La voglia di accostare o fare marcia indietro
Buonasera,avrei bisogno di un parere.è da circa due anni che "soffro" e sono succube di strane sensazioni che si agitano dentro di me.Penso sia ansia associata ad attacchi di panico, ma un auto-diagnosi non mi aiuta più.ora quando esco e vado al cinema o in luoghi pubblici non mi capita più di avere tachicardia o la voglia di fuggire alla situazione,entro tranquillamente nei supermercati(cose che prima mi facevano stare all'erta per paura di un non meglio imprecisato motivo ancora a a me sconosciuto).Ora invece si è tutto riportato all'automobile.quando mi metto alla guida e attraverso ampi spazi aperti,gallerie o comunque rotonde affollate mi prende l'ansia,la voglia di accostare o fare marcia indietro.Cosa mi sta succedendo? se non guido io questo non mi capita ma non voglio cercare l'evitamento.la sensazione è come se lo spazio aperto intorno a me fosse immenso ed io,chiusa dentro la macchina,fossi piccola piccola.e questo mi genera panico.è difficile da spiegare e sembra sciocco detta cosi,ma anche se guido con una persona a fianco ho queste sensazioni ma non le esterno per paura e non voglio che l'altro se ne accorga.riusciro sempre a controllarmi cosi?è come se qualcosa dovesse sfociare dentro di me e passati i vecchi sintomi collegati ad agorafobia xdeterminate situazioni,ora quei medesimi sintomi debbano "sfogarsi" in altre maniere.Passerà anche stavolta o inizierà una fobia x l'automobile?Potrebbe essere colegato al fatto che non riesco a laurearmi??e sono appunto bloccata negli studi?
Ringrazio anticipatamente nella risposta.
Ringrazio anticipatamente nella risposta.
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Gentile utente,
come ha detto Lei l'autodiagnosi non serve a capire cosa le sta capitando soprattuto perchè non l'aiuta a risolvere le sue difficoltà.
Forse la causa scatenante va ricercata in un evento accaduto due anni fa periodo in cui tutto il disturbo sembra aver avuto origine.
Le consiglierei di contattare uno psicologo o uno psicoterapeuta che la possono aiutare sia a comprendere l'origine del disturbo sia a trovare delle soluzioni.
Da quello che ho capito questo è un problema che lei è stanca di dover affrontare anche perchè le impedisce di vivere in maniera serena situazioni quotidiane; contattare uno specialista è sicuramente un primo paso molto importante che la aiuterà a risolvere il tutto.
come ha detto Lei l'autodiagnosi non serve a capire cosa le sta capitando soprattuto perchè non l'aiuta a risolvere le sue difficoltà.
Forse la causa scatenante va ricercata in un evento accaduto due anni fa periodo in cui tutto il disturbo sembra aver avuto origine.
Le consiglierei di contattare uno psicologo o uno psicoterapeuta che la possono aiutare sia a comprendere l'origine del disturbo sia a trovare delle soluzioni.
Da quello che ho capito questo è un problema che lei è stanca di dover affrontare anche perchè le impedisce di vivere in maniera serena situazioni quotidiane; contattare uno specialista è sicuramente un primo paso molto importante che la aiuterà a risolvere il tutto.
Dr. Daniele Regini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 23/02/2010.
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