Cari Psicologi temo una relazione extraconiugale
Sono un'utente di questo sito da alcuni anni e vorrei cogliere l'occasione di questa richiesta di consulto per complimentarmi con tutti i medici che intervengono rispondendo con serietà e professionalità alle richieste, a volte a me è bastata anche solo una parola di conforto per rasserenarmi, fortunatamente tutte le situazioni che ho descritto si sono risolte positivamente. Grazie a tutti.
Ora veniamo all'oggetto della mia richiesta di consulto: sono una donna sposata e con un figlio, realizzata professionalmente e abbastanza soddisfatta della mia vita matrimoniale se non fosse che negli ultimi tempi dopo la nascita del bambino i rapporti sessuali con mio marito si sono notevolmente diradati, siamo troppo presi dal piccolo, tutte le attenzioni sono concentrate su di lui. Mio marito dice che la sera è troppo stanco, e devo dire che a volte a me succede la stessa cosa. Non temo ssolutamente che lui abbia una relazione perchè sta sempre a casa nel tempo libero e facciamo tutto assieme, so che mi vuole bene ma non mi ricopre delle attenzioni che io desidero. Ho provato più volte ad intavolare con lui una discussione ma mi risponde che mi faccio troppi problemi e che problemi non ce ne sono. Ora il problema riguarda me: prima di conoscere lui, io ho avuto una relazione con un uomo sposato, vent'anni più vecchio di me, è durata un anno e mezzo, poi è finita perchè lui non si decideva a lasciare la moglie e io non intendevo sprecare la mia vita in quel modo, lui diceva di amarmi ma la paura del futuro lo bloccava a prendere una decisione così drastica, io ne ero perdutamente innamorata. Sono passati otto anni, molte cose come ho già detto sono cambiate nella mia vita ma non l'ho mai dimenticato. Da qualche anno ci sentiamo telefonicamente ogni tanto da amici, ma da qualche settimana ci siamo incontrati di nuovo e abbiamo capito che nulla nei nostri sentimenti è cambiato. Lui dice che io sono la persona più importante della sua vita, io non so più quello che provo perchè ho la mente confusa ed appannata, vorrei non pensare più a lui che mi ha fatto soffrire allora, ma non ci riesco, ci sentiamo via email, un paio di volte ci siamo visti e io ero piena di sensi di colpa perchè mio marito non merita questo, non so più cosa fare. Una volta una psicologa mi ha detto che forse io non lo amo veramente, è solo l'idea dell'amore impossibile che mi fa impazzire e mi spinge a volerlo, forse se lui fosse disposto a lasciare la moglie io mi raffredderei perchè avrei conquistato la preda. D'altra parte io non so se sono disposta a rinunciare alla mia famiglia per lui, ma nello stesso tempo sto male quando non lo vedo, non lo sento. Come devo sopportare questa situazione? Cosa posso fare per uscire da questa impasse? Ma se fosse come dice la psicologa perchè dopo otto anni io proverei gli stessi sentimenti per lui?
Ora veniamo all'oggetto della mia richiesta di consulto: sono una donna sposata e con un figlio, realizzata professionalmente e abbastanza soddisfatta della mia vita matrimoniale se non fosse che negli ultimi tempi dopo la nascita del bambino i rapporti sessuali con mio marito si sono notevolmente diradati, siamo troppo presi dal piccolo, tutte le attenzioni sono concentrate su di lui. Mio marito dice che la sera è troppo stanco, e devo dire che a volte a me succede la stessa cosa. Non temo ssolutamente che lui abbia una relazione perchè sta sempre a casa nel tempo libero e facciamo tutto assieme, so che mi vuole bene ma non mi ricopre delle attenzioni che io desidero. Ho provato più volte ad intavolare con lui una discussione ma mi risponde che mi faccio troppi problemi e che problemi non ce ne sono. Ora il problema riguarda me: prima di conoscere lui, io ho avuto una relazione con un uomo sposato, vent'anni più vecchio di me, è durata un anno e mezzo, poi è finita perchè lui non si decideva a lasciare la moglie e io non intendevo sprecare la mia vita in quel modo, lui diceva di amarmi ma la paura del futuro lo bloccava a prendere una decisione così drastica, io ne ero perdutamente innamorata. Sono passati otto anni, molte cose come ho già detto sono cambiate nella mia vita ma non l'ho mai dimenticato. Da qualche anno ci sentiamo telefonicamente ogni tanto da amici, ma da qualche settimana ci siamo incontrati di nuovo e abbiamo capito che nulla nei nostri sentimenti è cambiato. Lui dice che io sono la persona più importante della sua vita, io non so più quello che provo perchè ho la mente confusa ed appannata, vorrei non pensare più a lui che mi ha fatto soffrire allora, ma non ci riesco, ci sentiamo via email, un paio di volte ci siamo visti e io ero piena di sensi di colpa perchè mio marito non merita questo, non so più cosa fare. Una volta una psicologa mi ha detto che forse io non lo amo veramente, è solo l'idea dell'amore impossibile che mi fa impazzire e mi spinge a volerlo, forse se lui fosse disposto a lasciare la moglie io mi raffredderei perchè avrei conquistato la preda. D'altra parte io non so se sono disposta a rinunciare alla mia famiglia per lui, ma nello stesso tempo sto male quando non lo vedo, non lo sento. Come devo sopportare questa situazione? Cosa posso fare per uscire da questa impasse? Ma se fosse come dice la psicologa perchè dopo otto anni io proverei gli stessi sentimenti per lui?
