Problemi post gravidanza

buongiorno, io sono nuova, sono approdata in questo sito perchè è da tempo che soffro molto per un problema di cui ho la certezza assoluta che esista e che l'unico a cui l'ho confidato è stato mio marito che pensa che non sia reale...
spiegazione contorta...
ho 35 anni, ho avuto una vita abbastanza difficile, fino a quando ho conosciuto mio marito, mi sono sposata e abbiamo avuto una bambina...certo le ferite sono rimaste, non passa giorno che non mi condizionino decisioni, umore ecc... ma sono riuscita a toccare la felicità.
Eccomi al dunque, 1 anno fa ho partorito, mia figlia l'ho voluta con tutte le forze, la gravidanza mi è piaciuta, anche se con qualche intoppo fisico, ma ho iniziato a soffrire per il parto, mi hanno fatto il cesareo d'urgenza ed il fatto di non aver potuto partorire naturalmente (non avrei voluto neanche anestesia) e il cesareo caduto dal cielo da un momento all'altro, mi ha mandato fuori di testa.
Non sono neanche riuscita ad allattare, ero troppo tesa e ammattita...ma dopo 3 mesi circa, mi sono resa conto che mi stavo iniziando dinuovo a godere il tutto, mia figlia, mio marito, la vita ed è andata sempre meglio e mi sono rilassata sempre più (sebbene con l'amarezza di non aver vissuto a pieno l'esperienza meravigliosa dei primi mesi).
Ma con l'andare dei mesi mi sono accorta che nel mio cervello qualcosa non va, non riesco a ragionare bene, come se mi si ingolfasse il cervello, parlo e ad un certo punto...nero...non ricordo più di che parlavo, non vi racconto poi dei calcoli, poi mi spiegano le cose e non le capisco facilmente, mi sento come se gli altri parlassero in un'altra lingua ed io al dilà di un vetro, mi distacco e cerco di capire...ma è proprio un'altra lingua...io che ero una mente così vivace, ora se mi devo mettere ad esempio a fare un'azione un po' articolata e da usare il ragionamento, mi scoraggio perchè ci metto una vita, con intervalli per cercare di raccogliere le idee che puntualmente perdo nell'aria e buchi neri.
mi sento veramente come se mi si fosse rotto il cervello, io prima non ero così, mio marito dice che sono disorganizzata, che mi perdo in cose superficiali, anche prima non ero organizzatissima, ma ora sento che il motivo è diverso, mi perdo, mi perdo le cose che ho in testa, volano via...
soffro molto per questo, mi sento fuori dal mondo e ho paura di non riuscire a gestire le cose importanti e non relazionarmi bene perchè è tutto un cercare di nascondere il mio malessere mentre mi perdo nei miei buchi.
può essere un problema psicologico o è andato in tilt qualche parte del cervello?
grazie
[#1]
Dr.ssa Daniela Tondo Psicologo, Psicoterapeuta 23 2
gentile utente, la domanda che ci pone non è di così facile definizione soprattutto on line dove non hai la possibilità di vedere le persone per capire meglio. innanzitutto le dico che il parto, soprattutto se comporta complicazioni come le sue, può essere vissuto in maniera stressante e lo stress può a volte portare con se una sintomatologia di carattere fisico. io le consiglio di parlare innanzitutto col suo medico valutando la possibilità di un consulto di carattere neurologico; sono convinta che non sia un fatto grave ma solo un temporaneo scombussolamento dovuto alla nuova situazione di vita ma le consiglio comunque di cominciare dall'ABC ovvero la medicina e di consultare un terapeuta che certamente le sarà d'aiuto per ristabilirsi in questo momento.
resto a sua dispozione. auguri!

Dr.ssa Daniela  Tondo Psicologa, Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, non posso dirle che cosa le sia successo, ma il collegamento fra quanto sta sentendo e la sua gravidanza è solo una delle possibilità.
Sarebbe innanzitutto indicata una visita specialistica, psichiatrica o neurologica per mettere a fuoco la situazione.
Si è già fatta visitare, oppure sinora ha tenuto questa cosa tutta per sé?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile Signora,
come le dice anche il dott. Santonocito potrebbe essere indicata una visita neurologica o psichiatrica.
Se non l'ha già fatto, ne parli con il suo medico di base, il quale saprà anche consigliarle a quale specialista rivolgersi.
Cordiali Saluti

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

[#4]
Utente
Utente
Intanto grazie mille per le risposte, rispondo intanto alla domanda del dott.Santonocito, no, non mi sono ancora fatta visitare, ho iniziato ora ad accorgermi che effettivamente ho un problema, è già stato difficile prenderne atto, e ora dovrò lavorare su me stessa per riuscire ad andare avanti, andare dal medico a raccontare tutto e prendere appuntamento con un neurologo (che già il nome della professione mi fa impressione).
Spero che sia solo uno scombussolamento (ciò che mi sono ripetuta fino ad oggi), ma anche se fosse solo quello, è sempre un qualcosa che mi sta impedendo di procedere con la mia vita tranquillamente, tanto da aver paura di trovare un lavoro (ho smesso con la gravidanza) perchè ho il terrore che mi si riproponga uno dei miei "buchi neri" che mi fa pensare che non sono più in grado di far niente...oltre alla figuraccia...
grazie ancora e vi terrò informati
Eleonora
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì, la parola "neurologo" può far paura, come tutte le parole che iniziano per "neuro" o "psi", ma è una paura immotivata. Si renderà conto immediatamente che anche il neurologo è solo una persona come un'altra, con due braccia e due gambe!

Uno scombussolamento potrebbe essere, ma per stare davvero tranquilla dovrebbe farselo dire appunto dallo specialista.

Quanto alla figuraccia, pensi alla figura che farebbe con la sua coscienza, se non ci andasse.

Ci vada tranquillamente, vedrà che sarà una visita come qualsiasi altra.

Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Laura Bongiorno Psicologo, Psicoterapeuta 17
Gentilissima,

Pur non potendo avanzare ipotesi attendibili senza un vero e proprio colloquio, ho ascoltato diverse volte il racconto di sintomi simili a quelli da lei riportati.
Concordando con i colleghi che le consigliano una visita medica, mi permetto di suggerirle anche di prendere in considerazione un percorso di gestione emozionale, accompagnato magari da pratiche di attenzione e consapevolezza.
Tanti auguri per il suo percorso

Dr.ssa Laura Bongiorno
psicologa psicoterapeuta

[#7]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

in totale accordo con i colleghi, le suggerisco una valutazione psichiatrica (non neurologica) in quanto la possibilità di una patologia depressiva (peraltro suggestiva dalla sua storia) può essere affrontata sia dal punto di vista psicofarmacologico che (parallelamente) psicoterapeutico.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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