Tornare in famiglia per i figli

Lui, separato da due anni di fatto. Da un anno fuori di casa e separato di diritto. L'ho conosciuto già nel suo status di separato. Un amore grande grande, assoluto. Ma ha due figli di cui uno down. La moglie ha fatto di tutto per allontanargli i ragazzi. Guerre continue. Fino all'intervento di una psicologa che richiede il suo ritorno in famiglia per il bene del ragazzo down. Anche la moglie richiede un sostegno psicologico. Infine lui torna in casa. Con sofferenza. Ma ci sono i figli. Abbiamo continuato a vederci e a sentirci. Con uno struggimento sempre più grande. Fino a quando da 15 giorni fa ha deciso di non sentirmi più. Le ultime parole che mi ha detto l'ultima volta che ci siamo sentiti, sono state "sei una donna unica nell'universo femminile" - "devo prendere una decisione prima di giungere al limite di perdere me stesso" - "vorrei andare lontano ma non posso farlo per mio figlio" - "quello che c'è tra noi è forte, profondo, vorrei vivere quest'amore in maniera completa" - E il nostro modo di dirci "SEMPRE" con voce piena di dolore. Ora non mi risponde al telefono, ma il "nostro" numero è sempre attivo. Preciso che tra noi la sincerità è sempre stata estrema. Anche quando abbiamo avuto un momento analogo. Pertanto non capisco adesso questa assenza improvvisa. Mi ha detto in anticipo della sua intenzione di riprovare e io sapevo che sarebbe avvenuto. Forse che il continuare a sentirci possa minare questo tentativo? E allora perché non dirlo chiaramente, non voglio più sentirti? Basterebbe mentire: "sono felice come sto". Basterebbe gettare la scheda telefonica per lanciarmi un messaggio! Invece no! Il nostro telefono è acceso e io gli mando messaggi solo per continuare a dirgli il mio amore.
Quattro giorni fa un messaggio: "Ci sono persone nella vita che non puoi permetterti di perdere perché sarebbe come smarrire un po' se' stessi: sono quelle che ti fanno sentire speciale. Entrare nel loro mondo significa sentirti al sicuro, come se le cose più brutte scomparissero d'incanto e le paure si affievolissero fino a diventare un alito di vento"... E io sono qui, in attesa che la forza di questo amore lo aiuti a trovare una strada alternativa che ci possa far essere felici senza far soffrire questi ragazzi. Abbiamo entrambi più di 50 anni, e non ho dubbi sulla forza dei nostri sentimenti. Sto provando a vivere la mia vita, uscire, andare in vacanza, avere pernsieri positivi. Ma a volte lo sconforto è così profondo che mi sento spenta. Poi penso che non posso arrendermi, lui è me.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Caro Utente,
lei ha vissuto un amore forte, potente, intenso e sincero, però, forse in questo momento dovrebbe cercare di capire, rispettare ed elaborare, il messaggio che le sta mandando il suo LUI, "devo prendere una decisione prima di giungere al limite di perdere me stesso", la invito a riflettere rispetto al fatto che in alcuni momenti per mantenere SE' STESSI bisogna abbandonare qualcosa che, si pensa, metterebbe tutto in discussione e questo sarebbe distruttivo, più del dolore che si prova nello stare lontano dalla persona amata.

Saluti.

Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it

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Dr. Daniele Regini Psicologo 36 3
Gentile utente,

sebbene la situazione che si trova a vivere Lui oggi può apparire molto più frequente di quanto avveniva in passato, ciò non significa che non sia difficile.
Lui si trova come sospeso tra due mondi; da una parte quello della storia vissuta con Lei utente che sembra avergli dato la forza per fare qualunque cosa, anche lasciare tutto per andare lontano; dall'altra si trova di fronte ai suoi "obblighi" verso i propri figli, che soprattutto nei confronti di un figlio disabile possono aver portato in lui un senso di responsabilità ancora maggiore.
Sa che deve prendere una decisione per non "perdere se stesso" però questa non è facile, perchè ora come ora forse prendere la strada verso uno dei due mondi significherebbe perdere lo stesso una parte di sè; e così continua e cerca disperatamente di mantenere aperte le due strade.
Forse è proprio per questo che non le mente perchè significherebbe mentire a se stesso e perdere una parte di se; forse ancora non è pronto a questo...

