La paura, certe volte è come se mi fermo
Salve,
Ho venti anni, e tre anni fà circa ho avuto un attacco di panico, seguito da altri, passati poi nel giro di qualche mese da soli.Tali attacchi non si sono più presentati per un anno e mezzo, fino a pochi mesi fà, circa due mesi, ho avuto un altro attacco di panoco, ed ora da due/tre settimane ho la sensazione di impazzire o meglio la paura, certe volte è come se mi fermo e mi chiedo chi sono? cosa sto facendo? sono abbastanza consapevole, e non mi spavento nemmeno più di tanto anche perchè ormai sono abituata a tale sensazione, solo che sta diventando noiosa. Ho studiato anche psicologia alle superiori e quindi sò anche o meglio credo di sapere da cosa siano dovute tali paure ed ansie, non ho mai avuto una stabilità familiare,e non ho mai avuto buoni rapporti con i miei genitori, mi sono praticamente chiusa nel mio mondo per venti anni, nn ho nemmeno quasi mai pianto per venti anni se non da piccola, ora invece è come se tutto quello che mi sono tenuta dentro fosse scoppiato di botto, piango anche per le cretinate, e non riesco a sfogare con nessuno questo malessere! Vorrei un consiglio, più che altro per conforto. garzie, aspetto una risposta.
Ho venti anni, e tre anni fà circa ho avuto un attacco di panico, seguito da altri, passati poi nel giro di qualche mese da soli.Tali attacchi non si sono più presentati per un anno e mezzo, fino a pochi mesi fà, circa due mesi, ho avuto un altro attacco di panoco, ed ora da due/tre settimane ho la sensazione di impazzire o meglio la paura, certe volte è come se mi fermo e mi chiedo chi sono? cosa sto facendo? sono abbastanza consapevole, e non mi spavento nemmeno più di tanto anche perchè ormai sono abituata a tale sensazione, solo che sta diventando noiosa. Ho studiato anche psicologia alle superiori e quindi sò anche o meglio credo di sapere da cosa siano dovute tali paure ed ansie, non ho mai avuto una stabilità familiare,e non ho mai avuto buoni rapporti con i miei genitori, mi sono praticamente chiusa nel mio mondo per venti anni, nn ho nemmeno quasi mai pianto per venti anni se non da piccola, ora invece è come se tutto quello che mi sono tenuta dentro fosse scoppiato di botto, piango anche per le cretinate, e non riesco a sfogare con nessuno questo malessere! Vorrei un consiglio, più che altro per conforto. garzie, aspetto una risposta.
[#1]
Cara ragazza,
la paura d'impazzire o di perdere il controllo è una paura tipica di chi soffre di disturbi d'ansia.
Racconta di sapere a cosa siano dovute queste paure.
Posso chiederle se questo l'ha aiutata fino ad ora a gestirle o a sentirsi meno in ansia?
Il fatto che si sia rivolta a noi è un segnale che forse sente di avere bisogno di aiuto.
Perchè non prova a rivolgersi ad un professionista della salute mentale?
In bocca al lupo
la paura d'impazzire o di perdere il controllo è una paura tipica di chi soffre di disturbi d'ansia.
Racconta di sapere a cosa siano dovute queste paure.
Posso chiederle se questo l'ha aiutata fino ad ora a gestirle o a sentirsi meno in ansia?
Il fatto che si sia rivolta a noi è un segnale che forse sente di avere bisogno di aiuto.
Perchè non prova a rivolgersi ad un professionista della salute mentale?
In bocca al lupo
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#2]
Ex utente
Inanzi tutto la voglio ringraziare di cuore.
Alla sua gentile risposta rispondo cosi: si fino ad oggi l'avere coscenza del perchè di certi miei stati mi ha aiutato, e in realtà se mi confido con qualcuno che siate voi o altri già mi sento meglio, io credo che la natura di questi mi lasci dire orrendi stati anziosi, sia proprio la chiusura caratteriale che mi caratterizza, comunque se continuerò a stare così mi rivolgerò ad un professionista, io la ringrazio ancora.
Saluti.
Alla sua gentile risposta rispondo cosi: si fino ad oggi l'avere coscenza del perchè di certi miei stati mi ha aiutato, e in realtà se mi confido con qualcuno che siate voi o altri già mi sento meglio, io credo che la natura di questi mi lasci dire orrendi stati anziosi, sia proprio la chiusura caratteriale che mi caratterizza, comunque se continuerò a stare così mi rivolgerò ad un professionista, io la ringrazio ancora.
Saluti.
