Omosessualità adolescenziale
Buonasera,
ho deciso di interpellare lo staff di medicitalia.it poichè avrei bisogno di un consiglio circa una questione molto delicata. Ho un fratello di 15 anni che, negli ultimi 2 mesi, ha manifestato diversi atteggiamenti che sottolineano una chiara ed inequivocabile inclinazione all'omosessualità. Tutto è partito da una relazione nascosta con un coetaneo: scoperta quella, mio fratello ha subito troncato ogni rapporto con l'amico e da lì in poi sembrava essersi pentito della scelta fatta. Tengo a sottolineare che nessuno ha obbligato il ragazzino ad interrompere la relazione, ma, anzi, gli si è parlato con dolcezza per tentare di capire cosa potesse essere successo così all'improvviso, dal momento che fino a poco tempo prima aveva dimostrato un palese e forte interesse verso il sesso femminile. Questo accadeva più o meno un mese fa. Da qualche giorno si è scoperto che probabilmente a scuola sta allacciando un'altra relazione omosessuale. Ovviamente i genitori ed io, sua sorella, siamo molto preoccupati per questa situazione, dal momento che un ragazzino in preda agli ormoni adolescenziali può essere portato a fare chissà cosa, e mi riferisco sia a possibili malattie, sia a gesti incosulti magari aizzati da omofobia o da un suo stesso di frustrazione personale. La mia domanda, probabilmente molto difficile, è: cosa devono fare i familiari in questi casi? Come si devono comportare? Devono intervenire per parlargli oppure lasciare che il ragazzino trovi da solo la sua strada? Bisogna portarlo da uno psicologo affinchè possa essere aiutato a trovare la sua vera inclinazione? Quali sono gli atteggiamenti da tenere o da evitare?
E ancora una cosa molto importante: è possibile che questa sia solo una fase passeggera? se sì, è comune? quanto dura? il ragazzo ne soffre?
Grazie per l'interessamento, cordiali saluti
ho deciso di interpellare lo staff di medicitalia.it poichè avrei bisogno di un consiglio circa una questione molto delicata. Ho un fratello di 15 anni che, negli ultimi 2 mesi, ha manifestato diversi atteggiamenti che sottolineano una chiara ed inequivocabile inclinazione all'omosessualità. Tutto è partito da una relazione nascosta con un coetaneo: scoperta quella, mio fratello ha subito troncato ogni rapporto con l'amico e da lì in poi sembrava essersi pentito della scelta fatta. Tengo a sottolineare che nessuno ha obbligato il ragazzino ad interrompere la relazione, ma, anzi, gli si è parlato con dolcezza per tentare di capire cosa potesse essere successo così all'improvviso, dal momento che fino a poco tempo prima aveva dimostrato un palese e forte interesse verso il sesso femminile. Questo accadeva più o meno un mese fa. Da qualche giorno si è scoperto che probabilmente a scuola sta allacciando un'altra relazione omosessuale. Ovviamente i genitori ed io, sua sorella, siamo molto preoccupati per questa situazione, dal momento che un ragazzino in preda agli ormoni adolescenziali può essere portato a fare chissà cosa, e mi riferisco sia a possibili malattie, sia a gesti incosulti magari aizzati da omofobia o da un suo stesso di frustrazione personale. La mia domanda, probabilmente molto difficile, è: cosa devono fare i familiari in questi casi? Come si devono comportare? Devono intervenire per parlargli oppure lasciare che il ragazzino trovi da solo la sua strada? Bisogna portarlo da uno psicologo affinchè possa essere aiutato a trovare la sua vera inclinazione? Quali sono gli atteggiamenti da tenere o da evitare?
E ancora una cosa molto importante: è possibile che questa sia solo una fase passeggera? se sì, è comune? quanto dura? il ragazzo ne soffre?
