Ansia,panico
Salve, soffro ormai dal 2003 di ansia..nel luglio del 2008, senza aver mai fatto uso di psicoterapia o farmaci riuscii ad uscirne davvero completamente senza provare più nessun sintomo fisico nè preoccupazione mentale.nei primi anni ho sofferto parecchio il panico al punto di arrivare ad arrossamenti,battiti a mille etc etc...ora già fa tempo di questa paura immane e battiti altissimi non ne soffro più..avevo ricominciato a sentirmi davvero mè stesso,completamente uscito dal problema e pensavo che anche se l ansia fosse tornata l avrei sicuramente superata più facilmente...purtroppo però da parecchi mesi l ansia ha ricominciato a farsi sentire sempre più..giorno per giorno...senza più sintomi come i battiti accelerati o paura di stare in alcuni posti,ma ansia generale...avendo in questi anni imparato a gestirmela e ridurmela da solo, ho cercato e sto tutt ora cercando di rifare lo stesso 'percorso mentale' che feci in passato..però diciamo che al momento non mi sono ancora'sbloccato' e l ansia continua ad aumentare giorno per giorno...con sintomi come derealizzazione,giramenti di testa,muscoli contratti etc etc..io so' che si può uscirne o bloccarla di nuovo,perchè lho già fatto, ma sembro non riuscirci ancora al momento..il problema è che quando i sintomi continuano ad aumentare arrivi a un punto che anche continuare a fare la vita di sempre diventa sempre più dura...per questo mi sono deciso a cominciare una psicoterapia da poco tempo...anche la mia stessa psicologa mi ha confermato che il'cammino' che feci da solo in passato è stato una specie di 'autopsicoterapia' per uscirne..ed ora, avendo passato ormai alcuni anni in salute accettabile e buona,è come se avessi 'perso l allenamento' mentale che avevo in passato per affrontare l ansia...io però mi chiedo,se io ne sono già uscito,e nonostante tutti quegli sforzi, dopo alcuni anni mi ci ritrovo dentro di nuovo e l ansia stessa è tornata insopportabile, a sto punto non mi rimane che pensare che veramente quest ansia non la posso combattere....o meglio,anche se la battessi un altra volta ci ricascherei di nuovo....mesi ed anni di fatiche a concentrarsi su come uscirne al più presto per poi ritrovarcisi dentro in poco tempo...il morale te lo butta a terra....io ho ancora voglia di combattere ed uscirne perchè gli anni che ho passato in buona salute mi son sembrati il paradiso in confronto al passato,e so che si può stare bene nonostante tutto...ma secondo voi in questo stato di salute è possibile rimanerci del tutto o per un periodo di tempo più prolungato se riuscissi di nuovo a sconfiggere quest ansia?...onestamente son davvero stufo di questa condizione...
P.s : ai farmaci sono completamente contrario perchè nn credo risolvano il mio problema del tutto e nn voglio diventare in ogni caso dipendente...so' che vanno presi a periodi ma nn mi va nemmeno quello...se ne sono uscito solo con le mie forze è perchè ce la si può fare..il problema è trovar la costanza...
P.s : ai farmaci sono completamente contrario perchè nn credo risolvano il mio problema del tutto e nn voglio diventare in ogni caso dipendente...so' che vanno presi a periodi ma nn mi va nemmeno quello...se ne sono uscito solo con le mie forze è perchè ce la si può fare..il problema è trovar la costanza...