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(..)Ma se fosse come dice la psicologa perchè dopo otto anni io proverei gli stessi sentimenti per lui(..)?
Gentile signora una ipotesi potrebbe essere quella che, non avendo potuto elaborare la storia anni fa,
questa sia rimasta insospesa e che la ricomparsa di quest'uomo avrebbe fatto riemergere tutte quelle antiche dinamiche.
Tuttavia ora ci sono altri elementi, ossia la sua famiglia e l'importanza che lei ne attribuisce. Ma ciò che risulta degno di nota è la sua premessa sull'assopimento della sua vita sessuale (piuttosto fisiologica dopo la nascita di un figlio)perchè questa premessa? cosa centra con quest'uomo del suo passato? la confonde fino a tal punto da non insistere tanto sulla questione sessuale con suo marito? Cerca legittimazione con sè stessa per una ipotesi extraconiugale?
forse il confronto con la sua psicologa dovrebbe continuare.
saluti
Gentile signora una ipotesi potrebbe essere quella che, non avendo potuto elaborare la storia anni fa,
questa sia rimasta insospesa e che la ricomparsa di quest'uomo avrebbe fatto riemergere tutte quelle antiche dinamiche.
Tuttavia ora ci sono altri elementi, ossia la sua famiglia e l'importanza che lei ne attribuisce. Ma ciò che risulta degno di nota è la sua premessa sull'assopimento della sua vita sessuale (piuttosto fisiologica dopo la nascita di un figlio)perchè questa premessa? cosa centra con quest'uomo del suo passato? la confonde fino a tal punto da non insistere tanto sulla questione sessuale con suo marito? Cerca legittimazione con sè stessa per una ipotesi extraconiugale?
forse il confronto con la sua psicologa dovrebbe continuare.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gentile dottore grazie per la risposta. Io ho fatto la premessa sulla mia vita coniugale pensando che sicuramente chi mi avesse risposto mi avrebbe chiesto se c'era qualcosa che non andava nel mio matrimonio, per avere il quadro più chiaro, insomma. Che poi sia fisiologico l'assopimento della mia vita sessuale non ne sono convinta perchè già il bambino ha due anni e mezzo e non credo che ciò accada in tutte le coppie, ma questo è un altro discorso. Il vero problema come le dicevo è questo mio stato d'animo che mi fa sentire come in una gabbia dalla quale non so come uscire perchè è vero che la mia famiglia è importante ma io penso sempre all'altro e vorrei stare con lui. Non voglio addossare a mio marito la colpa per il ritorno di fiamma che sto vivendo quasi a legittimare un tradimento, tuttavia non so cosa fare, lei mi suggerisce un confronto con una psicologa, di certo non con quella, allora non ne ho tratto nessun giovamento. Se io fossi sicura che la psicoterapia mi togliesse quest'uomo dalla mente per sempre, lo farei volentieri, ma non so.