Grazie per l'interessamento, cordiali saluti
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Gentile Utente,
"Ovviamente i genitori ed io, sua sorella, siamo molto preoccupati per questa situazione, dal momento che un ragazzino in preda agli ormoni adolescenziali può essere portato a fare chissà cosa,"
immagino che anche Lei abbia avuto, in passato, 15 anni, e non so quanto questo abbia influito in modo catastrofico sulle Sue scelte, ma non mi sembra, almeno dalle apparenze.
La cosa preoccupante non dovrebbe essere l'inclinazione sessuale di Suo fratello, e perchè mai?
Se egli mostra profondi turbamenti in proposito, oppure se vi appare depresso, confuso, e se la scuola va male allora vi dovete preoccupare, ma di questo però, non degli ormoni.
Potreste inziare con il rivolgervi (voi) in prima battuta ad uno psicologo chiedendo suggerimenti circa il modo più opportuno per affrontare con il fratello questi argomenti: se non riuscite (voi) a tenere a bada l'ansia potreste fare più danni che altro.
Cercate di trasformare questi vostri timori in genuino e sano interessamento, che a lui non potrà che far del bene: se non ci riuscite da soli, ripeto, potrebbe essere indicato un supporto psicologico.
Se poi lui dovesse confessarvi di averne bisogno, allora la storia cambia
"Ovviamente i genitori ed io, sua sorella, siamo molto preoccupati per questa situazione, dal momento che un ragazzino in preda agli ormoni adolescenziali può essere portato a fare chissà cosa,"
immagino che anche Lei abbia avuto, in passato, 15 anni, e non so quanto questo abbia influito in modo catastrofico sulle Sue scelte, ma non mi sembra, almeno dalle apparenze.
La cosa preoccupante non dovrebbe essere l'inclinazione sessuale di Suo fratello, e perchè mai?
Se egli mostra profondi turbamenti in proposito, oppure se vi appare depresso, confuso, e se la scuola va male allora vi dovete preoccupare, ma di questo però, non degli ormoni.
Potreste inziare con il rivolgervi (voi) in prima battuta ad uno psicologo chiedendo suggerimenti circa il modo più opportuno per affrontare con il fratello questi argomenti: se non riuscite (voi) a tenere a bada l'ansia potreste fare più danni che altro.
Cercate di trasformare questi vostri timori in genuino e sano interessamento, che a lui non potrà che far del bene: se non ci riuscite da soli, ripeto, potrebbe essere indicato un supporto psicologico.
Se poi lui dovesse confessarvi di averne bisogno, allora la storia cambia
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Ex utente
Chiedo scusa, probabilmente non mi sono espressa bene. La preoccupazione non sta nell'inclinazione sessuale di mio fratello, ma nella sua indecisione e "necessità" di nascondere il tutto, deducibile dal semplice fatto che, all'inizio, ha deciso di troncare un'esistente relazione. Certamente anch'io ho avuto 15 anni e posso testimoniare che di certo a quell'età non tutto appare nitido come è in realtà e che ero più propensa a pensare di essere io quella al posto sbagliato piuttosto che il contrario. E dal momento che i miei personali problemi adolescenziali non si sono mai spinti fino alla sfera della sessualità, ora mi metto al posto di mio fratello e mi chiedo come possa reagire un carattere come il suo di fronte ad una difficile situazione come questa. Perchè difficile lo è in maniera indubbia. Io ho parlato spesso con lui di questo, anche perchè fortunatamente lui ed io abbiamo un notevole dialogo e di certo lui non si sentirebbe imbarazzato nel parlare di alcunchè con me; ma tutte le volte che abbiamo toccato questo discorso mi ha detto che, dopo il primo episodio, nulla era accaduto. Cosa però del tutto falsa... E penso sia la prima volta che, parlando di argomenti seri, non è onesto e sincero con me. Per questo noto la sua sofferenza e mi fa molto preoccupare. Non vorrei si potesse chiudere in se stesso. Grazie ancora per i consigli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 11/03/2010.
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