Ossessioni e disturbi sessuali

Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni. Ho già chiesto in questa sede un vostro consulto rispetto ad alcuni episodi di attacchi di panico.
Prima di esporvi il mio problema vorrei descrivervi brevemente il contesto in cui mi trovo. Ad aprile ho perso mio padre dopo circa 6 mesi di alti e bassi dal punto di vista medico. In questi ultimi due anni non ho praticamente mai smesso di tenermi occupato: università (mi sono laureato a Gennaio), più di un lavoro, corsi di specializzazione, master, vita sociale piuttosto intensa...
I livelli di stress si sono intensificati a fasi alterne, soprattutto per una mia condotta poco salutare, dormendo e mangiando pochissimo.
In questo periodo ho fatto di tutto per gestire la situazione, cercando di fare tutto al massimo. Vi espongo il problema vero e proprio: da circa un mese mi sto frequentando con una ragazza. Premetto che ho evitato per un bel po' di tempo rapporti con altre ragazze dopo che ho lasciato la mia ultima ragazza, circa un anno e mezzo fa, fondamentalmente per continui sensi di colpa. Il rapporto è iniziato bene seppure con molti pensieri e rimuginazioni. In questi ultimi mesi ho sofferto di attacchi di panico molto forti e in molti casi ho evitato di vederla perchè non mi sentivo a mio agio e pensavo di non riuscire a fare sesso con lei a causa dell'ansia generalizzata. Per fortuna ho superato questa cosa all'inizio ma da circa una settimana ho avuto un crollo: non riesco più ad avere un erezione se non concentrandomi moltissimo, ho l'impressione di diventare rigido e non essere attratto nonostante voglia fare sesso con lei. Il problema è che prima di vederla mi ossessiono con ogni tipo di fantasia (a stampo catastrofico), mi metto alla prova e rimando sempre il momento di vederla. Più lo faccio più ovviamente il piacere si allontana ma non riesco a fare altrimenti. A questo si è aggiunta la paura di essere omosessuale che mi sta letteralmente uccidendo: mi sento sempre più depresso, il piacere svanisce sempre di più, mangio e dormo pochissimo ma nonostante tutto continuo con le mie attività quotidiane con molta sofferenza. Adesso ogni volta che esco non riesco a guardare ragazzi in faccia, non ho delle vere e proprie fantasie ma ad un senso di attrazione che mi è totalmente estraneo e mi disorienta. Inizialmente ero riuscito a gestirlo ma adesso sta crescendo sempre di più, ogni giorno. Sto già seguendo una terapia strategica breve per gli attacchi di panico ma a causa dell'ansia crescente e disperazione ho pensato fosse il caso di chiedere un ulteriore consulto ad una psicoterapeuta e ad uno psichiatra. Ho sentito parlare già di queste cose e avevo avuto un'esperienza simile molti anni fa che mi aveva completamente bloccato perchè non avevo mai avuto neanche una fantasia del genere nella mia vita. E' possibile che ci sia stata una ricaduta?
Spero di essere stato chiaro anche se per me è piuttosto complesso esternare tutto questo. Vi ringrazio sin d'ora per la vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
evidentemente Lei soffre di un disturbo d'ansia, di cui panico e pensieri ossessivi rappresentano i sintomi peggiori e più disturbanti. In questo contesto è difficile pensare di avere anche una sessualità perfetta.

Lei afferma di seguire già ua psicoterapia: se questa non sta avendo effetti forse sarebbe il caso di cambiare.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è quella che si è dimostrata maggiormente efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia, soprattutto se associata alla farmacoterapia.

Per cui una rivalutazione a questo punto sembrerebbe indicata.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente
Non posso che condividere ciò che il collega afferma verso la terapia cognitiva comportamentale!
In aggiunta parlatene anche al vs medico di base magari vi puo' prescrivere un farmaco adatto cosi da tamponare un po' i sintomi di cui la psicoterapia poi fara il resto!!!!
Ovvero addestrarla a gestire i sintomi, paure e dubbi...
Intanto cerchi su internet se ha dei dubbi qualcosa sulla psicoterapia cognitiva compartamentale di cui gli autori sono stati A. T. Beck e Albert Ellis.


Un saluto Cordiale
[#3]
Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2
Gentile Utente,
mi colpisce molto che la sua richiesta inizi con la perdita di suo padre su cui non compare traccia della minima emozione da lei provata. Credo che molte risposte le abbia, deve solo avere il coraggio di guardarle.
Condivido i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduta invitandola a definire meglio il suo lavoro in psicoterapia.
Cordiali saluti

Dr.ssa Giorgia Di Giacomo
Psicologa-Psicoterapeuta
giorgiadigiacomo@live.com
www.giorgiadigiacomo.it

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, se è già in cura da un terapeuta strategico, gli ha già parlato di queste sue nuove manifestazioni di ansia, e del disturbo dell'erezione?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Utente
Utente
Buonasera a tutti.
Innanzitutto vi ringrazio per la vostra disponibilità e per le risposte che mi avete dato.
Non ho ancora parlato con lo psicologo da cui sono attualmente in cura di questo.
Per quanto riguarda mio padre, dò ragione alla dottoressa, probabilmente non ho mai guardato alle emozioni che mi hanno travolto o che sono collegate all'evento.
E' da giorni che mi sto torturando, ora sento come una sensazione di vuoto, come se non provassi nulla però non sono in ansia. Una quasi totale atarassia. E' come se volessi preoccuparmi di quello che sta accadendo ma non ci riesco.
Pensate che sia il risultato dello stress mentale?
Vi ringrazio di nuovo.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Queste sono domande che deve rivolgere al suo terapeuta. E a maggior ragione, se al disturbo d'ansia s'è aggiunto anche il disturbo sessuale, dovrebbe parlarne con lui.
Un conto è chiederci un secondo parere, tutt'altra cosa è sperare che da qui sia possibile sostituirci al suo terapeuta.

Cordiali saluti
[#7]
Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2
Gentile Utente,
proprio perchè è attualmente in cura, le consiglio di approfittare del suo psicologo e inoltrare a lui tutte le preoccupazioni che l'attanagliano.
Cordialmente.
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