Senso di colpa e tormento
Buongiorno
Molti anni fa (4) ho tradito il mio compagno in un momento di terribile sconvolgimento della mia vita. Non ho mai detto nulla a lui perché dopo quel che è successo ho capito che è lui l’uomo che io amo e ho fatto finta di nulla.
Adesso ci dobbiamo sposare, lui ha fatto dei debiti ed io sono travolta dall’angoscia e dal senso di colpa. Ho il terrore che a distanza di tempo lui lo possa venire a scoprire e che mi odierebbe, si rovinerebbe e sarebbe tutto per colpa mia. La paura è iniziata quando ho scoperto che il ragazzo con cui ho avuto quell’episodio si è lasciato con la sua ragazza. Ho paura che le abbia detto quello che ha fatto.
Ci conosciamo tutti e 4.
Io amo il mio ragazzo e stare con lui è l’unica cosa che voglio. Voglio costruire una famiglia con lui, ma c’è stato un tempo in cui ero un’altra persona, confusa, arrabbiata e ho agito come non avrei mai pensato di agire.
Confessare sarebbe la mia rovina e distruggerei il mio ragazzo. Ma il peso di tutto questo mi uccide.
Mi odio per quello che gli ho fatto. Mi odio davvero. Ma la cosa che più mi spaventa è che quando l’ho fatto ero diversa. Non ero io. Mi chiedo: come posso aver fatto una cosa del genere ad una persona che amo? Com’è possibile?
Vorrei andare da uno psicologo ma è troppo costoso. Ci sono dei centri nei quali è possibile avere un supporto psicologico ad un costo minore rispetto a dei privati?
Molti anni fa (4) ho tradito il mio compagno in un momento di terribile sconvolgimento della mia vita. Non ho mai detto nulla a lui perché dopo quel che è successo ho capito che è lui l’uomo che io amo e ho fatto finta di nulla.
Adesso ci dobbiamo sposare, lui ha fatto dei debiti ed io sono travolta dall’angoscia e dal senso di colpa. Ho il terrore che a distanza di tempo lui lo possa venire a scoprire e che mi odierebbe, si rovinerebbe e sarebbe tutto per colpa mia. La paura è iniziata quando ho scoperto che il ragazzo con cui ho avuto quell’episodio si è lasciato con la sua ragazza. Ho paura che le abbia detto quello che ha fatto.
Ci conosciamo tutti e 4.
Io amo il mio ragazzo e stare con lui è l’unica cosa che voglio. Voglio costruire una famiglia con lui, ma c’è stato un tempo in cui ero un’altra persona, confusa, arrabbiata e ho agito come non avrei mai pensato di agire.
Confessare sarebbe la mia rovina e distruggerei il mio ragazzo. Ma il peso di tutto questo mi uccide.
Mi odio per quello che gli ho fatto. Mi odio davvero. Ma la cosa che più mi spaventa è che quando l’ho fatto ero diversa. Non ero io. Mi chiedo: come posso aver fatto una cosa del genere ad una persona che amo? Com’è possibile?
Vorrei andare da uno psicologo ma è troppo costoso. Ci sono dei centri nei quali è possibile avere un supporto psicologico ad un costo minore rispetto a dei privati?
[#1]
(..)Mi chiedo: come posso aver fatto una cosa del genere ad una persona che amo? Com’è possibile(..)?
gentile ragazza, questo suo rimuginare non le è di alcun aiuto tranne quello di alimentare la colpa. Con l'aiuto di uno psicologo potrebbe tenere a bada questi pensieri. Può rivolgersi al servizio pubblico, ASL , consultorio .
saluti
gentile ragazza, questo suo rimuginare non le è di alcun aiuto tranne quello di alimentare la colpa. Con l'aiuto di uno psicologo potrebbe tenere a bada questi pensieri. Può rivolgersi al servizio pubblico, ASL , consultorio .
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, può rivolgersi al servizio pubblico, dove troverà l'assistenza di cui ha bisogno a prezzi molto ridotti. Credo che questa sia la scelta migliore, se non riesce a venire a capo da sola del suo senso di colpa.
Rivelare tutto proprio adesso forse non distruggerebbe nessuno dei due, le persone poi trovano un modo di andare avanti. Ma quasi certamente significherebbe la fine del vostro sogno di vita insieme.
Cordiali saluti
Rivelare tutto proprio adesso forse non distruggerebbe nessuno dei due, le persone poi trovano un modo di andare avanti. Ma quasi certamente significherebbe la fine del vostro sogno di vita insieme.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente,
Il senso di colpa è una sensazione, come dice la parola stessa, di avere commesso qualche cosa di male e di dannoso; quindi di conseguenza, per senso di colpa può intendersi una sensazione di avere commesso una azione biasimevole e criticabile.
