Ansia che ritorna...o non se ne è mai andata?
Cari dottori, mi vergogno quasi ad aprire un nuovo post in medicitalia (ne ho scritti una decina negli ultimi 3 anni). Mi rendo conto che non ha molto senso rivolgermi a voi che nemmeno mi conoscete, ma credo molto nell'aiuto on-line di + specialisti che si "coordinano" per dare una mano ad un paziente virtuale, per cui eccomi qui. Che sn una ragazza ansiosa non c'è dubbio. Ho 26 anni, sono ipocondriaca dall'età di 20 (prima ero totalmente diversa...), penso a seguito della morte di due miei cari amici del liceo: una è morta in un incidente stradale un pomeriggio al ritorno da una giornata al mare (alla quale avrei dovuto partecipare anche io ma non sono andata perchè non ho avuto voglia), l'altro è morto in discoteca, per un infarto.. sarei dovuta essere li anche io perchè spesso uscivamo insieme ma avevo il ragazzo da poco e ho preferito passar la serata con lui.
Per 12 anni ho praticato ginnastica ritmica a livello agonistico ed ero brava. All'età di 18 anni ho smesso perchè volevo iscrivermi all'università e fare 4 ore di ginnastica per 6 gg la settimana era troppo da conciliare con la vita universitaria.
Ho superato cosi il test d'ingresso e mi son iscritta all'università di Interpreti e Traduttori, ma era un periodo in cui stavo davvero male (per la morte dei miei amici) e in quell'anno non ho combinato nulla.
Ho cambiato, discutendo e litigando tanto coi miei genitori e mi sono iscritta alla facoltà di Criminologia... ho fatto la triennale li, ma quando stavo x laurearmi (a 2 esami dalla laurea) è successo un inghippo (sn stati persi 6 esami nel database e ho dovuto ridarli TUTTI e 6) x cui son passata al curriculum sociologico e mi sono laureata li alla triennale..
Finalmente ho cominciato la specialistica in qualcosa che davvero mi piace (Gestione dei servizi sanitari) e ho ottimi voti. A luglio 2010 mi laureerò e sento che questa è la prima cosa che davvero faccio di giusto nella mia vita e sono terrorizzata dall'idea di nn riuscire a prendere 110. Ma non per il voto in sè... x un mio obiettivo personale.In tutto questo, in questi anni ho avuto una relazione molto travagliata cn il mio "primo amore", durata 7 anni e che io però ho interrotto l'anno scorso di questi tempi perchè lui non c'era mai e mi trascurava.Io l'ho amato tantissimo e son sicura che anche lui ha amato tanto me, a suo modo, ma in um modo che non mi rendeva felice. Lasciarlo è stata la cosa + difficile che abbia mai fatto... Vidirò anche che a gennaio 2008, il giorno del mio compleanno, mia nonna che da tempo era malata di sindrome di Sjogren si è suicidata... e in seguito a questo ho avuto un nuovo "tracollo", soffrendo tra l'altro di acufene da li a 2 anni dopo
Ho affrontato una psicoterapia da 2 anni a questa parte e ho assunto Cipralex per2 anni. Sospeso tutto, sono stata BENE senza attacchi di panico per 6 mesi ma ora tornano.. tornano ma non voglio riassumere farmaci. Continuo solo la terapia. Voi avet consigli per me? voglio solo essere normale e felice!
Per 12 anni ho praticato ginnastica ritmica a livello agonistico ed ero brava. All'età di 18 anni ho smesso perchè volevo iscrivermi all'università e fare 4 ore di ginnastica per 6 gg la settimana era troppo da conciliare con la vita universitaria.
Ho superato cosi il test d'ingresso e mi son iscritta all'università di Interpreti e Traduttori, ma era un periodo in cui stavo davvero male (per la morte dei miei amici) e in quell'anno non ho combinato nulla.
