I miei problemi sono
Buongiorno,sono un ragazzo di 29 anni e da 6 soffro di ansia e depressione.Il mio psichiatra mi ha detto che è un'ansia generalizzata e poi mi ha dato diversi medicinali. A dicembre scorso mi ha cambiato l'ansiolitico e mi ha prescritto lo xanax 0,50 mg ne prendo 0,25mg al mattino e stesso dosaggio il pomeriggio e la sera più una compressa al bisogno di Tavor oro da 1mg. Come antidepressivo prendo l'entact 5 gocce al mattino e 5 alla sera. I miei problemi sono di difficoltà a concentrarmi,tensione muscolare soprattutto a livello del collo,delle spalle e del viso questo specialmente la mattina,ma anche ora. Cmq non sò come descrivere il mio problema,stare sempre in tensione è bruttissimo,non riesco ad aver voglia di fare nulla,mi abbatto facilmente e non capisco come risolvere. Magari mi faccia delle domande.....cosi qualcos'altro esce. La mia psicologa dice che sono pigro e che dovrei darmi da fare di più. Io purtroppo non sò come mettere in pratica tutto quello che lei mi suggerisce,
perchè se mi sento giù di morale come spesso accade è difficile per me. Cmq la domanda è: uno psicoterapeuta si può soffermare solo su queste cose,a me sembrano cosi irrilevanti. In passato si abbiamo un pò parlato della mia infanzia ma credevo che ci fossero altri metodi. Io ho espresso di voler cambiare città e lei mi ha assecondato a farlo. Sono stato quattro mesi in emilia,ho lavorato ma la mia autostima e il mio morale non è cambiato. Tutt'ora non lavoro e fino ad oggi mi dice che non facendo qualcosa io starò sempre peggio. Mi potreste dare qualche consiglio,esistono delle tecniche più efficaci o tutti sono cosi?
Grazie
perchè se mi sento giù di morale come spesso accade è difficile per me. Cmq la domanda è: uno psicoterapeuta si può soffermare solo su queste cose,a me sembrano cosi irrilevanti. In passato si abbiamo un pò parlato della mia infanzia ma credevo che ci fossero altri metodi. Io ho espresso di voler cambiare città e lei mi ha assecondato a farlo. Sono stato quattro mesi in emilia,ho lavorato ma la mia autostima e il mio morale non è cambiato. Tutt'ora non lavoro e fino ad oggi mi dice che non facendo qualcosa io starò sempre peggio. Mi potreste dare qualche consiglio,esistono delle tecniche più efficaci o tutti sono cosi?
Grazie
[#1]
Gentile ragazzo, uno psicoterapeuto si sofferma su ciò che lui ritiene utile per il processo di cambiamento. Tuttavia se il paziente sente che la situazione è in una fase di stallo ha il diritto di evidenziarlo dando così al suo terapeuta la possibilità di correggere il tiro. Se la cosa non dovesse ancora cambiare, allora si può chiedere aiuto altrove. Le tecniche sono tante ma tanti sono gli stili individuali di un professinista nell'applicarle.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo in ansia,
Ho letto la Sua storia,o meglio ciò che Lei ha scritto chiedendo aiuto a MedicItalia.
E' vero che a volte il vecchio consiglio di cambiare aria o cambiare specialista può sbloccare una situazione in letargo. Ma, vede, come del resto Lei ha già sperimentato, non sempre questo funziona. Anche la convinzione che sia una tecnica precisa a consentire il raggiungimento di un risultato non raramente é destinata all'insuccesso. Le faccio un esempio. Immagini di trovarsi in un bosco e improvvisamente davanti a Lei, a non più di 50 metri vede un leone le cui intenzioni Le appaiono subito poco rassicuranti.
A questo punto Lei, in preda al panico, fa dietro front e si mette a correre con tutte le Sue forze ma non può competere con la velocità del leone, del quale ormai sente già il fiato sul collo.
A questo punto Lei si trova ad un bivio. O continuare a correre oppure fermarsi, girarsi e affrontare il leone.
Se sceglie la prima mossa con ogni probabilità il leone la sbranerà. Se sceglie la seconda perlomeno una possibilità di salvarsi c'é. Deve tentare di affibbiare un calcio alla belva diritto sul naso, una tecnica che potrebbe consentirLe di portare la pelle a casa.
Provi ora a riflettere sulla considerazione che il leone rappresenti una parte inconscia di se stesso. E provi anche a riflettere sul significato simbolico del fuggire e delle conseguenze di ciò. Il finale é chiaro. Finchè scapperà dai suoi problemi non arriverà a ciò che desidera. Deve girarsi e affrontare il leone. Ma, non avendo Lei dimestichezza con dimensioni inconsce, sarà bene che eviti il "Fai da te" ed affronti i suoi problemi con un bravo specialista in psicologia. Alla Sua obiezione che questo lo ha già fatto, Le risponderei : "no! Lei ha continuato a scappare..." E' ora di girarsi e....
