Ipocondria e paure
Ciao a tutti, è la prima volta che vi scrivo e non sapendo più che pensare ho deciso di rivolgermi a degli esperti per capire cosa mi stia accadendo. Effettivamente c'è da dire che sono un ragazzo molto ipocondriaco sin dall'età di 8 anni circa, sono stato sempre un ragazzo molto volenteroso e con tantissima voglia di fare nella vita, ho avuto come tutti momenti difficile ma li ho superati. Il tutto è iniziato dopo la scomparsa di mia nonna materna alla quale ero molto legato, piano piano mi sono accorto che ho iniziato un lento declino, ho iniziato a lasciare la scuola e di conseguenza a perdere interesse in ogni cosa, questo intorno all'età di 17 anni circa. Alla fine poi ho ripreso e cmq ho terminato gli studi. Ho sempre vissuto la mia vita serenamente anche se non avevo molta voglia di fare le cose, sono anche molto pigro e mi annoio anche a fare tutto. C'è da dire che cmq mi sono diplomato a 23 anni ed ho vissuto la vita scolastica serenamente, divertendomi e cmq non avevo tante fisse per la testa come in questo periodo, alla fine sono state sempre un po' vittima dei miei pensieri che automaticamente generavano paure immotivate in me, come ad esempio la paura della morte, e chiedevo a mio padre di venirmi a controllare la notte, oppure la paura che dei germi potessero assalirmi mentre ero in bagno, ma c'è da dire che questi pensieri alla fine sparivano dopo un tot periodo. Ultimamente, dopo il diploma, ho avuto un periodo di stallo dove non sono riuscito ad entrare all'università, inoltre il rapporto con la mia ex mi ha stressato per quasi 6 mesi, dove cmq lei avendo 17 anni e stando a 30km di distanza, quello a muoversi spesso ero io con i mezzi pubblici e di conseguenza dovevo sorbirmi il fatto che non potessimo vederci tutte le sere e tutto. Ora, questi pensieri, paranoie o non sapendo come definirle, sono nate agli inizi di febbraio, prima ho avuto l'ossessione per i coltelli, avevo paura che potessi fare del male ai miei e di conseguenza li evitavo, effettivamente sapevo che erano solo immagini che si proiettavano della mia mente ma mi generavano ansia e panico, ci sono stati giorni in cui ho pianto tanto, e avvertivo questo stato d'animo nei maggiori giorni di stress. Siamo andati dal medico curante ed effettivamente ha avvertito uno stato d'ansia, mi ha detto che sarei dovuto tornare alla vita di prima, riprendere interessi e stimoli. Il bello che il rapporto con questa ragazza mi ha condizionato moltissimo, addirittura non uscivo più con i miei amici, non suonavo, ha cercato di cambiarmi anche nel modo di vestire etc, e questo per 6 mesi. Poi finalmente decido di uscire qualche volta con i miei amici e dopo un pomeriggio in cui mi feci un giro con loro tornando a casa provavi un senso di paura improvvisa, mi iniziai a chiedere se la realtà che mi era intorno riuscivo a percepirla come prima, ed infatti quel giorno ho avuto un attacco di panico acuto, sembrasse che quasi stessi uscendo pazzo, mi misi nel letto e mi guardai un po' di tv. Mi capita che ogni tanto mi guardo attorno, ci penso ed ho paura, ho paura a provare quella stessa emozione di crisi che ebbi in quella giornata, effettivamente so che è una paura irrazionale perchè quando leggo, guardo la tv, sto d'avanti al pc, sto con gli amici etc sto benissimo, ma nel momento in cui ci penso vado nel panico. Aggiungo che io riposo bene, mangio e faccio tutto quello che dovrei fare normalmente, solo che questo mio pensiero mi condiziona molto e quando mi trovo in alcune situazioni dove sono felice se ci penso mi angoscio quasi subito. Vorrei sapere se effettivamente sono un caso patologico molto grave, ammetto di essere ipocondrianco e psicofobico però vorrei avere una maggior delucidazione da un'esperto. Grazie!
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Gentile utente,
la sua condizione richiede una attenzione che possa valutare numerosi aspetti.
La cosa piu' opportuna da fare e' rivolgersi ad uno specialista in psichiatria che possa aiutarla a definire meglio i parametri del problema ed indirizzarla verso un adeguato trattamento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Credo che sia non opportuno perdere tempo in quanto, anche per la sua giovane eta', prima tenta di risolvere il problema e minori sono le possibilita' di cronicizzazione.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
la sua condizione richiede una attenzione che possa valutare numerosi aspetti.
La cosa piu' opportuna da fare e' rivolgersi ad uno specialista in psichiatria che possa aiutarla a definire meglio i parametri del problema ed indirizzarla verso un adeguato trattamento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Credo che sia non opportuno perdere tempo in quanto, anche per la sua giovane eta', prima tenta di risolvere il problema e minori sono le possibilita' di cronicizzazione.
Cordiali Saluti
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Utente
Effettivamente è solo un piccolo lasso di tempo, perchè ho razionalizzato che cmq è una paura immotivata, infatti quando mi capita di prendere la valeriana l'ansia mi passa e questi pensieri di paura passano insieme ad essa. Io credo che abbia bisogno di un consulto sicuramente però c'è da dire che nel momento in cui razionalizzo questo mio stato d'animo non ho problemi a fare le cose normalmente. Il 28 di questo mese ho l'appuntamento ed è per questo che fino ad allora cercavo maggiori risposte. Se vi servono maggiori delucidazioni sul caso sarò lieto di fornirvele.
Grazie cmq per la risposta che mi ha messo un po' d'ansia addosso ad essere sincero :)
Grazie cmq per la risposta che mi ha messo un po' d'ansia addosso ad essere sincero :)
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Gentile Utente,
il problema che lei espone ha a che fare con l'ansia. Il Dr.Ruggiero non credo volesse terrorizzarla ma solo farle notare che una tale sintomatologia non è trascurabile e necessita di un approfondimento sia psichiatrico che psicoterapeutico (nello specifico ad orientamento Cognitivo-Comportamentale). Stia sereno, lei è molto giovane e questo è un fattore prognostico favorevole.
In bocca al lupo
Dr.ssa Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
il problema che lei espone ha a che fare con l'ansia. Il Dr.Ruggiero non credo volesse terrorizzarla ma solo farle notare che una tale sintomatologia non è trascurabile e necessita di un approfondimento sia psichiatrico che psicoterapeutico (nello specifico ad orientamento Cognitivo-Comportamentale). Stia sereno, lei è molto giovane e questo è un fattore prognostico favorevole.
In bocca al lupo
Dr.ssa Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 03/05/2007.
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