Difficolta nella concentrazione.

Buona sera,
ringrazio anticipatamente per le risposte.
Ho un problema che ultimamente mi fa parecchio soffrire, non riesco a concentrarmi nello studio, non è un problema stupido per me perchè sono uno studente universitario e stare qui costa parecchio denaro ai miei genitori, e rendendo inutile il loro sacrificio sto male.
Premetto che ho sempre sofferto di problemi inerenti alla concentrazione, ma non per motivi neurologici o per qualche difetto fisico ma proprio perchè sono pigro di mio, capita che senza nemmeno accorgermene mentre leggo o scrivo mi ritrovo a fissare il muro o fuori dalla finestra, dovrei studiare per degli esami ma ho in mente la classica domanda che mi faccio sempre "perchè ora? tanto c'è tempo per studiare, l'appello c'è tra un mese" e rinvio tutto, poi a due settimane prima dell'appello non do l'esame e mi deprimo per quanto sono stupido, la cosa che mi fa più male è far spendere inutilmente soldi ai miei genitori ma è come un tunnel senza uscita, mi chiedo, se smetto l'università dovrò lavorare no? invece no, e come se sono convinto che vivrò a spese dei miei genitori oppure che magicamente dal cielo cadranno soldi.
Non so da cosa sia dovuta questa mia inettitudine ma so solo che mi da molto fastidio essere così apatico, sono sempre stato così, ma alle superiori l'essere bocciato mi terrorizzava è studiavo quel poco che bastava per superare l'anno, adesso invece fuori di casa e come se potessi mentire sull'università e vivere alle spalle dei miei genitori senza far nulla, anche adesso pensandoci è come se mi do contro da solo, dico di non voler far spendere soldi inutilmente ma dico anche che posso fingere per vivere senza far nulla, sono molto confuso e lo so, ma non ho soldi per potermi permettere uno psicoterapeuta o psicologo, c'è un consiglio, una parola, una frase qualsiasi cosa che possa spingermi a studiare?
Adesso per esempio dovrei studiare invece potrei fissare anche per tutta la giornata la tv, il pc anche il muro, e come se lo sforzo, qualsiasi esso sia, fisico o mentale mi dia fastidio, non ne ho voglia ma allo stesso tempo devo farlo per costruirmi un futuro, e altre volte invece un futuro non lo vedo proprio quindi non mi pongo il problema, so che dietro questa mia problematica dello studio c'è sicramente dell'altro, ma non avendo soldi e trovandomi in una citta "nuova" mi sento come un pesce fuor d'acqua senza soldi e voglia di far nulla.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, proverò a dirglielo in modo diretto e senza giri di parole. È probabile che nel suo caso non vi sia alcuna patologia ma che, come anche lei ammette, si stia comportando in questo modo semplicemente perché se lo può permettere.

Non è di fronte a un limite come una fobia o un altro disturbo che le sta impedendo di uscire o di agire. Può scegliere se continuare a studiare o andare a lavorare. Può scegliere se rimanere là o tornarsene a casa, non credo sia stato obbligato a farlo.

Potrebbe dunque trattarsi solo di una questione di scelta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio vivamente per la risposta, è bello sentirsi dire altro oltre al "Ti consiglio di farti visitare da uno specialista, ecc..."

Io comunque ho già scelto, io voglio studiare, voglio restare qui, ma non riesco a studiare e non capisco il perchè, se fossi milionario potevo anche darmela da solo una risposta, "ho i soldi, non mi preoccupo di nulla" il problema è che non posso permettermi di stare qui senza far nulla, oltre a questo poi io in futuro voglio fare lo psicoterapeuta infatti sono iscritto a psicologia, ma nonostante la materia mi prenda tantissimo non riesco a studiarla, come ripeto preferirei fissare il muro che studiare, il problema mio è che non riesco a capire questo controsenso, "voglio studiare" "non voglio studiare", tra studio e lavoro scelgo senza alcun dubbio lo studio, ma non riesco a concentrarmi, non ho forza di volontà, può essere che fin da bambino andavo a ripetizione? ripeto, non per problemi fisici ma andavo li perchè mi sentivo osservato, incoraggiato, seguito, adesso invece e come se, senza una persona che mi segua e mi dica "studia, studia, studia" mi lascio troppo andare...
e come se ho troppa libertà e non riesco a gestirmi, e come se sono un viziato, studio solo se mi viene imposto o se qualcuno mi si mette dietro a ripetermi di farlo...
Cosa ne pensa a riguardo?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Potrebbe trattarsi di un problema di mancanza di senso di responsabilità verso i suoi impegni. Infatti i peggiori risultati si ottengono, in tutti i campi, quando ci si muove solo perché c'è qualcuno dall'esterno che ci spinge e cerca di motivarci, magari con ricompense. I migliori risultati si ottengono invece quando la motivazione viene dal nostro interno.

Ma se lei non ha motivazione è perché sinora se l'è potuto permettere. Perché c'è stato qualcuno - i suoi genitori, presumo - che l'hanno mantenuta. E probabilmente, ora che sta iniziando a capire, capire davvero, che a questo mondo non ci sarà sempre qualcuno che ci mantiene ("se fossi milionario", ma evidentemente non lo è), si sta ponendo queste domande.

Può leggere questo breve articolo sulle differenze fra la motivazione estrinseca e quella intrinseca in ambito sportivo, ma vale anche nel suo caso:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_sport2.htm

Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla, ma credo si tratti di un problema di crescita e maturazione. Il dramma dei giovani d'oggi è che per certi versi crescono troppo presto, ma per altri rimangono adolescenti troppo a lungo. Non è colpa sua, ma riflettere potrà tornarle utile

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Leggendo l'articolo ho capito che forse non sono poi così motivato, probabilmente è come dice lei, non sono motivato all'interno, non sono motivato per me, ma il problema è quello, io non sono motivato proprio in niente, ne nel lavoro ne nello studio, nello studio credo un pò di più ma non per me, per i miei genitori, ma d'altronde o studio o lavoro, e io non ne sono motivato ne da una ne dall'altro.
Cosa fare?
Sapendo che non posso permettermi uno psicoterapeuta?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Può informarsi allo sportello di ascolto studenti della sua facoltà, oggi ogni università ne dispone. Lì potrà avere la possibilità di parlare con un collega, e quello potrebbe essere un inizio.

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Mi sono informato presso la mia università ma, aimè nessuno sembra sapere dell'esistenza di questo "soprtello".
Cosa fare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Molto strano, posso chiederle quale facolta è?

Ad ogni modo esiste sempre la possibilità di rivolgersi al servizio pubblico, chiedendo di fare un primo colloquio psicologico.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Sono alla facoltà di psicologia Gabriele D'annunzio di Chieti e Pescara:

http://www.unich.it/unichieti/appmanager/federati/psicologia?_nfpb=true&_pageLabel=Psicologia_homaPage

Mi scuso perchè le sto facendo fare questo servizio di "orientamento e tutorato".
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Nessun problema. Veda questo link:
http://www.unich.it/unichieti/appmanager/unich/didattica?_nfpb=true&_pageLabel=P13801618281240999969213

che dà proprio nome e numero di telefono della dottoressa responsabile del servizio.

Cordiali saluti