Depressione per amore, non so cosa fare.
Salve a tutti. Sono stato lasciato dalla mia ragazza 3 giorni fa. 1 anno passato splendidamente, ma rovinato dai miei continui sbalzi di umore, un giorno la amavo e un giorno non la volevo più. Era una storia a distanza, io ho 26 anni e lei quasi 20. Mi ha amato tantissimo, ha stretto i denti, mi è stata vicina quando piangevo. Io la ricambiavo con gelosia ossessiva, la tormentavo con le mie paranoie, scaricavo su di lei le mie insicurezze. Le ho detto che sarei cambiato, ma non è stato così.
Ora è finita. Mi ha lasciato in lacrime. I genitori dicono che lei piangeva da tempo. Non c'è nessun altro, solo io. Aveva appena conosciuto amici nuovi, e io lì a fare il geloso. Gente tranquillissima peraltro, che io conoscevo un po'.
Quando mi ha lasciato le ho detto che solo ora avevo capito, che sarei cambiato davvero, ma lei non mi ha più creduto.
Ora da una parte passo ore a casa da solo a piangere e disperarmi, dall'altra però mi sono messo in moto per cambiare davvero: sto preparando uno dei miei ultimi esami e sono ricorso a uno psichiatra per capire le cause dei miei sbalzi di umore, della mia ansia, della mia gelosia e delle mie fobie. Ha detto che c'entra la serotonina, e che servirà comunque seguire un percorso di psicoterapia insieme per capire da cosa nascono queste cose. Mi ha prescritto Cipralex 10 mg, una compressa la mattina, inizierò lunedì prossimo (oggi è venerdì). Non ho mai preso farmaci di questo tipo, ho paura per quello che potrebbe succedere.
Non riesco a stare senza di lei. Sono 3 giorni e mi sembrano 30 anni. Tutti mi dicono che non devo farmi sentire, che casomai sarà lei a tornare, se le mancherò e se mi amerà ancora. Vorrei farle vedere che sono cambiato davvero. Voglio dimostrarle che sono diverso, ma come? Sto facendo bene a non farmi sentire e a iniziare una nuova vita? So che lo devo fare per me ma lo voglio fare anche per lei.
Scusate se mi sono dilungato ma la mia vita non è mai stata così nera.
Ora è finita. Mi ha lasciato in lacrime. I genitori dicono che lei piangeva da tempo. Non c'è nessun altro, solo io. Aveva appena conosciuto amici nuovi, e io lì a fare il geloso. Gente tranquillissima peraltro, che io conoscevo un po'.
Quando mi ha lasciato le ho detto che solo ora avevo capito, che sarei cambiato davvero, ma lei non mi ha più creduto.
Ora da una parte passo ore a casa da solo a piangere e disperarmi, dall'altra però mi sono messo in moto per cambiare davvero: sto preparando uno dei miei ultimi esami e sono ricorso a uno psichiatra per capire le cause dei miei sbalzi di umore, della mia ansia, della mia gelosia e delle mie fobie. Ha detto che c'entra la serotonina, e che servirà comunque seguire un percorso di psicoterapia insieme per capire da cosa nascono queste cose. Mi ha prescritto Cipralex 10 mg, una compressa la mattina, inizierò lunedì prossimo (oggi è venerdì). Non ho mai preso farmaci di questo tipo, ho paura per quello che potrebbe succedere.
Non riesco a stare senza di lei. Sono 3 giorni e mi sembrano 30 anni. Tutti mi dicono che non devo farmi sentire, che casomai sarà lei a tornare, se le mancherò e se mi amerà ancora. Vorrei farle vedere che sono cambiato davvero. Voglio dimostrarle che sono diverso, ma come? Sto facendo bene a non farmi sentire e a iniziare una nuova vita? So che lo devo fare per me ma lo voglio fare anche per lei.
Scusate se mi sono dilungato ma la mia vita non è mai stata così nera.
[#1]
Gentile Utente,
se il Suo Medico le ha prescritto una cura farmacologica,
essendo uno specialista, avrà valutato attentamente le motivazioni e le cause che l'hanno indotto a porre in essere tale atto medico.
Nel caso non sia d'accordo con l'assunzione di farmaci, il Paziente deve prendere "il coraggio" a due mani,
e comunicare apertamente il Suo dissenso all'Operatore, così che poi si possano discutere serenamente tutti gli aspetti e le paure legate all'assunzione del farmaco.
Inoltre, da ciò che Lei scrive, probabilmente si rende necessario un temporaneo tamponamento farmacologico, per gli aspetti più invalidanti del Suo disagio.
Per quanto riguarda il Suo quesito, perchè non porre tutte queste domande al Suo Terapeuta (è sempre il collega Psichiatra?).
"...Voglio dimostrarle che sono diverso, ma come?..."
Lei cosa farebbe?
