Infanzia triste e traumatica: ho paura
Salve, ringrazio intanto chi vorrà rispondere al mio perenne dubbio. Mi manca non avere avuto una famiglia di origine unita e serena, quanto piuttosto un padre quasi assente a causa dello strapotere di una madre insensibile, anaffettiva e convinta di reggere lei la famiglia grazie al suo carattere autoritario. Non ricordo un abbraccio nè un gesto affettuoso, solo botte e urla ad ogni minima incomprensione, io bimba molto sveglia, la prima della classe ma anche piuttosto ribelle nei miei pensieri e atteggiamenti che sono stati precocemente quelli di un' adulta; a soli 13 anni volendo studiare in un'altra città dove si trovavano le superiori andai con l'autobus a iscrivermi in maniera perfettamente autonoma, io che se c'era un problema da risolvere a casa parlavo tranquillamente al telefono invece di mia madre perchè lei non si espremeva correttamente, a 18 anni la fuga in un'altra città per studiare all'università e sganciarmi dalla mia famiglia ma i continui ricatti di mia madre di tagliarmi i viveri alla prima occasione di diverbio verbale, hanno reso tutto faticosissimo, ce l'ho fatta però a laurearmi a trovare da sola un buon lavoro in banca a sposarmi e trovare un uomo (più grande di me di 12 anni) assolutamente presente, sensibile, affettuoso e ad avere un bimbo con il quale riesco ad avere la pazienza più infinita (io che avevo il terrore di diventare come mia madre), beh qualcuno penserebbe dove sta il problema, non sono sicura di avere buttato il passato alle mie spalle, ora che mi ritrovo a passare molti momenti con il cuore in gola e il pianto dietro l'angolo, quando il telefono suona e ho l'ansia al pensiero di dover rispondere e non so neanche chi sia, ora che mi sembra di essere enormemente in credito verso la vita per quello che la mia infanzia mi ha tolto, ho paura di non farcela a volte, ho paura di non poter dare a mio figlio quello che è mancato a me, perchè prima o poi diventerò come lei mia madre, lei che a soli otto anni prima di andare a scuola mi minacciò di venire a scuola e dire a tutti quanto era poco brava bambina e quel giorno, a dispetto di tutte le altre volte, venne veramente davanti ai compagnetti di classe, con una maestra esterefatta per l'assurda descrizione non rispondente alla visione di una ragazzina sempre a modo, educata e diligente...perchè malgrado la mia vita apparentemente bella e felice ho questa sensazione di peso al cuore, di tristezza come un sottofondo musicale che non mi abbandona mai, come ne posso uscire, se c'è una via d'uscita...ho paura che prima o poi questo stato latente di tristezza possa degenerare e rovinare tutto...grazie
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Gentile Utente,
è straordinario quello che è riuscita a fare in tutti questi anni, trovare un suo equilibrio, in un ambiente che invece tendeva a non permetterle una emancipazione. Ha dovuto sempre lottare contro le difficoltà e la volontà forte che possiede, l'ha aiutata a venire fuori da tutte le situazioni che ha descritto. Ora la sua vita all'esterno è tranquilla, ma i mostri interni che vengono dal passato si stanno riaffacciando, perché? Perché chiedono di essere elaborati: lei fino a poco tempo fa è andata avanti con la forza della disperazione, lei è una donna, che nella "tempesta" non si perde d'animo e va avanti, anche se a fatica, soffrendo; il mondo esterno non le fa paura e riesce ad affrontarlo, ma non è abituata ad affrontare il suo mondo interno, quindi le fa paura.
La soluzione a mio parere è cercare l'aiuto di un analista, per elaborare i vissuti del suo passato; lei ha accumulato esperienze, perché era costretta ad agire per non essere sopraffatta, ma i fatti vanno "digeriti", poco per volta e lei non è abituata a farlo, ma ora sta sorgendo in lei anche questa necessità.
Inizi un percorso di analisi con uno psicoanalista e vedrà che questi "mostri" piano piano verranno depotenziati.
Ricordi che ha una grande spinta alla vita e che quello che ha fatto fuori, può benissimo farlo anche dentro di lei
AUGURI VIVISSIMI
Dr. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
è straordinario quello che è riuscita a fare in tutti questi anni, trovare un suo equilibrio, in un ambiente che invece tendeva a non permetterle una emancipazione. Ha dovuto sempre lottare contro le difficoltà e la volontà forte che possiede, l'ha aiutata a venire fuori da tutte le situazioni che ha descritto. Ora la sua vita all'esterno è tranquilla, ma i mostri interni che vengono dal passato si stanno riaffacciando, perché? Perché chiedono di essere elaborati: lei fino a poco tempo fa è andata avanti con la forza della disperazione, lei è una donna, che nella "tempesta" non si perde d'animo e va avanti, anche se a fatica, soffrendo; il mondo esterno non le fa paura e riesce ad affrontarlo, ma non è abituata ad affrontare il suo mondo interno, quindi le fa paura.
La soluzione a mio parere è cercare l'aiuto di un analista, per elaborare i vissuti del suo passato; lei ha accumulato esperienze, perché era costretta ad agire per non essere sopraffatta, ma i fatti vanno "digeriti", poco per volta e lei non è abituata a farlo, ma ora sta sorgendo in lei anche questa necessità.
Inizi un percorso di analisi con uno psicoanalista e vedrà che questi "mostri" piano piano verranno depotenziati.
Ricordi che ha una grande spinta alla vita e che quello che ha fatto fuori, può benissimo farlo anche dentro di lei
AUGURI VIVISSIMI
Dr. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 08/02/2010.
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