Rifiuta il water

Salve,io e mia moglie abbiamo un grosso problema con il nostro secondo figlio di tre anni. Da quando aveva circa 30 mesi abbiamo provato a togliere il pannolino (come abbiamo fatto con il primo), ma da subito ci siamo accorti che non voleva sedersi sul water e non ci avvertiva del suo bisogno di andare in bagno. Per la pipì siamo riusciti a fargli capire che non deve farla nelle mutandine ma in bagno, ma per la cacca non c'è verso,nel momento in cui lo sediamo piange fino all'isterismo e vuole scendere a tutti i costi. Abbiamo provato in tutti i modi:parlandogli,con le fiabe,con la promessa di un regalino e non nego che, nei momenti di sconforto, è scappato anche qualche rimprovero e qualche sculaccione. Ora siamo disperati perchè il bambino è diventato stitico, si siede a terra (unico modo in cui evacua) anche 15 volte al giorno per farne pochissima. Ha il sederino in fiamme. Abbiamo provato per un periodo con delle bustine e con i clisteri per bimbi, ma senza risultati.
Abbiamo un appuntamento con un gastroenterologo, ma penso che sia un problema psicologico. Cosa possiamo fare? Grazie.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signore, poichè la situazione non sembra migliorare nonostante i vostri sforzi credo sarebbe opportuno che vi rivolgeste alla Neuropsichiatria infantile o ad uno psicologo dell'età evolutiva. Purtroppo in casi come questo non è facile capire quale sia il comportamento più funzionale da adottare nè quali sarebbe opportuno evitare. E' anche possibile che si possa migliorare l'alimentazione per poter favorire l'evacuazione del bambino, ma in questo contesto non è possibile stabilirlo con certezza. Sembra evidente che questa situazione crei frustrazione a voi genitori e sofferenza per il bambino. Per questo credo sia opportuno richiedere un consulto specialistico.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
credo sia utile innanzitutto che vi recatiate dal gastroenterologo come avete già pensato.

In situazioni simili, vista la delicatezza del passaggio dal pannolone al controllo sfinterico completo, a volte succede che i fattori organici e quelli psicologici si intreccino, rendendo poi difficile l'utilizzo di una strategia unica ed efficace.

Una volta escluse complicazioni di tipo fisico, ed eventualmente trovati degli aiuti per il bimbo, così che la defecazione sia per lui meno dolorosa, potrete con maggior facilità affrontare l'argomento anche dal punto di vista psicologico, emotivo.

Il controllo sfinterico è una grande conquista per un bambino, ma non per questo è sempre facile. Se non vuole sedersi sul water potreste trovare valide alternative con l'uso del vasino, o di un riduttore per i sanitari "normali".

Non è automatico che se con il primo figlio le cose sono andate in un certo modo sarà così anche per il secondo.

Comunque, visti i vostri dubbi, potreste rivolgervi voi genitori a uno specialista dell'età evoltuiva che possa insieme a voi approfondire la situazione, dato che effettivamente si tratta di una fase di passaggio importante nel corso dello sviluppo psichico di un bambino.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per la risposta. In effetti la strada che vogliamo percorrere, condivisa anche con il pediatra, è quella di escludere prima i problemi fisici e quindi fare qualcosa a livello psicologico.
Preciso infine che il bimbo ha la stessa reazione isterica anche con il vasino e con il riduttore.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signore, concordo con la vostra decisione: una prima esclusione delle possibili cause organiche e poi una valutazione psicologica.
Un caro saluto.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi associo a quanto espresso dalle Colleghe, esortandovi a coadiuvarvi in questo processo con il pediatra.

Per la parte psicologica credo che uno/a psicologo/a dell'età evolutiva sia la scelta migliore.