Sto facendo bene a non farmi sentire e a iniziare una nuova vita?..."
Lei cosa pensa a riguardo?
Cordiali saluti,
se il Suo Medico le ha prescritto una cura farmacologica,
essendo uno specialista, avrà valutato attentamente le motivazioni e le cause che l'hanno indotto a porre in essere tale atto medico.
Nel caso non sia d'accordo con l'assunzione di farmaci, il Paziente deve prendere "il coraggio" a due mani,
e comunicare apertamente il Suo dissenso all'Operatore, così che poi si possano discutere serenamente tutti gli aspetti e le paure legate all'assunzione del farmaco.
Inoltre, da ciò che Lei scrive, probabilmente si rende necessario un temporaneo tamponamento farmacologico, per gli aspetti più invalidanti del Suo disagio.
Per quanto riguarda il Suo quesito, perchè non porre tutte queste domande al Suo Terapeuta (è sempre il collega Psichiatra?).
"...Voglio dimostrarle che sono diverso, ma come?..."
Lei cosa farebbe?
Sto facendo bene a non farmi sentire e a iniziare una nuova vita?..."
Lei cosa pensa a riguardo?
Cordiali saluti,
Dr. Luca Martis
[#2]
Ex utente
Grazie per la pronta risposta Dr. Martis. Sì, lo psichiatra è anche psicoterapeuta. Sono stato subito d'accordo per quanto riguarda il farmaco, è solo che ho paura perché non ho mai preso cose simili e ho paura degli effetti collaterali (che sono irrisori a quanto ha detto il mio specialista). Non capisco se il suo "Lei" sia riferito a me o alla mia ex ragazza. Io vorrei sentirla, ma tutti mi dicono di lasciar perdere. La cosa è ancora fresca. Magari col tempo cambierà idea, vedendo che non ci sono più nella sua vita. Sono stato il primo che ha amato così tanto, abbiamo fatto tantissime cose insieme. Mi ha lasciato in lacrime perché l'ho distrutta, mi è stata dietro per mesi ma poi non ha più retto. "Non sono più felice" sono state le sue parole. Non posso perderla, era la forza che mi dava la spinta per vivere...
[#3]
(..)Sto facendo bene a non farmi sentire e a iniziare una nuova vita? So che lo devo fare per me ma lo voglio fare anche per lei(..)
gentile ragazzo se ogni sua decisione verrà fatta in virtù di questo, si metterà nelle condizioni di scontrasti con nuove possibili delusioni. Perchè vuole farlo per lei? per la convinzione che un suo cambiamento la riporterà indietro?
E se non dovesse succedere cosa farà? reimmergersi nella disperazione? Capisco che la cosa è fresca ma i presupposti con i quali sta decidendo di reagire non l'aiuteranno. Oltre ai farmaci dovrebbe confrontarsi sotto l'aspetto psicoterapico.
saluti
gentile ragazzo se ogni sua decisione verrà fatta in virtù di questo, si metterà nelle condizioni di scontrasti con nuove possibili delusioni. Perchè vuole farlo per lei? per la convinzione che un suo cambiamento la riporterà indietro?
E se non dovesse succedere cosa farà? reimmergersi nella disperazione? Capisco che la cosa è fresca ma i presupposti con i quali sta decidendo di reagire non l'aiuteranno. Oltre ai farmaci dovrebbe confrontarsi sotto l'aspetto psicoterapico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Gentile Utente,
il "Lei" è rivolto alla Sua persona.
"...ho paura degli effetti collaterali..."
Se sente di aver paura, probabilmente dovrebbe avere un ulteriore confronto con il Collega Psichiatra.
"...Non posso perderla, era la forza che mi dava la spinta per vivere..."
Capiamo il Suo stato d'animo, ma creda alle Nostre parole, a breve riuscirà ad intravedere un pò di luce in fondo al Tunnel.
Per qunto riguarda una Sua possibile strategia, rifletta sulle mie domande del precedente post e su quelle proposte dal Dott. De Vicentiis.
Cordiali saluti,
il "Lei" è rivolto alla Sua persona.
"...ho paura degli effetti collaterali..."
Se sente di aver paura, probabilmente dovrebbe avere un ulteriore confronto con il Collega Psichiatra.
"...Non posso perderla, era la forza che mi dava la spinta per vivere..."
Capiamo il Suo stato d'animo, ma creda alle Nostre parole, a breve riuscirà ad intravedere un pò di luce in fondo al Tunnel.
Per qunto riguarda una Sua possibile strategia, rifletta sulle mie domande del precedente post e su quelle proposte dal Dott. De Vicentiis.
Cordiali saluti,
[#5]
Gentile utente,
non si disperi per il momento, non le serve, se due persone sono destinate l'una all'altra non possono perdersi.
La sua ragazza le ha fatto capire che così non poteva andare avanti, evidentemente soffriva molto, e in qualche modo doveva farglielo capire! E lei stesso doveva rendersene conto.
