Esiste la depressione post parto maschile?
Buongiorno,vorrei una vostra opinione rispetto alla mia attuale situazione matrimoniale. Sono sposata da un anno e mezzo dopo 9 anni di fidanzamento. Da circa 7 mesi sono mamma di un bimbo dolcissimo ma anche molto vivace. Dov'è il problema? Il mio rappporto di coppia. Da quando è arrivato il bimbo, anzi , per la verità già da qualche mese prima, diciamo dalla fine della gravidanza, mio marito "non è più lo stesso". Prima era l'uomo più innamorato dell'universo, insieme ne abbiamo passate davvero tante, ed ora, da un anno, mi dice che non sa più se mi ama. Ultimamente mi dice che non crede che staremo per sempre insieme, mi fa pesare il fatto che io vorrei un altro figlio(non domani, ma tra 2-3 anni sì, mi piacerebbe) mentre lui non ne vuole assolutamente sapere ( e sì che abbiamo sempre detto entrambi di volere 2- 3 figli). Mi fa pesare il fatto di farmi aiutare da mia madre, tralasciando il fatto che lui non mi dà assolutamente nessun aiuto nè in casa nè col bambino. Addirittura i primi tempi dopo il parto, quando ero un pò triste e molto stanca, diceva che solo io , e nessun'altra donna, potevo essere depressa dopo la nascita di un figlio. Io mi sono ripresa dopo 2-3 settimane, ma non riesco a perdonargli di non essermi stato vicino, anzi, di avermi fatta sentire ancor più sola in un momento tanto delicato come il puerperio. Ora non so più che fare con lui, cerco di sdrammatizzare, di riderci su, ma lui un momento sembra deciso a volermi lasciare e il momento dopo mi chiama amore. E poi non tollero che abbia sempre da ridir su tutto ciò che faccio, sembra sempre che io sia un'incapace ai suoi occhi, quando penso davvero di dare il 100x100 in casa e col bimbo. Altro punto dolente è il sesso; i nostri rapporti sessuali si sono drasticamente ridotti al punto che a volte mi chiedo se non è questo il vero suo problema, cioè il fatto che non lo cerchi sessualmente. Mi dice che non lo faccio sentire desiderato, ma io potrei dire la stessa cosa e forse sono io che dovrei sentirmi cercata da lui e non viceversa dal momento che ho avuto una gravidanza e, anche se sono subito tornata in forma, qualche conferma, sul mio corpo, la vorrei avere. Scusate lo sfogo. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile ragazza, da come ha esposto la cosa sembrerebbe che vi sia alla base un problema di relazione, una certa difficoltà a comunicare le vostre esigenze.
Già in questa sua esposizione vi sono elementi di comunicazione apparentemente contraddittori che andrebbero approfonditi.
(..)non riesco a perdonargli di non essermi stato vicino, anzi, (..)
(..)Ora non so più che fare con lui, cerco di sdrammatizzare, di riderci su, (..)
quando nasce un bambino alcune regole di coppia vengono inevitabilmente modificate (sesso, esigenze ecc) e, a volte, tali nuove regole non vengono accettate impedendone il nuovo adattamento.
Inoltre si aspetta che l'altro faccia qualche mossa con l'idea mitologica del tipo "è lui", oppure "è lei" "che deve cercarmi".
(..) Mi dice che non lo faccio sentire desiderato, ma io potrei dire la stessa cosa e forse sono io che dovrei sentirmi cercata da lui e non viceversa (..),
intanto, nell'attesa, ci si logora e si distrugge il rapporto.
Vi consiglio di rivolgervi ad un terapeuta di coppia.
saluti
Già in questa sua esposizione vi sono elementi di comunicazione apparentemente contraddittori che andrebbero approfonditi.
(..)non riesco a perdonargli di non essermi stato vicino, anzi, (..)
(..)Ora non so più che fare con lui, cerco di sdrammatizzare, di riderci su, (..)
quando nasce un bambino alcune regole di coppia vengono inevitabilmente modificate (sesso, esigenze ecc) e, a volte, tali nuove regole non vengono accettate impedendone il nuovo adattamento.
Inoltre si aspetta che l'altro faccia qualche mossa con l'idea mitologica del tipo "è lui", oppure "è lei" "che deve cercarmi".
(..) Mi dice che non lo faccio sentire desiderato, ma io potrei dire la stessa cosa e forse sono io che dovrei sentirmi cercata da lui e non viceversa (..),
intanto, nell'attesa, ci si logora e si distrugge il rapporto.
Vi consiglio di rivolgervi ad un terapeuta di coppia.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile signora,
da quanto ha raccontato sembrerebbe che più che parlare di depressione il problema possa riguardare piuttosto un allontanamento da parte di suo marito ("mi dice che non sa più se mi ama") o in ogni caso un problema all'interno della coppia che ha iniziato a manifestarsi già qualche mese prima della nascita di vostro figlio.
