Paura , tanta paura di somatizzare
Salve gentili dottori,
vi spiego brevemente la mia situazione. Ho 23 anni e sono laureato definitivamente in ingegneria con il massimo dei voti dopo due esperienze all estero . Ho una storia di amroe da ben 5 mesi e quando sto con la mia ragazza ho un senso di felicita e gioia nel mio animo mai sentito prima d ora. Il rpoblema e che lei studia fuori e sono tre settimane che non la vedo. Io non riesco piu nemmeno ad aprire un libro quando invece ero uan eprsona che i libri gli mangiava a colazione per quanti ne elggeva e studiava. Il problema e che ho una famiglia che nel caso in cui dicessi loro di voler andare a trovare pr un po di giorni la mia ragazza non mi manderebbero perche per loro e importante mantenere la tradizione. Cioe per loro andare e dormire con la mai ragazza significa convivenza e quindi per loro tutto cio e inammissibile non lo accettano. Se io pero voelssi andare fuori pr un po di giorni epr studio mi manderebbero anche al polo nord. Io questa situazione non riesco piu a sopportarla e sto male dalla mattina alla sera a volte soffro di insonnia. Ho un padre che continuamente mi dice che io non sono come mio fratello il quale e andatoa lavoro subito, che a me piace la vita comoda, che ancora sono senza lavoro( premetto che mi sono laureato un mese fa e non tre anni fa). Mi sembra che io per loro sono l oggetto della situazione. Mi hanno creato solo per poter dire davanti i loro colleghi che hanno un figlio laureato.
Da mio padre e mia amdre non ho mai ricevuto una carezza!!! Non mi dicono mai... ma non vai a trovare la tua ragazza? Se mi vedono tudiare notte e giorno sono contentissimi altrimenti no.
Come fare per uscire da questa situazione? Sono ben 4 giorni che ho nausea fortissima non riesco piu a mangiare non ce la faccio proprio a amngiare. Sento solo nostalgia della mia ragazza . Con lei ridiamo scherziami oparliamo... e uan ragazza che mi da vita. Mentre appena torno a casa l inferno io non sono piu me stesso mi chiudo in me e devo soltanto sentire lamentele dai miei genitori. Premetto che non fumo, non mi drogo, non bestemmio.... Non ho mai arrecato loro danni.
Vorrei uscire da questa situazione eprche ho paura... non sono piu me stesso... mi sono chiuso in un guscio sperando di uscirne. Vorrei davvero andare via da casa e vivere in piena liberta. Mi manca la liberta e sono oppresso dalle loro abitudini ormai medievali. Aiutatemi o datemi qualche consiglio davvero non so che fare.
Ad esempio venerdi prox vado a trovare la mia ragazza... degli amici con una scusa sono riusciti a coprirmi in modo che i miei non lo sappiano. Pero sto male eprche non vedo l ora che arrivi venerdi. Manca una sola settimana ma ho apura che possa succedere qualcosa.... Saro contnto solo quando avro raggiunto la mia ragazza... nel frattempo cosa dovrei fare? Perche i miei genitori non pensano ai miei sentimenti?
Vi ringrazio mille
Cordiali saluti
vi spiego brevemente la mia situazione. Ho 23 anni e sono laureato definitivamente in ingegneria con il massimo dei voti dopo due esperienze all estero . Ho una storia di amroe da ben 5 mesi e quando sto con la mia ragazza ho un senso di felicita e gioia nel mio animo mai sentito prima d ora. Il rpoblema e che lei studia fuori e sono tre settimane che non la vedo. Io non riesco piu nemmeno ad aprire un libro quando invece ero uan eprsona che i libri gli mangiava a colazione per quanti ne elggeva e studiava. Il problema e che ho una famiglia che nel caso in cui dicessi loro di voler andare a trovare pr un po di giorni la mia ragazza non mi manderebbero perche per loro e importante mantenere la tradizione. Cioe per loro andare e dormire con la mai ragazza significa convivenza e quindi per loro tutto cio e inammissibile non lo accettano. Se io pero voelssi andare fuori pr un po di giorni epr studio mi manderebbero anche al polo nord. Io questa situazione non riesco piu a sopportarla e sto male dalla mattina alla sera a volte soffro di insonnia. Ho un padre che continuamente mi dice che io non sono come mio fratello il quale e andatoa lavoro subito, che a me piace la vita comoda, che ancora sono senza lavoro( premetto che mi sono laureato un mese fa e non tre anni fa). Mi sembra che io per loro sono l oggetto della situazione. Mi hanno creato solo per poter dire davanti i loro colleghi che hanno un figlio laureato.
Da mio padre e mia amdre non ho mai ricevuto una carezza!!! Non mi dicono mai... ma non vai a trovare la tua ragazza? Se mi vedono tudiare notte e giorno sono contentissimi altrimenti no.
Come fare per uscire da questa situazione? Sono ben 4 giorni che ho nausea fortissima non riesco piu a mangiare non ce la faccio proprio a amngiare. Sento solo nostalgia della mia ragazza . Con lei ridiamo scherziami oparliamo... e uan ragazza che mi da vita. Mentre appena torno a casa l inferno io non sono piu me stesso mi chiudo in me e devo soltanto sentire lamentele dai miei genitori. Premetto che non fumo, non mi drogo, non bestemmio.... Non ho mai arrecato loro danni.
Vorrei uscire da questa situazione eprche ho paura... non sono piu me stesso... mi sono chiuso in un guscio sperando di uscirne. Vorrei davvero andare via da casa e vivere in piena liberta. Mi manca la liberta e sono oppresso dalle loro abitudini ormai medievali. Aiutatemi o datemi qualche consiglio davvero non so che fare.
