L'asilo è davvero fondamentale per un bambino?
Mio figlio ha 4 anni e mezzo.Ho scelto di non farlo frequentare l'asilo per vari motivi...io non l'ho frequentato, quelle poche volte in cui ci sono stata le ricordo ancora, come dei momenti molto brutti.ricordo gli altri bambini piangere e guardare con me l'esterno dell'asilo sperando di vedere arrivare i nostri genitori.Oggi invece sento altre mamme parlare delle tante, tantissime, innumerevoli volte in cui i loro figli si ammalano proprio perchè frequentano l'asilo.Capisco chi lavora ed è costretta, ma io non lavoro, e mio figlio per ora non frequenta l'asilo.Ho tutti contro di me,l'asilo è indispensabile per imparare a mangiare, parlare,socializzare...eppure non è obbligatorio!Mio figlio balbetta, e mi dicono che è perchè non va all'asilo,mio figlio è nervoso, brontolone,irrequieto,perchè non va all'asilo, secondo loro.ma perchè, non può essere che è semplicemente carattere?Mio marito non fa che accusarmi,ed io non ne posso più!Insomma, mio filio sarebbe un angioletto e perfetto oratore se frequenatsse l'asilo?E' davvero indispensbile?
[#1]
Gentile Utente,
ne ha parlato con il Suo Pediatra?
L'asilo è sicuramente un passo importante per lo sviluppo di Suo figlio.
Non essendoci problemi di alcun tipo, non priverei il bambino della spelendida esperienza fatta di giochi, cartoni animati, socializzazione, costante stimolo di apprendimento e sviluppo per tutte le potenzialità latenti del piccolo d'uomo.
Non parliamo poi della capacità di gestire maggiormente e meglio, l'inizio della scuola.
Il punto è che Lei probabilmente non vuole staccarsene, sicuramente anche per via dei brutti ricordi, ma sopratutto perchè a volte la Madre ha difficoltà nell'affrontare questa fase per via di motivi intrinseci al rapporto Madre - bambino.
Consiglierei caldamente, sopratutto in relazione alle numerose pressioni alla quale si sta sottoponendo, alcuni colloqui psicologici che l'aiutino ad accettare il fatto di separarsi dal bambino, consentendo una crescita armoniosa per tutti e due.
Cordiali saluti,
ne ha parlato con il Suo Pediatra?
L'asilo è sicuramente un passo importante per lo sviluppo di Suo figlio.
Non essendoci problemi di alcun tipo, non priverei il bambino della spelendida esperienza fatta di giochi, cartoni animati, socializzazione, costante stimolo di apprendimento e sviluppo per tutte le potenzialità latenti del piccolo d'uomo.
Non parliamo poi della capacità di gestire maggiormente e meglio, l'inizio della scuola.
Il punto è che Lei probabilmente non vuole staccarsene, sicuramente anche per via dei brutti ricordi, ma sopratutto perchè a volte la Madre ha difficoltà nell'affrontare questa fase per via di motivi intrinseci al rapporto Madre - bambino.
Consiglierei caldamente, sopratutto in relazione alle numerose pressioni alla quale si sta sottoponendo, alcuni colloqui psicologici che l'aiutino ad accettare il fatto di separarsi dal bambino, consentendo una crescita armoniosa per tutti e due.
Cordiali saluti,
Dr. Luca Martis
[#2]
Gentile utente,
è comprensibile che per una madre sia difficile staccarsi da suo figlio e immaginare di affidarlo per parecchie ore al giorno a qualcuno di fondamentalmente estraneo.
D'altra parte credo che in questi casi sia importante pensare innanzitutto al bene del piccolo. Cominciare a fargli fare delle esperienze socializzanti lo faciliterà sicuramente per il futuro: a scuola prima o poi dovra andare, e comunque dovrà imparare a relazionarsi sia con i suoi coetanei, sia con altri adulti di riferimento, perchè non esistono solo mamma e papà.
