Agressività in figlio di23 anni
Gentili dottori ,vi chiedo umilmente un consiglio,so che come madre avrò sicuramente fatto anch'io degli errori ma ultimamente il clima in casa nosta è sempre piu'teso ,grazie a nostro figlio piu' grande .HA 23 e nessun dialogo ,laureato, naturalmente non ha trovato ancora lavoro se non un part time che lo tiene occupato 4 ore al giorno non nel campo dei suoi studi ,gioca a calcio ,la sua passione .A casa viene per dormire mangiare espletare le sue funzioni biologiche ,con noi parla pochissimo ,non si occupa e non partecipa a nessun seppur raro evento o festa famigliare e neppure si interessa della cura della casa ,solo se gli viene richiesto ma molto svogliatamente,tratta male sia me che il padre per non parlare del fratello di15 anni,per lui potrebbe anche non esistere .Ieri l'ennesima lite per un contrattempo che riguardava il programma mancante nel pc è esplosa una rabbia di una violenza(verbale)inaudita fatta di parole insulti maledizioni varie contro il fratello ,evidentemente terrorizzato.Contro di me ,contro tutti .Non sorride mai se non quando messaggia al telefonino con i suoi amici quando guarda noi cambia espressione ,è sempre scontento non sostiene mai una discussione.So che non dico cose originali ,che adesso ,sono molti ragazzi(non mi sembra piu un ragazzo a 23 anni compiuti!!!).E'troppo agressivo non so piu' che fare
[#1]
Gentile utente
dovrebbe discutere con suo figlio della possibilità di fare una visita psichiatrica.
dovrebbe discutere con suo figlio della possibilità di fare una visita psichiatrica.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile signora,
immagino che dopo la scenata tutto sia continuato come prima: suo figlio ultramaggiorenne ha seguitato ad usufruire dei servizi di lavaggio-stiraggio, è stato alloggiato, nutrito ecc.
Forse alla base di questi comportamenti aggressivi, ma prima di tutto maleducati e irrispettosi, c'è una patologia, però negli anni questo comportamento è stato rinforzato dall'accettazione di tutta la famiglia.
Se fosse scorbutico allo stesso modo con gli amici e i compagni di giochi resterebbe solo, non crede?
Mi rendo conto di non fare un discorso molto natalizio, però se non vi accordate, lei e suo marito, a non tollerare più questi comportamenti, lui continuerà imperterrito, vi riderà in faccia se gli parlate di uno psichiatra e alla fine il danno sarà prima di tutto suo ragazzo e poi della famiglia.
Lui si comporta male? Niente pasti pronti, niente soldi, niente bucato.
Fa scenate? Chiamate la forza pubblica, e se alza le mani o rompe oggetti denunciatelo pure. Tanto i vicini non sono sordi, inutile far finta di niente.
Non costringete il figlio più piccolo a fare il bravo bambino per consolare i genitori in contrapposizione con il figlio violento, ha diritto di crescere e di fare l'adolescente rompiscatole pure lui, se gli garba.
Pensateci su, eventualmente provate voi a farvi aiutare da un terapista della famiglia.
Cordiali saluti
immagino che dopo la scenata tutto sia continuato come prima: suo figlio ultramaggiorenne ha seguitato ad usufruire dei servizi di lavaggio-stiraggio, è stato alloggiato, nutrito ecc.
Forse alla base di questi comportamenti aggressivi, ma prima di tutto maleducati e irrispettosi, c'è una patologia, però negli anni questo comportamento è stato rinforzato dall'accettazione di tutta la famiglia.
Se fosse scorbutico allo stesso modo con gli amici e i compagni di giochi resterebbe solo, non crede?
Mi rendo conto di non fare un discorso molto natalizio, però se non vi accordate, lei e suo marito, a non tollerare più questi comportamenti, lui continuerà imperterrito, vi riderà in faccia se gli parlate di uno psichiatra e alla fine il danno sarà prima di tutto suo ragazzo e poi della famiglia.
Lui si comporta male? Niente pasti pronti, niente soldi, niente bucato.
Fa scenate? Chiamate la forza pubblica, e se alza le mani o rompe oggetti denunciatelo pure. Tanto i vicini non sono sordi, inutile far finta di niente.
