrivederci
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile ragazza,

la incoraggio a rivolgersi alla psicologa, come già ha fatto, magari chiedendo un nuovo appuntamento se non le sarà possibile andare il 30.

Tuttavia, se il problema parte da Sua madre, nel senso che non cambierà, potrà con la psicologa lavorare su questo aspetto e ridimensionare le Sue aspettative in merito.
Avere il desiderio o la pretesa che un genitore possa cambiare è un'aspettativa eccessiva. Sua mdre con buona probabilità non cambierà; ma Lei potrà capire meglio il proprio modo di relazionarsi con Sua mamma e imparare strategie più funzionali nel rapporto con Lei.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buon giorno..vorrei un vostro parere (l'ennesimo mi rendo conto). Ho iniziato ad andare da una psicologa ed ho fatto già 4 incontri. Mi trovo a mio agio anke se raccontare i miei problemi mi intimidisce. Credo però che far passare 2 settimane tra un incontro e l'altro sia "troppo". Il consulto è gratuito e capisco che nella mia situazione ci siano altre persone..ma l'intervallo tra un incontro e l'altro mi fa perdere la fiducia e la voglia di proseguire questo cammino. Fino ad oggi non mi ha ancora veramente aiutato, nel senso che ad ogni incontro mi sfogo, racconto i miei pensieri ed idee (mi ha persino detto che sono già al 50% del cammino e che le frasi dette da me dovrebbe dirle lei a me). Questo non mi preoccupa ma la mia domanda è: cosa faccio nel frattempo? come "curo" i miei dolori? Tra l'altro noto che da quando ci vado sono molto più triste. Prima di incontrarla e il giorno dopo l'incontro sono "felice" di sapere che c'è qualcuno che mi ascolta e si preoccupa per me( dice che la mia situazione la preoccupa molto)..ma poi i giorni seguenti mi sembra di aver in mano un pugno di mosche. Inoltre il rapporto cn mia mamma non è l'unica causa ma sembra che il tempo materiale non ci sia per intrapprendere un altro cammino..quindi chiedo se per altri miei problemi dovrei rivolgermi ad un altro psicologo, anche se mi sembra un'idea assurda. Ma è come se un'ora alla settimana fosse troppo poca. Da parte mia c'è già un'arresa, per certi problemi è come se avessi gettato la spugna..ma altri vorrei davvero risolverli.
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
La questione che pone non è da poco conto. Indirizzi terapeutici diversi utilizzano in modo diverso non solo il tempo delle sedute, ma anche il tempo fra una seduta e un'altra. Se sente di aver bisogno d'indicazioni precise per gestire le situazioni problematiche, non esiti a parlarne alla psicologa.

Nel frattempo può leggere quest'articolo, per sapere cosa può aspettarsi da una psicoterapia:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

e quest'altro, per capire che differenze possono esserci fra un indirizzo terapeutico e l'altro:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Mi rendo conto che il terapeuta che le è stato assegnato potrebbe essere poco propenso a darle indicazioni precise, ma intanto può informarsi sul fatto che tali differenze esistono.

Ad ogni modo 4 sedute potrebbero essere ancora poche, per trarre conclusioni.

Cordiali saluti