Episodio grave?! parere

Gentili dottori, chiedo cortesemente un vostro parere in merito ad un episodio verificatosi e di cui non so darne lettura o perlomeno non so se devo considerarlo grave o meno. Premetto io e mio marito siamo diventati genitori da qualche mese di un bimbo tanto desiderato e ad oggi tanto amato, ma succede che una sera mio marito si rilassa sul divano con qualche bicchiere di vino..e l'indomani scopriamo che durante la notte aveva fatto pipì nella carrozzina del bambino (che fortunatamente dormiva nel lettino)..lui non ricordava nulla..ed era perplesso e dispiaciuto..molto dispiaciuto..ciò che mi sconcerta purtroppo è che in ogni caso..ossia o per colpa del vino..o per "l'inconscio" penso che la cosa non sia stata casuale..poichè avrebbe potuto farlo in ogni angolo della casa...ma l'ha fatto propio lì! cosa significa!? soprattutto può essere pericoloso per il bambino?! e a lui ..il papà come posso aiutarlo se si trattase di un disagio..e quanto è "grave" questo disagio?..chiaramente ho cercato di parlarne ...ma lui dice di non ricordare..che è mortificato...(io non l'ho colpevolizzato..però ho sottolineato la cosa..per capire a fargli capire..) secondo me è una forma di gelosia..e una sorta di gesto di "disprezzo" per questo bimbo che ha mutato i suoi equilibri..pur amandolo ed essendo con lui tenero e premuroso..( è un uomo professionalmene affermato brillante marito e papà premuroso..simpatico e divertente con gli amici)..ma il punto è quanto è grave questa cosa?! non per classificare ad ogni costo l'episodio..semplicemente per capire come meglio comportarmi per lui e per il bimbo.Ringrazio fin d'ora per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, la sua preoccupazione è più che comprensibile, ma sarebbe incauto prendere un unico segnale isolato per cercare di costruirci sopra un significato. Quindi il consiglio è di aspettare e di fare da ora in poi più attenzione per vedere se scorge altri aspetti del comportamento di suo marito che potrebbero preoccuparla.
Riguardo al bere, sarebbe da valutare se per suo marito è un problema ricorrente, oppure se solo quella sera si è fatto un bicchiere di troppo. Se questo fosse il caso, non si può dar troppo perso a ciò che uno fa quando ha bevuto.
Ad ogni buon conto da ora in poi tenga gli occhi più aperti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..) mio marito si rilassa sul divano con qualche bicchiere di vino..e l'indomani scopriamo che durante la notte aveva fatto pipì nella carrozzina (..)

gentile signora, a mio avviso, bisognerebbe approfondire questa abitudine. La quantità reale di vino assunto e se l'alcool assume una valenza importante per suo marito.

(..)secondo me è una forma di gelosia..e una sorta di gesto di "disprezzo" per questo bimbo che ha mutato i suoi equilibri(..)

se afferma questo è evidente che ha notato un cambiamento in tal senso che, forse, non andrebbe sottovalutato.

quindi o l'assunzione di alcool sta diventando problematica o vi è una reazione al nascituro, comunque un approfondimento psicologico dovrebbe esserci.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile Dottore, grazie per la celere risposta, quanto al bere non è un problema ricorrente almeno credo..nel senso che lui piace mangiare bene ed accompaganre al cibo del buon vino..e qualche volta..come ho detto sopra si "rilassa" continuando con un bicchiere o due anche dopo cena..ma in maniera occasionale...non beve mai durante i pasti ..o meglio durante la settimana ma il venerdì o il sabato sea qualche bicchiere se lo concede..quindi non penso sia un "problema"ad ogni modo starò un pò più attenta a tutto.
Grazie di nuovo.
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile signora,
potrebbe essere interessante e assai stimolante ipotizzare sul significato "incoscio" del comportamento, mi perdoni il termine, bizzarro, di suo marito, ma lei qui parla di una amnesia legata all'abuso di alcool e all'abitudine di suo marito di "rilassarsi" sul divano con qualche bicchiere di vino.
Personalmente non sottovaluteri questi segnali, provi a chiedere a suo marito di rinunciare all'alcool per un po' e ascolti quello che le risponde.
Ci tenga aggiornati.
Cordialmente.

Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Innanzitutto grazie per l'interesse ai medici intervenuti proverò a dare una risposta globale,vedo l'attenzione di tutti si è focalizzata sul discorso alcool e cercherò di analizzarlo o meglio raccontarvelo per come lo vedo io. Mio marito si è sicuramente lasciato andare in gioventù soprattutto a "scorribande giovanili" come tutti i suoi amici e come più o meno tanti giovani fanno oggi (sicuramente purtroppo!)..le sbronze all'università in vacanza ..non se le è mai negate (ma credo si trattase di "cretinate" dettate dall'età e dal contesto più che altro)..però non hanno mai condizionato la sua vita ha sempre studiato lavorato fatto tutto con buoni risultati e soprattutto se per svariati motivi non poteva bere..non ha mai avuto problemi nel non farlo se per esempio deve guidare..oppure decide di stare a dieta o semplicemente deve stare concentrato per lavoro o qualsiasi altro motivo..non beve..e si autolimita da solo e lo fa tranquillamente anche per lunghi periodi (settimane anche mesi)..però devo confessare anche che come tranquillamente si limita altrettanto tranquillamente se gli va beve.. (solo vino)..ma faccio fatica a capire se è un problema visto che tutti quelli che ci circondano (amici coetanei)..più o meno..fanno la stessa cosa.. e visto che non gli ho mai chiesto di "non farlo più" in maniera assoluta quando gli ho detto di "rallentare" l'ha sempre fatto..ora ..in tutto questo ragionare con voi.....mi pare.. di capire che il suo non è un vero e propio problema..forse solo un modo un pò infantile di ricercare attenzione...come se quando gli dedico più attenzioni si "calma" altrimenti tende ad agitarsi un pò di più..non saprei...non vorrei perdermi troppo nei "se" "ma"..della mente umana..e carcare invece di avere senso pratico..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Come vede è difficile darle dei consigli appropriati da qui, senza conoscere né lei né suo marito, ed è facile fraintendersi.
Tutto ciò che le possiamo dire si limita a ciò che ha ricevuto. Poi, per dare davvero un senso all'accaduto e soprattutto per consigliarle cosa fare, dovrebbe affidarsi a un professionista di persona.
Ma prima fareste meglio a parlarne, lei e suo marito.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
aggiungo a quanto esposto, e senza giri di parole che mi rendo bene conte che l'alcool è un potente ansiolitico..e che mio marito al di là delle scorribande giovanili a volte ne possa far uso "terapeutico"( parlo sempre di qualche bicchiere e non sbronze colossali) ma sinceramente credo che siamo nei margini di normalità..o perlomeno non conosco un metro di giudizio o scala che possa quantificare il livello di "dipendenza" di passaggio dall'uso all'abuso..se ci fossero degli indicatori.. li valuterei..grazie.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,

Io sono d'accordo con lei. Lei è perspicace, e tratteggia con particolare intuizione e acutezza il caso.

Secondo me vale la pena, per una famiglia così ben costruita, e per un professionista della mole di suo marito, parlarne con uno psicoterapeuta che non neghi le infinite possibilità dell'evento e i moti inconsci dell'animo umano.

Ad Urbino c'è il corso di laurea in Psicologia. Troverà almeno un professore o prof.ssa che voglia ascoltarla e darle dei consigli, e possa anche indirizzarla da qualche collega di sua conoscenza.

Io approfondirei l'evento senza peraltro farne una grande questione. Ma una spiegazione ci deve pur essere.

Le faccio tanti augui e La saluto cordialmente.