Quando la colpa commessa è cosciente e razionale, dovremmo parlare di assunzione di responsabilità.
Nel suo caso quindi sarebbe bene svolgere un lavoro sull'accettazione delle conseguenze del suo atto, sia che ne parli o che tenga taciuto il tutto. Inoltre esporsi alle conseguenze è la modalità principe per interrompere quell'ansia anticipatoria che la porta a formulare pensiere sgradevoli che, come dice lei, la portano ad odiarsi.
Cordialmente
Il senso di colpa è una sensazione, come dice la parola stessa, di avere commesso qualche cosa di male e di dannoso; quindi di conseguenza, per senso di colpa può intendersi una sensazione di avere commesso una azione biasimevole e criticabile.
Quando la colpa commessa è cosciente e razionale, dovremmo parlare di assunzione di responsabilità.
Nel suo caso quindi sarebbe bene svolgere un lavoro sull'accettazione delle conseguenze del suo atto, sia che ne parli o che tenga taciuto il tutto. Inoltre esporsi alle conseguenze è la modalità principe per interrompere quell'ansia anticipatoria che la porta a formulare pensiere sgradevoli che, come dice lei, la portano ad odiarsi.
Cordialmente
Dr. Berizzi Marianna
Ordine Psicologi Lombardia
http://www.psicologibergamo.altervista.org/
[#4]
Ex utente
Gentili Dottori,
mi consigliate di dire tutto al mio ragazzo? Come posso dirgli una cosa che è successa così tanto tempo fa? penserà che tutto quello che ho fatto e detto dopo sia un falso mentre non è assolutamente vero. Ogni cosa che ho fatto e detto dopo è stata dettata dall'amore che provo. Dopo quello non gli ho mai mentito sui miei sentimenti.
Non voglio perderlo. però mi rendo conto che dirlo sarebbe liberatorio. Ma non posso prenderlo in considerazione.
mi consigliate di dire tutto al mio ragazzo? Come posso dirgli una cosa che è successa così tanto tempo fa? penserà che tutto quello che ho fatto e detto dopo sia un falso mentre non è assolutamente vero. Ogni cosa che ho fatto e detto dopo è stata dettata dall'amore che provo. Dopo quello non gli ho mai mentito sui miei sentimenti.
Non voglio perderlo. però mi rendo conto che dirlo sarebbe liberatorio. Ma non posso prenderlo in considerazione.
[#5]
Gentile utente,
il consiglio non è dire tutto al fidanzato,bensì assumersi le conseguenze della propria scelta, indipendentemente da quale sia.
L'obiettivo è ritrovare una coerenza interna che la riporti a vivere qualitativamente meglio.
Strategia spiccia: scriva su di un foglio i pro e i contro sia per il tacere che per il raccontare l'accaduto e ne tragga una sentita scelta.
Comunque vada,ai fini di un suo benessere psicologico, accettazione ed impegno dovranno essere le compagne di viaggio nel percorrere la strada che lei sceglierà.
il consiglio non è dire tutto al fidanzato,bensì assumersi le conseguenze della propria scelta, indipendentemente da quale sia.
L'obiettivo è ritrovare una coerenza interna che la riporti a vivere qualitativamente meglio.
Strategia spiccia: scriva su di un foglio i pro e i contro sia per il tacere che per il raccontare l'accaduto e ne tragga una sentita scelta.
Comunque vada,ai fini di un suo benessere psicologico, accettazione ed impegno dovranno essere le compagne di viaggio nel percorrere la strada che lei sceglierà.
[#6]
(..)mi consigliate di dire tutto al mio ragazzo? Come posso dirgli una cosa che è successa così tanto tempo fa?(..)
gentile ragazza, se da un lato raccontare tutto "potrebbe" essere liberatorio da un altro potrebbe peggiorare il problema.
Ossia una probabilissima risposta negativa del suo ragazzo la porterebbe ad una sofferenza maggiore di quella che prova ora e contribuirebbe a far aumentare l'odio verso sè stessa per quello che ha fatto e che l ha portata a perdere il suo uomo. Vale la pena?
convivere con un senso di colpa verso una cosa passata e fatta in un periodo che è ormai cambiato oppure convivere con la distruzione di un rapporto? questi sono i pro e i contro, so che la scelta sarà sua ma, spesso, la spinta verso l'eliminazione di un senso di colpa può creare un danno peggiore.
Con l'aiuto di uno psicologo può trovare diversi modi di elaborare la sua colpa e, in questo caso, ( a mio avviso)una confessione sarebbe negativa.
saluti
gentile ragazza, se da un lato raccontare tutto "potrebbe" essere liberatorio da un altro potrebbe peggiorare il problema.