Non costringete il figlio più piccolo a fare il bravo bambino per consolare i genitori in contrapposizione con il figlio violento, ha diritto di crescere e di fare l'adolescente rompiscatole pure lui, se gli garba.
Pensateci su, eventualmente provate voi a farvi aiutare da un terapista della famiglia.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#4]
Ex utente
Carissima dottoressa lei ha capito bene il problema.Purtroppo c'è una situazione penosa nel contesto della nostra famiglia,infatti mio marito è fin troppo accondiscendente e mi appoggia solo quando gli fa comodo,questa è la verita,non ha polso e tutto grava sulle mie spalle e non pochi problemi mi ha creato fin'ora con questo suo atteggiamento ,col suo non vedere non sentire .Ma capisco quello che lei mi dice ,mi colpisce sul vivo veramente,perchè è vero ,il ragazzo piu'giovane è anche fin troppo bravo .Non so cosa darei per risolvere questo problema,anche secondo me ci servirebbe una terapia famigliare puo' spiegarmi come fare? Grazie infinite se vorra rispondermi
[#5]
Gentile signora,
non conosco la realtà della sua provincia,ma ho visto su internet che c'è nella sua zona un centro di terapia della famiglia (si chiama Eidos) ad orientamento sistemico, basato sulla scuola di terapia familiare di Milano, potrebbe iniziare rivolgendosi lì. Un osservatore esterno, non coinvolto nelle relazioni familiari, può essere utile. Naturalmente molto dipende dalla capacità e dall'esperienza individuale dei terapeuti, che in questo caso sono psicologi perfezionati in psicoterapia.
Se invece preferisce il servizio pubblico, può chiedere aiuto al Servizio di Salute Mentale della sua zona. In alcune ASL ci sono sezioni dedicate al disagio giovanile (per es qui a Parma c'è, e tratta giovani fino all'età di suo figlio); il problema, comune a molte situazioni simili, dopo aver parlato coi genitori, è come contattare il ragazzo e ottenere un minimo di fiducia per iniziare un cammino.
Cordiali saluti
non conosco la realtà della sua provincia,ma ho visto su internet che c'è nella sua zona un centro di terapia della famiglia (si chiama Eidos) ad orientamento sistemico, basato sulla scuola di terapia familiare di Milano, potrebbe iniziare rivolgendosi lì. Un osservatore esterno, non coinvolto nelle relazioni familiari, può essere utile. Naturalmente molto dipende dalla capacità e dall'esperienza individuale dei terapeuti, che in questo caso sono psicologi perfezionati in psicoterapia.
Se invece preferisce il servizio pubblico, può chiedere aiuto al Servizio di Salute Mentale della sua zona. In alcune ASL ci sono sezioni dedicate al disagio giovanile (per es qui a Parma c'è, e tratta giovani fino all'età di suo figlio); il problema, comune a molte situazioni simili, dopo aver parlato coi genitori, è come contattare il ragazzo e ottenere un minimo di fiducia per iniziare un cammino.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile utente,
una persona che in risposta ai suoi comportamenti irrispettosi e aggressivi riceve la prosecuzione dell'assistenza (vitto e alloggio) e del finanziamento per le necessità e per gli svaghi, apprende che questo meccanismo funziona e lo perpetua in automatico, senza porsi particolari problemi. Si pretende quello che si è sempre avuto, e si percepisce che gli altri ci vogliono nonostante le nostre mancanze di rispetto, quindi perché cambiare, anzi, il cervello può iniziare a pensare che questo meccanismo sia vincente. Almeno coi genitori.
Che voi sappiate il ragazzo potrebbe fare uso di sostanze o alcolici in quantità non normale ?
una persona che in risposta ai suoi comportamenti irrispettosi e aggressivi riceve la prosecuzione dell'assistenza (vitto e alloggio) e del finanziamento per le necessità e per gli svaghi, apprende che questo meccanismo funziona e lo perpetua in automatico, senza porsi particolari problemi. Si pretende quello che si è sempre avuto, e si percepisce che gli altri ci vogliono nonostante le nostre mancanze di rispetto, quindi perché cambiare, anzi, il cervello può iniziare a pensare che questo meccanismo sia vincente. Almeno coi genitori.