[#3]
Psicologo
Gentile utente, nessuna psicoterapia le potrà togliere quest'uomo dalla mente, ma potrà certamente aiutarla ad elaborare meglio quanto sta vivendo a partire dal fatto che forse la noia che sta vivendo all'interno del suo matrimonio le fa sembrare la storia con questo uomo più eccitante,emozionante, bella... Insomma, le fa sembrare che forse potrebbe trovare tra le braccia di quest'uomo quello che le manca nel suo matrimonio. Non parlo solo di sesso, anzi... credo che quella sia la parte che a lei manchi meno, ma che le fa vedere tante altre mancanze nel rapporto di coppia con suo marito. Forse dovrebbe parlare ancora una volta con suo marito con calma, dicendogli che sta male, quanto sta male, quello che prova, quello che le manca. Facendogli vedere quello che prova, senza rabbia, senza recriminazioni, senza accusarlo di essersi allontanato. Ovviamente non gli dirà che si sente spinta verso un altro uomo, ma gli farà capire che sente che il vostro rapporto si sta allentando e che questo la spaventa. Sia sincera con suo marito riguardo ai suoi sentimenti e alle sue paure e non si preoccupi del risultato perchè anche se non subito, le sue parole entreranno nella mente e nel cuore di suo marito e qualcosa dovrà smuoversi. Deve solo tornare ad avere fiducia nel suo matrimonio e darsi la possibilità di andare avanti capendo che forse è solo un periodo e che presto passerà.
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa io la ringrazio tantissimo per la sua risposta, senza avere la minima intenzione di offendere i suoi colleghi uomini, credo che nel suo intervento traspaia chiaramente una sensibilità di donna che le permette anche per via telematica di capire il mio animo. Lei mi suggerisce di parlare con mio marito, io ho provato e provo sempre a farlo, ma lui dice che mi ama e io ne sono convinta, nel suo animo è così, ma poi non fa nulla per farmi sentire ammirata, preziosa ai suoi occhi, cosa che invece fa l'altro che mi continua a lusingare e a dichiarare il suo amore. Io in questi giorni sono completamente travolta da questa passione che non è nuova ma è ritornata prepotentemente come otto anni prima, ora come ora sarei disposta a tutto forse anche a lasciare mio marito. Ne abbiamo parlato con l'altro, lui è un pò più cauto perchè teme che io possa essere troppo impulsiva, ma io sono presa completamente, non riesco a togliermelo dalla mente, ci siamo visti altre volte, ci scambiamo email infuocate, ci sentiamo tutti i giorni. Vivo con sofferenza tutto questo perchè poi penso: e se si tratta di un fuoco di paglia? Posso io rovinare un matrimonio che in ogni caso è tranquillo, piatto sì ma tranquillo, per inseguire una passione? Prima o poi dovrò cercare aiuto in qualcuno che sappia fare chiarezza in me perchè io da sola non riesco.
[#5]
Psicologo
Gentile signora pensare di lasciare suo marito forse è un pò troppo. Io credo che tutto questo tumulto di sentimenti sia scatenato proprio dal bisogno di ammirazione e approvazione che lei sente. Insista con suo marito e gli proponga anche qualche consulto con un terapeuta di coppia. Anche se non dovesse accettare, dovrà percepire un disagio forte se sua moglie gli chiede "addirittura" una terapia di coppia.
In caso contrario, io le suggerisco comunque di lottare per il suo matrimonio. Credo che l'altro uomo non sia così trasportato da lei da pensare di lasciare anche lui la sua famiglia. Abbia pazienza, sia costante, creda in quello che la unisce a suo marito e faccia di tutto per non rovinare la vita a lei e a suo figlio.
In caso contrario, io le suggerisco comunque di lottare per il suo matrimonio. Credo che l'altro uomo non sia così trasportato da lei da pensare di lasciare anche lui la sua famiglia. Abbia pazienza, sia costante, creda in quello che la unisce a suo marito e faccia di tutto per non rovinare la vita a lei e a suo figlio.
[#6]
Utente
Carissima dottoressa come mi dispiace il fatto che siamo lontane territorialmente, mi avrebbe fatto immenso piacere avere un colloquio di persona con lei. In ogni caso la devo ringraziare per i consigli che mi dà, mi stanno aiutando a riflettere sulla situazione, analizzando meglio i miei sentimenti e sono giunta alla conclusione che forse tutto questo sia stato generato dalla noia, dal non sentire su di me le attenzioni di qualcuno, perchè io da quando ho ripreso i contatti con quest'uomo mi sono sentita viva, eccitata, sempre in ansia, rinata interiormente e questo mi dà vitalità mi rende più attiva nel mio lavoro, a casa, con gli altri. Quando ho pensato che forse dovrei troncare tutto anche le telefonate con quest'uomo subito sono stata assalita dalla tristezza, sono ricaduta nello stato psicologico della noia appunto. Ho proposto una vacanza a mio marito per Pasqua, è contento stiamo pensando dove andare anche per pochi giorni. Spero che mi servirà a capire meglio me stessa e a ritrovare un pò di serenità.