[#1]
Gentile ragazzo, che tipo di psicoterapia ha fatto con la psicologa?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
nn so esattamente di quale si tratti...ci sto andando solo da due sedute..cmq più che altro si chiacchera del passato e del più o del meno....mha detto che una volta capito quale possa essere il problema si cercherà di lavorare su quello...ma che in ogni caso dipende lo stesso da me..cioè può darmi un aiuto ma il lavoro lo devo fare naturalmente io...come tra l altro avevo fatto in passato..Sì, io poi ne sono uscito,ma per fare il lavoro intero e tornare a vivere normalmente ci ho messo 5 anni in pratica...credo che a furia di tentativi sia poi riuscito pian piano a trovarmi inconsciamente il problema.credevo di esserne uscito e invece adesso sto circa come 4 anni fa,perchè da fine 2007-2007 ho incominciato sempre più a migliorarmi gestendo sempre più la cosa...per poi arrivare a"risolverla"...anche se in realtà nn ho risolto nulla e questo onestamente mi butta un po giu di morale..uno può lottarci tutti i giorni ma non sono neanche un superuomo,certi sintomi fisici dopo tutto questo tempo non li sopporto più...vorrei viver decentemente come ho fatto negli ultimi 2-3 anni...ah tra l altro il 'peggioramento' principale è stato da novembre 2009 in poi..in cui credo sia reiniziato il panico..perchè fino a quel momento avevo ansia ma la gestivo..da lì'in poi tutti i sintomi son cominciati ad aumentare..fatto sta che comunque anche con quest psicoterapia nn so'se risucirò a trarne giovamento..leggo qua e là di psicologi che dicono che in poche sedute si possono già vedere miglioramenti come se facessero miracoli ma a parere mio sono solo parole e parole...è come se parlassi con qualsiasi altra persona alla fine..con tutta sincerità,con la psicoterapia si può davvero migliorare in tempi non così lunghi?..perchè l idea che onestamente mi sto facendo io è che alla fine ci si possa fare ben poco...bisogna aspettare che la crisi finisca per cercare poi di uscirne con le proprie forze..sbaglio?
[#3]
Per problemi di ansia e panico due sedute possono essere un tempo sufficiente non a guarire del tutto, ma a vedere notevoli miglioramenti certamente sì. 7-8 sedute sono di solito sufficienti a risolvere il problema. Nel suo caso non è possibile però dire nulla di preciso, senza conoscerla.
Sempre se il suo problema consiste in questo e sempre ammesso che la terapia sia adeguata.
Una psicoterapia non consiste nel "chiacchierare del più o del meno come con qualsiasi altra persona" e mi riesce difficile, sinceramente, credere che ciò che sta facendo lei sia psicoterapia.
Ad ogni modo le confermo l'efficacia dei trattamenti brevi e focalizzati per quanto riguarda i disturbi d'ansia come quello che descrive.
Forse il suo disappunto consiste nel fatto che vorrebbe risolvere il suo problema da solo ma non ci riesce, e con la psicologa non si sente aiutato a sufficienza. Se sente di non stare ricevendo l'aiuto che desidera, cambi professionista, ma la invito a non trarre conclusioni in un senso o nell'altro così presto.
Cordiali saluti
Sempre se il suo problema consiste in questo e sempre ammesso che la terapia sia adeguata.
Una psicoterapia non consiste nel "chiacchierare del più o del meno come con qualsiasi altra persona" e mi riesce difficile, sinceramente, credere che ciò che sta facendo lei sia psicoterapia.
Ad ogni modo le confermo l'efficacia dei trattamenti brevi e focalizzati per quanto riguarda i disturbi d'ansia come quello che descrive.
Forse il suo disappunto consiste nel fatto che vorrebbe risolvere il suo problema da solo ma non ci riesce, e con la psicologa non si sente aiutato a sufficienza. Se sente di non stare ricevendo l'aiuto che desidera, cambi professionista, ma la invito a non trarre conclusioni in un senso o nell'altro così presto.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
capisco......bhe nn so evidentemente essendo all inizio mi vuole prima conoscere per poi cominciare la vera terapia magari...cosa intende dire che non sto facendo psicoterapia,che magari la psicologa non è una vera psicologa?io so che lavora anche per una scuola o un liceo..spero non sia come dice lei..comunque io aspetto almeno 8-9 sedute,se poi vedo che a me non da nessun contributo penserò a cambiare...però ammetto che leggere che in 7-8 sedute(2 mesi in pratica) sono sufficienti per risolvere il problema quando io ci ho messo tutto quel tempo fa effetto...on è che dubito di quello che sta dicendo,anzi,lo spero,però capisce che avendo questo problema da tempo sembra quasi dire che esista "una bacchetta magica" per farselo passare...io ho provato a leggere di gente che fa psicoterapia da anni eppure il problema non è nemmeno migliorato..è quello che un po' temo...le ripeto,quello che mi da forza di riprovarci è che con le mie stesse forze e convinzioni ne sono uscito completamente da solo...non lo dico per vantarmene,ma perchè è verissimo che si può tornare a stare perfettamente bene perchè lho provato sulla mia pelle e anche per un po di tempo,però non posso neanche fare una vita a fare due anni a stare bene e 4 d inferno....per questo spero di trovare la soluzione migliore,e se nn di guarire del tutto di essere in grado di rigestirmi decentemente le eventuali "ricadute"....
