Crisi di coppia dopo bambino

Gentili Dottori,
mi trovo in una situazione di forte disagio dovuto al rapporto con il mio compagno.
Ho 32 anni. Stiamo insieme da quasi dieci anni, eccetto un periodo di pausa di due anni, e abbiamo una splendida bimba di dieci mesi.

Abbiamo entrambi un carattere forte e spesso litighiamo, ma fino ad alcuni mesi fa riuscivo ad assorbire questi colpi, mentre da circa cinque mesi a questa parte non ci riesco più, e tutti i giorni alterno momenti in cui penso di lasciarlo, fantasticando anche sulla mia nuova vita, e momenti in cui penso di restarci insieme, pensando che in fondo tutte le coppie hanno alti bassi.
Questa continua altalena psicologica però mi fa stare molto male.

Non riesco a superare tutti gli episodi che mi hanno fatto male; preciso che si tratta comunque di mancanze di rispetto verbali o di comportamento nei miei confronti , e mai di violenza fisica.
Però le ho in testa in continuazione… penso che sta sempre davanti al pc o alla tv o a calcio, non mostra entusiasmo per uscite o viaggi insieme o per sistemare la casa nuova… se gli pongo il problema mi risponde malissimo, dice che se non si occupa più delle sue cose si sente morto, dice che ora siamo prima di tutto genitori e non coppia, che lui deve dedicare le sue energie alla bimba e non ne ha più per me, che se lo lascio non gliene frega niente e non vuole più vederci, ma poi ci rimane male quando non mi concedo per un rapporto sessuale… ecc non so riassumere tutto.
Io credo che nonostante siamo stati tanti anni insieme, non sapevamo di avere un’idea di famiglia tanto diversa.
Non voglio che nel futuro la mia bimba veda che suo padre tratta sua madre così, non voglio che da grande si faccia trattare così anche lei, non ci credo nello “stare insieme per il bene dei figli”.
Non voglio una vita senza entusiasmo, senza amore, la vita è una e ogni momento è prezioso.
Mi sento quella capricciosa che distrugge tutto, ma non riesco ad andare avanti così.

Visto il periodo, potrei pensare di avere una forma di depressione post parto, ma con la bimba non ho problemi, anche se è molto faticoso occuparmene perché allatto al seno e non ho l’aiuto di nessuno, comunque la gioia immensa e le emozioni che mi dà mi compensano del tutto la fatica e mi galvanizzano di fronte agli altri problemi, non ho mai avuto rabbia o frustrazione nei suoi confronti.

Inoltre, da qualche giorno la mia situazione interiore è peggiorata sfociando in un campanello d‘allarme, ovvero succede che mentre lui si mostra premuroso e affettuoso, io non ho nessuna voglia di baciarlo e di toccarlo in alcun modo, mentre prima anelavo questi gesti da lui.
In sintesi, non so più se lo amo ancora.

Parlandone con lui, cosa che comunque è sempre molto restio a fare, gli ho chiesto di andare da uno psicologo di coppia, ma lui dice che non ci viene perché il problema è solo mio e che lui sta bene così.
Ho intenzione di contattare uno psicologo, ma nel frattempo potreste aiutarmi in questo momento di malessere acuto?

Grazie mille
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5
Gentile utente,
capita più spesso di quanto non immagini che, a seguito della nascita di un bambino, una coppia affronti momenti critici che impongono a entrambi una seria riflessione su chi sono e cosa vogliono essere.

Ci sono però alcune domande che meriterebbero una riflessione approfondita. Quando scrive "Non voglio una vita senza entusiasmo, senza amore, la vita è una e ogni momento è prezioso" proverei a chiederle se la vostra vita di coppia è SEMPRE stata così o lo è adesso, da qualche mese a questa parte.
In altri termini, provi a interrogarsi su qual è il bilancio in termini di "risorse" e "cose da aggiustare" che lei può fare di questo rapporto.

Da ciò che scrive ho la sensazione che una parte di lei abbia già preso una decisione o ci sia vicina. Quello che posso, limitatamente a questo canale, suggerirle è di sospendere per il momento la presa di qualsivoglia decisione.

Aspetti momenti di maggiore chiarezza, che sono certa arriveranno e provi (come del resto scrive di aver già intenzione di fare)a consultare qualcuno che possa aiutarla a trovare la strada.

