Un periodo nero dovuto all anoressia

Buongiorno,
ho 20 anni e racconto quello che per me è stato ed è ancora un dramma.
Partiamo dal principio all'età di 8 anni a causa di miei problemi a scuola con alcune materie ho avuto violenti scontri con mio padre, mi picchiava tanto da che sono finita in ospedale dove hanno riscontrato forti contusioni e ematomi su tutto il mio corpo, mi ricordo che ero piena di lividi e per andare a scuola mi coprivo come per andare in montagna, cominciai a diventare silenziosa e mi isolavo da tutti, i miei insegnanti si resero conto che avevo qualcosa che non andava e notarono anche dei lividi sulle mie mani e sulle braccia, mi chiesero cosa avessi e come mi fossi procurata quei lividi ma io avevo paura e dissi una bugia, loro non mi credettero e convocarono mio padre per un colloquio. mi ricordo che quando mio padre tornò a casa dopo quella riunione mi picchiò ancora mi disse che ero stupida e che non avrei mai dovuto far capire niente ai miei insegnanti. la situazione a casa era un po' tesa, mi madre e mio padre litigavano di continuo ma purtroppo non ricordo il motivo.
passano 4 anni avevo 12 anni un mio compagno di classe mi guardava in continuazione non era uno di quelli che consideravo mio amico perciò mi fece strano, un giorno mi dovetti fermare dp scuola per delle attività extra-scolastiche ero andata in classe da sola e in quel momento non c era nessuno tranne lui che mi aveva seguito e aveva chiuso la porta della classe, non c feci subito caso me ne accorsi solo quando ormai era dietro di me e cominciò a toccarmi ero spaventata e non capivo lui mi diceva all'orecchio di stare tranquilla che se non urlavo lui avrebbe smesso, ma nn smetteva, ero terrorizzata cercai di urlare ma mi ritrovai con la sua mano sulla bocca, si abbassò i pantaloni e alzò la mia gonna mi violentò avevo paura a volte mi sveglio di notte cn le immagini di quei momenti in testa e piango. poko dopo mi ha lasciato andare e da quel momento nn mi ha + guardato, io nn denunciai, avevo troppa paura e lui era di una famiglia molto conosciuta e rispettata mi avrebbero presa x matta. alla fine delle medie cambiai scuola e città e ricomiciai a vivere trovai una mia stabilità, ho cercato sempre di andare avanti guardare al futuro. in seconda superiore a 15 anni durante la gita scolastica però ho rischiato la seconda violenza fortunatamente questa volta c erano i miei amici.
dopo tutto questo cerco sempre di andare avanti nonostante abbia appena superato un periodo nero dovuto all anoressia. non ho mai avuto un ragazzo e ho ancora paura di mio padre, ho paura delle sue reazioni di dire le cose e quello che voglio fare ho paura ke mi possa fare ancora del male. cosa posso fare? cn i miei amici cerco sempre l'approvazione..
oggi non so come ho avuto il coraggio per scrivere queste cose, forse xkè sto cominciando ad accettarle. ma cosa posso fare? vorrei avere un ragazzo ma ogni volta ke qlcn mi tokka ho paura e tremo divento isterica e rispondo male.
cosa posso fare per migliorarmi?
[#1]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
le esperienze che ha vissuto nella sua giovane vita sono indubbiamente drammatiche. Violenze fisiche dal proprio padre, una violenza sessuale in età molto giovane e il rischio di una seconda violenza nonchè un periodo di anoressia non possono non aver lasciato una profonda ferita che ancora oggi continua a farsi sentire.
Credo che la cosa migliore che possa fare per se stessa sia di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta: da sola è difficile che riesca a far rimarginare queste ferite e credo che in questo momento un sostegno esterno non le possa fare che bene.
Non indugi oltre e contatti un professionista di persona: è riuscita ad aprirsi con noi e immagino quanta fatica le possa essere costata tutto ciò. Purtroppo qui non possiamo fare molto per aiutarla e lei merita tutto l'aiuto possibile per poter rimettere insieme i pezzi della sua tormentata vita e per poter vivere il più serenamente possibile la sua età.
Un in bocca al lupo!

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi dispiace molto il dover leggere certe storie così dolorose, perchè spesso gli Utenti mi trasmettono quel terribile senso di impotenza, lo stesso che forse Lei ha provato più volte nella Sua vita.

Lei stessa immagina quanto la Sua situazione non sia semplice da un punto di vista psicologico: come ha scritto la Collega sono successe alcune cose nel Suo passato che hanno lasciato segni profondi anche nel presente.

Oggi questi segni sono il disturbo alimentare e la difficoltà a costruire un legame affettivo stabile.

Ora Lei deve fermare questo circolo vizioso, e lo può fare solo attraverso un aiuto concreto e professionale.

Credo che abbia bisogno di un supporto psicoterapeutico, ma anche di una consulenza psichiatrica-psicofarmacologica, poichè l'associazione tra psicoterapia e farmacoterapia permette di ottenere ottimi risultati in tempi brevi.

Può affrontare queste visite senza dover dire nulla a nessuno.

Se ha problemi economici può rivolgersi ad un CPS della Sua zona per una valutazione gratuita.

Ma non lasci passare nemmeno un secondo: lo faccia.
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