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Il mio non era un commento rivolto alla collega, ma solo per spiegarle che una psicoterapia non è fatta di "chiacchiere". O meglio, può sembrare che si stia solo conversando, ma in realtà è una conversazione che il terapeuta conduce servendosi di strategie e tecniche precise per ottenere determinati risultati.
Nei disturbi d'ansia come le dicevo esistono modelli terapeutici che, utilizzati nella maniera appropriata, possono produrre uno sblocco in maniera anche molto rapida. Certamente ogni caso non è uguale all'altro, ma le percentuali di successo sono molto alte.
Mi rendo conto io per primo che in questo campo le imprecisioni, le inesattezze e i luoghi comuni ci siano, ma la mia impressione - potrei sbagliarmi - è che la sua preoccupazione principale, o meglio, la soluzione ideale al suo problema sarebbe quella che lei riuscisse a trovare da solo, senza l'aiuto di nessun'altro. Questo però è possibile ma difficile, come ha potuto constatare lei stesso.
Cordiali saluti
Nei disturbi d'ansia come le dicevo esistono modelli terapeutici che, utilizzati nella maniera appropriata, possono produrre uno sblocco in maniera anche molto rapida. Certamente ogni caso non è uguale all'altro, ma le percentuali di successo sono molto alte.
Mi rendo conto io per primo che in questo campo le imprecisioni, le inesattezze e i luoghi comuni ci siano, ma la mia impressione - potrei sbagliarmi - è che la sua preoccupazione principale, o meglio, la soluzione ideale al suo problema sarebbe quella che lei riuscisse a trovare da solo, senza l'aiuto di nessun'altro. Questo però è possibile ma difficile, come ha potuto constatare lei stesso.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
capisco..penso d aver capito che intende..in effetti il parlare di determinate cose o in alcune maniere può inconsciamente sbloccarci nell ansia...una cosa che ho notato è che mi guardava il movimento delle mani o di gesticolare per esempio...non conosco a perfezione il vostro lavoro ma evidentemente qualcosa potrebbe voler dire..grazie comunque..se avrò altre domande in futuro continuerò qui la discussione,saluti.
[#7]
Gentile utente,
L’ansia consiste di questi sintomi…. Vertigini, nodo alla gola, sudorazione, palpitazione,senso di soffocamento, battito accelerato come lei ha già elencato. Può classificarli come pericolosi, un avvertimento che qualcosa di terribile stia per accadere e ciò crea maggior ansia. Più ansioso lei diventa più i sintomi crescono. Se lei si concentra troppo su questi sintomi si instaura un circolo vizioso e chiuso. Quando lei presta attenzione selettiva a un sintomo fisico, questo diventa più forte. I sintomi dell’ansia sono come il mal di testa; se li si lascia andare mentre si continua a funzionare e ci si tiene occupati scompaiono. I sintomi dell’ansia sono il risultato di migliaia di anni di evoluzione: in tempi preistorici questi sintomi rappresentavano una risposta fisiologica a una minaccia reale.Il disturbo di Panico è caratterizzato anche da sintomi organici prodotti da un meccanismo che si chiama iperventilazione: si respira male e si va in deficit di anidride carbonica provocando un fenomeno che si chiama alcalosi respiratoria. In questi casi può essere utile respirare lentamente in un sacchetto oppure tenendo le mani a coppetta sulla bocca. Ci tengo che lei abbia queste informazioni di base perchè se si interpretano male e in maniera catastrofica queste sensazioni corporee
attraverso questa interpretazione catastrofica dei sintomi fisici dell’iperventilazione si innesca un circolo vizioso.Sembrerà strano ma combattere l'ansia non serve a molto: è importante accettarla.Riconoscere ciò che è in quel dato momento.Opporsi all'ansia crea tensione muscolare, accellera il respiro dando origine a tutti i sintomi che conoscerà sicuramente.
Le consiglio comunque di farsi seguire come sta facendo da un professionista. Spero di esserle stata utile fornendole queste informazioni di base, che credo debba sapere chi soffre di questa problematica.
