Problemi sessuali
Gentile Staff,
disturbo nuovamente per avere un Vostro parere.
Io e il mio compagno ieri abbiamo avuto nuovamente delle difficoltà ad avere rapporti.
Io ero scarsamente lubrìficata (come sempre del resto) e lui ha accusato la solita conseguente perdita di erezione.
Ultimamente le cose erano abbastanza migliorate, la nostra è ancora una sessualità poco frequente e molto "banale" ( io ho difficoltà a lasciarmi andare e ad asseconfare le sue fantasie), ma per lo meno siamo sempre riusciti a portare a termini i nostri incontri.
Io ho iniziato anche a far uso di un gel che facilita notevolmente la penetrazione perciò lui si è sempre sentito più tranquillo.
Ultimamente ci è capitato di discutere più spesso (stiamo ultimando i preparativi per la casa e quindi stress e impegni si fanno più sentire!!), perciò mi chiedevo se l'arrivare nervosi ai nostri incontri non possa in qualche maniera contribuire a rendere difficile vivere l'intimità in maniera soddisfacente.
Io continuo a credere che lui sia l'uomo della mia vita ma non posso non spaventarmi e farmi delle domande di fronte a queste difficoltà considerando l'imminente convivenza che stiamo per affrontare.
Con la mia terapeuta parlo poco di questi problemi perchè fin dall'inizio del nostro percorso lei ha improntato le sedute a farmi parlare della mia famiglia e dei miei problemi con loro o con me stessa nonostante io le abbia più volte provato a dirle che ho queste difficoltà con il mio compagno.
Vi prego di darmi un consiglio.
Sono molto giù.
Grazie ancora dell'aiuto.
disturbo nuovamente per avere un Vostro parere.
Io e il mio compagno ieri abbiamo avuto nuovamente delle difficoltà ad avere rapporti.
Io ero scarsamente lubrìficata (come sempre del resto) e lui ha accusato la solita conseguente perdita di erezione.
Ultimamente le cose erano abbastanza migliorate, la nostra è ancora una sessualità poco frequente e molto "banale" ( io ho difficoltà a lasciarmi andare e ad asseconfare le sue fantasie), ma per lo meno siamo sempre riusciti a portare a termini i nostri incontri.
Io ho iniziato anche a far uso di un gel che facilita notevolmente la penetrazione perciò lui si è sempre sentito più tranquillo.
Ultimamente ci è capitato di discutere più spesso (stiamo ultimando i preparativi per la casa e quindi stress e impegni si fanno più sentire!!), perciò mi chiedevo se l'arrivare nervosi ai nostri incontri non possa in qualche maniera contribuire a rendere difficile vivere l'intimità in maniera soddisfacente.
Io continuo a credere che lui sia l'uomo della mia vita ma non posso non spaventarmi e farmi delle domande di fronte a queste difficoltà considerando l'imminente convivenza che stiamo per affrontare.
Con la mia terapeuta parlo poco di questi problemi perchè fin dall'inizio del nostro percorso lei ha improntato le sedute a farmi parlare della mia famiglia e dei miei problemi con loro o con me stessa nonostante io le abbia più volte provato a dirle che ho queste difficoltà con il mio compagno.
Vi prego di darmi un consiglio.
Sono molto giù.
Grazie ancora dell'aiuto.
[#1]
Gentile Utente,
"...perciò mi chiedevo se l'arrivare nervosi ai nostri incontri non possa in qualche maniera contribuire a rendere difficile vivere l'intimità in maniera soddisfacente..."
la risposta alla Sua riflessione è: SI.
Il rapporto d'amore è molto sensibile alle tensioni di coppia.
Ne parli alla Sua terapeuta, e non si preoccupi delle impostazioni date al percorso psicologico.
Lo faccia presente con ferma convinzione e tutto andrà per il verso giusto.
Cordiali saluti,
"...perciò mi chiedevo se l'arrivare nervosi ai nostri incontri non possa in qualche maniera contribuire a rendere difficile vivere l'intimità in maniera soddisfacente..."
la risposta alla Sua riflessione è: SI.