Ho cambiato, discutendo e litigando tanto coi miei genitori e mi sono iscritta alla facoltà di Criminologia... ho fatto la triennale li, ma quando stavo x laurearmi (a 2 esami dalla laurea) è successo un inghippo (sn stati persi 6 esami nel database e ho dovuto ridarli TUTTI e 6) x cui son passata al curriculum sociologico e mi sono laureata li alla triennale..
Finalmente ho cominciato la specialistica in qualcosa che davvero mi piace (Gestione dei servizi sanitari) e ho ottimi voti. A luglio 2010 mi laureerò e sento che questa è la prima cosa che davvero faccio di giusto nella mia vita e sono terrorizzata dall'idea di nn riuscire a prendere 110. Ma non per il voto in sè... x un mio obiettivo personale.In tutto questo, in questi anni ho avuto una relazione molto travagliata cn il mio "primo amore", durata 7 anni e che io però ho interrotto l'anno scorso di questi tempi perchè lui non c'era mai e mi trascurava.Io l'ho amato tantissimo e son sicura che anche lui ha amato tanto me, a suo modo, ma in um modo che non mi rendeva felice. Lasciarlo è stata la cosa + difficile che abbia mai fatto... Vidirò anche che a gennaio 2008, il giorno del mio compleanno, mia nonna che da tempo era malata di sindrome di Sjogren si è suicidata... e in seguito a questo ho avuto un nuovo "tracollo", soffrendo tra l'altro di acufene da li a 2 anni dopo
Ho affrontato una psicoterapia da 2 anni a questa parte e ho assunto Cipralex per2 anni. Sospeso tutto, sono stata BENE senza attacchi di panico per 6 mesi ma ora tornano.. tornano ma non voglio riassumere farmaci. Continuo solo la terapia. Voi avet consigli per me? voglio solo essere normale e felice!
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Gentile ragazza, se non ha smesso la psicoterapia dovrebbe porre il quesito al sua terapeuta.
ha parlato di psicoterapia fatta in 2 anni, di che orientamento? Forse dovrebbe affrontare un intervento psicoterapico focalizzato sul sintomo. Chi ha deciso la sospensione del farmaco?
saluti
ha parlato di psicoterapia fatta in 2 anni, di che orientamento? Forse dovrebbe affrontare un intervento psicoterapico focalizzato sul sintomo. Chi ha deciso la sospensione del farmaco?
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza, lei ha una storia clinica piuttosto complessa, per cui in linea generale le consiglio di rivolgersi a specialisti che conosco i suoi sintomi e la loro evoluzione, nonché i rapporti che possono intercorrere fra i suoi sintomi ansiosi e le sue "numerose" patologie organiche. Soprattutto per quanto riguarda il suo definirsi ipocondriaca, se davvero lo fosse, le consiglio vivamente di instaurare un rapporto di fiducia con un solo medico e un solo psicologo, evitando di alimentare la sua ansia con la richiesta di consulti a numerose figure professionali, che solo apparentemente la rassicurano , in realtà le numerose richieste non fanno altro che mantenere vive le sue preoccupazioni.
Detto questo, mi voglio concentrare sul suo ultimo sintomo lamentato, gli attacchi di panico. Quando questi diventano di una intensità estremamente invalidante ovvero di una frequenza elevata, l'utilizzo dei farmaci diviene una necessità, anche per fare si che si possa lavorare meglio dal punto di vista psicoterapeutico, per cui non ha senso un rifiuto degli stessi a priori, anche perché mi sembra che in precedenza le abbiano apportato un beneficio (dico questo soprattutto qualora abbia sospeso il farmaco arbitrariamente). Comunque, per la valutazione di tutti i parametri clinici finalizzati ad un eventuale terapia farmacologica, le consiglio di rivolgersi ad un medico preferibilmente, psichiatra. Per quanto riguarda le psicoterapie, l’orientamento che sembra essere più efficace per il trattamento del disturbo di panico è quello cognitivo comportamentale. Per finire tenga presente che anche nel corso di trattamenti condotti con la massima professionalità, brevi periodi di ricaduta sono frequenti, e possono essere l’occasione per valutare e riflettere su cosa ha funzionato e cosa no, al fine di correggere o confermare la terapia che sta già facendo. Questo lo può fare solo con il suo attuale terapeuta.