Cordiali saluti
L’ansia consiste di questi sintomi…. Vertigini, nodo alla gola, sudorazione, palpitazione,senso di soffocamento, battito accelerato come lei ha già elencato. Può classificarli come pericolosi, un avvertimento che qualcosa di terribile stia per accadere e ciò crea maggior ansia. Più ansioso lei diventa più i sintomi crescono. Se lei si concentra troppo su questi sintomi si instaura un circolo vizioso e chiuso. Quando lei presta attenzione selettiva a un sintomo fisico, questo diventa più forte. I sintomi dell’ansia sono come il mal di testa; se li si lascia andare mentre si continua a funzionare e ci si tiene occupati scompaiono. I sintomi dell’ansia sono il risultato di migliaia di anni di evoluzione: in tempi preistorici questi sintomi rappresentavano una risposta fisiologica a una minaccia reale.Il disturbo di Panico è caratterizzato anche da sintomi organici prodotti da un meccanismo che si chiama iperventilazione: si respira male e si va in deficit di anidride carbonica provocando un fenomeno che si chiama alcalosi respiratoria. In questi casi può essere utile respirare lentamente in un sacchetto oppure tenendo le mani a coppetta sulla bocca. Ci tengo che lei abbia queste informazioni di base perchè se si interpretano male e in maniera catastrofica queste sensazioni corporee
attraverso questa interpretazione catastrofica dei sintomi fisici dell’iperventilazione si innesca un circolo vizioso.Sembrerà strano ma combattere l'ansia non serve a molto: è importante accettarla.Riconoscere ciò che è in quel dato momento.Opporsi all'ansia crea tensione muscolare, accellera il respiro dando origine a tutti i sintomi che conoscerà sicuramente.
Le consiglio comunque di farsi seguire come sta facendo da un professionista. Spero di esserle stata utile fornendole queste informazioni di base, che credo debba sapere chi soffre di questa problematica.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Ludovici
[#8]
Utente
grazie mille anche a lei..notizie e consigli a riguardo sono sempre utili....sì in effetti anch io ricordo benissimo che quando ne stavo uscendo non facevo 'sforzi' fisici per uscirne...semplicemente mi lasciavo andare...mentalmente andare...però come lei sa ci deve anche essere quel punto di partenza da cui dire'adesso lasciati andare'...so' che è difficile da far comprendere però ricordo che è così...in questo momento purtroppo sono tornato al momento del circolo vizioso...in cui vedo le vertigini e il mal di testa salire e preoccupandoti del fatto che questo aumento e pregiudica ulteriormente la tua vita sociale crea altra ansia..e così via..purtroppo lo conosco benissimo...ora quello che sto cercando è appunto trovare il modo di prenderne piena coscienza e lasciarmela "sfilare"pian piano....la sensazione fisica che l ansia da' è di essere 'legati'sempre più quando aumenta,e di "slegamento" graduale quando svanisce.....chi ha provato entrambe le sensazioni sa'che cosa intendo...speriamo di ricominciare al più presto con la seconda sensazione..;) Grazie mille comunque..saluti
[#9]
Utente
Salve, nel frattempo sto continuando con la psicologa,ho fatto ancora altre sedute ma onestamente non ho ancora trovato nessun giovamento..anzi,la cosa peggiora...pian piano mi sembra di tornare nella situazione iniziale di anni fa...ed avendo ormai passato la fase peggiore già da circa 3 anni non ne ero neanche più abituato a questi sintomi..il fatto è che fin quando nn si trova la maniera di uscirne continuerà ad aumentare...me ne accorgo perchè rivivo pian piano le stesse sensazioni di anni fa....quindi le chiedo,ma è normale che la terapia ancora non faccia nessun effetto oppure come aveva già detto lei forse non è proprio psicoterapia quella che sto facendo?...perchè continuiamo a rivangare nel passato,sulle esperienze avute,i rapporti con le persone etc etc.perchè mi dice che dobbiamo prima capire quale sia il motivo generante di tutto questo....io ancora quindi non ho capito come funziona..la terapia vera e propria di cui si parlava inizierebbe dunque dopo aver capito il motivo scatenante o dovrebbe già essere iniziata?..e un altra cosa,il fatto di poterne o meno riuscire come feci in passato,dipende solo dal periodo che si sta vivendo e dal fatto che la crisi pian piano va calando pian piano oppure sia ha la possibilità di far calare i sintomi e stare meglio in qualsiasi momento si cominci la terapia?scusate ancora il disturbo ma su questa psicoterapia ho ancora idee molto vaghe..