[#4]
Gentile ragazza, quando si soffre d'ansia confidarsi o sfogarsi può farci sentire meglio lì per lì, ma alla lunga mantiene o addirittura può aggravare il problema. Anche se al momento l'appoggio di qualcun'altro ci solleva, chiedere aiuto è in realtà una conferma indiretta della nostra incapacità di farne a meno.
Ecco perché una corretta terapia dell'ansia deve riuscire a rendere il paziente autosufficiente da questo punto di vista, anche dallo stesso psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Ecco perché una corretta terapia dell'ansia deve riuscire a rendere il paziente autosufficiente da questo punto di vista, anche dallo stesso psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Ex utente
Gentile dottoressa, mi scusi se la disturbo nuovamente, ma ho ancora un quesito da porli? secondo lei mi dovrei rivolgere ad uno specialista, ad uno psicologo, o psichiatra?
Anche mio padre alla mia età a sofferto di disturbi di ansia, diversi da i miei, lui soffre di ipocondria, io non ho alcuna paura delle malattie!
Mio padre è l'unico che conosce i mie disturbi, ho deciso infatti di confidarmi solo a lui perchè pensavo mi potesse capire e in realtà mi ha capita, lui mi ha consigliato di parlare con persone vicine a me ovviamente apparte lui, perchè secondo lui può essere un ottimo rimedio.Secondo lei?
In questi giorni le domande che affolano la mia mente sono veramente aumentate in modo esponenziale, e più cerco di non pensaeci e più si ripresentano.
Avvolte penso: ma cosa mi sta succedendo? io cerco di allontanare questi brutti pensieri, ma non ci riesco.
Inoltrre non ho più voglia di uscire e di fare nulla. Mi sforzo di uscire con amici e parenti, ma poi quando esco, non mi sento a mio agio. E' come se non sapessi più cosa vuol dire stare bene, essere spensierata. Tutto questo mi provoca dolore e pensare che ho pure studiato psicologia!
Comunque volevo sapere se faccio bene a sfogarmi con qualcuno, oppure no?!
Grazie ancora cordiali saluti
Anche mio padre alla mia età a sofferto di disturbi di ansia, diversi da i miei, lui soffre di ipocondria, io non ho alcuna paura delle malattie!
Mio padre è l'unico che conosce i mie disturbi, ho deciso infatti di confidarmi solo a lui perchè pensavo mi potesse capire e in realtà mi ha capita, lui mi ha consigliato di parlare con persone vicine a me ovviamente apparte lui, perchè secondo lui può essere un ottimo rimedio.Secondo lei?
In questi giorni le domande che affolano la mia mente sono veramente aumentate in modo esponenziale, e più cerco di non pensaeci e più si ripresentano.
Avvolte penso: ma cosa mi sta succedendo? io cerco di allontanare questi brutti pensieri, ma non ci riesco.
Inoltrre non ho più voglia di uscire e di fare nulla. Mi sforzo di uscire con amici e parenti, ma poi quando esco, non mi sento a mio agio. E' come se non sapessi più cosa vuol dire stare bene, essere spensierata. Tutto questo mi provoca dolore e pensare che ho pure studiato psicologia!
Comunque volevo sapere se faccio bene a sfogarmi con qualcuno, oppure no?!
Grazie ancora cordiali saluti
[#6]
Gentile Utente,
alla luce di quello che ha aggiunto credo sia utile un consulto da uno psicoterapeuta.
Se si rivolge ad uno psichiatra le verranno somministrati dei farmaci che ridurranno sicuramente l'ansia che lei sente, ma per far si che questi disturbi non tornino in futuro è bene associare una psicoterapia (possibile solo con uno psicoterapeuta).
Io le consiglio di contattare dapprima lo psicoterapeuta per vedere con lui se è il caso di avvalersi o meno dell'ausilio di uno psichiatra.
Nel caso non servisse è però importante fare una buona psicoterapia, è quindi importante che lei riesca ad instaurare con lui un buon rapporto di collaborazione (quella che noi chiamiamo alleanza terapeutica).
Auguri
Dott. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
alla luce di quello che ha aggiunto credo sia utile un consulto da uno psicoterapeuta.
Se si rivolge ad uno psichiatra le verranno somministrati dei farmaci che ridurranno sicuramente l'ansia che lei sente, ma per far si che questi disturbi non tornino in futuro è bene associare una psicoterapia (possibile solo con uno psicoterapeuta).
Io le consiglio di contattare dapprima lo psicoterapeuta per vedere con lui se è il caso di avvalersi o meno dell'ausilio di uno psichiatra.
Nel caso non servisse è però importante fare una buona psicoterapia, è quindi importante che lei riesca ad instaurare con lui un buon rapporto di collaborazione (quella che noi chiamiamo alleanza terapeutica).
Auguri
Dott. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it
SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 14/01/2010.
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