Cordialmente
Detto questo, mi voglio concentrare sul suo ultimo sintomo lamentato, gli attacchi di panico. Quando questi diventano di una intensità estremamente invalidante ovvero di una frequenza elevata, l'utilizzo dei farmaci diviene una necessità, anche per fare si che si possa lavorare meglio dal punto di vista psicoterapeutico, per cui non ha senso un rifiuto degli stessi a priori, anche perché mi sembra che in precedenza le abbiano apportato un beneficio (dico questo soprattutto qualora abbia sospeso il farmaco arbitrariamente). Comunque, per la valutazione di tutti i parametri clinici finalizzati ad un eventuale terapia farmacologica, le consiglio di rivolgersi ad un medico preferibilmente, psichiatra. Per quanto riguarda le psicoterapie, l’orientamento che sembra essere più efficace per il trattamento del disturbo di panico è quello cognitivo comportamentale. Per finire tenga presente che anche nel corso di trattamenti condotti con la massima professionalità, brevi periodi di ricaduta sono frequenti, e possono essere l’occasione per valutare e riflettere su cosa ha funzionato e cosa no, al fine di correggere o confermare la terapia che sta già facendo. Questo lo può fare solo con il suo attuale terapeuta.
Cordialmente
Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com
[#3]
Utente
Grazie a tutti per le risposte.
Per dott. De Vincentiis: la psicoterapia che sto facendo da 2 anni a questa parte è stata fatta da due psicoterapeuti diversi: Dal primo sono andata 6 mesi ma mi sono trovata malissimo..ho cambiato e ora sto dalla mia attuale psicologa da un anno e mezzo che mi ha aiutato tanto. Non so di che stampo sia.. ogni tanto mi fa fare disegni, mi chiede di focalizzarmi su varie situazioni, di provare a dire a voce alta determinate cose che provo ecc.. dovrei chiederle che tipo di terapia stiamo facendo? Io parlo molto e lei mi fa domande riguardanti soprattutto il mio passato e cosa provo in determinate situazioni.
Per quanto riguarda il farmaco, ho assunto cipralex gocce, 6 gocce la sera prima d dormire x 2 anni. Ho interrotto perchè lo psichiatra che mi prescrisse il farmaco (e che mi consigliò i 2 psicoterapeuti da cui sono stata seguita x la psicoterapia) mi disse che secondo lui era ora di smettere, dopo avermi parlato ed essersi consultato con la seconda ed attuale psicoterapeuta.
So che 6 gocce non sono una dose alta...non so se sia per questo che mi è capitato d avere un attacco l'altra sera. Attacco che x altro ho dominato bene senza ricorrere ad ansiolitico.
Ormai mi conosco e so controllarmi...forse il mio problema è proprio quello di voler tenere tutto sotto controllo, sono cosi da sempre..ho sempre odiato cio' che va troppo fuori dagli schemi..mi destabilizza.
la mia domanda è...è possibile, con una corretta terapia, guarire mai davvero o l'ansia e la tendenza all'ipocondria sono strutturali in persone predisposte?
Il fatto che in famiglia mia nonna paterna fosse depressa cronica e si sia tolta la vita e mia nonna materna avesse la malattia di sjogren che ha spinto anche lei a suicidarsi possono avermi in qualche modo condizionato?
Io sono una ragazza che ha una gran voglia di vivere e sono stanca di sentirmi sempre frenata dalle mie ansie!