Il rapporto d'amore è molto sensibile alle tensioni di coppia.
Ne parli alla Sua terapeuta, e non si preoccupi delle impostazioni date al percorso psicologico.
Lo faccia presente con ferma convinzione e tutto andrà per il verso giusto.
Cordiali saluti,
Dr. Luca Martis
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
le sue perplessità sono legittime, anche alla luce dell'importante decisione che sta assumendo con il suo compagno.
Proprio per questo, è importante che lei trovi uno spazio di confronto con lui in merito a questi aspetti ed ai vissuti che questa relazione le genera.
Le suggerisco inoltre, di esplicitare chiaramente alla sua terapeuta la rilevanza che ha per lei la trattazione di questa tematica.
Una terapia deve essere un percorso accordato tra paziente e specialista. Nessuna imposizione, pertanto, ma confronto e condivisione degli obiettivi terapeutici da perseguire, i quali possono e devono essere rimodulati alla luce delle esigenze che emergono nel corso dell'intervento.
Tanti auguri,
dr.ssa Alice Saracino
le sue perplessità sono legittime, anche alla luce dell'importante decisione che sta assumendo con il suo compagno.
Proprio per questo, è importante che lei trovi uno spazio di confronto con lui in merito a questi aspetti ed ai vissuti che questa relazione le genera.
Le suggerisco inoltre, di esplicitare chiaramente alla sua terapeuta la rilevanza che ha per lei la trattazione di questa tematica.
Una terapia deve essere un percorso accordato tra paziente e specialista. Nessuna imposizione, pertanto, ma confronto e condivisione degli obiettivi terapeutici da perseguire, i quali possono e devono essere rimodulati alla luce delle esigenze che emergono nel corso dell'intervento.
Tanti auguri,
dr.ssa Alice Saracino
[#3]
(..)Con la mia terapeuta parlo poco di questi problemi ....nonostante io le abbia più volte provato a dirle che ho queste difficoltà con il mio compagno(..)
Gentile utente , questo dimostra che non tutti gli approcci terapeutici sono idonei per tutto. La psicoterapia ha la funzione di ridurre il più possibile il disagio riportato da una persona. Alcuni problemi non necessariamente si risolvono risalendo alle "probabili" origini o prendendoli troppo da lontano. Importante il ruolo delle relazioni famigliari e/o quelle passate ma ancor più importante il vissuto attuale, soprattutto se si tratta di un problema legato alla sessualità della coppia. In queste occasioni è opportuno lavorare sulla dimensione di coppia, altrimenti si perde solo tempo e denaro.
saluti
Gentile utente , questo dimostra che non tutti gli approcci terapeutici sono idonei per tutto. La psicoterapia ha la funzione di ridurre il più possibile il disagio riportato da una persona. Alcuni problemi non necessariamente si risolvono risalendo alle "probabili" origini o prendendoli troppo da lontano. Importante il ruolo delle relazioni famigliari e/o quelle passate ma ancor più importante il vissuto attuale, soprattutto se si tratta di un problema legato alla sessualità della coppia. In queste occasioni è opportuno lavorare sulla dimensione di coppia, altrimenti si perde solo tempo e denaro.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Utente
Quindi devo dedurre il percorso che sto dolorosamente affrontando non serve a nulla rispetto alle mie problematiche di coppia?
Il mio compagno non è favorevole alla terapia di coppia, per questo ho iniziato il mio percorso da sola.
Sempre nella convinzione però che potesse portare beneficio anche a noi.
Ora di fronte a quanto letto sono molto scoraggiata.
Il mio compagno non è favorevole alla terapia di coppia, per questo ho iniziato il mio percorso da sola.
Sempre nella convinzione però che potesse portare beneficio anche a noi.
Ora di fronte a quanto letto sono molto scoraggiata.
