Adolescenza difficile
Distinti signori,
la figlia di una mia amica ha 13 anni e negli ultimi tempi ha sviluppato dei grossi disturbi comportamentali. Non è mai stata una bambina facile per molteplici cause quali l'assenza di una figura paterna stabile, una madre-bambina che è cresciuta insieme alla figlia (facendo pesare alla figlia i propri problemi e in alcuni casi chiedendo alla figlia dei consigli e dell’aiuto per risolverli!) e un entourage familiare in continuo cambiamento. Caratterialmente, la bambina/adolescente fin da piccola si è rivelata molto sveglia e intelligente, dimostrando soprattutto nella fase 6/11 anni delle doti intellettive sopra la media, delle quali tutti gli adulti (amici della madre, professori..) tessevano le lodi. Fin dalla tenera età è risultato evidente l'attaccamento morboso della bambina per la madre e la sua quasi totale incapacità di tessere delle relazioni amicali con i compagni della sua età.
Negli ultimi tempi però la cosa desta preoccupazione perché l’ormai pre-adolescente descrive come suoi amici gli amici che sono della madre e recentemente alcuni episodi descrivono una situazione bizzarra per l’età e il mondo adolescenziale. Infatti l'adolescente non riesce minimamente a rapportarsi con i suoi compagni, mantiene ancora degli atteggiamenti egoistici infantili e alle provocazioni dei compagni risponde con la violenza (atteggiamento preoccupante visto che la madre non ha mai alzato le mani sulla figlia, mentre la figlia è violenta). L'episodio più sconcertante è avvenuto recentemente quando la figlia di un’amica della madre ha aiutato l'adolescente in questione a organizzare la sua festa di compleanno. Per farlo ha aiutato negli inviti e si è esposta con i compagni cercando di integrare l'adolescente nella classe. La festa è riuscita bene nonostante si temesse fino all'ultimo che nessuno si presentasse e per tutta risposta l'adolescente in questione ha picchiato per futili motivi la sua "quasi" amica. Quando io e la madre siamo intervenute (io ero presente per caso), l'adolescente nonostante le parole di scuse non ha dimostrato nessun rimorso ma se possibile un attaccamento ancor più morboso alla madre e un dispiacere dovuto all’aver la madre contro di lei e non un dispiacere dovuto all’aver litigato con la sua unica amica.
Chiedendo all’adolescente di descriversi, lei si dichiara intelligente, in gamba e con molti amici. Sembra avere un’autostima elevatissima, ha ancora degli atteggiamenti infantili ed egoistici nei confronti degli altri e nonostante sembri cercare delle relazioni con i suoi coetanei, non impara dai suoi errori di comportamento ma persevera negli atteggiamenti. Personalmente credo che il problema sia nel rapporto madre-figlia, anche se la madre ha sempre cercato di tutelare alcune esigenze della figlia (per esempio non ha mai imposto un compagno stabile senza l’accordo della figlia, ha rinunciato ad alcune occasioni di lavoro per dare stabilità etc), anche se pensavamo la situazione migliorasse visto che l’adolescenza è il periodo nel quale TUTTI i ragazzi si distaccano dai genitori per creare il loro mondo di indipendenza e amicizie. Incredibilmente invece la ragazza in questione sta sviluppando l’effetto contrario e nei rapporti personali sembra stia regredendo all’età infantile. Cosa possiamo fare e che atteggiamenti consiglia alla madre?
Grazie mille per l’aiuto.
la figlia di una mia amica ha 13 anni e negli ultimi tempi ha sviluppato dei grossi disturbi comportamentali. Non è mai stata una bambina facile per molteplici cause quali l'assenza di una figura paterna stabile, una madre-bambina che è cresciuta insieme alla figlia (facendo pesare alla figlia i propri problemi e in alcuni casi chiedendo alla figlia dei consigli e dell’aiuto per risolverli!) e un entourage familiare in continuo cambiamento. Caratterialmente, la bambina/adolescente fin da piccola si è rivelata molto sveglia e intelligente, dimostrando soprattutto nella fase 6/11 anni delle doti intellettive sopra la media, delle quali tutti gli adulti (amici della madre, professori..) tessevano le lodi. Fin dalla tenera età è risultato evidente l'attaccamento morboso della bambina per la madre e la sua quasi totale incapacità di tessere delle relazioni amicali con i compagni della sua età.