Grazie dottori
Per dott. De Vincentiis: la psicoterapia che sto facendo da 2 anni a questa parte è stata fatta da due psicoterapeuti diversi: Dal primo sono andata 6 mesi ma mi sono trovata malissimo..ho cambiato e ora sto dalla mia attuale psicologa da un anno e mezzo che mi ha aiutato tanto. Non so di che stampo sia.. ogni tanto mi fa fare disegni, mi chiede di focalizzarmi su varie situazioni, di provare a dire a voce alta determinate cose che provo ecc.. dovrei chiederle che tipo di terapia stiamo facendo? Io parlo molto e lei mi fa domande riguardanti soprattutto il mio passato e cosa provo in determinate situazioni.
Per quanto riguarda il farmaco, ho assunto cipralex gocce, 6 gocce la sera prima d dormire x 2 anni. Ho interrotto perchè lo psichiatra che mi prescrisse il farmaco (e che mi consigliò i 2 psicoterapeuti da cui sono stata seguita x la psicoterapia) mi disse che secondo lui era ora di smettere, dopo avermi parlato ed essersi consultato con la seconda ed attuale psicoterapeuta.
So che 6 gocce non sono una dose alta...non so se sia per questo che mi è capitato d avere un attacco l'altra sera. Attacco che x altro ho dominato bene senza ricorrere ad ansiolitico.
Ormai mi conosco e so controllarmi...forse il mio problema è proprio quello di voler tenere tutto sotto controllo, sono cosi da sempre..ho sempre odiato cio' che va troppo fuori dagli schemi..mi destabilizza.
la mia domanda è...è possibile, con una corretta terapia, guarire mai davvero o l'ansia e la tendenza all'ipocondria sono strutturali in persone predisposte?
Il fatto che in famiglia mia nonna paterna fosse depressa cronica e si sia tolta la vita e mia nonna materna avesse la malattia di sjogren che ha spinto anche lei a suicidarsi possono avermi in qualche modo condizionato?
Io sono una ragazza che ha una gran voglia di vivere e sono stanca di sentirmi sempre frenata dalle mie ansie!
Grazie dottori
[#4]
Gentile ragazza, proprio per quello che le ho scritto prima, sarò sintetico: è verosimile che una buona terapia le permetta di giovare di tutti gli aspetti positivi dell'ansia, di tenere a bada le sue tentazioni ipocondriache e di evitare lunghe crisi depressive. Talvolta, in particolari momenti di stress, potrà avere brevi ricadute, ma se la terapia è stata condotta bene, ne uscirà in poco tempo e comunque i suoi sintomi non saranno più di ostacolo al raggiungimento dei suoi obiettivi di vita.
Cordialmente.
Cordialmente.
[#6]
"...non so se sia per questo che mi è capitato d avere un attacco l'altra sera. Attacco che x altro ho dominato bene senza ricorrere ad ansiolitico.
Ormai mi conosco e so controllarmi...forse il mio problema è proprio quello di voler tenere tutto sotto controllo, sono cosi da sempre.."
Gentile ragazza, credo che abbia colto una questione fondamentale. C'è l'ansia o il panico e c'è quello che noi pensiamo di noi stessi per il fatto di provare ansia o panico.
Cosa vuol dire per lei aver avuto una piccola "ricaduta"?
Cosa è cambiato (se è cambiato qualcosa) nell'idea che ha di sè dopo "l'attacco" dell'altra sera, che peraltro lei ha saputo gestire?
Lei nota di aver fatto dei progressi in seguito alla psicoterapia quindi continui con serenità a lavorare con la persona che la sta seguendo.
Un saluto
Ormai mi conosco e so controllarmi...forse il mio problema è proprio quello di voler tenere tutto sotto controllo, sono cosi da sempre.."
Gentile ragazza, credo che abbia colto una questione fondamentale. C'è l'ansia o il panico e c'è quello che noi pensiamo di noi stessi per il fatto di provare ansia o panico.
Cosa vuol dire per lei aver avuto una piccola "ricaduta"?
Cosa è cambiato (se è cambiato qualcosa) nell'idea che ha di sè dopo "l'attacco" dell'altra sera, che peraltro lei ha saputo gestire?
Lei nota di aver fatto dei progressi in seguito alla psicoterapia quindi continui con serenità a lavorare con la persona che la sta seguendo.
