Stato di dissociazione

Gentili medici,sono una ragazza di 26 anni.Da 4 anni e mezzo vivo con il mio compagno,mi sono dovuta trasferire perchè vivevamo in due città molto lontane tra loro.Premetto che,quando ci siamo messi insieme,io uscivo da una storia di 4 anni molto tormentata,che mi ha causato attacchi di panico e depressione.Quando mi sono messa insieme al mio attuale ragazzo sono subito stata bene e ho capito che i miei disturbi erano dovuti al fatto che non avevo il coraggio di lasciare il mio ex e di accettare che non lo amassi più.Io frequento l'università da tanti anni perchè il mio malessere mi ha praticamente impedito di vivere.In questi anni sono sempre stata sicura dei miei sentimenti per il mio compagno e questo mi ha dato la forza di affrontare situazioni anche difficili,che prima non avrei mai affrontato.Da un po' di tempo mi sento demotivata,priva di entusiasmo,come se nulla avesse senso.Stimo molto il mio ragazzo e non riesco ad immaginarmi insieme ad un'altra persona,non ho mai provato attrazione verso nessun altro e non desidero di meglio,mentre nella precedente storia ho iniziato a tradirlo dopo un anno e così ho cominciato a star male.Gli attacchi di panico per me sono un campanello d'allarme,significa che c'è qualcosa che minaccia la mia stabilità e che io non accetto o non comprendo.Però non ho più avuto episodi importanti quindi questo mi porta ad escludere che io mi stia “disinnamorando”.Però non sento più quella passione forte,spesso mi sento distaccata e dissociata, è una sensazione difficile da descrivere.Forse è la paura che io possa smettere di amarlo che mi porta ad avere questa ossessione.Oppure non capisco che il mio sentimento sta tramutando,com'è giusto che sia dopo tanti anni.Purtroppo la mia famiglia è lontana e non ho molti amici poiché sono molto introversa,di conseguenza io parlo solo con lui.Parliamo di tutto ma a volte sento il bisogno di avere un parere esterno..Spesso,nei problemi quotidiani, non siamo più capaci di consolarci ma ci demoralizziamo e ogni giorno è un'angoscia anche perchè non c'è nessuno che ci sostiene,affrontiamo tutto da soli e abbiamo lo stesso carattere anche se lui non ha mai sofferto di ansia.Studiare mi costa tanta fatica,non riesco a concentrarmi e non ho interesse verso ciò che studio,però non mi manca tanto e mi sentirei una fallita se mollassi.Non riesco a capire qual è il mio problema,la notte non riesco a dormire e faccio sempre dei pensieri orrendi.Soprattutto mi capita di pensare ai miei,penso al giorno in cui moriranno e sto male,mi rendo conto che è assurdo.Spero che possiate in qualche modo chiarirmi le idee e Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
in questo periodo Lei sta attraversando di nuovo una crisi, caratterizzata da episodi di ansia e di abbassamento dell'umore.

"Gli attacchi di panico per me sono un campanello d'allarme,significa che c'è qualcosa che minaccia la mia stabilità"

Esatto: bisogna capire di cosa si tratta.

Come ha fatto in passato a gestire la Sua ansia? Si è fatta aiutare da qualche specialista?
[#2]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la risposta.
Si, in passato sono stata sotto cura da uno psicologo e ho fatto una terapia con psicofarmaci. Gli incontri con lo psicologo, purtroppo, non hanno sortito nessun effetto poichè mi sentivo molto a disagio e soprattutto poco ascoltata. Gli psicofarmaci mi hanno aiutata ad affrontare il malessere fisico ma non quello mentale. Quando ho chiuso la mia precedente storia, ho rivoluzionato la mia vita perchè sentivo che quello che mi serviva era un cambiamento radicale. Le mie condizioni sono migliorate quasi subito e ho interrotto ogni tipo di terapia farmacologica. Ho riacquistato fiducia in me e ho iniziato a vivere di nuovo. In questo periodo, come dicevo nel precedente messaggio, mi sento molto demotivata e insoddisfatta, è come se il mondo si muovesse intorno a me e io restassi sempre ferma. Nonostante ciò, non ho avuto dei veri attacchi di panico, è soltato uno stato d'animo molto angosciante. E' probabile che io abbia bisogno di nuovi stimoli? Inoltre mi capita spesso di provare ansia quando devo uscire da sola o quando devo prendere il treno (viaggio per l'università), e l'unico posto in cui mi sento protetta è la casa, e così finisce che non rispetto gli impegni e mi barrico in casa. Questo mio malessere si ripercuote anche nella vita sentimentale perchè sono sempre giù di morale e influisce anche nella sfera sessuale. Sono molto confusa e non so come chiarirmi le idee, i miei pensieri sono sempre negativi e non riesco a gioire delle piccole cose quotidiane, come accadeva prima...Resto in attesa di un Suo consiglio, grazie in anticipo.
[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
leggendo la Sua replica ho notato la prima buona notizia: in passato le cure hanno avuto effetti comunque in parte positivi su di Lei.

La seconda buona notizia è che mi sembra chiara la strada da prendere: quella psicoterapeutica. Infatti questa in passato non ha funzionato ed è stata interrotta. Se oggi abbiamo ancora dei sintomi è proprio perchè non è stato fatto un lavoro definitivo da un punto di vista psicologico.

Io farei in questo modo:

1- intanto provi a leggere questo articolo sull'ansia e veda se e quanto si ritrova

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

2- nei disturbi d'ansia i migliori risultati, secondo la letteratura, si sono ottenuti attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, soprattutto se associata alla farmacoterapia

3- in passato la farmacoterapia è stata tolta senza grandi effetti collaterali, mi è sembrato di capire, per cui valuterei di nuovo anche questa strada per il momento.

Insomma, come vede ci sono diverse cose che può iniziare a fare, per cui forza, non perda tempo!
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