Che voi sappiate il ragazzo potrebbe fare uso di sostanze o alcolici in quantità non normale ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Ex utente
Grazie dottoressa Scapellato mi sono molto utili le sue indicazioni ne farò tesoro.In risposta al gentile dottor Pacini,non so se fa uso di sostanze (fuma questo si,fuori casa però)in casa non beve,ma le dirò esce ogni sera o quasi ,per cui è abbastanza fuori controllo .Ultimamente è molto arrabbiato per il lavoro ha chiesto di fare piu ore per ora non gliele danno.Per la verità a parte averlo mantenuto agli studi ,per il resto si è sempre dato da fare e si è accontentato di quello che aveva di suo lavorando ,già durante le vacanze delle superiori ,poi durante l'universita.Ora chiedo che contribuisca al mantenimento da due mesi a questa parte ,anche se può essere che gli dia fastidio,ma vi assicuro che il necessario non gli è mai mancato.Non è mai contento,è permaloso,infantile,credo che se qualcuno di cui lui si fida al di fuori del contesto famigliare gli parlasse per fargli capire a quali regole si deve stare gli sarebbe molto utile.Mi darò da fare in tal senso purtoppo queste cose non si possono dire ai quattro venti e quà manca la persona di riferimento ,l'autorevolezza,ecco il male che si vive nelle famiglie di oggi sempre piu chiuse in sè stesse ,o forse è solo un problema nostro della mia realtà .Vorrei solo vederlo sorridere. Grazie a tutti di cuore.
[#9]
Anche io ho avuto la stessa impressione del Dr. Ruggiero, perché ha bisogno di più soldi ?
Le regole si devono comprendere in rapporto a chi le impartisce. In altre parole non vanno tanto spiegate quanto vissute. Un essere umano che riesce a ragionare sulle regole vuol dire che è già predisposto a cercare regole da rispettare. Se la persona intuisce che non gli è richiesta una regola se non a livello "morale", cioè che gli altri riterrebbero giusta una regola ma non ci saranno comunque ripercussioni se non la accetta, non esiste alcuna regola.
Le regole si devono comprendere in rapporto a chi le impartisce. In altre parole non vanno tanto spiegate quanto vissute. Un essere umano che riesce a ragionare sulle regole vuol dire che è già predisposto a cercare regole da rispettare. Se la persona intuisce che non gli è richiesta una regola se non a livello "morale", cioè che gli altri riterrebbero giusta una regola ma non ci saranno comunque ripercussioni se non la accetta, non esiste alcuna regola.
[#10]
Ex utente
Gentili dottori,ha bisogno di piu soldi perchè in seguito al suo carattere,è stato invitato da me ad andare a vivere per conto suo e giustamente si rende conto che se lavorasse di piu questo gli sarebbe possibile .Lui è uno che disprezza noi,la sua famiglia,(fuori casa è ineccepibile,sensibile, giocherellone).Forse ha sofferto perchè ultimamente io e mio marito abbiamo avuto dei contrasti in molte occasioni si comporta da debole e questo è risultato molto evidente ai figli.Questa ribellione tardiva(dai 14 anni si comporta da adolescente)forse è una rivalsa su di noi per farci pagare il clima di tensione che aleggia in casa.Anche se lui si è sempre tenuto fuori.Per un periodo ha fatto uso di bibite energetiche(tipo red-bull)è uno sportivo e gliene regalavano in gran quantità possono influire sull'umore? anni fa andò in palesta e cominciò ad usare delle fiale che poi smise perchè costose possono avere effetto sull'agressività?.Non credo ne faccia più uso.Non sto scusando il suo comportamento per il suo bene e il nostro dovrebbe curarsi anche se sarà difficile che lo ammetta.Allora io mi ritrovo con un marito che non si interessa più di tanto,un non tanto ragazzo, aggressivo e immaturo ,un adolescente fin troppo maturo che a breve scoppierà (perchè ne ha diritto ).