Un saluto
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#7]
Utente
C'è l'ansia o il panico e c'è quello che noi pensiamo di noi stessi per il fatto di provare ansia o panico.
Cosa vuol dire per lei aver avuto una piccola "ricaduta"?
Cosa è cambiato (se è cambiato qualcosa) nell'idea che ha di sè dopo "l'attacco" dell'altra sera, che peraltro lei ha saputo gestire?
Esatto! Mi sento diversa, + forte. Si, ho avuto una piccola crisi e la mia tendenza è ancora quella di chiedere aiuto all'esterno (medicitalia, genitori) ma io so che ora posso farcela da sola. Oggi sto bene, x esempio. Sento che piccole ricadute non mi fermeranno e, se torneranno, le supererò. In fondo a volte tutti abbiamo momenti + "bui" e non posso sempre nascondermi dietro l'ansia o gli attacchi di panico. Ho capito che per star bene devo rendermi protagonista al 100% della mia vita...mentre negli anni passati lo sono stati i miei sintomi!
Grazie a tutti per la comprensione e l'iniezione di grinta di cui avevo bisogno!
Auguro a tutti un sereno Natale e un 2010 pieno di felicità!
Cosa vuol dire per lei aver avuto una piccola "ricaduta"?
Cosa è cambiato (se è cambiato qualcosa) nell'idea che ha di sè dopo "l'attacco" dell'altra sera, che peraltro lei ha saputo gestire?
Esatto! Mi sento diversa, + forte. Si, ho avuto una piccola crisi e la mia tendenza è ancora quella di chiedere aiuto all'esterno (medicitalia, genitori) ma io so che ora posso farcela da sola. Oggi sto bene, x esempio. Sento che piccole ricadute non mi fermeranno e, se torneranno, le supererò. In fondo a volte tutti abbiamo momenti + "bui" e non posso sempre nascondermi dietro l'ansia o gli attacchi di panico. Ho capito che per star bene devo rendermi protagonista al 100% della mia vita...mentre negli anni passati lo sono stati i miei sintomi!
Grazie a tutti per la comprensione e l'iniezione di grinta di cui avevo bisogno!
Auguro a tutti un sereno Natale e un 2010 pieno di felicità!
[#9]
Utente
Torno a scrivere per chiedere una precisazione che non ho mai chiesto alla mia psicologa, in quanto erano anni che non mi capitava: a volte mi viene da chiedermi (quando mi sento ansiosa) se sto davvero vivendo in questo momento o se magari sto sognando.. so che è assurdo e cerco di essere presente a me stessa. Guardo le cose che ho fatto e scritto, come la mia tesi di laurea e SO per certo che sto vivendo..ma il dubbio e il retropensiero restano. Mi è capitato solo un paio di volte in tutto..in momenti stressanti.. il periodo Natalizio negli ultimi anni è stato fonte di grande ansia e dispiaceri per me.. e oggi non sto bene.
In questi momenti la mia tendenza è pensare che non passerà, ma sn anche abbastanza razionale da mandare tutti questi pensieri a quel paese e farci una dormita su!
Grazie per eventuali consigli..
In questi momenti la mia tendenza è pensare che non passerà, ma sn anche abbastanza razionale da mandare tutti questi pensieri a quel paese e farci una dormita su!
Grazie per eventuali consigli..
[#11]
Utente
Domani ho la seduta fissata con la mia psicoterapeuta.. la cosa che mi ha fatta rimanere male è che x tanto tempo sono stata bene, senza ansia e spensierata e ora sn tornata come a 3 anni fa...ho una gran paura di ricaderci..
Mentre prima l'avevo x sintomi fisici (accentuati sicuramente dalla mia ipocondria), ora apparentemente non ho sintomi fisici..ho solo questa costante ansia e battito lievemente accelerato sempre.. e ho paura di impazzire.. che tutto cio', proprio xche non c'è un sintomo come tutte le altre volte, sia solo frutto della mia mente che si sta "immaginando" tutto e ammalando. Ho tanta PAURA..davvero tanta. Ho 26 anni, vorrei solo vivere felice ora che ne avrei la possibilità!!!!!!
