Bambino di 6 mesi che si addormenta e sveglia urlando

Buongiorno, mio figlio di 6 mesi e mezzo da quando aveva due mesi (periodo in cui ha iniziato a soffrire di mal di pancia, scomparsi a cinque mesi e mezzo) piange quando deve addormentarsi (fino a un paio di settimane fa, urlava almeno un quarto d'ora, ora piange in modo meno violento per alcuni minuti) e si sveglia urlando disperato (tuttora).
Questo accade solo di giorno, mentre di notte la cosa non si verifica.Di notte infatti ci sono notti in cui si sveglia ogni ora, altre in cui si sveglia ogni 3 ore, e rare notti in cui si sveglia dopo otto ore di sonno, magari con qualche "aiuto" perchè sento che si agita e fa un frigno, gli do il ciuccio che ancora non sa prendersi da solo e allora si riaddormenta istantaneamente.
Di giorno lo addormentiamo in braccio, cercando di metterlo nel suo lettino quando ancora è cosciente, e tirandolo di nuovo su se si mette a piangere, e così via.
La sera si addormenta al seno e poi viene messo nel suo lettino che è ancora in camera nostra (è ancora allattato e ha comiciato lo svezzamento 10 giorni fa), e solo a volte si sveglia urlando come fa di giorno, entro un paio d'ore da quando si è addormentato.
Di giorno dorme circa 30 minuti-1 ora entro due ore dalla poppata, e al pomeriggio dorme un paio d'ore tra le due e le cinque (durante questa "nanna lunga" si sveglia però urlando 2-3 volte, e chiaramente ha ancora sonno, per cui o si riaddormenta subito dandogli il ciuccio, oppure stando in braccio un poco, in genere un minuto o due al massimo).
Quale è il problema di questi risvegli, e come possiamo fare per aiutarlo ad avere un sonno più sereno, sia di giorno, che di notte? Infatti mi pare che non sappia bene affrontare i momenti di sonno leggero, e di avere bisogno di un aiuto esterno per addormentarsi. Inoltre, i suoi pianti sono molto violenti, è un bambino che non dà "segnali deboli" o che piangiotta. Sembra che non possa aspettare e che abbia bisogni estremi ed immediati. E' normale questo? C'è chi consiglia di lasciarlo piangere per insegnargli ad addormentarsi, ma la cosa non mi ispira (specie perchè è un bambino che piange in modo subito parossistico e violento, non ha mezze misure). O forse sbagliamo e dovremmo lasciarlo piangere? O che altro possiamo fare? Non sappiamo come aiutarlo e recuperare al contempo giorni e notti serene (e con un numero di ore di sonno accettabili per la mamma che lo gestisce di notte!).
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signore, avete già sentito il parere del pediatra?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Sì, ci ha detto di attendere e vedere cosa succede...oppure di applicare il metodo "fate la nanna". Di entrambe le cose non siamo convinti, anche perchè aspettiamo da 4 mesi ormai e lui ripete solo di attendere. Alla domanda su quanto attendere e cosa fare se arrivato quel momento non sono cambiate le cose, ha detto che lui è un pediatra e non un pedagogista.

Quindi, cerchiamo aiuto altrove.

Speriamo che Lei o un suo collega possiate aiutarci!

Davide di giorno si sveglia proprio terrorizzato, rotea gli occhi, è paonazzo, si divincola e a volte bisogna tenerlo in braccio e cercare di distrarlo anche 20 minuti prima che si calmi.

Inoltre non capiamo perchè alcune notti faccia 7-8 ore di sonno, e altre (moooolto più spesso) si svegli ogni ora...siamo allo stremo!

Grazie sin d'ora per l'aiuto che potrà darci!
[#3]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
il vostro bambino è molto piccolo, e diventa quindi ancora più compless distinguere eventuali cause organiche, da altre di origine psicologica.

Ha scritto che fino a poco tempo fa ha avuto problemi con le coliche: spesso in questi casi si crea un'associazione errata tra il dolore fisico e la modalità di esprimerlo con il pianto. Scrivo errata nel senso che per un neonato è pressochè impossibile discriminare quale sia la fonte del suo malessere, ma semplicemente quando c'è qualcosa che non va (dal dolore fisico al senso di solitudine), la modalità di esprimesrsi è attraverso il pianto.

Vista la vostra preoccupazione e la comprensibile stanchezza, potete provare a consultare n neuropsichiatra infantile, che potrà visitare per bene il piccolo e cercare insieme a voi delle strategie da sperimentare. Non si tratta infatti di trovare la ricetta giusta in assoluto, ma di identificare una strada che sia per voi genitori perseguibile.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sono d'accordo con il parere della collega, e aggiungo che mentre è perfettamente comprensibile che voi siate preoccupati e stremati dai pianti del vostro bambino, apparentemente inspiegabili, è importante che non vi facciate prendere dall'ansia, perché in tal modo rischiereste di trasmetterla anche a lui.

La cosa migliore è rivolgervi allo specialista NPI,

- primo: perché potrà togliervi il dubbio che il piccolo stia bene dal punto di vista fisico.

- Secondo: per capire se possano esserci motivi di tipo comportamentale che provocano i pianti.

Da qui sarebbe impossibile capire cosa sta succedendo, è necessaria la visita di persona.

Cordiali saluti
[#5]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio caldamente entrambi per il suggerimento. Non conosco però specialisti del settore che indicate. Io abito a Padova: dove posso trovare un elenco degli specialisti, o come farmi indicare uno specialista fidato, vista anche la tenera età del mini paziente?