[#10]
Utente
nessuna risposta?...io onestamente mi sto sempre più convincendo che il calo dell ansia o il fatto che ne sia uscito in passato sia stato semplicemente 'casuale'..ovvero probabilmente allora non dipese molto dalla mia volontà e impegno come credevo...e probabilmente così deve essere tutt ora..ovvero ci dovrò 'imparare a convivere' per altri anni fino al momento in cui per pochi mesi potrò magari tornare a stare meglio...anche la psicoterapia può ben poco e nn so nemmeno se ne valga la pena continuare...informandomi qua e là online leggo anche di commenti di Sorrentino,famoso psichiatra,che dice chiaramente che la psicoterapia e il parlare del passato è totalmente inutile se nn ci si cura coi farmaci...in pratica o mi drogo e mi imbottiscono di medicinali fino a quando campo o mi tengo il problema per sempre così com'è..giusto?..spero in una risposta di qualcuno di voi esperti,grazie,saluti
[#11]
Gentile utente, il trattamento psicoterapeutico dell'ansia è specifico. Ciò significa che non tutte le psicoterapie sono ugualmente adatte per questo tipo di disturbi. Quindi ciò che deve fare, se la sua attuale psicoterapia non sta funzionando, è cambiare terapeuta, possibilmente scegliendone uno formato in uno degli approcci più adatti al suo tipo di disturbo. Può consultare questa lista:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
per specialisti in terapia breve strategica.
Riguardo al tipo di cura, le confermo che la psicoterapia è indicata, anche senza associazione a farmaci, per i disturbi d'ansia. Ma si parla sempre di trattamenti specifici. Può consultare questa pagina per farsi un'idea sui risultati:
http://www.giuseppesantonocito.it/risultati.htm
Ciò non significa che il suo caso potrà essere sicuramente risolto senza farmaci, ma che in molti casi ciò è possibile. D'altra parte vi sono casi che invece rispondono meglio alla cura farmacologica o all'associazione delle due.
Dato che questa è la quarta richiesta che ci fa in merito all'ansia, devo metterla in guardia sul fatto che continuare a cercare informazioni, piuttosto che concentrarsi sulla ricerca di un terapeuta adeguato, è un comportamento ansiogeno, ovvero rischia di farla andare in ansia ancora di più.
Inoltre lei a quanto pare ha fatto uso di sostanze in passato, e questo rende comunque necessario che lei riceva una valutazione appropriata anche da un punto di vista medico, ovvero psichiatrico o neurologico.
Cordiali saluti
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
per specialisti in terapia breve strategica.
Riguardo al tipo di cura, le confermo che la psicoterapia è indicata, anche senza associazione a farmaci, per i disturbi d'ansia. Ma si parla sempre di trattamenti specifici. Può consultare questa pagina per farsi un'idea sui risultati:
http://www.giuseppesantonocito.it/risultati.htm
Ciò non significa che il suo caso potrà essere sicuramente risolto senza farmaci, ma che in molti casi ciò è possibile. D'altra parte vi sono casi che invece rispondono meglio alla cura farmacologica o all'associazione delle due.
Dato che questa è la quarta richiesta che ci fa in merito all'ansia, devo metterla in guardia sul fatto che continuare a cercare informazioni, piuttosto che concentrarsi sulla ricerca di un terapeuta adeguato, è un comportamento ansiogeno, ovvero rischia di farla andare in ansia ancora di più.
Inoltre lei a quanto pare ha fatto uso di sostanze in passato, e questo rende comunque necessario che lei riceva una valutazione appropriata anche da un punto di vista medico, ovvero psichiatrico o neurologico.
Cordiali saluti
[#12]
Utente
se fare uso di sostanze si riferisce al fatto che io abbia scritto di aver fatto UN e ripeto Un tiro di cannabis voglio solo assicurare che il mio "consumo" è finito lì..non ne ho mai fatto un vero uso nè tantomeno ne ho mai avuto il bisogno..se invece si riferisce ai farmaci ho preso qualche goccia di benzodiazepine UNA volta in vita mia agli esordi e su raccomandazione di dottori..stop..non ne ho più preso..e in ogni caso non ho nessuna intenzione di andare da uno psichiatra..di farmaci,'innocui'o meno, non mi imbottisco..peggiorerei solo la mia condizione fisica e mentale..piuttosto rimango come sono e tiro avanti come ho sempre fatto..
Riguardo alle informazioni sull ansia o meno non mi metto ogni giorno a cercare qualcosa,semplicemente in questo periodo mi volevo informare meglio sulla psicoterapia da fare...grazie mille comunque per i consigli a riguardo,saluti
Riguardo alle informazioni sull ansia o meno non mi metto ogni giorno a cercare qualcosa,semplicemente in questo periodo mi volevo informare meglio sulla psicoterapia da fare...grazie mille comunque per i consigli a riguardo,saluti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.3k visite dal 03/03/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.