Le faccio moltissimi auguri






Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
la nascita di un bambino oltre a portare una gioia immensa porta con sè anche tantissimi cambiamenti, primo tra tutti quello di diventare genitori (e quindi responsabili in tutto e per tutto di un neonato) e non più solo membri di una coppia. Molto spesso alla nascita del bambino si è troppo concentrati sulle sue esigenze per poter accorgersi di questo cambiamento all'interno della vita relazionale e quando poi si "calmano le acque" e si raggiunge una sorta di tranquillità ci si accorge di aver messo un pò da parte la coppia e occorrono impegno e motivazione per ritrovare un nuovo equilibrio in questa nuova dimensione di famiglia.
Ovviamente non posso sapere se questo sia il vostro caso ma dalle sue parole sembrerebbe che il suo compagno adesso stia dedicando maggiori energie a vostra figlia trascurando voi in quanto coppia: "dice che ora siamo prima di tutto genitori e non coppia, che lui deve dedicare le sue energie alla bimba e non ne ha più per me".
Mi rendo conto che questa situazione non deve essere facile per nessuno di voi e che lei ora provi frustrazione e forse rabbia nei suoi confronti. Come la collega, però, credo anche io che prima di prendere una decisione definitva potrebbe essere utile un consulto di persona con uno psicologo/psicoterapeuta. Se il suo compagno non è intenzionato ad effettuare una consulenza di coppia credo sia comunque opportuno che lei valuti questa opportunità: in questo momento ci sono in gioco molte emozioni negative e un consulto con un professionista potrebbe farle capire quali sono i suoi reali desideri.
In bocca al lupo.

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#3]
Utente
Utente
Gentili Dottoresse,
vi ringrazio molto per le vostre risposte.

Alla Dr. Riccio rispondo che la prospettiva della vita senza entusiasmo è scattata a circa cinque mesi di età della bimba, dopo un grande litigio scatenato da una sua esplosione di rabbia ed urla nei miei confronti in un momento di difficoltà in vacanza, in cui non trovando un accordo ho minacciato di lasciarlo, e lui diceva che non gliene fregava niente e che ero pazza, che non agivo per il bene della bimba. Sono rimasta ferita ed in seguito è successo ancora varie volte, per cui ho perso la forza di credere di riuscire a salvare la storia e la voglia di impegnarmi in questo. Fra l'altro, nei momenti di crisi lui dice sempre che non ha senso parlare ma che bisogna aspettare e vedere come va col passare del tempo. Insomma, lui è più spettatore, mentre io sono più per agire.
Dopo un paio di mesi esasperata gli ho detto che lo lasciavo. Il giorno dopo, come se non avesse preso seriamente le mie parole, mi ha detto che non voleva che ci separassimo e si comportava come se stessimo ancora insieme, così ho continuato per vedere come andava.

Al momento comunque sto attendendo momenti di maggior chiarezza come dice lei, anche in seguito ad un altro recente confronto di idee, in cui mi dice che sono troppo chiusa nel mio mondo di mamma e propone qualche volta di tenere la bimba per permettermi di dedicarmi un po' a hobby e uscite.
Servirà? Il fatto però è che mi sento in colpa a lasciare la bimba, anche perchè penso a tutte le volte in cui lui mi ha richiamata nel mio comportamento con la bimba.

Alla Dr. Sighinolfi volevo spiegare meglio che lui ritiene che "da ora in poi" siamo prima genitori e poi coppia, non solo "ora" inteso come "in questo periodo".
Un giorno gli ho chiesto se una sera potremmo andare a ballare lasciando la bimba a qualcuno, e mi ha guardata come se stessi dicendo un'assurdità.
Io penso che una volta all'anno si potrebbe fare, ma vista la sua reazione mi sento una madre snaturata.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
credo che in questo momento lei sia un pò combattuta tra il cercare di ritagliarsi un pò di spazio per sè stessa (e per voi come coppia) e il senso di colpa nei confronti di sua figlia. E' vero oggi siete prima di tutto genitori ma non bisogna neppure dimenticare il voi come coppia. Quando parlavo di ritrovare un nuovo equilibrio all'interno di questi nuovi ruoli intendevo proprio questo: riuscire a dare il giusto peso all'essere genitori e allo stesso tempo a ciascuno di voi come membro di una coppia. Senza trascurare nè l'uno nè l'altro aspetto. Non solo adesso ma da qui in avanti.
"Un giorno gli ho chiesto se una sera potremmo andare a ballare lasciando la bimba a qualcuno, e mi ha guardata come se stessi dicendo un'assurdità." questa frase farebbe pensare che lui stia un pò trascurando l'aspetto relazionale all'interno della vostro rapporto e se lei ci ha scritto forse è perchè sente di non essere appagata in questo suo ruolo di compagna.
Provi a vedere come evolve la situazione anche alla luce della nuova proposta che le ha fatto il suo compagno. In alternativa richieda un consulto specialistico per fare un pò di chiarezza sui suoi desideri attuali e per il suo futuro.
Un saluto