Una mia conoscente dire che anche lei aveva avuto attacchi d'ansia
Sono una ragazza da 19 anni.
Qualche settimana fa sono andata con il mio ragazzo in vacanza. Premettendo che il nostro rapporto è in crisi, mi sono sentita oppressa e intrappolata in una situazione che non volevo. Ho cercato di sopportare ma dopo un brevissimo litigio sono scoppiata. Non riuscivo a calmarmi, mi girava la testa avevo una gran voglia di urlare. E' stata una situazione indescrivibile. Ogni volta che ci ripenso mi sento male e piango. L'idea di essere intrappolata nelle situazioni mi spaventa a morte. Anche per questo motivo non posso prendere l'aereo. Nonostante io abbia volato almeno una ventina di volte a marzo ho preso un aereo e avevo paura ma sono riuscita a calmarmi con il pensiero "è l'ultima volta che lo faccio".A novembre mi è stato regalato un viaggio. Inizialmente ero felice invece poi sono stata male per una settimana e arrivata all'aeroporto non sono riuscita neanche a partire. Ho un istinto fortissimo ad uscire dalle situazioni che non mi piacciono e se non riesco scoppio. Questo però mi sta portando a evitare qualsiasi situazione vada oltre alla normale routine. Mi sento come se fossi tornata ad avere 5 anni, sto bene quando sono a casa con la mia famiglia, unico modo per sentirmi felice e serena. Ho lasciato il mio ragazzo ed esco solo per andare in università. Non esco con amici e non ho stimoli ad uscire dal guscio. Sono sempre stata una 'fifona' da quando ero piccola ma ora la paura sta veramente degenerando. Sono una persona che ama viaggiare ma l'idea di dover prendere un aereo ed essere lontana da casa mi terrorizza. E sapere che prima o poi per lavoro o per altro dovrò farlo mi fa sentire in un'altra di quelle situazioni in cui mi sento intrappolata. Ho sentito una mia conoscente dire che anche lei aveva avuto attacchi d'ansia e ha dovuto prendere dei medicinali. Non so che peso dare alla mia situazione perchè non capisco se sono solo momenti (anche se mi sento come se mi trovassi davanti ad un pericolo reale)o dovrei prendere qualcosa o fare sedute con uno psicologo.
Spero che mi possa essere d'aiuto e la ringrazio in anticipo.
Qualche settimana fa sono andata con il mio ragazzo in vacanza. Premettendo che il nostro rapporto è in crisi, mi sono sentita oppressa e intrappolata in una situazione che non volevo. Ho cercato di sopportare ma dopo un brevissimo litigio sono scoppiata. Non riuscivo a calmarmi, mi girava la testa avevo una gran voglia di urlare. E' stata una situazione indescrivibile. Ogni volta che ci ripenso mi sento male e piango. L'idea di essere intrappolata nelle situazioni mi spaventa a morte. Anche per questo motivo non posso prendere l'aereo. Nonostante io abbia volato almeno una ventina di volte a marzo ho preso un aereo e avevo paura ma sono riuscita a calmarmi con il pensiero "è l'ultima volta che lo faccio".A novembre mi è stato regalato un viaggio. Inizialmente ero felice invece poi sono stata male per una settimana e arrivata all'aeroporto non sono riuscita neanche a partire. Ho un istinto fortissimo ad uscire dalle situazioni che non mi piacciono e se non riesco scoppio. Questo però mi sta portando a evitare qualsiasi situazione vada oltre alla normale routine. Mi sento come se fossi tornata ad avere 5 anni, sto bene quando sono a casa con la mia famiglia, unico modo per sentirmi felice e serena. Ho lasciato il mio ragazzo ed esco solo per andare in università. Non esco con amici e non ho stimoli ad uscire dal guscio. Sono sempre stata una 'fifona' da quando ero piccola ma ora la paura sta veramente degenerando. Sono una persona che ama viaggiare ma l'idea di dover prendere un aereo ed essere lontana da casa mi terrorizza. E sapere che prima o poi per lavoro o per altro dovrò farlo mi fa sentire in un'altra di quelle situazioni in cui mi sento intrappolata. Ho sentito una mia conoscente dire che anche lei aveva avuto attacchi d'ansia e ha dovuto prendere dei medicinali. Non so che peso dare alla mia situazione perchè non capisco se sono solo momenti (anche se mi sento come se mi trovassi davanti ad un pericolo reale)o dovrei prendere qualcosa o fare sedute con uno psicologo.
Spero che mi possa essere d'aiuto e la ringrazio in anticipo.
[#1]
Cara ragazza, hai descritto molto bene la situazione che stai vivendo.
In una condizione di questo tipo però c'è davvero poco da dire on line in quanto il trattamento elettivo è una psicoterapia che possa aiutarti a comprendere il tuo modo di funzionare e di stare nella vita. Quindi il perchè di questo tuo sentirti intrappolata.
Dici bene quando descrivi l'evitamento di parecchie situazioni: è una reazione "fisiologica" che apparentemente ti protegge, ma alla lunga può portarti ad avere sempre più paura di affrontare queste situazioni e allora diventa davvero difficile intervenire.
Saluti,
In una condizione di questo tipo però c'è davvero poco da dire on line in quanto il trattamento elettivo è una psicoterapia che possa aiutarti a comprendere il tuo modo di funzionare e di stare nella vita. Quindi il perchè di questo tuo sentirti intrappolata.
Dici bene quando descrivi l'evitamento di parecchie situazioni: è una reazione "fisiologica" che apparentemente ti protegge, ma alla lunga può portarti ad avere sempre più paura di affrontare queste situazioni e allora diventa davvero difficile intervenire.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile ragazza,
Da quanto riporta nella sua richiesta e' evidente il grado di influenza che questa paura sta esercitando nella sua vita. Gli evitamenti che lei mette in atto nelle situazioni temute hanno un duplice effetto: da una parte le portano un sollievo immediato dall'ansia sperimentata e per questo tende a metterli in atto sempre più spesso e ad un numero sempre maggiore de situazioni. Dall'altro, però, questi evitamenti contribuiscono a mantenere la sua paura.
Concordo quindi sulla necessita' di contattare uno psicoterapeuta, meglio se ad orientamento cognitivo-comportamentale per una diagnosi ed un eventuale trattamento adeguato.
Vedra' che riuscira' a riprendere in mano la sua vita.
In bocca al lupo
Da quanto riporta nella sua richiesta e' evidente il grado di influenza che questa paura sta esercitando nella sua vita. Gli evitamenti che lei mette in atto nelle situazioni temute hanno un duplice effetto: da una parte le portano un sollievo immediato dall'ansia sperimentata e per questo tende a metterli in atto sempre più spesso e ad un numero sempre maggiore de situazioni. Dall'altro, però, questi evitamenti contribuiscono a mantenere la sua paura.
Concordo quindi sulla necessita' di contattare uno psicoterapeuta, meglio se ad orientamento cognitivo-comportamentale per una diagnosi ed un eventuale trattamento adeguato.
Vedra' che riuscira' a riprendere in mano la sua vita.
In bocca al lupo
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 20/01/2010.
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