Non abbia timore di prendere a calci la parte nascosta di sè stesso (leone). Voglio dire. Se la prenda con lui. Invece di scappare si giri...e lo investa con tutto quello che tiene dentro . Questo lavoro come già Le ho detto andrebbe condotto assieme con uno specialista in psicologia. Solo come ultima possibilità si potrebbe pensare a cambiare Psicologo che utilizzi una tecnica diversa. La Sua guarigione dipende da ciò che avviene nella relazione terapeutica e non come si potrebbe pensare da questa o quella tecnica. Usi il Suo Dottore come un contenitore da riempire con le parti più problematiche di sè. Lui sa come affrontare queste situazioni, anche le più scabrose. Non abbandoni il Suo attuale Psicologo. Lo metta alla prova liberando con lui/lei tutto ciò che Le passa per la mente.
Con i più cordiali saluti.
Ho letto la Sua storia,o meglio ciò che Lei ha scritto chiedendo aiuto a MedicItalia.
E' vero che a volte il vecchio consiglio di cambiare aria o cambiare specialista può sbloccare una situazione in letargo. Ma, vede, come del resto Lei ha già sperimentato, non sempre questo funziona. Anche la convinzione che sia una tecnica precisa a consentire il raggiungimento di un risultato non raramente é destinata all'insuccesso. Le faccio un esempio. Immagini di trovarsi in un bosco e improvvisamente davanti a Lei, a non più di 50 metri vede un leone le cui intenzioni Le appaiono subito poco rassicuranti.
A questo punto Lei, in preda al panico, fa dietro front e si mette a correre con tutte le Sue forze ma non può competere con la velocità del leone, del quale ormai sente già il fiato sul collo.
A questo punto Lei si trova ad un bivio. O continuare a correre oppure fermarsi, girarsi e affrontare il leone.
Se sceglie la prima mossa con ogni probabilità il leone la sbranerà. Se sceglie la seconda perlomeno una possibilità di salvarsi c'é. Deve tentare di affibbiare un calcio alla belva diritto sul naso, una tecnica che potrebbe consentirLe di portare la pelle a casa.
Provi ora a riflettere sulla considerazione che il leone rappresenti una parte inconscia di se stesso. E provi anche a riflettere sul significato simbolico del fuggire e delle conseguenze di ciò. Il finale é chiaro. Finchè scapperà dai suoi problemi non arriverà a ciò che desidera. Deve girarsi e affrontare il leone. Ma, non avendo Lei dimestichezza con dimensioni inconsce, sarà bene che eviti il "Fai da te" ed affronti i suoi problemi con un bravo specialista in psicologia. Alla Sua obiezione che questo lo ha già fatto, Le risponderei : "no! Lei ha continuato a scappare..." E' ora di girarsi e....
Non abbia timore di prendere a calci la parte nascosta di sè stesso (leone). Voglio dire. Se la prenda con lui. Invece di scappare si giri...e lo investa con tutto quello che tiene dentro . Questo lavoro come già Le ho detto andrebbe condotto assieme con uno specialista in psicologia. Solo come ultima possibilità si potrebbe pensare a cambiare Psicologo che utilizzi una tecnica diversa. La Sua guarigione dipende da ciò che avviene nella relazione terapeutica e non come si potrebbe pensare da questa o quella tecnica. Usi il Suo Dottore come un contenitore da riempire con le parti più problematiche di sè. Lui sa come affrontare queste situazioni, anche le più scabrose. Non abbandoni il Suo attuale Psicologo. Lo metta alla prova liberando con lui/lei tutto ciò che Le passa per la mente.
Con i più cordiali saluti.
Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia
[#3]
Utente
Buongiorno Dott. Murgolo,intanto grazie per la sua risposta. L'esempio mi ha colpito tantissimo facendomi capire chiaramente cosa mi volesse dire. Ha ragione a dirmi di insistere con lo stesso psicoterapeuta affrontando il (Leone),ma la cosa che vorrei capire è come fare a farmi seguire meglio e a trovare la giusta strada,credo che dovrebbe essere anche lei a capire dopo 1 anno e mezzo come curarmi..... A me sembra di star parlando con un amico che mi ascolta piuttosto che con uno specialista,non sò se rendo l'idea...!!!
Grazie
Grazie
[#4]
Vale quello che le ho detto. Perchè non prova a dire alla Sua Psicologa ciò che ha detto a me : " A me sembra di star parlando con un amico che mi ascolta piuttosto che con uno specialista...". Non abbia timore ad esprimersi perchè é un Suo diritto. Inoltre la Psicologa sicuramente non si offenderà, perchè é preparata a qualsiasi evenienza anche provocatoria. Se per caso la Dottoressa dovesse dirLe che si é offesa, Le conviene alzarsi, pagare la seduta, salutarLa gentilmente e dirLe che con ogni probabilità questa é stata l'ultima seduta.
Non é comunque detto che la cosa finisca qui. Un bravo Specialista con esperienza non Le consentirebbe di uscire dallo Studio. Cercherebbe di farLa desistere dai Suoi propositi, con maniere lecite, ovviamente, ed in ogni caso la situazione in stallo potrebbe sbloccarsi.