[#5]
(..)dedurre il percorso che sto dolorosamente affrontando non serve a nulla (..)
questa deduzione deve nascere dai risultati che sta ottenendo. Se sta ricevendo un qualche beneficio e/o aiuto dal percorso che sta effettuando (da quanto tempo?) allora ciò che ho scritto non si addice al suo caso, ma se ritiene di non ricevere alcun beneficio non è il caso di scoraggiarsi ma di cambiare percorso.
saluti
questa deduzione deve nascere dai risultati che sta ottenendo. Se sta ricevendo un qualche beneficio e/o aiuto dal percorso che sta effettuando (da quanto tempo?) allora ciò che ho scritto non si addice al suo caso, ma se ritiene di non ricevere alcun beneficio non è il caso di scoraggiarsi ma di cambiare percorso.
saluti
[#6]
Utente
Ho iniziato la psicoterapia a settembre.
Qualche beneficio indubbiamente c'è stato, solo che l'argomento sesso è tra quelli meno trattati nelle sedute e rispetto al quale invece io ho maggiore urgenza di trovare soluzione.
In realtà sono io che tendo a ingigantire sempre i problemi.
Il mio compagno per esempio sostiene che definire "problema" il fatto che ogni tanto i nostri incontri si concludono con delle difficolà è esagerato.
Spesso mi accusa di voler trovare a tutti i costi qualcosa che non va.
In effetti anche quando riusciamo ad avere rapporti sono sempre molto attenta alla durata, all'intensità del mio piacere. Lo confronto con quello del mio compagno. Ho sempre paura di non essere normale, a volte credo che il mio piacere sia meno intenso e lungo del normale. Ma poi mi chiedo: qual è la normalità?
E anche nella nostra sfera intima, dove spesso mi sembra siamo poco "in media": qual è la giusta misura?
Con che frequenza sarebbe giusto avere rapporti? Quanto devono durare?
Forse andare a vivere insieme renderà i nostri incontri meno "programmati" e quindi più "sereni".. e magari ci consentià di sperimentare anche nuove fantasie che adesso fatichiamo a provare limitandoci a rapporti più "banali"? A volte è talmente tanta la paura che non si riesca ad avere un rapporto date le nostre difficoltà che si evita a priori di provare delle cose diverse rispetto alle quali magari se non andasse bene ci si scoraggerebbe ancora di più..
Sono molto sconfortata perchè mi sembra impossibile che due persone che si vogliono così bene e che hanno cos' tanto in comune possano avere delle difficoltà proprio nell'ambito in cui l'amore più si manifesta.
Qualche beneficio indubbiamente c'è stato, solo che l'argomento sesso è tra quelli meno trattati nelle sedute e rispetto al quale invece io ho maggiore urgenza di trovare soluzione.
In realtà sono io che tendo a ingigantire sempre i problemi.
Il mio compagno per esempio sostiene che definire "problema" il fatto che ogni tanto i nostri incontri si concludono con delle difficolà è esagerato.
Spesso mi accusa di voler trovare a tutti i costi qualcosa che non va.
In effetti anche quando riusciamo ad avere rapporti sono sempre molto attenta alla durata, all'intensità del mio piacere. Lo confronto con quello del mio compagno. Ho sempre paura di non essere normale, a volte credo che il mio piacere sia meno intenso e lungo del normale. Ma poi mi chiedo: qual è la normalità?
E anche nella nostra sfera intima, dove spesso mi sembra siamo poco "in media": qual è la giusta misura?
Con che frequenza sarebbe giusto avere rapporti? Quanto devono durare?
Forse andare a vivere insieme renderà i nostri incontri meno "programmati" e quindi più "sereni".. e magari ci consentià di sperimentare anche nuove fantasie che adesso fatichiamo a provare limitandoci a rapporti più "banali"? A volte è talmente tanta la paura che non si riesca ad avere un rapporto date le nostre difficoltà che si evita a priori di provare delle cose diverse rispetto alle quali magari se non andasse bene ci si scoraggerebbe ancora di più..
Sono molto sconfortata perchè mi sembra impossibile che due persone che si vogliono così bene e che hanno cos' tanto in comune possano avere delle difficoltà proprio nell'ambito in cui l'amore più si manifesta.
