Difficoltà nell'apprendimento..demotivazione

Salve, sono una ragazza di 26 anni e desidererei avere un parere circa la mia situazione la quale ritengo mi stia dando un po di problemi nell'ambito universitario in particolare.
Da qualche mese mi rendo conto che per me aprire un libro è davvero complicato, qualsiasi testo abbia davanti non riesco a comprenderlo, nonostante sia scritto in italiano, mi rendo conto che nel momento in cui comprendo un testo incontro un'altra difficoltà, ovvero riuscirlo a spiegare con parole mie..non riesco proprio a trovarle. Nonostante tutte le difficoltà riesco poi a portare a termine il lavoro da presentare agli esami ma il giorno dell'esame subentra un'ulteriore difficoltà che mi è stata fatta presenta dalle professoresse in particolare (non dai professori di sesso maschile). Mi viene detto che rilevano in me demotivazione, che dovrei trovare piu spazi per me, che potrei dare il meglio, essere eccellente. La verità è che la mia timidezza mi irrigidisce del tutto e viene fraintesa con poco studio....a breve ho esami e non so proprio come fare. Dimenticavo di dire che nonostante queste riprese dai docenti ho una media del 26. Allora mi chiedo come posso superare tutto questo? grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, mi perdoni ma ci sono due cose che non capisco. La prima è il suo riferimento alle critiche che, se non capisco male, le verrebbero fatte solo da professoresse e mai da professori.

La seconda cosa, che mi pare la più importante: se ha la media del 26 dove sta il problema, nella demotivazione ipotizzata delle professoresse, o nel suo rendimento effettivo?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Le repliche mi vengono fatte esclusivamente solo dalle docenti, praticamente prima mi buttano giù e poi mi dicono solo che sono dei consigli....questo mi turba molto.
Nonostante ho la media del 26 mi rendo conto di fare davvero degli sforzi enormi, di non ricordare quello che fatto dopo alcuni secondi dopo aver letto, di non riuscire a memorizzare bene, di non capire ciò che sto leggendo, e nel momento in cui lo comprendo non riesco a spiegarlo...Insomma un po le critiche un po queste mie difficoltà mi rendono davvero ansiosa.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La spiegazione potrebbe essere che lei si preoccupa per le critiche, ciò la rende ansiosa, e a sua volta l'ansia le impedisce di rendere come dovrebbe.

Ci sarebbe da indagare come mai sono solo le critiche delle docenti a infastidirla. Ma questo è un lavoro che dovrebbe avvenire all'interno di colloqui specialistici, ad esempio potrebbe rivolgersi in prima battuta allo sportello di ascolto studenti della sua facoltà, sicuramente ce ne dev'essere uno.

Cordiali saluti
[#4]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentile Utente,

Per un buon apprendimento occorrono diversi ingredienti.
Ne cito soltanto alcuni.

Il gusto della scoperta. Questa motivazione intrinseca è tra quelle più importanti. In caso dovessi intervenire ancora le racconterò la storia delle scimmie in situazione sperimentale.

Poi ci vuole un'acquisizione di competenza. Ha visto mai delle bambine costrette a strimpellare il pianoforte con "crudeltà" da parte di genitori o professori? E tali bambine non sono motivate a farlo perché suona suona non riescono a conseguire una competenza, una bravura, un successo ancor piccolo.

Poi ci vuole l'approvazione degli altri. Funziona di più se è un gruppo di persone dalle quali ci si aspetta un elogio, etc..

Infine, ma non finisce qui, c'è anche quella che si può definire la "reciprocità sociale", nel senso che io imparo a suonare la batteria, ma poi, non suonerò da solo, ma insieme ad altri e apporterò il mio contributo affinché tutti insieme potremmo essere definiti una band.

A lei manca il gusto della scoperta, il primo. Le piace quello che 'deve' studiare?
Manca anche la seconda motivazione: l'acquisizione progressiva di competenze, le manca la terza e cioè l'approvazione di un gruppo a cui lei tiene. In questo caso il gruppo delle donne professoresse. C'è conflitto con loro? Forse da piccola la mamma non le ha prestato sufficiente attenzione per i suoi successi scolastici, ma qui non voglio andare al di là del mio compito di consulente, anche perché una psicoterapia online non è certo né fruttuosa, né possibile (né corretta).

Poi ci sono anche tante altre motivazioni. Ma adesso esamini queste.
OK?

Cordialità e buon Carnevale.
[#5]
Utente
Utente
Le critiche se fatte bene sono ben accettate da me, sono anche un modo per crescere. Ma vorrei capire perchè sono solo le donne che si accaniscono con me mi è stato detto per giunta che sono la classica tipa da grande fratello...insomma mi dia lei una spiegazione...queste sono critiche? dette da pedagogiste perfino.....sono critiche costruttive???
mi scusi e grazie ancora
[#6]
Utente
Utente
Bene...in realtà ciò che sto studiando non mi intriga davvero tanto...ma solo ormai alla fine..e devo pur farcela per conseguire una laurea. Putroppo non si è piu liberi nemmeno di scegliere una facoltà che piace....molti vincoli...e la maggior parte delle facoltà non sono a libero accesso...
Quindi anche io mi rendo conto che molto della mia demotivazione è data da questo motivo...pur vero è che negli studi sono stata sempre lasciata libera e le garantisco di aver ottenuto sempre ottimi risultati nonostante, come dice lei, la presenza di mia madre mancava, in realtà non poteva nemmeno darmi un aiuto visto che non è riuscita a prendere nemmeno la 5 elementare. Ma questo non mi ha mai turbata.
Cmq mi rendo conto che alla prossima critica forse dovrò essere io stessa a chiedere spiegazioni a diretti interessati....cmq grazie davvero di cuore...
[#7]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

No mia egregia Ragazza,

Non sono critiche da pedagogisti. Direi proprio di no!!
E le donne sono proprio le più crudeli quando prendono di mira una studentessa.
Forse il suo aspetto, che esse considerano come quello di una "classica tipa da grande fratello" può provocare in loro una serie di ri-sentimenti per la sua avvenenza e la sua bellezza.
Alcune educatrici, ma sono una piccola minoranza, glielo assicuro, si fanno trasportare da queste malignità, perfidie, forse invidie.
Provi a vestirsi da educanda ...
Provi anche a prendere questa situazione con sportività e con leggerezza. In fondo nella vita ci sono cose ben peggiori di questa. Eppoi gli uomini professori l'apprezzano. NOOO??!!!
E allora !!

Animo, studi quello che può, e renda per quello che sa e che non sa ma che intuisce. La donna è molto intuitiva.
La donna bella è intuitiva al massimo!!!

Le auguro ogni bene e molti successi.

Con viva cordialità ed apprezzamento.

[#8]
Utente
Utente
Grazie mille...
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Per quanto crudele un uomo possa essere verso una donna, non potrà mai esserlo quanto un'altra donna. Ma ci sarebbe da vedere nello specifico se si tratta davvero di questo, oppure di alcuni aspetti nel suo modo di porsi che indispongono le docenti nei suoi confronti. Non mi riferisco specificamente all'aspetto "da Grande Fratello" ma più in generale.

Però ripeto, non si può dare un giudizio esaustivo sulla sua situazione senza avere più dettagli, per questo le suggerisco di valutare l'opportunità di parlarne con un collega di persona.

Cordiali saluti