Normalmente la nascita di un figlio oltre a portare gioia e felicità porta con se grossi cambiamenti e ridefinizioni dei ruoli: da membri della coppia si diventa anche genitori. Ciascuno di voi deve sperimentarsi in questo nuovo ruolo, cercando allo stesso tempo di non dimenticare e di non trascurare la propria appartenenza alla coppia. Non è semplice e spesso occorre del tempo prima che si riesca a raggiungere un nuovo equilibrio.
Da quanto riporta, sembrerebbe che tra lei e suo marito si siano venuti a creare dei rancori ("ma non riesco a perdonargli di non essermi stato vicino") e delle insoddisfazioni da parte di ciascuno di voi che minano il vostro rapporto. Comprendo il suo smarrimento e la sua frustrazione: non è facile cercare un equilibrio quando ci si sente criticati su tutto e non si ottengono le conferme che si desidera in quel momento ("qualche conferma, sul mio corpo, la vorrei avere").
Credo che a questo punto potrebbe essere utile per entrambi pensare di rivilgervi ad un terapeuta per una valutazione e per un eventuale percorso di coppia.
Un cordiale saluto
da quanto ha raccontato sembrerebbe che più che parlare di depressione il problema possa riguardare piuttosto un allontanamento da parte di suo marito ("mi dice che non sa più se mi ama") o in ogni caso un problema all'interno della coppia che ha iniziato a manifestarsi già qualche mese prima della nascita di vostro figlio.
Normalmente la nascita di un figlio oltre a portare gioia e felicità porta con se grossi cambiamenti e ridefinizioni dei ruoli: da membri della coppia si diventa anche genitori. Ciascuno di voi deve sperimentarsi in questo nuovo ruolo, cercando allo stesso tempo di non dimenticare e di non trascurare la propria appartenenza alla coppia. Non è semplice e spesso occorre del tempo prima che si riesca a raggiungere un nuovo equilibrio.
Da quanto riporta, sembrerebbe che tra lei e suo marito si siano venuti a creare dei rancori ("ma non riesco a perdonargli di non essermi stato vicino") e delle insoddisfazioni da parte di ciascuno di voi che minano il vostro rapporto. Comprendo il suo smarrimento e la sua frustrazione: non è facile cercare un equilibrio quando ci si sente criticati su tutto e non si ottengono le conferme che si desidera in quel momento ("qualche conferma, sul mio corpo, la vorrei avere").
Credo che a questo punto potrebbe essere utile per entrambi pensare di rivilgervi ad un terapeuta per una valutazione e per un eventuale percorso di coppia.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
[#3]
Gentile signora, nell'organismo della donna avvengono dei cambiamenti biochimici dopo il parto, che favoriscono la montata lattea e quindi l'alimentazione del neonato. Ciò può avere come conseguenza un certo abbattimento del tono dell'umore, ossia quello che comunemente è chiamato depressione post-parto. Non tutte le donne la sperimentano, comunque.
Nell'uomo questo non avviene, e se intervengono difficoltà relazionali come quella da lei descritta, sono certamente da attribuire a cause psicologico-relazionali.
Tali difficoltà potrebbero essere dovute al cambiamento dell'assetto della coppia dopo la nascita del vostro bambino, ma anche a difficoltà comunicative fra lei e suo marito, oppure anche a una situazione che riguarda suo marito soltanto. C'è poi la drastica riduzione della sessualità che riferisce, che a sua volta potrebbe avere un ruolo in tutto questo.
Insomma, come vede le cause possono essere diverse, e la cosa migliore, se state avendo difficoltà ad andare avanti, è rivolgervi a un professionista che possa aiutarvi. Sceglietene di preferenza uno che abbia competenza nel trattamento dei problemi di coppia e familiari.
Cordiali saluti
Nell'uomo questo non avviene, e se intervengono difficoltà relazionali come quella da lei descritta, sono certamente da attribuire a cause psicologico-relazionali.
Tali difficoltà potrebbero essere dovute al cambiamento dell'assetto della coppia dopo la nascita del vostro bambino, ma anche a difficoltà comunicative fra lei e suo marito, oppure anche a una situazione che riguarda suo marito soltanto. C'è poi la drastica riduzione della sessualità che riferisce, che a sua volta potrebbe avere un ruolo in tutto questo.
Insomma, come vede le cause possono essere diverse, e la cosa migliore, se state avendo difficoltà ad andare avanti, è rivolgervi a un professionista che possa aiutarvi. Sceglietene di preferenza uno che abbia competenza nel trattamento dei problemi di coppia e familiari.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 11/02/2010.
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