Blocco
Ho iniziato un anno e mezzo fa ad andare da una psicologa per problemi che ho avuto da piccola e che mi sono trascinata - dopo di che siamo arrivati a capire che ciò ha creato un "blocco" nel senso che faccio fatica ad esprimermi, faccio fatica ad iniziare un discorso anche con gli amici più intimi. Il fatto che la psicologa dove sto andando ha un metodo che io non approvo ma chiedo a voi se veramente può aiutarmi.
ho passato bensi 45 minuti di silenzio - alla fine mi ha chiesto cosa avevo provato - con sua conclusione, se veramente stai male ciò non può che aiutarti a sbloccarti. Io non ne sono convinta perchè questa tecnica l'aveva usata tempo fa anche una mia amica e ha tenuto questo silenzio addirittura per 6 mesi, poi a smesso perchè vedeva che ci rimanevo sempre peggio. Allora capisco che la mia amica non era una psicologa ma ... a me pare la stessa cosa un silenzio fatto da un dottore o un silenzio fatto da un'amica anzi a mio parere dovresti sbloccarti prima con amici. Chiedo a voi se sbaglio e può veramente aiutare questa tecnica.
ho passato bensi 45 minuti di silenzio - alla fine mi ha chiesto cosa avevo provato - con sua conclusione, se veramente stai male ciò non può che aiutarti a sbloccarti. Io non ne sono convinta perchè questa tecnica l'aveva usata tempo fa anche una mia amica e ha tenuto questo silenzio addirittura per 6 mesi, poi a smesso perchè vedeva che ci rimanevo sempre peggio. Allora capisco che la mia amica non era una psicologa ma ... a me pare la stessa cosa un silenzio fatto da un dottore o un silenzio fatto da un'amica anzi a mio parere dovresti sbloccarti prima con amici. Chiedo a voi se sbaglio e può veramente aiutare questa tecnica.
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Gentile ragazza, è possibile che la psicologa dalla quale sta andando sia a indirizzo psicodinamico, e in questo caso quella di ascoltare senza offrire repliche è una delle tecniche che possono essere utilizzate.
Ma se a lei questo modus operandi non piace, non deve sentirsi in colpa. Anche perché se con il terapeuta prima non si raggiunge un'intesa, è difficile che si potranno ottenere dei risultati. Può parlargliene apertamente e poi, se le risposte che riceverà non la soddisferanno, può sempre cambiare terapeuta, scegliendolo da un differente orientamento.
Cordiali saluti
Ma se a lei questo modus operandi non piace, non deve sentirsi in colpa. Anche perché se con il terapeuta prima non si raggiunge un'intesa, è difficile che si potranno ottenere dei risultati. Può parlargliene apertamente e poi, se le risposte che riceverà non la soddisferanno, può sempre cambiare terapeuta, scegliendolo da un differente orientamento.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Capisco. Solo che come le dicevo, se non si entra in "sintonia" con il proprio terapeuta, è quasi certo che si avranno pochi risultati. Ritengo che dovreste innanzitutto superare quest'ostacolo prima che il vostro percorso possa portarvi da qualche parte.
Ad ogni modo non è vero che non sia possibile fare una psicoterapia senza spendere molto o spendendo poco: presso il servizio pubblico i ticket sono bassissimi, e vi lavorano molti professionisti in gamba.
Quella del dover ricominciare tutto da capo è sì una questione, ma dovrebbe esaminarne i pro e i contro alla luce di ciò che le dicevo nel primo paragrafo.
Comunque se si è "affezionata" alla sua terapeuta attuale questo potrebbe essere un buon segno. Ecco perché dovreste chiarire bene il metodo che seguirete.
Cordiali saluti
Ad ogni modo non è vero che non sia possibile fare una psicoterapia senza spendere molto o spendendo poco: presso il servizio pubblico i ticket sono bassissimi, e vi lavorano molti professionisti in gamba.
Quella del dover ricominciare tutto da capo è sì una questione, ma dovrebbe esaminarne i pro e i contro alla luce di ciò che le dicevo nel primo paragrafo.
Comunque se si è "affezionata" alla sua terapeuta attuale questo potrebbe essere un buon segno. Ecco perché dovreste chiarire bene il metodo che seguirete.
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Scusa ma sono curiosa di sapere una cosa.
Se uno con amici, e figuriamoci con gente meno conosciuta, si blocca e non riesce a parlare...
questo fatto da che cosa potrebbe essere causato?
- c'è chi mi ha detto che può essere causato dal fatto che sono timida
- c'è chi mi ha detto che può essere causato dal fatto che m'infastidisce essere giudicata.
Io non so se credere a queste risposte e soprattutto non so come sbloccarmi.
Se uno con amici, e figuriamoci con gente meno conosciuta, si blocca e non riesce a parlare...
questo fatto da che cosa potrebbe essere causato?
- c'è chi mi ha detto che può essere causato dal fatto che sono timida
- c'è chi mi ha detto che può essere causato dal fatto che m'infastidisce essere giudicata.
Io non so se credere a queste risposte e soprattutto non so come sbloccarmi.
[#6]
Di fronte a blocchi come quelli che descrive gli approcci terapeutici possono essere diversi. Ad esempio si può andare alla ricerca delle "cause profonde" e dei "perché". Oppure si può cercare di capire il funzionamento del problema nel presente e, forti di questa comprensione, prendere delle contromisure che riescano a smontarlo nell'oggi.
Riguardo alla sua domanda può dipendere da entrambi gli aspetti. Ad esempio, ciò che va sotto il nome di fobia sociale può essere una vera e propria fobia (paura), ma anche l'incapacità di sopportare il sentirsi giudicati, osservati o sotto lo sguardo altrui, ovvero può esserci una sfumatura di tipo più persecutorio. Ma non posso dirle nel suo caso specifico di cosa si tratti, senza conoscerla.
Il suo sblocco dovrà avvenire come risultato di un percorso terapeutico, in uno dei seguenti due modi: o attraverso un tipo di terapia più attiva, che intenzionalmente metta in atto manovre atte a correggere il problema, oppure con un percorso meno attivo come presumo sia quello che sta seguendo adesso, che potrebbe richiedere più tempo ma arrivare ugualmente allo scopo.
Cordiali saluti
Riguardo alla sua domanda può dipendere da entrambi gli aspetti. Ad esempio, ciò che va sotto il nome di fobia sociale può essere una vera e propria fobia (paura), ma anche l'incapacità di sopportare il sentirsi giudicati, osservati o sotto lo sguardo altrui, ovvero può esserci una sfumatura di tipo più persecutorio. Ma non posso dirle nel suo caso specifico di cosa si tratti, senza conoscerla.
Il suo sblocco dovrà avvenire come risultato di un percorso terapeutico, in uno dei seguenti due modi: o attraverso un tipo di terapia più attiva, che intenzionalmente metta in atto manovre atte a correggere il problema, oppure con un percorso meno attivo come presumo sia quello che sta seguendo adesso, che potrebbe richiedere più tempo ma arrivare ugualmente allo scopo.
Cordiali saluti
[#8]
Ce ne sono diverse. Un esempio è la psicoterapia breve strategica, su cui può trovare informazioni sul mio sito, oppure qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html
Qui può trovare una lista di specialisti regione per regione:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html
Qui può trovare una lista di specialisti regione per regione:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 15/01/2010.
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