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Gentile utente,
Sinceramente è inspiegabile come mai lei protesti contro una situazione che poi cerca di giustificare in mille modi, addirittura invita una persona ad andar via di casa e poi lo finanzia per questo ? Non le sembra decisamente equivoco come messaggio ?
Lei afferma che questo ragazzo è aggressivo e non lo tollerate, poi chiude dicendo che scoppierà e che ne ha diritto !? E riversa colpe ipotetiche sul marito il quale, se si disinteressa, ha semplicemente assunto una posizione di difesa come altre, di per sé non peggiore di altre.
Non è neanche chiaro se il problema sia medico. E' partita proponendo un problema e adesso invece difende e addirittura esalta questo comportamento aggressivo.
Sarà difficile che ammetta di curarsi -ammesso che sia un problema medico- anche perché al momento probabilmente riceve dei ritorni positivi su questo suo comportamento (è tollerato, giustificato, addirittura esaltato in contrapposizione al padre-quindi un genitore prende le sue parti contro l'altro, almeno moralmente- e finanziato per vivere da solo: ovvero il vantaggio di vivere da solo mantenuto dai genitori con in più la giustificazione che è aggressivo in casa perché ne ha il diritto, quindi andar via diventa un riconoscimento a questo diritto, non una concessione che lui farebbe a voi.
Sinceramente è inspiegabile come mai lei protesti contro una situazione che poi cerca di giustificare in mille modi, addirittura invita una persona ad andar via di casa e poi lo finanzia per questo ? Non le sembra decisamente equivoco come messaggio ?
Lei afferma che questo ragazzo è aggressivo e non lo tollerate, poi chiude dicendo che scoppierà e che ne ha diritto !? E riversa colpe ipotetiche sul marito il quale, se si disinteressa, ha semplicemente assunto una posizione di difesa come altre, di per sé non peggiore di altre.
Non è neanche chiaro se il problema sia medico. E' partita proponendo un problema e adesso invece difende e addirittura esalta questo comportamento aggressivo.
Sarà difficile che ammetta di curarsi -ammesso che sia un problema medico- anche perché al momento probabilmente riceve dei ritorni positivi su questo suo comportamento (è tollerato, giustificato, addirittura esaltato in contrapposizione al padre-quindi un genitore prende le sue parti contro l'altro, almeno moralmente- e finanziato per vivere da solo: ovvero il vantaggio di vivere da solo mantenuto dai genitori con in più la giustificazione che è aggressivo in casa perché ne ha il diritto, quindi andar via diventa un riconoscimento a questo diritto, non una concessione che lui farebbe a voi.
[#12]
Gentile Signora,
capisco il Suo disorientamento ed il Suo dolore, ma temo che le nostre risposte non riusciranno ad aiutarla più di tanto.
I Colleghi che mi hanno preceduto le hanno già suggerito quale potrebbe essere una prima strada da seguire (ovvero il sistema premio-punizione famigliare non coerente col contesto), ma di certo questo non potrà risolvere tutta la vostra situazione famigliare.
Basti solo pensare che stiamo ragionando sulle parole scritte da una persona che non abbiamo mai visto, una mamma che ha postato il suo (comprensibile) sfogo, ma che rimane una visione "parziale" della situazione.
Sono pronto a scommettere che se Suo figlio leggesse queste mail non sarebbe minimamente d'accordo con Lei.
In questi casi si dovrebbe partire col percorso di cura non con l'incipit "come si può aggiustare mio figlio?" ma piuttosto "come posso fare io mamma a stare meglio in questa situazione così negativa?"
Per cui visto che ci ha scritto Lei, penso che dovrebbe essere Lei a rivolgersi in prima battuta ad un servizio psicologico, privato oppure convenzionato.
Anche perchè non mi sembra abbia molte alternative a questo punto, visto che il Suo compagno non sembra appoggiarla.
capisco il Suo disorientamento ed il Suo dolore, ma temo che le nostre risposte non riusciranno ad aiutarla più di tanto.
I Colleghi che mi hanno preceduto le hanno già suggerito quale potrebbe essere una prima strada da seguire (ovvero il sistema premio-punizione famigliare non coerente col contesto), ma di certo questo non potrà risolvere tutta la vostra situazione famigliare.
