Matrimonio e sessualità

Buon giorno, sono una donna sposata da 5 anni e mezzo e convivo da complessivamente 8 anni. La sessualità con mio marito non è mai stata particolarmente irruenta e frequente (se si escludono i primi 6 mesi del rapporto), ma comunque c'era una discreta intesa. Con il tempo, i nostri rapporti sono divenuti sempre più sporadici, fino ad arrivare all'astinenza completa per quasi un anno, per non iniziativa di mio marito. Ho pensato che tale calo fosse dovuto all'uso di antidepressivi, ma ormai da quasi un anno non prende più nulla e la situazione è degenerata. Ormai è da più di tre mesi e non c'è alcun approccio da parte sua in quel senso. Specifico che comunque durante tutto il rapporto ho quasi sempre preso io l'iniziativa nei rapporti sessuali. Spesso cerco di parlarne, ma lui mi dice che per lui il sesso non è importante e che lo sapevo quando ho iniziato la storia con lui. Ormai è quasi un rapporto tra fratello e sorella e io non so come convinvcerlo ad affrontare la cosa. Io dal canto mio ho smesso anche di conquistarlo e di insistere, avendo trovato all'esterno un uomo che mi ama e che io ricambio e che mi fa vivere la sessualità in modo completo e pieno. Però vorrei cercare di capire e soprattutto provare almeno a salvare quel poco che rimane del matrimonio. Mi scuso per la forse poca chiarezza, ma questa cosa mi sta distruggendo. Concludo dicendo che gli ho proposto la terapia di coppia da lui rifiutata e che per il resto il rapporto è assolutamente buono, abbiamo dialogo e complicità, ma manca completamente il sesso e il desiderio (che ormai anche io non ho più nei suoi confronti).
Grazie in anticipo per le vostre risposte e i consigli che mi potrete dare
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
diciamo che messa così la situazione non è per nulla semplice: Lei da un lato vorrebbe recuperare la sessualità col marito, ma afferma di essere appagata da una relazione extraconiugale.

Inoltre dice che Suo marito non ha iniziativa dal punto di vista sessuale: d'altra parte Lei, che come dicevamo da questo punto di vista è già appagata, non sente la necessità di provare ad avere rapporti.

In questo circolo vizioso le conseguenze, come Lei stessa "sente", non possono che essere molto negative.

La prima cosa che LEI dovrebbe fare è capire se questo matrimonio lo vuole ancora, oppure no. Ma se lo vuole davvero, però. Per poter mandare avanti un matrimonio potrebbe essere costretta ad abbandonare le relazioni extra-coniugali: se la sentirebbe?

Inizi con il chiedere per se stessa una consulenza psicologica, in quanto credo che la Sua motivazione in questo momento (ad andare avanti con il matrimonio) sia molto più urgente rispetto all'assenza di sessualità tra Lei ed il marito. In un contesto terapeutico potrà anche capire se sia o meno il caso di coinvolgere nel trattamento Suo marito, e soprattutto come farlo.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Carlo Conti Psicologo, Psicoterapeuta 122 5
Gentile Utente,
la sessualità è un aspetto molto importante nella vita di un uomo (intendo sia uomo, che donna), ma probabilmente a suo marito mancano dei bisogni ancora più fondamentali. E' un po' come costruire un palazzo: se non ci sono le fondamenta (bisogni ed esigenze primarie), difficilmente si potrà costruire anche solo il primo piano (es. sessualità);
Che a suo marito manchi qualcosa di importante ce lo ha fatto capire lei quando ha detto che prendeva degli antidepressivi, probabilmente alcune problematiche non sono state ancora del tutto superate.
Suo marito ha sicuramente bisogno di aiuto, ma se lo rifiuta e vuole rimanere in quella condizione, lei che ci può fare? Non lo può costringere!
Però dovrebbe parlare più chiaro con suo marito e fargli capire che lei ci tiene ad una vita sessuale e sentimentale viva, in un rapporto di coppia, ci si deve venire incontro e se uno dei due si chiude all'altro rischia di perderlo, cosa farebbe suo marito se sapesse che rischia di perderla?
Si interroghi poi su cosa prova per il suo amante, sarebbe pronta a lasciarlo per ricominciare una vita fatta di amore esclusivo per suo marito?
Purtroppo non possiamo pretendere dalle persone di essere altro rispetto a quello che sono o desiderano essere. Se suo marito è così e non vuole modificare nulla per venirle incontro, lei dovrà trovare alre soluzioni (e mi sembra che già lo sta facendo).
Chieda un consulto ad uno psicoterapeuta e si faccia aiutare ad affrontare tutte queste questioni.
Non abbia sensi di colpa, perché il differente modo di affrontare la vita e di vivere le proprie necessità vi hanno portato a tutto questo.