Dr. Daniele Regini

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa, grazie per la sollecita risposta. Coscientemente so che ha bisogno di tempo e di solitudine. Ma credo anche che non abbia, al momento, chiuso tutti i canali tra noi (il telefono acceso, l'ultimo messaggio). Ma anch'io ho un problema. Non riesco a farmene una ragione, non riesco a pensare che ho perso l'amore più grande della mia vita. E piango. Lacrime su lacrime. L'unica consolazione è la fiducia in quest'amore che prima o poi troverà la strada per viversi appieno. Leggo che Lei è una psicoterapeuta familiare. Come si ricostruisce una famiglia quando ci si è distrutti per anni, senza risparmio di colpi? Quando si sono utilizzati i figli come ricatto? Quando il ritorno è frutto di un ricatto? Preciso che queste cose non gliele ho mai dette, non potevo indirizzare la sua scelta. Ho solo accettato, pur non credendoci e non condividendo. Ma forse non ho accettato, ho subito la scelta, ma senza fargliene colpe, anzi dandogli conforto e supporto. Ma adesso mi manca anche questo.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Regini,
ringrazio anche Lei. Mi chiedo, è giusto che io utiizzi il canale aperto? I messaggi che gli mando, che non sono richieste ma solo il ribadire che io ci sono sempre, e che a me danno conforto, come possono incidere invece su di lui? Io non voglio fargli del male, ma vorrei anche non farne a me. Ed ora mi aggrappo all'unico spiraglio.
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Dr. Daniele Regini Psicologo 36 3
Gentile utente,
affrontare situazioni del genere non è mai facile e posso comprendere perfettamente i suoi mille dubbi ed indecisioni.
Da quello che ha scritto si capisce che Lei vorrebbe cercare di voltare pagina per non danneggiare il suo rapporto con i propri figli; allo stesso tempo è conmprensibilissimo il suo desiderio di non soffrire; forse l'unica cosa in questo momento potrebbe essere quella di parlare direttamente con Lui visto che da quello che ho capito non c'è stato neanche il tempo tra di voi per chiarire ciò che stava succedendo.
Forse questo chiarimento mancato può essere il primo passo che potrà aiutarla a capire quale sarà la strada da prendere.
Mi auguro che ciò la aiuti a trovare la serenità che cerca.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Regini,
lo so. Dovrei trovare il modo di raggiungerlo, incontrarlo e chiarire. Ma ho paura. Ho paura che ora, in questo momento così disperato, possa chiarire in maniera a me sfavorevole e chiudere anche l'unico canale aperto. Lo so, sono una pusillanime. Non ne ho il coraggio. E allora aspetto. Cosa? Di non riuscire più a reggere nell'incertezza. Ma in fondo spero che lui metabolizzi di non poter rinunciare al nostro amore. E continuo a rileggere il suo messaggio di 5 giorni fa "Ci sono persone nella vita che non puoi permetterti di perdere perché sarebbe come smarrire un po' se' stessi: sono quelle che ti fanno sentire speciale. Entrare nel loro mondo significa sentirti al sicuro, come se le cose più brutte scomparissero d'incanto e le paure si affievolissero fino a diventare un alito di vento". So che il mio amore gli ha dato sicurezza, lo ha sostenuto nei momenti più duri. Ma forse ora ha deciso che questa battaglia deve combatterla da solo. Prima o poi lo affronterò. Ma ci arriverò piena di ferite. E in quel momento riceverò il colpo di grazia. O forse (spero) il balsamo che mi riporti alla vita. Non mi piace soffrire ma ancor di più ora soffrirei senza speranza.
La ringrazio immensamente. Non sono masochista ma solo profondamente innamorata.
Grazie ancora, un cordiale saluto.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Gentile Utente,
prima di tutto mi scuso per la tarda risposta,
seconda cosa volevo provare a rispondere alle domande che mi ha posto.
E' vero è molto difficile rimettersi in una storia o famiglia in cui ci si è distrutti per anni, ma è molto difficile anche viversi una storia (che dovrebbe essere magnifica) con tanti sensi di colpa, come le ho già detto è complicato scegliere in questo momento.

Penso invece, tornando a lei, che le farebbe molto bene affrontare questi argomenti con uno psicologo-psicoterapeuta (magari sistemico-relazionale), perchè potrebbe riflettere sulle cose accadute e che stanno accadendo, per cercare di soffrire di meno e per non arrivare al momento del chiarimento con ferite.
"Prima o poi lo affronterò. Ma ci arriverò piena di ferite. E in quel momento riceverò il colpo di grazia"

Un caro saluto
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Credo che avrò effettivamente bisogno di un confronto diretto con uno specialista. Proprio per limitare i danni. Grazie