Ossia una probabilissima risposta negativa del suo ragazzo la porterebbe ad una sofferenza maggiore di quella che prova ora e contribuirebbe a far aumentare l'odio verso sè stessa per quello che ha fatto e che l ha portata a perdere il suo uomo. Vale la pena?
convivere con un senso di colpa verso una cosa passata e fatta in un periodo che è ormai cambiato oppure convivere con la distruzione di un rapporto? questi sono i pro e i contro, so che la scelta sarà sua ma, spesso, la spinta verso l'eliminazione di un senso di colpa può creare un danno peggiore.
Con l'aiuto di uno psicologo può trovare diversi modi di elaborare la sua colpa e, in questo caso, ( a mio avviso)una confessione sarebbe negativa.
saluti
[#8]
Gentile Utente,
Le do la mia opinione che non deve essere presa per oro colato !!!
Secondo me non dovrebbe dire niente al suo ragazzo che sta per sposare.
Convengo con lei che i sensi di colpa la torturano per quanta buona volontà lei ci metta per riportarli sul piano della coscienza e della sua responsabile scelta fatta allora in un momento particolare della sua esistenza.
Perlarne al suo compagno significa alleviare il suo stato d'animo? Cioè scaricarlo e caricare la parte eliminata sull'animo del suo ragazz? E' sicura che troverebbe pace e rinnovata serenità? Dubito. Quindi non serve a niente, se non a peggiorare i rapporti con il suo ragazzo, proprio adesso che sta per sposarsi.
Ci sono dei colleghi all'ASL, ma spesso sono così oberati di lavoro, dovendo occuparsi di persone da 0 a 100 anni che non troverebbero tempo per ascoltarla convenientemente.
La psicoterapia privata costa, è vero. E lo Stato non interviene nemmeno con una contribuzione minima alle spese sostenute, se non quella di poter scalare in parte la fattura nella dichiarazine dei redditi.
Provi uno psicologo, magari di quelli che fanno delle "TERAPIE BREVI", e se ha cuore, magari le fa una tariffa agevolata. Da noi ci sono addirittura delle Banche che hanno stilato con noi dei tariffari speciali per i propri clienti. Parlandone con il terapeuta, potrebbe venirle incontro e darle un aiuto con minori pretese sul pagamento.
L'Ordine degli Psicologi, mi pare su delibera del Ministero del Lavoro, aveva una volta stabilito, come altri ordini professionali, che non ci doveva essere una tariffa minima e quindi si lasciava al terapeuta la possibilità di adeguare la parcella alle possibilità del paziente.
Provi.
Un percorso terapeutico minimo ci vuole.
Cordiali saluti ed auguri.
Le do la mia opinione che non deve essere presa per oro colato !!!
Secondo me non dovrebbe dire niente al suo ragazzo che sta per sposare.
Convengo con lei che i sensi di colpa la torturano per quanta buona volontà lei ci metta per riportarli sul piano della coscienza e della sua responsabile scelta fatta allora in un momento particolare della sua esistenza.
Perlarne al suo compagno significa alleviare il suo stato d'animo? Cioè scaricarlo e caricare la parte eliminata sull'animo del suo ragazz? E' sicura che troverebbe pace e rinnovata serenità? Dubito. Quindi non serve a niente, se non a peggiorare i rapporti con il suo ragazzo, proprio adesso che sta per sposarsi.
Ci sono dei colleghi all'ASL, ma spesso sono così oberati di lavoro, dovendo occuparsi di persone da 0 a 100 anni che non troverebbero tempo per ascoltarla convenientemente.
La psicoterapia privata costa, è vero. E lo Stato non interviene nemmeno con una contribuzione minima alle spese sostenute, se non quella di poter scalare in parte la fattura nella dichiarazine dei redditi.
Provi uno psicologo, magari di quelli che fanno delle "TERAPIE BREVI", e se ha cuore, magari le fa una tariffa agevolata. Da noi ci sono addirittura delle Banche che hanno stilato con noi dei tariffari speciali per i propri clienti. Parlandone con il terapeuta, potrebbe venirle incontro e darle un aiuto con minori pretese sul pagamento.
L'Ordine degli Psicologi, mi pare su delibera del Ministero del Lavoro, aveva una volta stabilito, come altri ordini professionali, che non ci doveva essere una tariffa minima e quindi si lasciava al terapeuta la possibilità di adeguare la parcella alle possibilità del paziente.
Provi.
Un percorso terapeutico minimo ci vuole.
Cordiali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 18.4k visite dal 19/03/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.