[#7]
(..)solo che l'argomento sesso è tra quelli meno trattati nelle sedute e rispetto al quale invece io ho maggiore urgenza di trovare soluzione(..)
la sua terapeuta le ha speigato per quale motivo ha deciso di non affrontare direttamente il problema che l ha indotta in terapia? sa che tipo di terapia sta affettuando? psicoanalitica? umanistica? comportamentale?
saluti
la sua terapeuta le ha speigato per quale motivo ha deciso di non affrontare direttamente il problema che l ha indotta in terapia? sa che tipo di terapia sta affettuando? psicoanalitica? umanistica? comportamentale?
saluti
[#9]
Gentile utente,
leggo le diverse domande sulla sessualità che lei si fà.
come le hanno detto i miei colleghi provare a parlarne di più con la sua terapeuta può esserle utile.
Tuttavia le consiglio un libro:"il piacere è tutto mio" di Silvya de Bejar che forse può rispondere a qualche sua domanda sulla sessualità.
buone cose
leggo le diverse domande sulla sessualità che lei si fà.
come le hanno detto i miei colleghi provare a parlarne di più con la sua terapeuta può esserle utile.
Tuttavia le consiglio un libro:"il piacere è tutto mio" di Silvya de Bejar che forse può rispondere a qualche sua domanda sulla sessualità.
buone cose
Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it
[#10]
(..)Non mi ha mai precisato che tipo di terapia stessimo facendo(..)
uno degli aspetti fondamentali di un processo terapeutico è quello di far fronte alla richiesta del paziente e risolvere la probloematica che questi riporta.
Se a distanza di qualche mese tale problematica non è ancora stata affrontata, magari con l'idea di fondo che bisognerebbe risalire ad eventuali origini recondite del problema, oppure con il progetto di permettere una maggiore conoscenza di sè stessi con lo scopo di meglio fronteggiare la propria vita in genere, ed il paziente ,ancora, sente addirittura l'esigenza di chiedere altre informazioni da altri professionisti anche on line,
significa che quell'approccio NON si sta rivelando adeguato all'esigenza del paziente.
saluti
uno degli aspetti fondamentali di un processo terapeutico è quello di far fronte alla richiesta del paziente e risolvere la probloematica che questi riporta.
Se a distanza di qualche mese tale problematica non è ancora stata affrontata, magari con l'idea di fondo che bisognerebbe risalire ad eventuali origini recondite del problema, oppure con il progetto di permettere una maggiore conoscenza di sè stessi con lo scopo di meglio fronteggiare la propria vita in genere, ed il paziente ,ancora, sente addirittura l'esigenza di chiedere altre informazioni da altri professionisti anche on line,
significa che quell'approccio NON si sta rivelando adeguato all'esigenza del paziente.
saluti
[#12]
(..)Nel mio caso pare invece che non ci possa essere soluzione (..)
cos'è una sorta di autofustigazione? La soluzione c'è ed è quella di seguire un percorso adeguato alle esigenze.
Per il suo problema una terapia di coppia presso un professionista che si occupi di sessuologia (orientamento sistemico o comportamentale) è la soluzione più adeguata.
non si perda d'animo e cerchi in tal senso.
saluti
cos'è una sorta di autofustigazione? La soluzione c'è ed è quella di seguire un percorso adeguato alle esigenze.
Per il suo problema una terapia di coppia presso un professionista che si occupi di sessuologia (orientamento sistemico o comportamentale) è la soluzione più adeguata.
non si perda d'animo e cerchi in tal senso.
saluti
[#13]
Utente
Il mio compagno non crede nella terapia in generale, meno ancora forse in quella di coppia.
Perciò proverò a proseguire il mio percorso e vedremo se ci saranno benefici anche per noi.
Forse nemmeno io credo che siamo arrivati al punto di aver bisogno di una terapia di coppia, forse bisogna accettarsi per quello che si è, con qualche difficoltà, anche nella sfera intima.
E provare insieme a migliorare quello che già si ha.
Senza per forza ricorrere ad un terapeuta.
