Liberi di star male

Gentili Dottori, buonasera e buona pasqua.
E' sabato sera.

Sono una studentessa di 28 anni. Non so da dove cominciare, ma ormai sono molti anni che soffro di uno stato perenne di tristezza, depressione, male di vivere, voglia di non farlo, oppressione verso i rapporti umani, rabbia, senso del fallimento, ipersensibilità verso suoni e rumori (studio anche Pianoforte, ho terminato il Conservatorio), sfiducia verso la gente, disprezzo e paura di essa ma al contempo grande curiosità e rispetto verso le sfumature di ciascuno, cosa che, a detta di molti, mi rende empatica verso di loro. Il problema è anche che assorbire e somatizzare i malesseri altrui, per quanto bene possa fare agli altri, non fa poi molto bene a me. Oltre a tutto questo, vivo, per quello che indegnamente posso vivere, con un grande senso di colpa perchè leggo e vedo e sento e avverto, nell'animo di chi mi sta vicino e mi vuol bene -famiglia, amici- la rabbia e l'impotenza verso la mia condizione; e vorrei almeno non dover star male anche per questo. Ho provato variamente a intraprendere percorsi di psicoterapia, associati a farmaci che ho sempre voluto evitare, per altro, ma non ho portato mai a termine. So che non è una buona cosa, ma spesso non riesco a prendere nemmeno un impegno, senza doverlo disdire per quanto male stia e per quanto sia impossibile per me, fare le cose che per altri sono normali. Sento il mio stato irreversibile unitamente al fatto che questa non è vita.

Chiedo scusa per la lunghezza e ringrazio anticipatamente chi vorrà dedicarmi del tempo.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza , prendendo spunto da quello che scrive

(..)Ho provato variamente a intraprendere percorsi di psicoterapia, associati a farmaci che ho sempre voluto evitare, per altro, ma non ho portato mai a termine (..)
e dal titolo del suo post

(..)Liberi di star male (..)

Sembra che il suo malessere sua quasi una questione di scelta.

Se non porta a termine le cure decide di continuare a soffrire. Sa quello che deve fare per risolvere il problema, ossia cominci un percorso di terapia e lo porti a termine.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Difatti ero partita volendo chiedere come fare per legittimarmi il malessere, e non far sentire chi mi sta vicino, cosi frustrato; ma poi ho dovuto spiegare il resto.

La ringrazio del suo tempo. E' che non ho la forza di rientrare in analisi..sono cosi' stanca.

Grazie molte
[#3]
Dr.ssa Lara Puglisi Psicologo, Psicoterapeuta 105 4
Gentile utente,
la rassegnazione che si evince dalla sua richiesta di aiuto mi ha veramente colpita molto. Ogni individuo è libero di star male, ognuno può fare nella vita ciò che vuole, ognuno è caratterizzato dalla propria libertà di scelta.
Tuttavia bisogna vedere se ne vale la pena.
Lei dice di essere stanca, e mi creda lo comprendo benissimo, ma lei può tranquillamente continuare ad essere stanca pur cominciando una terapia di tipo breve.
Le faccio i migliori auguri.
D.ssa Lara Puglisi
www.larapuglisi.altervista.org

Dr.ssa LARA PUGLISI

[#4]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Grazie Dottoressa.
E' che ormai non ho piu' nemmeno le forze per chiedere aiuto, e tutto sommato trovo ingiusto che a 28 anni, io debba combattere contro me stessa in un modo cosi' stancante. Quanta importanza poi mi dia, è anche un po' stomachevole, cerco di spostare l'asse dei miei pensieri, ma non serve a molto, anzi, mi chiedo come facciano gli altri a non star male per le cose che fanno star male me.

Grazie delle sue parole e Buona Pasqua
[#5]
Dr.ssa Lara Puglisi Psicologo, Psicoterapeuta 105 4
Gentile utente,
potrebbe essere utile trovare qualcuno che affronti insieme a lei questa battaglia!
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