E non è nemmeno immaginabile che una mamma, anche se non lavora, possa dedicarsi completamente al proprio figlio, che mi sembra di capire sia figlio unico. Il rischio è quello - paradossalmente - di dargli troppe attenzioni, di non fornirgli la possibilità di sperimentarsi in contesti diversi e importanti per una crescita armoniosa, che è fatta innanzitutto dell'affetto genitoriale, ma anche della possibilità di esplorare e avere a che fare con il mondo esterno.
Le consiglio quindi di rivolgersi insieme a suo marito a uno psicologo specializzato in età evolutiva, così da affrontare insieme la situazione. Perchè è una questione che riguarda anche voi come coppia, sia genitoriale, sia affettiva.
Cordialmente,
è comprensibile che per una madre sia difficile staccarsi da suo figlio e immaginare di affidarlo per parecchie ore al giorno a qualcuno di fondamentalmente estraneo.
D'altra parte credo che in questi casi sia importante pensare innanzitutto al bene del piccolo. Cominciare a fargli fare delle esperienze socializzanti lo faciliterà sicuramente per il futuro: a scuola prima o poi dovra andare, e comunque dovrà imparare a relazionarsi sia con i suoi coetanei, sia con altri adulti di riferimento, perchè non esistono solo mamma e papà.
E non è nemmeno immaginabile che una mamma, anche se non lavora, possa dedicarsi completamente al proprio figlio, che mi sembra di capire sia figlio unico. Il rischio è quello - paradossalmente - di dargli troppe attenzioni, di non fornirgli la possibilità di sperimentarsi in contesti diversi e importanti per una crescita armoniosa, che è fatta innanzitutto dell'affetto genitoriale, ma anche della possibilità di esplorare e avere a che fare con il mondo esterno.
Le consiglio quindi di rivolgersi insieme a suo marito a uno psicologo specializzato in età evolutiva, così da affrontare insieme la situazione. Perchè è una questione che riguarda anche voi come coppia, sia genitoriale, sia affettiva.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#3]
Ex utente
Si...capisco...lo so che prima o poi dovrà per forza andare a scuola, e so anche che da quel momento in poi dovrà praticamente andarci per sempre...Allora spesso mi chiedo perchè dovrei anticipare questo momento?E poi i bambini crescono in fretta e ci si ritrova ad averli subito grandi...
Io spesso penso che molte delle madri che mandano i bambini all'asilo, fin dall'età dei 3 anni, lo facciano dietro la scusa che sia un bene per i figli, ma in realtà sia per "liberarsi di loro", avere il tempo per se stesse, insomma parcheggiare i bambini per poter essere libere.
Io sicuramente sbaglio in molte cose, ma nella mia famiglia, in cui siamo 4 tra fratelli e sorelle, praticamente nessuno ha frequentato l'asilo...e siamo tutti perfettamente normali.Voglio dire, io non ho avuto nessun problema alle scuole elementari, e nemmeno in generale nei rapporti con gli altri.Mi sembra sia lo stesso per i miei fratelli.Perchè l'asilo è facoltativo se in pratica poi è un obbligo?
Credo che dovrò, mio malgrado, "arrendermi"...
Io spesso penso che molte delle madri che mandano i bambini all'asilo, fin dall'età dei 3 anni, lo facciano dietro la scusa che sia un bene per i figli, ma in realtà sia per "liberarsi di loro", avere il tempo per se stesse, insomma parcheggiare i bambini per poter essere libere.
Io sicuramente sbaglio in molte cose, ma nella mia famiglia, in cui siamo 4 tra fratelli e sorelle, praticamente nessuno ha frequentato l'asilo...e siamo tutti perfettamente normali.Voglio dire, io non ho avuto nessun problema alle scuole elementari, e nemmeno in generale nei rapporti con gli altri.Mi sembra sia lo stesso per i miei fratelli.Perchè l'asilo è facoltativo se in pratica poi è un obbligo?
Credo che dovrò, mio malgrado, "arrendermi"...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.6k visite dal 23/02/2010.
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