AUGURI
Dott. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it

SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it

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Utente
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio vivamente per la celerità nelle vostre risposte.Io ho già intrapreso un percorso psicoterapico che in un anno mi sta già dando ottimi strumenti per affrontare la situazione nel modo più sereno (e vi assicuro che lo sono). Tralaltro la problematica sulla sessualità di coppia è venuta fuori dopo neanche due mesi di terapia. E' stato come togliere un tappo alla mia pseudo vita perfetta (perchè da fuori è ciò che appare). Ho lasciato i sensi di colpa fuori dalla mia vita a partire da quel momento credo. Il mio terapeuta dice che io la decisione l'ho già presa, solo che ho bisogno di prendermi tutto il tempo di cui ho bisogno per affrontare la cosa, anche se secondo lui sono pronta. Vi assicuro che il discorso sul sesso è quasi giornaliero, ma lui tutto ciò che mi dice è che sta migliorando dandomi una mano in casa e lavorando per noi e il nostro futuro....
Del mio "amante" credo di essere innamorata, c'è dialogo, complicità cosi come con mio marito ed in più c'è un'attrazione fisica fortissima. Più volte ho chiesto a mio marito di andare in terapia e forse ora mi darà retta (anche se ancora non ha quantificato il quando). Ciò che mi chiedo io è non varrebbe la pena di lottare con le unghie e con i denti per questo matrimonio e per i 10 anni di impegno e di vita assieme, visto che comunque ci lega un profondo affetto e lui continua a dire che senza di me non può vivere?
Grazie ancora
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Dr. Carlo Conti Psicologo, Psicoterapeuta 122 5
Gentile Signora,
se la situazione è allora così dinamica e in evoluzione, si prenda del tempo per osservare come vanno le cose e quali obiettivi riesce a raggiungere per lei e cosa ottiene dal rapporto con suo marito.
Concordo con lei che debba lottare per ciò in cui crede, ma ricordi che se sceglie di stare con suo marito lo fa perché questi la fa stare bene e non solo perché in questo modo sta bene lui.
L'aver intrapreso un percorso terapeutico che lei valuta positivamente, le dà la prova che si sta muovendo nella direzione più giusta, continui ad avere fiducia nel lavoro terapeutico e vedrà che piano piano le nubi all'orizzonte, che ora sembrano confondela, svaniranno.

Cordialmente
Dott. Carlo Conti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
a questo punto la prospettiva cambia completamente. Dal Suo secondo post ho infatti avuto questa impressione: come dice il Suo terapeuta probabilmente la decisione l'ha già presa, ma non al 100%.

In questo senso allora la Sua prima richiesta potrebbe essere interpetata come un tentativo per avere qualche parere in più circa la "difficoltà" del futuro matrimoniale, difficoltà che potrebbero aiutarla a sbilanciarsi del tutto dalla parte dell'amante.

Oggi infatti Lei si trova, suo malgrado, in un equilibrio perfetto: da una parte la passione e l'amore, dall'altra il senso di colpa e la paura di sbagliare.

Purtroppo non credo che le nostre considerazioni riusciranno a farla "pendere" un po' di più da una parte piuttosto che dall'altra, proprio perchè sotto sotto Lei sa che noi non conosciamo bene tutta la storia.

L'unica persona "esterna" in grado di darle un parere è proprio il Suo terapeuta: si stampi queste mail, comprese le Sue, e le porti in seduta. Parlatene in modo approfondito, vedrà che qualcosa cambierà.