Pnl e deficit motivazionale
[#1]
Gentile utente, per esplicita ammissione dei suoi stessi creatori, la Pnl non è scientifica.
Questo non vuol dire che non abbia una sua utilità, ma solo che tentare di stabilirla basandosi su riscontri di tipo scientifico è contro lo spirito di questa disciplina.
Per migliorare la motivazione qualunque psicologo/psicoterapeuta che adotti un approccio breve e concreto potrà tornarle utile, sia che usi la Pnl o meno.
Cordiali saluti
Questo non vuol dire che non abbia una sua utilità, ma solo che tentare di stabilirla basandosi su riscontri di tipo scientifico è contro lo spirito di questa disciplina.
Per migliorare la motivazione qualunque psicologo/psicoterapeuta che adotti un approccio breve e concreto potrà tornarle utile, sia che usi la Pnl o meno.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio innanzitutto per la sua cortesissima e chiara risposta.
I libri e gli audio corsi di PNL che si trovano in libreria, sulla motivazione, che hanno come protagonista un "personal coach", sebbene certamente meno efficaci di una psicoterapia "in vivo", potrebbero essere di una qualche utilità, o potrebbero essere addirittura dannosi?
Vorrei smuovermi dalla mia pigrizia e impegnarmi di più.
Grazie ancora
la ringrazio innanzitutto per la sua cortesissima e chiara risposta.
I libri e gli audio corsi di PNL che si trovano in libreria, sulla motivazione, che hanno come protagonista un "personal coach", sebbene certamente meno efficaci di una psicoterapia "in vivo", potrebbero essere di una qualche utilità, o potrebbero essere addirittura dannosi?
Vorrei smuovermi dalla mia pigrizia e impegnarmi di più.
Grazie ancora
[#3]
Il coaching è una cosa diversa dalla psicoterapia e risponde a esigenze diverse. Il coaching può essere usufruito dalle persone che non hanno una vera e propria patologia da curare, per queste ultime serve la psicoterapia.
Nel caso dell'aumento della motivazione il coaching potrebbe andar bene, ma sempre ricevendolo da un professionista di persona, perché i libri e gli audio-video corsi di autoaiuto possono solo avere un'efficacia ridotta. In ogni caso dovrebbe accertarsi che il professionista sia sempre uno psicologo, meglio se anche psicoterapeuta, perché questo campo è molto meno regolamentato di quello clinico e si trova un po' di tutto.
Ad ogni modo, se me lo permette, leggendo il numero delle domande che ci ha posto in passato e il loro contenuto, ritengo che nel suo caso potrebbe essere indicato risolvere prima la sua probabile ansia (psicoterapia). È come per le macchine: prima di truccare il motore per farle andare più forte, meglio aggiustare prima ciò che c'è da aggiustare.
Cordiali saluti
Nel caso dell'aumento della motivazione il coaching potrebbe andar bene, ma sempre ricevendolo da un professionista di persona, perché i libri e gli audio-video corsi di autoaiuto possono solo avere un'efficacia ridotta. In ogni caso dovrebbe accertarsi che il professionista sia sempre uno psicologo, meglio se anche psicoterapeuta, perché questo campo è molto meno regolamentato di quello clinico e si trova un po' di tutto.
Ad ogni modo, se me lo permette, leggendo il numero delle domande che ci ha posto in passato e il loro contenuto, ritengo che nel suo caso potrebbe essere indicato risolvere prima la sua probabile ansia (psicoterapia). È come per le macchine: prima di truccare il motore per farle andare più forte, meglio aggiustare prima ciò che c'è da aggiustare.
Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
Stiamo facendo in parallelo vari tentativi "comportamentali" in questo ambito, e allo stesso tempo analizzando e confutando i pensieri. Purtroppo temo di non riuscire a uscire da questa condizione. Per le altre problematiche invece vedo grandi passi in avanti, ma per la pigrizia e l'impegno no... Temo che sia tanto radicato in me, questo problema (o questa caratteristica?) che sia difficilmente estirpabile. In fondo, il mio timore è che io in qualche misura ci sto bene, ad adottare atteggiamenti pigri. Lo sono da quando ero bambino, forse sarebbe meglio rassegnarmi ed accettare questa caratteristica.
[#9]
Beh, spesso la pigrizia e la tendenza a procrastinare sono una questione di quanto possiamo permetterci, o meno, di continuare a esserlo. A Firenze esiste un detto simpatico: il bisognino fa trottar la vecchia.
Ad ogni modo se con il suo attuale terapeuta è già "coperto" per la parte che a lui compete, potrebbe essere una buona idea rivolgersi a un altro professionista per la parte motivazionale.
Può leggere questo libro: "Il coaching strategico" di Milanese-Mordazzi, non per risolvere il problema, ma per informazioni su un approccio breve ed efficace al coaching.
Cordiali saluti
Ad ogni modo se con il suo attuale terapeuta è già "coperto" per la parte che a lui compete, potrebbe essere una buona idea rivolgersi a un altro professionista per la parte motivazionale.
Può leggere questo libro: "Il coaching strategico" di Milanese-Mordazzi, non per risolvere il problema, ma per informazioni su un approccio breve ed efficace al coaching.
Cordiali saluti
[#11]
Ex utente
Un'ultima domanda: è possibile ri-costruire una struttura interiore tale per cui, io sia motivato a impegnarmi anche quando posso permettermi di non farlo?
Mi spiego meglio: vedo che ci sono molte persone che si impegnano a prescindere dal pericolo/bisogno impellente.
E' possibile sperare in un cambio di atteggiamento così profondo?
Mi spiego meglio: vedo che ci sono molte persone che si impegnano a prescindere dal pericolo/bisogno impellente.
E' possibile sperare in un cambio di atteggiamento così profondo?
[#12]
Dipende da cosa s'intende per "profondo". Spesso il vero punto di svolta arriva proprio quando s'impara a mettersi volontariamente in condizioni tali per cui il cambiamento diventa inevitabile.
Anche perché dipendere da ciò che fanno gli altri per decidere se fare o meno delle cose che sono importanti per noi, non può certo essere definito un punto di forza.
Quindi, il vero cambiamento consiste innanzitutto nel riconoscere l'importanza degli obiettivi che NOI vogliamo raggiungere, e subito dopo nell'imparare a metterci volontariamente in qualunque condizione lo renda non solo probabile, ma inevitabile.
Cordiali saluti
Anche perché dipendere da ciò che fanno gli altri per decidere se fare o meno delle cose che sono importanti per noi, non può certo essere definito un punto di forza.
Quindi, il vero cambiamento consiste innanzitutto nel riconoscere l'importanza degli obiettivi che NOI vogliamo raggiungere, e subito dopo nell'imparare a metterci volontariamente in qualunque condizione lo renda non solo probabile, ma inevitabile.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.8k visite dal 23/03/2010.
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