Paura ansia ossessione di essere lesbica o di avere malattie

Salve, scrivo qui con la speranza di ritrovare un pò di serenità.
Inizio dal principio, sono una ragazza di 22 anni, piuttosto carina con tantissimi amici mille interessi un ragazzo da qualche anno insomma si potrebbe dire una persona felice....
Ma in realtà non è così, ho sempre vissuto più o meno tranquilla fino ai 16 17 anni,ma tutto iniziò a cambiare quando scoprì l'omosessualità di mio padre fatto che a detta di molti non dovrebbe provocare problemi ma a me sconvolse la vita.
Affrontare tutto ciò inizialmente da sola (poichè ingenuamente pensavo che nessuno lo sapesse) e poi con mia madre è stato difficilissimo, ricercando la verità ho preteso di sapere tutto sia da una parte che dall'altra volendo ascoltare fatti anche dolorosissimi ma utili per capire e avere chiarezza.
Premetto che amo moltissimo mio padre a prescindere da ciò, ma da quel giorno la mia serenità si è spezzata ho iniziato ad avere paure fobie ansie crisi di nervi pianti scatti d'ira improvvisi, e poi ossessioni varie:la prima fu l'ossessione di avere una malattia grave, premetto che fumo quindi si può immaginare di quale malattia avessi paura, ed ero proprio convinta di averla tant'è che di notte mi mancava il respiro e ho cominciato ad avere attacchi di sonnambulismo svegliandomi di notte perchè pensavo mi stessi strozzando.
La seconda ossessione fu quella di essere lesbica, io ho sempre avuto ragazzi non ho mai avuto problemi a rapportarmi con loro, non ho neanche mai pensato ad avere rapporti con persone del mio stesso sesso ne tantomeno ne sono mai stata attratta.
Ho sempre avuto molte amiche, poche strette ma le ho sempre considerate come sorelle nulla di piu', poi è arrivato il mio grande amore il mio attuale ragazzo, la storia piu duratura che abbia mai avuto.
Quest'ultima ossessione si presentò qualche anno fa togliendomi il sonno e stressandomi a tal punto che persi anche un anno a scuola, pur piacendomi i ragazzi avendo sempre avuto attrazioni e storie con loro quest'ansia e sembrava così reale, ma poi tutto ad un tratto passo.
Il problema è che ora si è ripresentata, guardo le ragazze ed è naturale che le trovi belle se lo sono oggettivamente ma non mi immagino di avere un rapporto con loro, ne tantomeno lo vorrei ne mi sento attratta da loro, le guardo penso che siano belle guardo il trucco i vestiti penso che bei lineamenti occhi ecc e basta, cosa normale che credo capiti a tutti e li per li nonc i penso, ma poi prima di dormire mi ritorna in mente e mi sembra così reale questa ossessione, penso che non mi piace piu nessun ragazzo che se guardo le altre ragazze non è normale, e perdo completamente di vista la razionalità, amo il mio ragazzo sessualmente la sofferenza dei fatti passati mi ha un pò bloccata inizialmete anche per la mia perenne insicurezza, ma ora le cose vanno meglio e mi sento perfettamente soddisfatta da un uomo, ma quando penso ah ora sto bene le ossessioni ritornano, non so come fare vorrei ritrovare la mia serenità grazie!
[#1]
Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Cara ragazza,
è la prima a parlare di ossessioni e condivido pienamente con lei l'utilizzo di questo termine per descrivere i suoi pensieri.
Mi sembra che lei abbia bisogno di contattare uno psicologo- psicoterapeuta per elaborare questa scoperta fatta rispetto all'omosessualità di suo padre altrimenti tornerà sempre a galla in alcuni momenti della sua vita, invece forse è arrivato il momento di andare oltre e vivere più serenamente la sua sessualità.

Un caro saluto

Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it

[#2]
Dr. Daniele Regini Psicologo 36 3
Gentile Utente,
non provando alcuna attrazione nei confronti di ragazze, ed essendo attratta invece da ragazzi non credo si possa parlare di omosessualità.
Se come dice Lei vive questi pensieri e queste paure in maniera ossessiva, le consiglio di consultare uno psicologo che la aiuti ad affrontare l'omosessualità di suo padre che nonostante sia stata rivelata già da un po' di anni continua ad avere degli effetti su di Lei.
Personalmente Le consiglierei una terapia che coinvolga anche Suo padre (ad esempio con una terapeuta sistemico relazionale).

Distinti Saluti

Dr. Daniele Regini

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, per ogni giovane il padre rappresenta - o dovrebbe rappresentare - una figura di riferimento importante la cui perdita, quando avviene, ci fa sentire come se venisse a mancarci la terra sotto i piedi. Nel suo caso è possibile parlare metaforicamente di perdita, dato che una parte considerevole di ciò che lei attribuiva a suo padre, ovvero la sua virilità, è ai suoi occhi andata perduta. È comprensibile quindi che lei si sia sentita destabilizzata.

L'espressione "a detta di molti" non ha senso in questo caso, perché quei "molti" non si sono probabilmente mai trovati ad affrontare ciò che sta affrontando lei.

Dovrebbe ricercare l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta per ristabilirsi, come già suggerito dai colleghi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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