Tutto ciò che faccio è un fallimento. sono una nullità?

Salve a tutti … questo è un periodo di riflessione per me , forse perche si sta avvicinando il mio 32esimo compleanno, o forse perche sono arrivata a un punto nel quale non posso piu far finta di nulla. In breve Posso dire di aver vissuto i primi 25 anni della mia vita malissimo, tra depressioni, ossessioni anche gravi, disturbi alimentari,attacchi di panico e problemi psichici che sono culminati in un ricovero , e che, grazie a 7 anni di terapia cognitivo-comportamentale sono , possiamo dire, “guariti” . Ora però mi rimangono tanti dubbi, tante questioni irrisolte che mi trascino dietro. Nonostante la mia eta io non ho fatto nulla. Convivo da 5 anni, e lavoro, ma sono pessima in tutto ciò che faccio. sono un fallimento in ogni campo, obbiettivamente! Ho provato a seguire le mie inclinazioni , a fare l’universita ma mi perdevo, non riuscivo a stare dietro alle lezioni, cosi dopo un anno dove avevo dato un solo esame mi sono ritirata. Ho provato a seguire mie fantomatiche “velleita” artistiche ma sono sempre stata una mediocre disegnatrice. Ho provato persino a commerciare oggetti creati da me .. anche quello un fallimento. Mio padre ha messo su una ditta di scuola nautica solo per me , cosi ho potuto lavorare finalmente (prima ero riuscita a fare solo la cameriera) ma mi sento inadeguata, stupida, vicino a lui che è il miglior skipper della città , mentre io non riesco neppure a prendere la patente nautica piu semplice, nonostante sia cresciuta in barca. Mi sento come impedita, confusa vado nel pallone e faccio casini. Basti pensare che per prendere la patente della macchina ci ho messo piu di un anno per capire quanto io sia stupida! So che è brutto da dire di se stessi, ma i fatti evidenziano che la verità è questa! Mia madre è una donna in carriera molto stimata e anche accanto a lei mi sento un nulla. Persino in confronto al mio ragazzo (che ora lavora con me) mi sento inadeguata ! Lui è molto intelligente, capisce tutto al volo e impara subito. Mio padre lo adora e lo stima moltissimo mentre penso(anche se dice sempre il contrario) che non stimi assolutamente me (So che mi ama , ma amore non significa stima) Anche riguardo all’aspetto fisico mi sento inadeguata, perche ho difetti molto accentuati, perciò per avere almeno qualche conferma spesso mi capita di flirtare con le persone (uomini e donne, non è una cosa sessuale o erotica, cerco proprio di “conquistarle”) ma è una cosa abbastanza effimera che non mi soddisfa se non nel momento. L’unico mio pregio è ed è sempre stato quello di inventare storie. Riesco a creare storie di ogni tipo, sia da sveglia, quando mi annoio, che mentre dormo(i miei sogni sono veri film originali, con inizio e fine, e spesso si mantengono vividi nel ricordo) ma questo a che mi potrà mai servire? Ho anche scritto un libro (ci ho messo un anno e mezzo) e ne sto scrivendo un altro, ma nessuno ha tempo o voglia di leggerlo, e io mi sorprendo a pensare di essere l'assoluta nullità. potrò mai migliorare?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi sa che Lei ha un bel problemino relativo all'autostima.

"Riesco a creare storie di ogni tipo, sia da sveglia, quando mi annoio, che mentre dormo"

Probabilmente Lei si è creata anche la storia della "bambina incapace", impacciata, che accumula solo fallimenti: questo non le permette ovviamente di vedere le cose positive che ha intorno, di cui è inutile fare un elenco, poichè Lei ribatterebbe subito elencando quelle negative.

E tutto ciò, purtroppo, è coerente con la "storia" di sé che Lei vuole raccontarsi.

Sembra la storia di quel signore che si disperava quando notata sul suo estratto conto le uscite e le spese. Non sapeva di essere miliardario.
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile ragazza,
lei è molto fortunata perchè ha ricevuto nella vita molte agevolazioni. Dovrebbe essere grata di questo e cominciare a rendersene conto! Invece di perdere tempo a pensare a ciò che non le sta bene o non è andato a buon fine, investa le sue energie e i suoi pensieri positivamente.
Inizi a convincersi che se desidera fortemente la sua realizzazione, questa arriverà.
Se concentra i suoi pensieri sul suo fallimento, questo non potrà che continuare a manifestarsi incessantemente.
Lei deve trovare la sua realizzazione, ma questo non avverrà finchè lei non smetterà di pensare che non vale niente.
Se lei crede di avere potenzialità di scrittrice, inizi a Crederci veramente.

Cordiali Saluti

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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Dr.ssa Lara Puglisi Psicologo, Psicoterapeuta 105 4
Gentile utente,
ciò che mi ha colpito molto nel suo racconto è il continuo termine di paragone che effettua con gli altri: mio padre è un famoso skipper io no; mia madre è una donna in carriera io no; il mio fidanzato è molto intelligente, capisce tutto al volo e impara subito io no.
Il discorso sostanziale è che spesso si cerca diessere come gli altri e non riuscendoci (poichè ognuno è unico!!!)si vive il fallimento.