La psicoterapia si fa in due. Non esiste che uno parli e basta e che l'altro ascolti e basta.
Non si perda d'animo. Si ricordi che la Sua vita é preziosa e che deve proteggerla ad ogni costo. Inoltre tenga presente che non tutti gli psicoterapeuti o psicologi vanno bene per tutti i pazienti.
Se con l'attuale Psicologa dovesse interrompersi il rapporto, bussi a tutte le porte. Stia certo che un giorno o l'altro, di fronte all'ennesimo Psicologo/a, avrà la netta sensazione di essere finalmente arrivato......per ricominciare, questa volta per davvero.
In bocca al lupo. La vita é una grande opportunità. Sta a Lei a coglierla.
Non é comunque detto che la cosa finisca qui. Un bravo Specialista con esperienza non Le consentirebbe di uscire dallo Studio. Cercherebbe di farLa desistere dai Suoi propositi, con maniere lecite, ovviamente, ed in ogni caso la situazione in stallo potrebbe sbloccarsi.
La psicoterapia si fa in due. Non esiste che uno parli e basta e che l'altro ascolti e basta.
Non si perda d'animo. Si ricordi che la Sua vita é preziosa e che deve proteggerla ad ogni costo. Inoltre tenga presente che non tutti gli psicoterapeuti o psicologi vanno bene per tutti i pazienti.
Se con l'attuale Psicologa dovesse interrompersi il rapporto, bussi a tutte le porte. Stia certo che un giorno o l'altro, di fronte all'ennesimo Psicologo/a, avrà la netta sensazione di essere finalmente arrivato......per ricominciare, questa volta per davvero.
In bocca al lupo. La vita é una grande opportunità. Sta a Lei a coglierla.
[#5]
Utente
Buongiorno,sono un ragazzo di 29 anni e da 6 soffro di ansia e depressione.Il mio psichiatra mi ha detto che è un'ansia generalizzata e poi mi ha dato diversi medicinali. A dicembre scorso mi ha cambiato l'ansiolitico e mi ha prescritto lo xanax 0,50 mg ne prendo 0,25mg al mattino e stesso dosaggio il pomeriggio e la sera più una compressa al bisogno di Tavor oro da 1mg. Come antidepressivo prendo l'entact 5 gocce al mattino e 5 alla sera. I miei problemi sono di difficoltà a concentrarmi,tensione muscolare soprattutto a livello del collo,delle spalle e del viso questo specialmente la mattina,ma anche ora. Cmq non sò come descrivere il mio problema,stare sempre in tensione è bruttissimo,non riesco ad aver voglia di fare nulla,mi abbatto facilmente e non capisco come risolvere. Per il problema alla rigidità al collo,purtroppo è un fastidio ricorrente,cerco in qualche modo,con la respirazione,con elettrodi di smuovere un pò i muscoli,ma passa in quel momento. Sto provando con l'autoipnosi tramite un cd e un libro che ho comprato per cercare di trovare un pò di equilibrio psicofisico. Sto usando anche i fiori di bach,sono andato e mi hanno dato un miscuglio di fiori in un unica soluzione. L'altro giorno dopo tanto ho giocato a calcetto e dopo mi sono sentito più rigido di prima tanto che solo dopo due giorni mi sono deciso a prendere una bustina di oky per i dolori e i fastidi che avevo dall'addome in su. Non sò cosa dire altro,spero che mi possiate dare qualche consiglio.
Grazie
Grazie
[#6]
Utente
Scusate, premetto che il mio psichiatra dice che tutti questi fastidi siano dovuti all'ansia e un pò di depressione. Cmq i fiori qualche risultato sembrano darlo,prima non riuscivo tanto a fare un sforzo fisico,come lo studiare lirica quello che faccio in primis. Non riuscivo a trovare risultati ,la voce non usciva soprattutto negli acuti secondo me sempre per la rigidità ai muscoli del collo e il poco fiato che arrivava alle corde.
[#7]
Gentile Utente,
Lei sta già seguendo la cura migliore per questi disturbi, ovvero psichiatra+psicoterapeuta, per cui non saprei che consigli darle, se non di parlare apertamente con il terapeuta se non si trova a proprio agio.
Visti i sintomi da Lei elencati non credo che esistano alternative migliori della cura farmacologica e psicologica in associazione: non sono queste da modificare, ma eventualmente le persone che le forniscono tali cure se, ripeto, con queste non si trova bene.
Lei sta già seguendo la cura migliore per questi disturbi, ovvero psichiatra+psicoterapeuta, per cui non saprei che consigli darle, se non di parlare apertamente con il terapeuta se non si trova a proprio agio.
Visti i sintomi da Lei elencati non credo che esistano alternative migliori della cura farmacologica e psicologica in associazione: non sono queste da modificare, ma eventualmente le persone che le forniscono tali cure se, ripeto, con queste non si trova bene.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.4k visite dal 26/03/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.