Un certo punto mio marito non riesce più

Buongiorno, leggendo altri consulti ho deciso di parlare con voi del mio problema di coppia.Sono sposata da 20 anni con un uomo stupendo,abbiamo due splendide figlie ed entrambe fortemente volute, siamo una coppia affiatata ma nell'ultimo anno si sono verificati alcuni episodi che hanno in qualche modo destibilizzato il nostro rapporto intimo, cioè nonostante ci sia una forte attrazione fisica e chimica nell'atto sessuale ad un certo punto mio marito non riesce più a mantenere l'erezione. All'inizio ne abbiamo parlato con tranquillità, cercando di esorcizzare con battutine su entrambi l'inconveniente,poi io ho iniziato a farmi mille domande e le risposte che mi sono data mi hanno buttato in un tunnel senza fine. Ho preso coraggio e ne ho parlato con lui dicendogli tutti i miei pensieri più contorti e le conclusioni a cui ero arrivata, chiedendogli di essere più franco possibile perchè io purtroppo non so ancora leggere nel pensiero. Lui però non sa spiegarsi la cosa dicendomi che mi desidera ancora come il primo giorno, guardandolo negli occhi so che non mi sta mentendo ma dall'altra parte ho il dubbio che incalza(forse non gli basto più, forse come si dice è stanco della solita minestra), anche se negli anni siamo riusciti ad avere sempre un'intesa sessuale più che ottima ora non riesco a soddisfarlo, perchè per me il suo desiderio appagato è il massimo raggiungimento di piacere. Oggi dopo l'ennesimo tentativo andato in fumo gli ho detto che io ci sarò quando lui mi vorrà ma che io non posso più cercarlo, da una parte perchè non voglio che si senta costretto quando lo cerco e dall'altra parte perchè non riuscirei più a sopportare un altro fallimento tra di noi. Vi prego ho bisogno di sapere se sto aiutando mio marito oppure lo sto opprimendo, se queste cause possono essere imputabili anche ad un problema fisico oppure no.Preciso che mio marito è un ragazzo di 45 anni.
Moglie innamorata
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
Credo che innanzitutto sarebbe necessaria una visita medica (andrologo) per escludere possibili cause organiche anche rispetto all'apparente assenza di cause che potrebbe giustificare questi episodi. Da quanto riporta, infatti, sembrerebbe esserci tra voi un dialogo rispetto a questo argomento, nonchè un'assenza di altre problematiche all'interno del vostro rapporto. Suo marito inoltre non sembrerebbe essere in grado di spiegare il perchè di queste perdite di erezione. E' possibile che le rispettive preoccupazioni (da parte sua di non essere più attraente o di non piacergli più, da parte di suo marito un possibile senso di colpa e di vergogna per non essere più "all'altezza della situazione") stiano influenzando il momento del rapporto sessuale caricandolo di aspettative che puntualmente vengono disattese.
Considerato che questa situazione è ormai invariata da un anno e che lei sembra essere arrivata al punto di non tollerare altri "fallimenti", se gli accertamenti dovessero escludere cause organiche, credo sarebbe opportuno considerare l'idea di una valutazione da uno psicologo/psicoterapeuta.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Utente
Utente
Ringrazio per la risposta celere che la Dott.ssa mi ha dato, ma vorrei sapere nel fratempo come mi devo comportare per non far sentire mio marito in difficoltà,in attesa di una visita dallo specialista che mi ha consigliato fare.
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile Signora,
innanzitutto bisogna dire che problemi di questo tipo sono molto più diffusi di quanto si possa pensare. Negli ultimi anni si parla molto di più di questi disturbi e pertanto sembrano anche più frequenti. Anche se si usa distingure tra problemi di origine organica e origine psicogena, in tutti i casi, il fattore psicologico pesa moltissimo determinando stati di depressione e ansia che aggravano la condizione organica.
In un uomo è profondamente frustrante vivere un'esperienza del genere. Pensi che già un singolo episodio provoca una preoccupazione notevole fino a genereare una vera e propria ansia da prestazione. Un momento che dovrebbe essere piacevole si trasforma così in un esame impietoso.
Consideri che in questi casi il giudizio della partner può essere determinante, la sua insoddisfazione, il risentimento, il dubbio che qualcosa sia cambiato nel rapporto, possono portare alla creazione di un vero e proprio circolo vizioso. Anche lo scherzarci su a volte non è sufficiente a dissipare le insicurezze maschili, comunque è un messaggio che l'episodio non è passato inosservato.
Possono essere molteplici le ragioni per cui suo marito si trova di fronte a questo problema, e non per forza che la desideri di meno rispetto a un tempo. Ma perchè lei pensa di non riuscire a soddisfarlo? E perchè gli dice che non lo cercherà più perchè non può sopportare un altro fallimento fra voi? E' come se gli stesse dicendo che se non è tutto così perfetto fra di voi allora il rapporto non è all'altezza delle sue aspettative. Così facendo lo mette di fronte alla paura peggiore, ovvero quella di deluderla, di non essere all'altezza della situazione.
Ci pensi su e ci faccia sapere.
Cordialmente


Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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Utente
Utente
quindi dicendogli che non lo avrei più cercato fino a quando non fosse stato lui a volermi ho peggiorato la cosa? Ero talmente offuscata dalle mie paure che non ho pensato a quanto dolore provasse lui.Quanto male gli ho fatto...........che egoista che sono stata. Grazie Dott.ssa con le sue parole mi ha aperto un mondo a cui non avevo pensato. Adesso come posso fargli capire che per me lui è UNICO, ho il timore che standogli troppo "dietro" lui possa sentirsi oppresso ancora di più.Vorrei potergli dire quello che provo, ma non vorrei ferirlo ulteriormente. E comunque per quanto riguarda il nostro rapporto, penso sia perfetto per noi come coppia di vita, abbiamo un dialogo a 360°, ancora oggi sento le farfalle allo stomaco quando penso a lui e quando lo guardo negli occhi mi perdo ancora. Fra noi il sesso non è mai stato al primo posto, ma un complemento che ci unisce anche nei piaceri della carne. Da qui nasce la mia angoscia di non essere io alla sua altezza di non bastargli più fisicamente, anche se so che mi ama ancora.
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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215
Gentile utente,
è possibile che nei rapporti sessuali sia in una storia che dura da anni sia in una storia che dura da mesi ci possano essere delle situazioni in cui l'uomo perde la sua erezione. I motivi possono essere diversi e possono riguardare sia il campo andrologico che psicosessuologico. Come dice la collega anche il mio invito è di rivolgervi da specialisti che possano aiutarvi ad affrontare insieme il momento. Tuttavia agganciandomi ad una sua frase" Fra noi il sesso non è mai stato al primo posto, ma un complemento che ci unisce anche nei piaceri della carne" vorrei invitarla a considerare la sessualità non solo come qualcosa legata all'erezione e quindi alla penetrazione ma qualcosa legata ai piaceri del contatto, del bacio dei preliminari e decidendo in alcune situazioni, di non penetrare nonostante ci possa essere l'erezione. Giocare con il sesso in modo che nonostante non ci sia erezione il contatto tra voi possa continuare utilizzando altre forme per arrivare al piacere sessuale.
Potrei consigliarvi anche di andare insieme in una libreria e comprare un qualunque libro sulla sessualità. Quello che vi piace di più.
Tutto questo vi può aiutare anche se non esclude chiaramente un aiuto di un professionista.

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Cara Signora,
sento che lei è comunque molto ansiosa e non so se un semplice consulto su internet riuscirà a dissipare i suoi dubbi.
Guardi che lei è molto fortunata ad avere accanto a sè l'uomo che ama, con il quale è riuscita a costruire un matrimonio felice. Si ritenga una privilegiata e goda anche semplicemente di questo. La sua felicità è già un modo per far sentire il suo uomo soddisfatto, importante e appagato.
Non so se lei è abituata a confidarsi molto con suo marito, da ciò che lei dice parrebbe di sì, però voglio farle notare che non è indispensabile dire proprio tutto al proprio compagno. So che è molto bello riuscire a condividere praticamente ogni cosa, ma è anche importante mantenere dei confini. Questo serve anche a preservare un certo mistero rispetto all'altro che, in questo modo ha sempre qualcosa da scoprire di noi.
Un ultima osservazione, non ci ha detto se suo marito in questo momento ha qualche preoccupazione, magari in un altro campo della sua vita. Tenga conto che anche uno stress, un evento particolare, un problema di lavoro o con un familiare possono influire nell'inimità sessuale.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
In effetti non si trova benissimo sul lavoro e spesso sfoga con me le sue frusazioni, cerco di sostenerlo, di capirlo e ultimamente la madre gli rinfaccia il fatto che lui non parli con sua sorella (si sta separando).
Quanto sono stata stupida.
Grazie e seguirò comunque ogni vostra indicazione in merito. Grazie ancora.
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