La mia vita si sono ripresentati tali problemi
Gentili Dottori,
sono uno studente prossimo alla laurea, soffro di disturbi legati all'ansia e di una specie di blocco emotivo in questo periodo, dovuto probabilmente a conflitti interiori.In passato sono già stato per 4 anni in psicoterapia più o meno per gli stessi motivi, e ora probabilmente visto il periodo "decisivo" per la mia vita si sono ripresentati tali problemi. Mi sono rivolto nuovamente allo psicoterapeuta che mi ha seguito in precedenza, confermandomi che si tratta grosso modo dei disturbi di cui vi parlo. Ho alcuni dubbi sul fatto di rientrare in analisi: oltre a quelli economici, non mi fido completamente del terapeuta, nel senso che, nonostante in passato sia riuscito a "sbloccarmi" con lui e a portare a termine gli studi, ricordo anche come mi sentivo durante l'analisi: ogni qual volta mi facesse notare (anche con l'uso di metafore) qualche mio problema, o mancanza, io mi sentivo come se fossi malato, e il successivo senso di colpa mi ha condizionato anche un pò nei rapporti,per paura che certi miei atteggiamenti fossero collegati a queste mie mancanze. A ciò si unisce forse il fatto che questa persona non mi è troppo simpatica.
Mi chiedo allora se sentirsi in tal modo durante l'analisi è un dazio necessario da pagare (forse mi sento giudicato indirettamente) oppure dovrei pensare bene a chi rivolgermi.
Ringrazio per i Vostri suggerimenti.
sono uno studente prossimo alla laurea, soffro di disturbi legati all'ansia e di una specie di blocco emotivo in questo periodo, dovuto probabilmente a conflitti interiori.In passato sono già stato per 4 anni in psicoterapia più o meno per gli stessi motivi, e ora probabilmente visto il periodo "decisivo" per la mia vita si sono ripresentati tali problemi. Mi sono rivolto nuovamente allo psicoterapeuta che mi ha seguito in precedenza, confermandomi che si tratta grosso modo dei disturbi di cui vi parlo. Ho alcuni dubbi sul fatto di rientrare in analisi: oltre a quelli economici, non mi fido completamente del terapeuta, nel senso che, nonostante in passato sia riuscito a "sbloccarmi" con lui e a portare a termine gli studi, ricordo anche come mi sentivo durante l'analisi: ogni qual volta mi facesse notare (anche con l'uso di metafore) qualche mio problema, o mancanza, io mi sentivo come se fossi malato, e il successivo senso di colpa mi ha condizionato anche un pò nei rapporti,per paura che certi miei atteggiamenti fossero collegati a queste mie mancanze. A ciò si unisce forse il fatto che questa persona non mi è troppo simpatica.
Mi chiedo allora se sentirsi in tal modo durante l'analisi è un dazio necessario da pagare (forse mi sento giudicato indirettamente) oppure dovrei pensare bene a chi rivolgermi.
Ringrazio per i Vostri suggerimenti.
[#1]
Gentile ragazzo,
nutrire stima professionale e fiducia verso il terapeuta è fondamentale per la buona riuscita di una terapia, indipendentemente dall'orientamento della stessa.
Tuttavia io credo che sia necessario lavorare anche su come ti senti quando il terapeuta ti fa notare qualcosa; il senso di colpa che ne deriva e la paura per delle "mancanze" non sono sentimenti e stati così banali.
La psicoterapia è fatta anche di momenti in cui come paziente può sentirsi scoraggiato, triste, magari anche giudicato o colpevolizzato, ma qui la maniera per uscirne è affronatre la questione con il terapeuta, con onestà e franchezza.
nutrire stima professionale e fiducia verso il terapeuta è fondamentale per la buona riuscita di una terapia, indipendentemente dall'orientamento della stessa.
Tuttavia io credo che sia necessario lavorare anche su come ti senti quando il terapeuta ti fa notare qualcosa; il senso di colpa che ne deriva e la paura per delle "mancanze" non sono sentimenti e stati così banali.
La psicoterapia è fatta anche di momenti in cui come paziente può sentirsi scoraggiato, triste, magari anche giudicato o colpevolizzato, ma qui la maniera per uscirne è affronatre la questione con il terapeuta, con onestà e franchezza.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo,
è molto importante sentirsi a proprio agio con il terapeuta scelto, poichè la relazione terapeutica che si instaura è parte integrante della terapia stessa. Indubbiamente ciò che lei prova durante la seduta va portato in analisi perchè può essere profondamente significativo. Tuttavia, se lei non sente di voler proseguire con questo terapeuta, può cambiare e magari sceglierlo più accuratamente la prossima volta.
Cordiali Saluti
è molto importante sentirsi a proprio agio con il terapeuta scelto, poichè la relazione terapeutica che si instaura è parte integrante della terapia stessa. Indubbiamente ciò che lei prova durante la seduta va portato in analisi perchè può essere profondamente significativo. Tuttavia, se lei non sente di voler proseguire con questo terapeuta, può cambiare e magari sceglierlo più accuratamente la prossima volta.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli
Psicologa Psicoterapeuta Aneb
psicologia.udine@gmail.com
[#3]
Utente
Grazie ancora per le Vostre risposte, a questo punto mi sembra che sia il caso di far presente questi miei stati d'animo al terapeuta, anche perchè bisogna dire che stima professionale ne nutro nei suoi confronti, quindi non metto in discussione totalmente la terapia ma questi aspetti, che sicuramente mi condizionano un pò.
Cordiali Saluti.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 25/01/2010.
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