Crisi nella vita

Gentilissimi dottori,
sono una ragazza di 20 anni, studio all'università, ho amici e da quasi tre anni vivo una bellssima relazione. Il 14 aprile di quest'anno mio zio si è ammalato di tuomre al cervello di quarto tipo e il 4 settembre è morto; da quando ho saputo che malattia aveva ho sognato quasi ogni notte il funerale, stando male e da quando è morto spesso penso a lui, in sogno rivedo lui nella cassa da morto, mia zia che piange, mia cugina che mi stringe e grido NO!, spesso piango e mi manca molto, poi vivo coi sensi di colpa nei confronti di mia cugina per non esserla stata vicina come volevo anche se tutti, compresa lei, mi dicono chemi sono comportata bene. Ad agosto i miei genitori si sono separati, io vivo da mia madre, ma per motivi di studio vivo in un alta città e vedo mio padre, che abita in un paese vicino al mio, un volta alla settimana e mi manca molto. Mia madre è in cura per la depressione e gli attacchi di panico, sua madre, mia nonna, l'ha aiutata in casa. Io stavo male col lei in casa, non sapevo come relazionarmi, spesso ci litigo per come lei educa mia sorella di 14 anni, lasciandola libera di fare come vuole, quando a me fino ai 17 anni permetteva ben poco rispetto a mia sorella, mia madre non fa nulla per rimediare. Sto male, non ce la faccio più, cerco di parlare con qualcuno dei miei problemi ma nessuno mi ascolta, quando tento di parlare con mia madre dei miei problemi, inizia a parlare dei suoi, mio padre da la colpa a mia madre della separazione, mia sorella fa come gli pare, mia nonna materna parla male di mio padre, i miei nonni paterni soffrono per la morte del figlio e io piango spesso, alterno momenti di gioia a momenti di tristezza. Non so che fare, ho bisogno di aiuto
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Dr. Luca Martis Psicologo, Psicoterapeuta 153 4
Gentile Utente,

leggendo un Suo precedente post, e ritrovando in esso elementi concordanti con l'attuale situazione psicologica, proprio perchè si rende conto della necessità di un aiuto, dovrebbe recarsi presso lo studio privato di un collega.

Nel caso non avesse le risorse economiche, le consiglio di cercare uno Psicologo presso i Consultori, i Dipartimenti di Psicologia Ospedaliera, i Centri di Salute Mentale.

In queste strutture Le verrà erogato un servizio gratuito di consulenza e sostegno psicologico o/ed eventualmente una psicoterapia.

Cordiali saluti

Dr. Luca Martis



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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
indubbiamente negli ultimi mesi ha dovuto affrontare due esperienze molto dolorose: la perdita di suo zio e la separazione dei suoi genitori. E' comprensibile che lei oggi soffra per la situazione che ha in casa (il rapporto con i suoi genitori, il dolore degli altri famigliari...) e che non sappia come dar voce a questa sua sofferenza.
Per questo motivo credo sarebbe opportuno che si rivolgesse personalmente ad un professionista (psicoterapeuta/psichiatra). Dopo una diagnosi ed una valutazione più approfondita potrà indicarle l'eventuale trattamento più opportuno.
Credo sia arrivato il momento di prendersi cura di se stessa.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, dovrebbe cercare un aiuto specialistico. Parlare di un problema non è di per sé curativo, perché risolvere problemi emotivi come quelli descritti non significa sfogarsi. Ecco perché parlarne con amici o parenti servirebbe a poco, anche se l'ascoltassero.

Segua i suggerimenti dei colleghi e si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
in questo momento sei molto disorientata, e poco lucida: per questo non sai più da dove iniziare, e vivi con la continua impressione che la tua vita vada alla deriva, un po' come un'automobile che scivola su una lastra di ghiaccio, e di cui tu hai perso il controllo.

Ora non è più il momento di rimanere spettatori passivi di tutto questo "scivolamento": adesso devi passare ai fatti concreti.

Rivolgiti ad un CPS della tua zona per una consulenza gratuita, e poi decidi cosa fare.

Ma non rimanere più in casa a rimuginare sul passato: adesso devi iniziare a cercare soluzioni.

Vedrai che le cose miglioreranno.