Dr.ssa LARA PUGLISI

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Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2
Gentile Utente
i Colleghi che mi han preceduto hanno tutti pienamente ragione e riguardo l'autostima e riguardo la sua visione negativa di ciò che vive e riguardo il suo continuo paragone con gli altri.
Mi colpisce però una sua frase: "ma nessuno ha tempo o voglia di leggerlo" e le chiedo...lei il suo libro lo ha mai davvero letto?
Son sicura che appena lo leggerà, lo leggeranno anche gli altri.
Buona nuova lettura di sè.
Cordiali saluti

Dr.ssa Giorgia Di Giacomo
Psicologa-Psicoterapeuta
giorgiadigiacomo@live.com
www.giorgiadigiacomo.it

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Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
Gentilissima,

E' davvero singolare il fatto che Lei riferisce di essersi sottoposta ad una terapia cognitivo-comportamentale della durata di 7 anni, dal momento che questo orientamento é caratterizzato dalla brevità del percorso. Una psicoterapia psicodinamica, invece, se non squisitamente psicoanalitica, in sette anni forse Le
avrebbe consentito quantomeno di avvicinarsi maggiormente a ciò che io ritengo possa essere accaduto e che ancora attualmente la condiziona non poco. A me pare, ma questo dovrebbe appurarlo con uno specialista, se naturalmente lo ritiene, che questa situazione risenta degli esiti di un "Padre e una Madre grandi", troppo grandi, verso i quali i Suoi processi di <imitazione, identificazione e separazione> in qualche modo sono stati disattesi. Naturalmente é solo una ipotesi cxhe andrebbe affrontata con uno psicoterapeuta di impostazione dinamica.

Con i migliori auguri

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
salve! scusate il ritardo, purtroppo ho avuto problemi con la connessione,comunque non immaginavo che tanti si interessassero alla mia vicenda, grazie davvero!
So che sono fortunata ma è proprio questo che mi rende insicura: insomma, conosco persone che si meriterebbero molto piu di me queste fortune! Gente nata povera che lotta ogni giorno per compiere quel passettino in più per raggiungere un risultato che io, invece, ho "gratuitamente" e immeritatamente! Forse il problema è che tutti, fin da quando ero piccola, si aspettavano troppo da me. Forse se fossi nata in una famiglia mediocre sarebbe stato diverso,ma non è stato così ed il paragone è sempre davanti e dentro di me. In ogni caso ho sempre avuto problemi psicologici fin da piccolissima, tanto che talvolta penso di essere proprio "nata male". Si può dire che ho iniziato a vivere pochi anni fa, visto che prima per me la vita era un unico e lungo calvario fatto di ossessioni, paure,disturbi alimentari e depressione immotivata. Queste cose grazie alla mia psicologa sono passate, ma mi è rimasto il senso di inadeguatezza e la radicata sensazione che mi accompagna da sempre e che mi faceva rifuggire la compagnia degli altri bambini fin dall'asilo. Infatti stavo bene solo quando ero da sola, nel bosco, o in camera mia, a inventare storie e a pregare Dio di distruggere il mio corpo, che ho sempre ritenuto una gabbia che mi impediva di essere me stessa, per divenire finalmente "puro spirito". Chi o che cosa mi abbia messo in testa questa cosa non lo comprendo. I miei genitori hanno sempre avuto un ottimo rapporto con il loro corpo e non mi hanno mai colpevolizzato. Forse chi si è avvicinato di più alla risposta è stata una zingara che un paio di anni fa mi ha detto, leggendomi la mano, che la linea della mia vita era appena accennata, come se non fossi mai nata veramente,e fossi rimasta in bilico tra il mondo reale e quello degli spiriti. Ovviamente non credo a queste cose, però mi sono stranamente ritrovata in questa descrizione.

per la questione della psicologa non so come sia possibile, ma la mia dottoressa mi disse di essere una psicologa cognitivo-comportamentale, perciò ho dedotto che mi avesse fatto questo tipo di "trattamento"
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Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
ah dimenticavo ... per chi mi parlava del libro: io credo che la storia sia originale e abbastanza bella. Non sono però sicura sinceramente del mio stile di scrittura, che è, ovviamente,grezzo e ancora ingenuo. Per questo mi sarebbe piaciuto che qualcuno lo leggesse, anche solo per avere la soddisfazione di avere consigli, per poterlo migliorare e dire a me stessa "almeno ho concluso una delle mille cose intraprese!" Non penso che sia possibile essere giudici davvero obiettivi di se stessi, o no?
dovrei continuare a scrivere il secondo (ed ultimo) libro della "saga" ma sinceramente sono molto demotivata e sono mesi che mi sono fermata, pur avendo ancora parecchie idee.