Enuresi secondaria

Gent.mi dottori, vi scrivo per sottoporvi il problema di mio figlio,3 anni e 9 mesi.Sostanzialmente da quando è nata la sorellina -maggio scorso-(meglio ancora da quando la mia pancia gravida è divenuta visibile -dicembre 2008)lui, emancipato totalmente (giorno e notte) dal pannolino nell'estate dei suoi 2 anni (sei mesi prima),ha iniziato a non trattenere la pipì, bagnando frequentemente mutande e pantaloni.Regressione normale, secondo la letteratura sul caso.Io penso però che mio figlio sia consapevole dei suoi gesti (almeno in parte)e che continui ad usare quest'arma per punirci. Tanto che, ad esempio, durante le vacanze di Natale il fenomeno è stato decisamente contenuto, quasi assente, e da quando il 7 gennaio è tornato a scuola bagna il letto quasi tutte le notti, oltre a 4/5 cambi di pantaloni al giorno. Peggio dei mesi vicini alla nascita della sorella (che ha 8 mesi).
Io sono un'insegnante e il pomeriggio passo molto tempo con i miei figli, non saprei come passarcene di più.
Non so quale è il tipo di intervento più adeguato:sgridarlo, non farci caso, rimettergli il pannolino... Non voglio mortificarlo, ma dopo un anno di questa storia non so come comportarmi.
Solo un ultimo elemento per avvalorare la mia tesi che sia un problema di natura esclusivamente psicologica. A dicembre tre giorni di vacanza tutti insieme non ha mai bagnato nè letto nè pantaloni.
Certa di un vostro riscontro, vi ringrazio per il vostro servizio e vi porgo cordiali saluti
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
è possibile che il comportamento di vostro figlio più che una forma di punizione nei vostri confronti ("che continui ad usare quest'arma per punirci") sia una richiesta di attenzione. La nascita della sorellina può aver rappresentato un momento di crisi per lui ed è possibile che questo comportamento sia un modo per dire "ci sono anch'io". Questo non significa che voi non gli stiate dando attenzione o che lo stiate trascurando, ma chiaramente ora il vostro amore e le vostre attenzioni che prima erano solo per lui devono essere divise con la sorellina (anzi essendo lei piccola e non ancora autosufficiente come lui ha bisogno di molte più attenzioni). Ovviamente queste sono solo ipotesi e per avere, o meno, una conferma sarebbe opportuno che vi rivolgeste ad un professionista (neuropsichiatra infantile o psicologo dell'età evolutiva). Questo anche per poter avere delle indicazioni sui comportamenti più opportuni da tenere.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.ma D.ssa la ringrazio per la tempestività della sua risposta. Mi rendo conto che il bimbo vive un momento di crisi e richiede attenzioni. Noi ce la mettiamo tutta per non sottovalutare i suoi bisogni, ma sulla questione pipì non sappiamo quale sia il modo giusto di reagire a questi episodi fin troppo frequenti.
Credo che seguirò il suo consiglio e cercherò di contattare un neuropsichiatra infantile o uno psicologo dell'età evolutiva.
Grazie ancora della cortesia.
Cordialissimi saluti.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
Capisco la vostra frustrazione: i tentativi che avere fatto fino ad ora non hanno portato i risultati sperati. A volte (ma capita più spesso di quanto si pensi) infatti ciò che facciamo in buona fede può farci ottenere l'effetto contrario. Vedra' che un professionista potra' darvi le indicazioni più opportune e funzionali a risolvere la situazione.
Un Caro saluto e in bocca al lupo!