Sono depresso? ho bisogno di uno psicologo?

salve dottori,
questo sono io(fatti):
a 10 anni mi trasferisco da napoli al nord, alle medie sono molto sociale, inizio a balbettare. prendo piu di una cotta con le compagne di scuola, ma non riesco mai a dichiarami.
14 anni:i miei genitori mi insegnano il ripudio alla pornografia e alla masturbazione (giustissimo) ma per caso inizio il vizio, che ho tuttora, nascondendolo ai miei. mia madre limita i miei contatti con persone non della mia religione.
mio padre picchiava mia madre. ricordo crisi di pianto conflitti accessi con papa e mia sorella.(credo riconducibile a un rifiuto alla autorità).
ALLE SUPERIORI:balbetto tantissimo, uguale alle medie non riesco a dichiarami alle ragazze. ma mi integro benissimo. i miei si separano in casa.
MATURITA: non me ne fregava niente,del voto. volevo passare salvo, infatti 60/100.
estate seguente bellissima con la macchina tutta regalata mia madre.
2 anni fa,mi accappotto con la macchina, nessun danno a me, ma la macchina e da buttare, crisi di pianto seguenti, apatia, stanchezza credo depressione. a febbraio mia madre mi costringe a inviare cv, prendo uno stage. voglio andare in discoteca ma mamma me lo vieta, voglio uscire con persone non della mia religione,uguale vietato. conosco ragazze via una chat(colmano il mio vuoto sociale),agosto nuova macchina a rate che paga mamma( me lo rifaccia ogni giorno dicendo che non ho un lavoro).scorso settembre la mia prima multa. sto malissimo odio i carabinieri la polizia, odio l'autorita. prendo un altra multa con la macchina di mio padre la sera stessa faccio un incidente 100% colpa mia 3500 paga papa.
mi sfogo con mia madre ,e sta malissimo, e anche io per il dipiacere ke le ho dato. continuo a inviare curriculm senza esito
ho cercato di essere sintetico e obiettivo
quello che sento:
mangio velocemente in piedi, non importa cosa.
mi sento fuori dal mondo.non ho amici(veri), sto male
mi sento un fallito,egoista, ho fatto solo danni, apatia, indifferenza, incapacita di desiderare
balbetto ( questo periodo di piu),ho accettato la cosa, pero sto male se ci penso.
piango ogni sera
mi costringo a stare bene, immagino ke avessi i miliardi per stare bene
pensieri suicidi che mai faro ma pesarli mi fa stare bene
fantastico sempre su tutto. penso se avessi i miliardi, sto bene
sono bello sono simpatico non ho una ragazza. sto male
leggo di persone su internet che stanno peggio di me, e sto meglio
continuo a fare il finto testimone per piacere a mia madre, sto malissimo
odio l'autorita, mi sento oppresso da essa, e dal giudizio di mamma.

penso che una ragazza mia ama(quella via chat),sono felice.
mi rifugio in fugaci momenti di piacere: pornografia masturbazione, correre con la macchina, filrt con la ragazza della chat, partite di calcetto
grazie a i miei genitori non fumo e non mi drogo e non bevo

la mia domanda è, sono grave? devo andare da uno piscologo?(non voglio perche non voglio chieredere soldi a mia madre,e la vedo come umiliazione),possono bastare i farmaci?
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
credo che il fatto che lei sia "grave" o meno non sia la questione centrale che possa farla risolvere per rivolgersi a uno psicologo.

Mi soffermerei invece sul lungo elenco da lei scritto di eventi e pensieri che sembrano poterle far cambiare umore così rapidamente, e che si mostrano a mio parere come segnali di un forte conflitto interiore che lei in questo momento sta vivendo.

Le consiglio sì di rivolgersi a uno psicologo, per cominciare a dare una forma più chiara a tutti i pensieri affastellati nella sua mente, che sembrano renderle difficile la vita rendendola ancora più complicata, proprio come la balbuzie quando si deve parlare con qualcuno.

Se i soldi rappresentano un problema grande, può pensare di rivolgersi a un servizio pubblico della sua zona.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Utente
Utente
grazie dottore,
si ho sbalzi di umore impressionanti, spesso legati a una canzone( se è triste divento triste, se è disco sono contento, ballo) o a un episodio (mi chiamano a un colloquio, già immagino la mia vita cambiata, quando poi si rivela un buco nell'acqua sto malissimo(piango) per qualche giorno). In questi giorni c'era aria di primavera sembravo rinato stavo benissimo, non per niente ho scritto ieri questa lettera che pioveva.
dal psicologo dovrei andare lo so, ma non ci riesco, mi sento umiliato a chiedere aiuto, penso che posso farcela da solo come ho sempre fatto con le mie sole forze, cerco di dimenticare tutto per sentirmi bene, pero poi i pensieri tornano a galla sempre. già raccontarmi qui e chiedere aiuto e stato difficile, perchè scrivermi vuol dire prendere atto di quello che sono e della mia situazione, che invece cerco di negare a me stesso. Non riesco ad accettare il fatto che ho bisogno di qualcuno(psicologo(ma in generale tutti)) o di qualcosa(farmaci, i soldi(mi sento davvero stupido per questo))).

La mia autostima e a terra, ma invece di reagire stupidamente accetto questo, come si accetta che fuori ce il sole, è cosi e nessuno lo può cambiare.
mi scuso se alcune cose non si capiscono.

la mia domanda è:
Come posso superare questo ostacolo? dove trovo la forza per andare da uno psicologo? Cosa spinge a cercare aiuto?

(appena sto un po meglio, penso: "vedi non ho bisogno di nessuno tanto meno di un psicologo"(lo so che e sbagliato))
Come faccio a convincermi ad andare?

I soldi non sono un problema se li chiederei a mia madre me li darebbe, ma continuare a chiedere soldi mi fa stare malissimo, mi sento come un parassita

Cordialmente


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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentile Utente,

Consulti uno psicologo.
Credo che lei possa iniziare un percorso psicoterapeutico tale da determinare una svolta nella sua vita.

Se lei è residente in Provincia di Pesaro-Urbino, considerato che presso l'università di Urbino c'è il corso di Psicologia, le sarebbe facile trovare uno psicologo-psicoterapeuta che fa al caso suo.

Cordiali saluti e molti auguri.