Basti solo pensare che stiamo ragionando sulle parole scritte da una persona che non abbiamo mai visto, una mamma che ha postato il suo (comprensibile) sfogo, ma che rimane una visione "parziale" della situazione.
Sono pronto a scommettere che se Suo figlio leggesse queste mail non sarebbe minimamente d'accordo con Lei.
In questi casi si dovrebbe partire col percorso di cura non con l'incipit "come si può aggiustare mio figlio?" ma piuttosto "come posso fare io mamma a stare meglio in questa situazione così negativa?"
Per cui visto che ci ha scritto Lei, penso che dovrebbe essere Lei a rivolgersi in prima battuta ad un servizio psicologico, privato oppure convenzionato.
Anche perchè non mi sembra abbia molte alternative a questo punto, visto che il Suo compagno non sembra appoggiarla.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#14]
AH, ora si chiarisce meglio il tutto, ma tolti gli equivoci però il tono generale rimane quello, cioè Lei ipotizza che lui stia vivendo un disagio rispetto a Voi e che lo manifesti così. Il punto non è di stabilire se sia vero, ma perché la prima ipotesi che le viene in mente è che abbiate voi una colpa specifica rispetto a questi comportamenti ?
Riferisce una storia di uso di smart-drugs tipo redbull e di fiale non meglio precisate in relazione a attività sportiva. Io ricomincerei da questo e altri fatti oggettivi.
Riferisce una storia di uso di smart-drugs tipo redbull e di fiale non meglio precisate in relazione a attività sportiva. Io ricomincerei da questo e altri fatti oggettivi.
[#15]
(..)Lui è uno che disprezza noi,la sua famiglia,(fuori casa è ineccepibile,sensibile, giocherellone).Forse ha sofferto perchè ultimamente io e mio marito abbiamo avuto dei contrasti in molte occasioni si comporta da debole e questo è risultato molto evidente ai figli.(..)
gentile signora lei stessa ammette la presenta di un atteggiamento poco funzionale in ambito famigliare e che l'atteggiamento di suo figlio possa essere l'espressione di un disagio a tale situazione. per questo mi associo al consiglio della dottoressa Scapellato di sottoporsi ad un intervento di terapia famigliare. Spesso certe problematiche si alimentano all'interno di un sistema e scompaiono al di fuori.
(..)Non sorride mai se non quando messaggia al telefonino con i suoi amici (..)
E' il sistema famiglia che deve essere messo in discussione ed è su questo che bisogna intervenire.
saluti
gentile signora lei stessa ammette la presenta di un atteggiamento poco funzionale in ambito famigliare e che l'atteggiamento di suo figlio possa essere l'espressione di un disagio a tale situazione. per questo mi associo al consiglio della dottoressa Scapellato di sottoporsi ad un intervento di terapia famigliare. Spesso certe problematiche si alimentano all'interno di un sistema e scompaiono al di fuori.
(..)Non sorride mai se non quando messaggia al telefonino con i suoi amici (..)
E' il sistema famiglia che deve essere messo in discussione ed è su questo che bisogna intervenire.
saluti
[#16]
Ex utente
Assolutamente vero,credo che sia ora di darsi da fare se no non risolviamo mai anzi peggiora la situazione.GRAZIE a tutti siete stati utili nel momento del bisogno .(ora c'è la solita calma apparente ma grazie a voi mio marito ha aperto un pò gli occhi e parliamo un pò di più ,ma mi rendo conto che sarà un lungo lavoro.Mi sento un pò più sollevata.Saluti.
[#17]
Benissimo, siamo felici di esservi stati d'aiuto.
Però adesso spenga il PC e segua il nostro consiglio principale, ovvero quello di rivolgersi ad uno specialista in carne ed ossa.
Siate uniti, Lei e il marito, in questa fase, e vedrete che le cose miglioreranno.
Buon anno
Però adesso spenga il PC e segua il nostro consiglio principale, ovvero quello di rivolgersi ad uno specialista in carne ed ossa.
Siate uniti, Lei e il marito, in questa fase, e vedrete che le cose miglioreranno.
Buon anno
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 6.1k visite dal 22/12/2009.
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