La mia vita come lo fa qualsiasi persona

salve sono un ragazzo di 21 anni, ho sempre saputo di essere omosessuale, anche se fino ad ora nn ho mai avuto rapporti sessuali con persone del mio stesso sesso. Ho avuto esperienze con ragazze ma nn mi hanno dato nessuna emozione. Attualmente nn ho rivelato a nessuno (ne alla mia famiglia ne agli amici la mia situazione) mi sento a disagio; quando magari sono con gli amici, devo in qualche modo recitare un ruolo nn mio...Arrivati a questo punto della mia vita, sento la necessità anche io di vivere la mia vita come lo fa qualsiasi persona di questo mondo..ne sento il bisogno a tal punto che tutta questa mia frustrazione si sta ripercuotendo sia su i miei rapporti interpersonali sia nello studio...MA NON HO IL CORAGGIO DI FARLO, tutto ciò perchè so come le persone attorno a me(sia famiglia sia amici) la pensano sull'argomento e ho paura di perderle e rimanere solo...Ho affrontato con loro molte volte questo argomento indirettamente cogliendo l'occasione di qualche fatto giornalisticamente riportato e sentirne i commenti mi hanno chiuso ancora di più arrivando a pensare di reprimermi per sempre. Io in passato ho subito discriminazioni, non su questo argomento, ma per obesità(ero arrivato a pesare 90 kg) poi per svariate vicissitudini nel mio passato sono riuscito a pardere 20 kg e ora quel problema è superato, solo il fatto di poter tornare ad una situazione in cui tutti ti escludono mi mette il panico. Come mi dovrei comportare? Grazie mille in anticipo delle vostre risposte, spero esaurienti.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazzo,
la sua non è una situazione facile. Lei ha sempre saputo di essere omosessuale ma si è dovuto "nascondere" recitando una parte per paura della reazione delle persone che la conoscono e delle quali conosce la posizione rispetto all'omosessualità. Purtroppo "uscire allo scoperto" non è affatto semplice nè privo di complicazioni ma d'altra parte lei ha diritto di vivere la sua vita senza il peso della finzione. E' possibile che alcune persone reagiranno (magari solo in un primo momento) con un allontanamento, ma non è detto che tutti si comporteranno allo stesso modo. Posso capire la sua paura di non essere accettato, tanto più che lei ha già sperimentato in passato il dolore del rifiuto e della discriminazione. Purtroppo è un rischio che deve sentirsi pronto a correre se desidera mettersi a nudo con i suoi parenti, famigliari e amici. Credo però che non debba necessariamente affrontare questo momento e questa decsione da solo, ma può chiedere il sostegno professionale di uno psicologo/psicoterapeuta che potrà aiutarla ad affrontare le eventuali "porte in faccia" che qualcuno le chiuderà e a trovare il modo per poter "vivere la mia vita come lo fa qualsiasi persona di questo mondo".

In bocca al lupo!

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazzo
la paura che accompagna ogni decisione si fa ancora più consistente in una situazione come questa; tuttavia è possibile (come spesso accade) che quello si troviamo dopo aver compiuto la scelta non sia terribile come lo immaginavamo.
Tenga conto del fatto che le persone che le stanno attorno probabilmente non la amano in virtù delle sue preferenze sessuali, dunque è molto probabile che non si sogneranno nemmeno di abbandonarla.

Inoltre accade molto spesso che si parli di un argomento in maniera accesa ed estremista proprio in virtù della distanza che lo contraddistingue, un pò come accade ai genitori di alcuni tossicodipendenti che prima di vivere quest'esperienza dichiaravano impietosamente: "se dovesse capitare a mio figlio io lo sbatto fuori casa". Poi in verità esistono quelli che lo fanno ma sono la minoranza.

Se sente di non riuscire a giungere a questa conclusione allora provi a richiedere il supporto di un collega in modo da non sentirsi solo almeno nella presa di decisione.

Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Dr.ssa Irene Massetti Psicologo, Psicoterapeuta 17 1
Gentile ragazzo,
comprendo i suoi timori nell'affrontare questa importante decisione. Ciò è normale anche in vista del fatto che le persone che la circondano probabilmente non sospettano nulla della sua omossessualità e, nel momento in cui ne verranno a conoscenza, potrebbero reagirvi in modi differenti. Occorre tempo, dialogo per arrivare ad una totale accettazione della sua omossessualità. é pur sempre un cambiamento che non si aspettano e dovrà pertanto dare il tempo ai suoi genitori e ai suoi amici di accettarlo. Con questo lei ha però il diritto di vivere la sua vita ed essere se stesso senza nascondersi più. Se ne sente ora il bisogno è forse perchè è arrivato ad un momento della sua vita in cui fingere, recitare una parte inizia ad essere faticoso ed anche probabilmente ingiusto.
Proprio perchè è una situazione per lei difficile date anche le sue paure, le consiglio anche io di rivolgersi a qualcuno in grado di supportarla in ogni momento di questo suo importante passo.
Resto a disposizione, se lo ritiene opportuno.

Un caro saluto

Dr.ssa IRENE MASSETTI

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
grazie mille per la tempestività delle risposte....Volevo chiedere, quale sarebbe il modo migliore per poterlo dire, cercando di ridurre al minimo lo sconvolgimento? dovrei lasciare degli indizi di modo che ci arrivino da soli...o devo per così dire "sputare il rospo" di botto? E poi se la reazione, come penso che sia, risulti negativa... come mi dovrei comportare? Avevo pensato di cambiare città, andare a vivere da solo, vivere la mia vita da capo, lasciando la situazione attuale di ignoranza nei miei conoscenti...secondo voi potrebbe essere una soluzione?
Grazie veramente di cuore
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Dr.ssa Irene Massetti Psicologo, Psicoterapeuta 17 1
Gentile ragazzo,
mi sembra che si stia già prefigurando uno scenario negativo, dando già per scontato che tutto andrà male. Questo "scenario" già catastrofico di certo non faciliterà le cose. Perchè escludere a priori che qualcuno invece possa comprenderla ed appoggiarla? Che senso avrebbe poi fuggire, andare a vivere altrove? Fare così nell'eventualità lei non venisse capito é solo un modo di evitare il problema, ma non è affrontarlo. Certo, capisco perfettamente che non sia facile parlare ai suoi genitori e ai suoi conoscenti di una realtà per loro sconosciuta. Proprio per questo anche lei deve essere preparato (prima degli altri) a come reagire di fronte a tutto quello che potrà accadere sia di negativo che di positivo. Anche per lei "vivere alla luce del sole", per quanto sia al momento la situazione desiderata, è pur sempre un cambiamento, un qualcosa insomma di nuovo.
La sua è una decisione importante e pertanto occorre prepararsi per affrontare questo momento e calibrare bene quello da dire, magari anche in una forma differente, alle persone che la circondano. Lo sconvolgimento emotivo degli altri è un rischio di cui deve tenere conto se si assume la responsabilità di quello che si sta per fare. Ma come le avevo detto, anche se questo si presenterà, non per forza deve avere risultati catastrofici che si concluderanno con la sua fuga. Occorre tempo e dialogo per arrivare ad una piena accettazione di questa nuova situazione e ciò sia da parte sua che dei suoi familiari e amici.

Un caro saluto