Grazie comuqnue dei preziosi consigli.
Perciò proverò a proseguire il mio percorso e vedremo se ci saranno benefici anche per noi.
Forse nemmeno io credo che siamo arrivati al punto di aver bisogno di una terapia di coppia, forse bisogna accettarsi per quello che si è, con qualche difficoltà, anche nella sfera intima.
E provare insieme a migliorare quello che già si ha.
Senza per forza ricorrere ad un terapeuta.
Grazie comuqnue dei preziosi consigli.
[#14]
(..), forse bisogna accettarsi per quello che si è, con qualche difficoltà, anche nella sfera intima(..)
se questa accettazione non determina sofferenza e frustrazione allora che ben venga, ma se così non è allora una terapia è necessaria.
Tuttavia Perchè accettare una cosa che può essere modificata?
A questo punto diventa una questione di scelta personale.
Decidere di continuare un percorso che non da frutti e continuare a soffrire oppure cambiare qualcosa con la probabilità di migliorare la situazione?
se questa accettazione non determina sofferenza e frustrazione allora che ben venga, ma se così non è allora una terapia è necessaria.
Tuttavia Perchè accettare una cosa che può essere modificata?
A questo punto diventa una questione di scelta personale.
Decidere di continuare un percorso che non da frutti e continuare a soffrire oppure cambiare qualcosa con la probabilità di migliorare la situazione?
[#16]
(..)vedere se al di là delle terapie noi insieme possiamo migliorare le cose.(..)
anche questa è una scelta ma è importante che lei sia consapevole che, nella maggior parte dei casi, è proprio questo atteggiamento che rimanda la soluzione del problema e, a volte, tentativi maldestri per risolverlo, lo peggiorano.
saluti
anche questa è una scelta ma è importante che lei sia consapevole che, nella maggior parte dei casi, è proprio questo atteggiamento che rimanda la soluzione del problema e, a volte, tentativi maldestri per risolverlo, lo peggiorano.
saluti
[#17]
Gentile utente,
le sue parole sembrano mettere in luce una intensa auto-osservazione nel contesto della sessualità che potrebbe essere proprio uno degli elementi perturbanti un più sereno e pieno coinvolgimento.
Un atteggiamento di serena apertura e accettazione del vostro ritmo di crescita ed intesa sessuale associato al lavoro psicoterapeutico che sta portando avanti su temi che la riguardano nell'interezza della sua persona e dunque anche nell'espressione della sessualità può essere in fondo un buon prodotto di questo consulto on-line.
Probabilmente non aiuterebbe vedere l'inizio della convivenza come una "scadenza" entro la quale tutto deve essere risolto e d'altronde il percorso del "costruire insieme" può riguardare anche l'intimità sessuale.
Se i cambiamenti desiderati non arrivassero entro un tempo ragionevole una consulenza sessuologica di coppia resta un'utile risorsa a vostra disposizione per il futuro quando i tempi fossero maturi per entrambi.
Un saluto e auguri.
Dott. Daniele Bonanno
le sue parole sembrano mettere in luce una intensa auto-osservazione nel contesto della sessualità che potrebbe essere proprio uno degli elementi perturbanti un più sereno e pieno coinvolgimento.
Un atteggiamento di serena apertura e accettazione del vostro ritmo di crescita ed intesa sessuale associato al lavoro psicoterapeutico che sta portando avanti su temi che la riguardano nell'interezza della sua persona e dunque anche nell'espressione della sessualità può essere in fondo un buon prodotto di questo consulto on-line.
Probabilmente non aiuterebbe vedere l'inizio della convivenza come una "scadenza" entro la quale tutto deve essere risolto e d'altronde il percorso del "costruire insieme" può riguardare anche l'intimità sessuale.
Se i cambiamenti desiderati non arrivassero entro un tempo ragionevole una consulenza sessuologica di coppia resta un'utile risorsa a vostra disposizione per il futuro quando i tempi fossero maturi per entrambi.
Un saluto e auguri.
Dott. Daniele Bonanno
Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 3.1k visite dal 01/03/2010.
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