[#7]
Psicologo
Certamente un pò di tempo lontano dalla routine quotidiana non potrà che farvi bene. Sta facendo la cosa giusta. Non sarà facile allontanare il pensiero dell'altro, lui per lei esisterà sempre. Ma deve dargli un posto nel suo cuore e nella sua mente che non sia prioritario. È una persona che per lei è stata importante, che le ha dato emozioni forti e certamente tanto affetto. Ma adesso non conta. Quello che conta è quello che ha costruito e che ogni giorno continua a costruire. Vada avanti così e ogni cosa si metterà a posto.
[#8]
Utente
Grazie ancora per i preziosi consigli. Se avessi ancora bisogno, chiederò il suo aiuto, perchè veramente lei con la sua frase - Credo che l'altro uomo non sia così trasportato da lei da pensare di lasciare anche lui la sua famiglia- mi ha indotto a riflettere seriamente su questa storia. Come lei ben dice non sarà facile per me togliermelo dalla testa ma dovrò riuscirci per il mio bene e della mia famiglia.
[#9]
Gentilissima,
la nascita di un figlio, per quanto desiderato, è un evento che sconvolge la vita di coppia, inserendosi in un equilibrio spesso già precario.
Se a questo si aggiungono la routine e i problemi di tutti i giorni e una storia d'amore importante mai imenticata, la situazione si carica di dolore, sensi di colpa, insoddisfazione e insicurezza.
E tra desiderio e senso di colpa mi sembra schiacciata dagli eventi della sua vita.
Da una parte potrebbe essere utile provare a recuperare un dialogo con suo marito, immaginando di dover reinventarsi questa relazione (per questo potrebbe essere utile una terapia di coppia), d'altra parte forse meriterebbe di chiarire meglio cosa l'ha portata a questo punto della sua vita e intraprendere un percorso individuale di maggiore consapevolezza di sè e delle proprie emozioni, un percorso in cui essere protagonista della propria esistenza.
Tanti auguri
la nascita di un figlio, per quanto desiderato, è un evento che sconvolge la vita di coppia, inserendosi in un equilibrio spesso già precario.
Se a questo si aggiungono la routine e i problemi di tutti i giorni e una storia d'amore importante mai imenticata, la situazione si carica di dolore, sensi di colpa, insoddisfazione e insicurezza.
E tra desiderio e senso di colpa mi sembra schiacciata dagli eventi della sua vita.
Da una parte potrebbe essere utile provare a recuperare un dialogo con suo marito, immaginando di dover reinventarsi questa relazione (per questo potrebbe essere utile una terapia di coppia), d'altra parte forse meriterebbe di chiarire meglio cosa l'ha portata a questo punto della sua vita e intraprendere un percorso individuale di maggiore consapevolezza di sè e delle proprie emozioni, un percorso in cui essere protagonista della propria esistenza.
Tanti auguri
Dr.ssa Laura Bongiorno
psicologa psicoterapeuta
[#10]
Utente
Eccomi di nuovo qui ad aggiornarvi su questa mia situazione. Malgrado i miei buoni propositi nulla è cambiato, anzi, sono sempre più trascinata emotivamente verso l'altro, non riesco a trovare il coraggio di troncare questa storia, a dire il vero non lo voglio neanche fare, tuttavia non sono serena. Io non riesco più a capire cosa provo per lui e cosa per mio marito o forse lo so, mio marito rappresenta la sicurezza, la stabilità affettiva, lo status sociale, ma provo per lui poca passione, nel nostro rapporto sento puzza di noia, almeno per quel che mi riguarda. L'altro rappresenta la trasgressione, la passione, l'eccitazione, la gioia di vivere. Lui mi ha detto di essere disposto a lasciare la famiglia e che ora la decisione spetta a me, ma io non so cosa fare, non ho il coraggio di lasciare il certo per l'incerto, ho paura anche perchè so che farei soffrire molte persone, tuttavia non riesco a sopportare di stare lontana dall'altro, sto vivendo la fase dell'innamoramento più travolgente che mi fa soffrire ma anche mi fa sentire viva. Ma è possibile che io ami due persone contemporaneamente? Sono veramente confusa.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.7k visite dal 16/03/2010.
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