Negli ultimi tempi però la cosa desta preoccupazione perché l’ormai pre-adolescente descrive come suoi amici gli amici che sono della madre e recentemente alcuni episodi descrivono una situazione bizzarra per l’età e il mondo adolescenziale. Infatti l'adolescente non riesce minimamente a rapportarsi con i suoi compagni, mantiene ancora degli atteggiamenti egoistici infantili e alle provocazioni dei compagni risponde con la violenza (atteggiamento preoccupante visto che la madre non ha mai alzato le mani sulla figlia, mentre la figlia è violenta). L'episodio più sconcertante è avvenuto recentemente quando la figlia di un’amica della madre ha aiutato l'adolescente in questione a organizzare la sua festa di compleanno. Per farlo ha aiutato negli inviti e si è esposta con i compagni cercando di integrare l'adolescente nella classe. La festa è riuscita bene nonostante si temesse fino all'ultimo che nessuno si presentasse e per tutta risposta l'adolescente in questione ha picchiato per futili motivi la sua "quasi" amica. Quando io e la madre siamo intervenute (io ero presente per caso), l'adolescente nonostante le parole di scuse non ha dimostrato nessun rimorso ma se possibile un attaccamento ancor più morboso alla madre e un dispiacere dovuto all’aver la madre contro di lei e non un dispiacere dovuto all’aver litigato con la sua unica amica.
Chiedendo all’adolescente di descriversi, lei si dichiara intelligente, in gamba e con molti amici. Sembra avere un’autostima elevatissima, ha ancora degli atteggiamenti infantili ed egoistici nei confronti degli altri e nonostante sembri cercare delle relazioni con i suoi coetanei, non impara dai suoi errori di comportamento ma persevera negli atteggiamenti. Personalmente credo che il problema sia nel rapporto madre-figlia, anche se la madre ha sempre cercato di tutelare alcune esigenze della figlia (per esempio non ha mai imposto un compagno stabile senza l’accordo della figlia, ha rinunciato ad alcune occasioni di lavoro per dare stabilità etc), anche se pensavamo la situazione migliorasse visto che l’adolescenza è il periodo nel quale TUTTI i ragazzi si distaccano dai genitori per creare il loro mondo di indipendenza e amicizie. Incredibilmente invece la ragazza in questione sta sviluppando l’effetto contrario e nei rapporti personali sembra stia regredendo all’età infantile. Cosa possiamo fare e che atteggiamenti consiglia alla madre?
Grazie mille per l’aiuto.
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Gentile signora, il quadro che descrive appare piuttosto complesso e riguarda una terza persona o meglio terze persone (madre e figlia). In questo contesto non è possibile fare molto nè dare suggerimenti sui comportamenti più opportuni da tenere senza avere un quadro preciso della situazione. Per questo motivo, se anche la madre della ragazza fosse come lei preoccupata per i comportamenti della figlia credo sarebbe opportuno che si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione. E' altresì importante che anche la madre sia disposta ad un eventuale coinvolgimento attivo.
L'adolescenza è un periodo molto difficle, fatto di cambiamenti importanti in molti aspetti ed è possibile che qualora non si risolvano queste manifestazioni comportamentali possano portare ad ulteriori sofferenze per la madre ma anche per la figlia stessa.
Un cordiale saluto
L'adolescenza è un periodo molto difficle, fatto di cambiamenti importanti in molti aspetti ed è possibile che qualora non si risolvano queste manifestazioni comportamentali possano portare ad ulteriori sofferenze per la madre ma anche per la figlia stessa.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 09/01/2010.
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