Mentre prima l'avevo x sintomi fisici (accentuati sicuramente dalla mia ipocondria), ora apparentemente non ho sintomi fisici..ho solo questa costante ansia e battito lievemente accelerato sempre.. e ho paura di impazzire.. che tutto cio', proprio xche non c'è un sintomo come tutte le altre volte, sia solo frutto della mia mente che si sta "immaginando" tutto e ammalando. Ho tanta PAURA..davvero tanta. Ho 26 anni, vorrei solo vivere felice ora che ne avrei la possibilità!!!!!!
[#12]
Utente
sono passati 3 mesi dal mio post.. ne ho passate di ogni. Derealizzazione (superata da me capendo che era solo 1 giochino mentale, ho imparato a sminuirla e mi è sparita), ipocondria (ora passata...erano solo pochi gg) e piccole fissazioni. A volte ho paura di non poter controllare i miei pensieri. Ma nn per il contenuto dei pensieri, ma che mi possano intralciare durante le giornate!! Capite cosa intendo?
Ho chiesto alla mia psicologa se questo potesse essere un DOC. Lei mi ha detto che con la mia struttura psichica e il mio modo di reagire alle cose non era un DOC. Che sono ossessioni portate dall'ansiae dalla mia voglia di controllare tutto.
Non ho compulsioni, nè rituali..nè mentali nè fisici. Ho solo, in questi 3 mesi di stress per il nodulo di cui parlavo nei post sopra, tanta ansia e la voglia di stare bene.
Che fare? Sto pensando seriamente di riprendere l'antidepressivo.
Ho chiesto alla mia psicologa se questo potesse essere un DOC. Lei mi ha detto che con la mia struttura psichica e il mio modo di reagire alle cose non era un DOC. Che sono ossessioni portate dall'ansiae dalla mia voglia di controllare tutto.
Non ho compulsioni, nè rituali..nè mentali nè fisici. Ho solo, in questi 3 mesi di stress per il nodulo di cui parlavo nei post sopra, tanta ansia e la voglia di stare bene.
Che fare? Sto pensando seriamente di riprendere l'antidepressivo.
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Utente
Salve, volevo aggiornarvi. Ho deciso di riprendere l'antidepressivo allora mi sono nuovamente rivolta allo psichiatra, che mi ha fatto una nuova visita e ha detto che la diagnosi è sempre la medesima: ipocondria e DAP; solo che l'ipocondria si è "spostata" dalla paura delle malattie fisiche alla paura delle malattie mentali. Ho avuto paura della derealizzazione in quanto avevo paura di essere "pazza" e avevo paura di poter sentire le voci da un momento all'altro nel silenzio della notte solo xche lo avevo letto su un forum.
Lui mi ha detto che tutto cio' non c'entra nulla con la psicosi ma è una manifestazione di ansia e ipocondria.
Ho reintrodotto lentamente il cipralex fino a 10mg al giorno e sto continuando la psicoterapia. Dopo un mese e mezzo di terapia posso dire di stare finalmente di nuovo bene, senza derealizzazione e le paure si sono ridotte, anche se a volte ancora presenti quando sono sotto stress.
Spero di risolvere definitivamente.
Grazie dell'ascolto
Lui mi ha detto che tutto cio' non c'entra nulla con la psicosi ma è una manifestazione di ansia e ipocondria.
Ho reintrodotto lentamente il cipralex fino a 10mg al giorno e sto continuando la psicoterapia. Dopo un mese e mezzo di terapia posso dire di stare finalmente di nuovo bene, senza derealizzazione e le paure si sono ridotte, anche se a volte ancora presenti quando sono sotto stress.
Spero di risolvere definitivamente.
Grazie dell'ascolto
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 9k visite dal 17/12/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.