Siete entrambi molto giovani, vi siete lasciati da pochissimo, e i ritorni sono sempre possibili se due persone si sono amate molto.
Lei però deve lavorare davvero su sè stesso, se ama davvero la sua ex ragazza deve cercare di comprendere che cosa le ha voluto dire lasciandola.
Ogni cosa che accade deve servire per imparare qualcosa, lei cerchi di trarre il meglio da ciò che è accaduto, e poi lasci il tempo fare il suo corso.
Il farmaco può essere utile, ma lei deve armarsi di una ferrea volontà per fare luce in se stesso e fare dei cambiamenti.
Auguri
non si disperi per il momento, non le serve, se due persone sono destinate l'una all'altra non possono perdersi.
La sua ragazza le ha fatto capire che così non poteva andare avanti, evidentemente soffriva molto, e in qualche modo doveva farglielo capire! E lei stesso doveva rendersene conto.
Siete entrambi molto giovani, vi siete lasciati da pochissimo, e i ritorni sono sempre possibili se due persone si sono amate molto.
Lei però deve lavorare davvero su sè stesso, se ama davvero la sua ex ragazza deve cercare di comprendere che cosa le ha voluto dire lasciandola.
Ogni cosa che accade deve servire per imparare qualcosa, lei cerchi di trarre il meglio da ciò che è accaduto, e poi lasci il tempo fare il suo corso.
Il farmaco può essere utile, ma lei deve armarsi di una ferrea volontà per fare luce in se stesso e fare dei cambiamenti.
Auguri
Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli
Psicologa Psicoterapeuta Aneb
psicologia.udine@gmail.com
[#6]
Ex utente
Ringrazio tutti per le Vostre risposte. E' incredibile come si possa trovare un sollievo, un "contatto" umano anche stando seduti a casa propria e guardando un monitor.
Martedì inizio con il Cipralex, e sabato ho la seconda seduta. Inutile dire che lei è sempre nei miei pensieri. La vita sta andando avanti, molto a fatica, ma mi sto armando di pazienza e dentro di me ho voglia di cambiare. Se dovesse tornare mi troverà pronto. Dopo un 2009 pieno di bellissimi momenti e ricordi non credo mi abbia spazzato via dal mio cuore così. Effettivamente sono passati solo 4 giorni, anche se sembrano un'eternità. E la mia ultima frase è stata: "Il destino ci ha fatti incontrare in modo strano. Ci siamo amati. Ricordi cosa ti ho sempre detto? Qualsiasi cosa succederà nelle nostre vite rimarremo sempre indissolubilmente legati. Questo non è un addio per me, ma un arrivederci. Ciao..." e lei in lacrime ha annuito appena.
Dico questo per farmi forza ma non voglio cadere nella trappola dell'illusione, perché se non torna soffrirò il doppio. Sono felice anche di una cosa: ho smesso di fumare da quasi 3 anni e non mi è tornata la voglia. Non mi sono buttato sul bere perché avrei fatto peggio. La prima sera ho bevuto molto, stavo apparentemente bene, ma il giorno dopo stavo molto peggio. Senza alcol mi rilasso di meno ma so che dopo non avrò effetti tipo frusta, col dolore che sparisce ma poi torna con doppia intensità.
Grazie nuovamente a tutti, spero di farcela...
Martedì inizio con il Cipralex, e sabato ho la seconda seduta. Inutile dire che lei è sempre nei miei pensieri. La vita sta andando avanti, molto a fatica, ma mi sto armando di pazienza e dentro di me ho voglia di cambiare. Se dovesse tornare mi troverà pronto. Dopo un 2009 pieno di bellissimi momenti e ricordi non credo mi abbia spazzato via dal mio cuore così. Effettivamente sono passati solo 4 giorni, anche se sembrano un'eternità. E la mia ultima frase è stata: "Il destino ci ha fatti incontrare in modo strano. Ci siamo amati. Ricordi cosa ti ho sempre detto? Qualsiasi cosa succederà nelle nostre vite rimarremo sempre indissolubilmente legati. Questo non è un addio per me, ma un arrivederci. Ciao..." e lei in lacrime ha annuito appena.
Dico questo per farmi forza ma non voglio cadere nella trappola dell'illusione, perché se non torna soffrirò il doppio. Sono felice anche di una cosa: ho smesso di fumare da quasi 3 anni e non mi è tornata la voglia. Non mi sono buttato sul bere perché avrei fatto peggio. La prima sera ho bevuto molto, stavo apparentemente bene, ma il giorno dopo stavo molto peggio. Senza alcol mi rilasso di meno ma so che dopo non avrò effetti tipo frusta, col dolore che sparisce ma poi torna con doppia intensità.
Grazie nuovamente a tutti, spero di farcela...
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.6k visite dal 15/01/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.