Attacchi d'ansia o di panico
Salve a tutti sono un ragazzo di 20 anni mi capita (non molto spesso per fortuna) di provare delle sensazioni di disagio seguite da sintomi fisici come aumento del ritmo cardiaco e formicolio ad entrambe le braccia con sensazione di debolezza o frastuono.
Tali sintomi avvengono prima che io faccia qualcosa di importante come discutere di cose serie con amici oppure quando sono in sovrappensiero, questi attacchi avvengono molto raramente e devo dire che sono molto fastidiosi in quanto mi impossibilitano ad affrontare un discorso importante con la dovuta calma.
L'altro giorno scambiai questo sintomo con un infarto cosa difficilmente veritiera in quanto il disagio non è accompagnato da nessun dolore al petto e poi ho da poco effettato un check up senza rilevare alcun che a livello cardiaco; allora mi sono informato andando su internet ed ho trovato forti similitudini tra i miei sintomi e quelli di attacchi d'ansia .
Devo anche dire che questi sintomi non urtano sulla mia vita sociale in quanto sporadici e poco duraturi (20-30 sec) però sono fastidiosi.
Quello che vi chiedo è questo; è possibile fronteggiare questo problema senza dover ricorrere a medicinali? oppure di solito questi disagi vengono curati con dei farmaci?
I miei sintomi sono riconducibili ad attacchi d'ansia o di panico?
Poi volevo chiedere il carattere di una persona un pò timida può innescare questi attacchi?
Grazie per le risposte
Tali sintomi avvengono prima che io faccia qualcosa di importante come discutere di cose serie con amici oppure quando sono in sovrappensiero, questi attacchi avvengono molto raramente e devo dire che sono molto fastidiosi in quanto mi impossibilitano ad affrontare un discorso importante con la dovuta calma.
L'altro giorno scambiai questo sintomo con un infarto cosa difficilmente veritiera in quanto il disagio non è accompagnato da nessun dolore al petto e poi ho da poco effettato un check up senza rilevare alcun che a livello cardiaco; allora mi sono informato andando su internet ed ho trovato forti similitudini tra i miei sintomi e quelli di attacchi d'ansia .
Devo anche dire che questi sintomi non urtano sulla mia vita sociale in quanto sporadici e poco duraturi (20-30 sec) però sono fastidiosi.
Quello che vi chiedo è questo; è possibile fronteggiare questo problema senza dover ricorrere a medicinali? oppure di solito questi disagi vengono curati con dei farmaci?
I miei sintomi sono riconducibili ad attacchi d'ansia o di panico?
Poi volevo chiedere il carattere di una persona un pò timida può innescare questi attacchi?
Grazie per le risposte
[#1]
Gentile ragazzo,
procedendo con ordine rispetto alle sue domande e alla buona prassi;
- i sintomi che lei descrive possono far pensare ad attacchi di panico;
- capita frequentemente che almeno all'inizio questi attacchi vengano scambiati dalla persona come un infarto, o un ictus tanto da spingerla a recarsi d'urgenza al pronto soccorso;
- se non ha mai sofferto di questo tipo di disturbo è comunque necessario che lei ne parli con il suo medico curante per escludere che questi attacchi dipendano da fattori organici i più noti dei quali sono: ipoglicemia, ipertiroidismo, sindrome di cushing, feocromocitoma, disturbi vestibolari, sindrome da prolasso della valvola mitralica. Se il suo medico la conosce bene saprà escludere questi disturbi senza la necessità di dover ricorrere ad esami.
- escluse le cause organiche, gli attacchi di panico si trattano con la psicoterapia, una delle più efficaci per il trattamento di questo disturbo è quella cognitivo comportamentale, abbinata o meno al trattamento farmacologico (questo meglio se valutato dallo psichiatra);
- se questo sintomi allo stato attuale non la limitano assolutamente in nessuna delle sue attività, ma le creano solo un po' di disagio, se riesce a continuare tranquillamente la sua vita, possono anche scomparire da soli. Se al contrario la fanno vivere male, la fanno rinunciare a fare qualsiasi cosa faceva prima di averli è necessario che si rivolga ad uno specialista;
- gli attacchi di panico possono comparire in persone patologicamente "timide" persone che hanno una fobia sociale, cioè una eccessiva paura di parlare in pubblico e di essere esposti al giudizio degli altri (per dirla in breve). Tali persone a causa di questa paura possono arrivare ad evitare o a sopportare con grande disagio (sino ad avere un attacco di panico) situazioni sociali, lavorative, scolastiche, ricreative dove devono esporsi, soprattutto se dinanzi a sconosciuti.
- altresì possono comparire in molti altri disturbi. Per questo motivo è comunque importante che quando la persona inizia a soffrire di attacchi di panico invalidanti si rivolga ad uno psichiatra o psicoterapeuta per una corretta diagnosi.