Ad esempio venerdi prox vado a trovare la mia ragazza... degli amici con una scusa sono riusciti a coprirmi in modo che i miei non lo sappiano. Pero sto male eprche non vedo l ora che arrivi venerdi. Manca una sola settimana ma ho apura che possa succedere qualcosa.... Saro contnto solo quando avro raggiunto la mia ragazza... nel frattempo cosa dovrei fare? Perche i miei genitori non pensano ai miei sentimenti?
Vi ringrazio mille
Cordiali saluti
[#1]
(..)Perche i miei genitori non pensano ai miei sentimenti?(..)
gentile ragazzo questa che racconta è una condizione piuttosto frequente dove certi genitori cercano di mantenere solo una tradizione famigliare, un'idea o un pregiudizio su ciò che è buono e su ciò che non lo è , a discapito delle emozioni e delle reali esigenze di tutti.
E' davvero difficile uscirne sia fisicamente che psicologicamente. Tuttavia se lei vive con l'idea che possano modificare tali miti stampati nelle loro menti commette lo stesso errore. Una famiglia ha in genere un equilibrio (giusto o corretto che sia) e lotterà fino allo stremo per mantenerlo. Dovrebbe essere lei a modificarne la percezione e a vivere tale situazione in modo più sereno e per questo un aiuto psicologico è necessario.
saluti
gentile ragazzo questa che racconta è una condizione piuttosto frequente dove certi genitori cercano di mantenere solo una tradizione famigliare, un'idea o un pregiudizio su ciò che è buono e su ciò che non lo è , a discapito delle emozioni e delle reali esigenze di tutti.
E' davvero difficile uscirne sia fisicamente che psicologicamente. Tuttavia se lei vive con l'idea che possano modificare tali miti stampati nelle loro menti commette lo stesso errore. Una famiglia ha in genere un equilibrio (giusto o corretto che sia) e lotterà fino allo stremo per mantenerlo. Dovrebbe essere lei a modificarne la percezione e a vivere tale situazione in modo più sereno e per questo un aiuto psicologico è necessario.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
Gentile dottore grazie epr la risposta. Oramai l ho capito benissimo che la mia famiglia ha quelle idee e basta e io purtroopo non sono accettato. A pensare che ho 23 anni gia alureato e tutto. Io penso che soloq uando saro indipendente posso uscirne fuori davvero da questa crisi.
Ma a come ho capito lei mi sta dicendo che faccio bene ad andare a visita da uno psicologo?
Io posso anche uscire due tre sette giorni di casa per una vacanza e sot bene ma appena torno mi fannno pesare tutto e staro male il doppio.
Mi consiglio lei
Cordiali saluti
Ma a come ho capito lei mi sta dicendo che faccio bene ad andare a visita da uno psicologo?
Io posso anche uscire due tre sette giorni di casa per una vacanza e sot bene ma appena torno mi fannno pesare tutto e staro male il doppio.
Mi consiglio lei
Cordiali saluti
[#3]
(..)Ma a come ho capito lei mi sta dicendo che faccio bene ad andare a visita da uno psicologo(..)?
esattamente proprio per imparare a gestire situazione del tipo:
(..)Io posso anche uscire due tre sette giorni di casa per una vacanza e sto bene ma appena torno mi fannno pesare tutto e staro male il doppio(..)
esattamente proprio per imparare a gestire situazione del tipo:
(..)Io posso anche uscire due tre sette giorni di casa per una vacanza e sto bene ma appena torno mi fannno pesare tutto e staro male il doppio(..)
[#4]
Gentile ragazzo,
ha la fortuna di essere laureato in ingegneria, una delle poche lauree con le quali si resce ancora a trovare un lavoro in brevissimo tempo. Ha il mondo nelle sue mani. Deve solo decidere se vuole prendere in mano la situazione o no.
I suoi genitori continueranno a trattarla così finchè lei non andrà via di casa e prendrà la sua strada. In fondo lo fanno per il suo bene, forse temono che lei stia sprecando tempo utile a farsi una posizione. Non gliene può fare una colpa. Se l'hanno aiutata a studiare e mantenuto finora non può pensare che non le vogliano bene. Bisogna capirli.
Lei può fare tutto quello che vuole, se ci riflette veramente, e non ha bisogno di farsi coprire dai suoi amici. Cerchi di cominciare a costruirsi la sua vita indipendentemente dai suoi genitori. Metta a fuoco i suoi obbiettivi e vada avanti verso lo scopo. Vedrà che così conquisterà anche l'appoggio dei suoi genitori.
I migliori auguri
ha la fortuna di essere laureato in ingegneria, una delle poche lauree con le quali si resce ancora a trovare un lavoro in brevissimo tempo. Ha il mondo nelle sue mani. Deve solo decidere se vuole prendere in mano la situazione o no.
I suoi genitori continueranno a trattarla così finchè lei non andrà via di casa e prendrà la sua strada. In fondo lo fanno per il suo bene, forse temono che lei stia sprecando tempo utile a farsi una posizione. Non gliene può fare una colpa. Se l'hanno aiutata a studiare e mantenuto finora non può pensare che non le vogliano bene. Bisogna capirli.
Lei può fare tutto quello che vuole, se ci riflette veramente, e non ha bisogno di farsi coprire dai suoi amici. Cerchi di cominciare a costruirsi la sua vita indipendentemente dai suoi genitori. Metta a fuoco i suoi obbiettivi e vada avanti verso lo scopo. Vedrà che così conquisterà anche l'appoggio dei suoi genitori.
I migliori auguri
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli
Psicologa Psicoterapeuta Aneb
psicologia.udine@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 22/01/2010.
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