Psicoterapetua: registrazioni ed altri dubbi
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Gentile ragazza,
Registrare le sedute e' una pratica piuttosto comune. In ogni caso poiché le motivazioni possono essere diverse, devono essere spiegate prima della richiesta del consenso per la registrazione. Se la cosa dovesse infastidirla o crearle problemi credo sarebbe opportuno che si confrontasse da subito con la sua terapeuta prima che si creino dei "non detti" che potrebbero ostacolare la formazione dell'alleanza terapeutica.
Un saluto
Registrare le sedute e' una pratica piuttosto comune. In ogni caso poiché le motivazioni possono essere diverse, devono essere spiegate prima della richiesta del consenso per la registrazione. Se la cosa dovesse infastidirla o crearle problemi credo sarebbe opportuno che si confrontasse da subito con la sua terapeuta prima che si creino dei "non detti" che potrebbero ostacolare la formazione dell'alleanza terapeutica.
Un saluto
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
[#2]
Utente
La ringrazio, certamente me lo ha chiesto, ma non so perchè ho reagito stupita alla cosa ieri pomeriggio e ho pensato di chiederlo in questo forum di esperti nel campo molto piu' di me visto che sono agli inizi.
Purtroppo tendo per carattere a fidarmi poco delle persone, in senso generale.
Grazie.
Purtroppo tendo per carattere a fidarmi poco delle persone, in senso generale.
Grazie.
[#3]
Gentile utente, per alcuni terapeuti la registrazione delle sedute fa parte del loro metodo per tenere tutto sotto controllo: possono rivedersi la seduta successivamente e verificare che abbiano lavorato al meglio. E durante il replay possono anche cogliere dettagli che magari erano loro sfuggiti durante la seduta.
Il terapeuta deve ad ogni modo avere il suo consenso preventivo e farle firmare un modulo per la privacy, e ovviamente il materiale è riservato e non verrà a conoscenza di nessun'altro all'infuori del terapeuta (o dei suoi stretti collaboratori, se ce ne sono).
Sto parlando naturalmente di videoregistrazione, ma anche per la registrazione del solo parlato vale la stessa cosa.
Cordiali saluti
Il terapeuta deve ad ogni modo avere il suo consenso preventivo e farle firmare un modulo per la privacy, e ovviamente il materiale è riservato e non verrà a conoscenza di nessun'altro all'infuori del terapeuta (o dei suoi stretti collaboratori, se ce ne sono).
Sto parlando naturalmente di videoregistrazione, ma anche per la registrazione del solo parlato vale la stessa cosa.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Utente
Vi ringrazio nuovamente.
Diciamo che sono al secondo colloquio, mi ha consigliato di procedere iniziando con 1/3 colloqui per conoscere me e la mia vita, poi passeremo a curare i sintomi degli attacchi di ansia cercando di capire cosa scatena tutto questo in me.
Anche se so che è presto e su queste cose non c'è una fine di tutto...come mai però già al secondo colloquio, mi sento un po' più agitata ?
Forse perchè sono in fase di autoanalisi ?
Diciamo che sono al secondo colloquio, mi ha consigliato di procedere iniziando con 1/3 colloqui per conoscere me e la mia vita, poi passeremo a curare i sintomi degli attacchi di ansia cercando di capire cosa scatena tutto questo in me.
Anche se so che è presto e su queste cose non c'è una fine di tutto...come mai però già al secondo colloquio, mi sento un po' più agitata ?
Forse perchè sono in fase di autoanalisi ?
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La sua agitazione può dipendere dal fatto che le sedute sono registrate oppure da qualche altro fattore, ma in ogni caso ha il dovere - verso se stessa - di farlo presente al terapeuta.
Quando il paziente non si sente sereno uscendo dalle primissime sedute, può trattarsi di un problema di relazione terapeutica ancora non ben instaurata. È fondamentale trovarsi bene "a pelle" con il proprio terapeuta e nel suo caso, visto che è diffidente, l'aspetto relazionale è importantissimo.
Gliene parli, e vedete insieme di aggiustare il tiro.
Cordiali saluti
Quando il paziente non si sente sereno uscendo dalle primissime sedute, può trattarsi di un problema di relazione terapeutica ancora non ben instaurata. È fondamentale trovarsi bene "a pelle" con il proprio terapeuta e nel suo caso, visto che è diffidente, l'aspetto relazionale è importantissimo.
Gliene parli, e vedete insieme di aggiustare il tiro.
Cordiali saluti
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Gentile ragazza,
Concordo con il collega nel suggerirle di parlare di queste sue sensazioni con la terapeuta e di cercare di capire insieme a lei da cosa può dipendere questa sua agitazione. Magari e' la paura di intraprendere il percorso, oppure non si sente a suo agio nell'essere registrata, insomma e' fondamentale mettere in campo le proprie emozioni e sensazioni, anche le più spiacevoli, al fine di evitare la formazione di "non detti" che potrebbe ostacolare il suo percorso.
In bocca al lupo!
Concordo con il collega nel suggerirle di parlare di queste sue sensazioni con la terapeuta e di cercare di capire insieme a lei da cosa può dipendere questa sua agitazione. Magari e' la paura di intraprendere il percorso, oppure non si sente a suo agio nell'essere registrata, insomma e' fondamentale mettere in campo le proprie emozioni e sensazioni, anche le più spiacevoli, al fine di evitare la formazione di "non detti" che potrebbe ostacolare il suo percorso.
In bocca al lupo!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 24k visite dal 09/02/2010.
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