NB: se è da poco che soffre di questi attacchi di panico segua i consigli che le ho indicato vedrà che in questo modo molto probabilmente si risolveranno in breve tempo. Non faccia l'errore frequente di aspettare anni prima di rivolgersi ad uno specialista perchè dopo è tutto più complicato.
Cordialmente
procedendo con ordine rispetto alle sue domande e alla buona prassi;
- i sintomi che lei descrive possono far pensare ad attacchi di panico;
- capita frequentemente che almeno all'inizio questi attacchi vengano scambiati dalla persona come un infarto, o un ictus tanto da spingerla a recarsi d'urgenza al pronto soccorso;
- se non ha mai sofferto di questo tipo di disturbo è comunque necessario che lei ne parli con il suo medico curante per escludere che questi attacchi dipendano da fattori organici i più noti dei quali sono: ipoglicemia, ipertiroidismo, sindrome di cushing, feocromocitoma, disturbi vestibolari, sindrome da prolasso della valvola mitralica. Se il suo medico la conosce bene saprà escludere questi disturbi senza la necessità di dover ricorrere ad esami.
- escluse le cause organiche, gli attacchi di panico si trattano con la psicoterapia, una delle più efficaci per il trattamento di questo disturbo è quella cognitivo comportamentale, abbinata o meno al trattamento farmacologico (questo meglio se valutato dallo psichiatra);
- se questo sintomi allo stato attuale non la limitano assolutamente in nessuna delle sue attività, ma le creano solo un po' di disagio, se riesce a continuare tranquillamente la sua vita, possono anche scomparire da soli. Se al contrario la fanno vivere male, la fanno rinunciare a fare qualsiasi cosa faceva prima di averli è necessario che si rivolga ad uno specialista;
- gli attacchi di panico possono comparire in persone patologicamente "timide" persone che hanno una fobia sociale, cioè una eccessiva paura di parlare in pubblico e di essere esposti al giudizio degli altri (per dirla in breve). Tali persone a causa di questa paura possono arrivare ad evitare o a sopportare con grande disagio (sino ad avere un attacco di panico) situazioni sociali, lavorative, scolastiche, ricreative dove devono esporsi, soprattutto se dinanzi a sconosciuti.
- altresì possono comparire in molti altri disturbi. Per questo motivo è comunque importante che quando la persona inizia a soffrire di attacchi di panico invalidanti si rivolga ad uno psichiatra o psicoterapeuta per una corretta diagnosi.
NB: se è da poco che soffre di questi attacchi di panico segua i consigli che le ho indicato vedrà che in questo modo molto probabilmente si risolveranno in breve tempo. Non faccia l'errore frequente di aspettare anni prima di rivolgersi ad uno specialista perchè dopo è tutto più complicato.
Cordialmente
Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com
[#2]
Gentile utente,
sembra proprio che il quadro da lei descritto sia quello rappresentato dal panico. Una volta escluse cause organiche (in genere il primo attacco di panico viene spesso scambiato per un attacco cardiaco e quindi si procede il più delle volte con una serie di accertamenti medici) e dato il fatto che ancora questi episodi non la limitano nelle sue attività (sociali e/o lavorative), può impararare a gestire e ad affronatre tali episodi di ansia ricorrendo ad una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale. Questa si rivela in letteratura la più efficace nel trattamento degli attacchi di panico, anche senza il ricorso di farmaci. Essa agisce sia sul sintomo sia sugli aspetti cognitivi (i pensieri, le credenze, le valutazioni) che accompagnano la sintomatologia ansiosa, mantenendo il problema.
La consiglio, prima che le cose si complichino ulteriormente, di rivolgersi a qualcuno e vedrà che tutto si risolverà molto in fretta.
Cordiali saluti
sembra proprio che il quadro da lei descritto sia quello rappresentato dal panico. Una volta escluse cause organiche (in genere il primo attacco di panico viene spesso scambiato per un attacco cardiaco e quindi si procede il più delle volte con una serie di accertamenti medici) e dato il fatto che ancora questi episodi non la limitano nelle sue attività (sociali e/o lavorative), può impararare a gestire e ad affronatre tali episodi di ansia ricorrendo ad una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale. Questa si rivela in letteratura la più efficace nel trattamento degli attacchi di panico, anche senza il ricorso di farmaci. Essa agisce sia sul sintomo sia sugli aspetti cognitivi (i pensieri, le credenze, le valutazioni) che accompagnano la sintomatologia ansiosa, mantenendo il problema.
La consiglio, prima che le cose si complichino ulteriormente, di rivolgersi a qualcuno e vedrà che tutto si risolverà molto in fretta.
Cordiali saluti
Dr.ssa IRENE MASSETTI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 12/02/2010.
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