Ultimamente attraggo i "dispetti" delle donne?
So che il tema è ampio ma provo a fare una sintesi
portando un'esperienza personale.
Single impenitente e etero, fino a poco tempo fa seduttore
felice e spensierato, sempre nel rispetto delle partner
e solo con un filo di narcisismo, diciamo di quello "sano".
Da un po' di tempo però non vado a segno, e con
modalità abbastanza ricorrenti, e per questo chiedo un parere.
Faccio un esempio che mi sembra ben rappresentare il caso.
A un corso conosco una ragazza.
Abbiamo qualche scambio di vedute neutro e cordiale.
In seguito mè lei a contattarmi via mail proponendomi un'uscita.
Naturalmente accetto, sempre con gentilezza.
Ma non si presenta all'appuntamento.
Non si fa più viva per darmi spiegazioni.
Per orgoglio non la chiamo.
Non ci siamo più rivisti.
E' stata evitata anche l'esperienza di una semplice
uscita.
In generale mi sembra che le ragazze, quelle in qualche modo attratte da me
(a istinto lo definirei un mix di attrazione/diffidenza verso qualcosa
di me che forse intuiscono misterioso)
mi offrono anche una prima chanche.
Poi però non rispondono
o non si presentano agli appuntamenti. Insomma si rifiutano.
Facendo autoanalisi annaspo e non trovo una risposta precisa:
mi chiedo se non sia la mia
età diventata improvvisamente poco attraente (tra poco faccio 40 anni, e mi confronto con le trentenni),
se io non appaia troppo sicuro di me (anche se mai arrogante),
se a volte io non appaia troppo "mentale" (per quanto mi ritenga un ragazzo
di bell'aspetto).
Insomma, mi sembra che a volte vogliano darmi una "lezione" e mi chiedo perchè.
Vi ringrazio per la risposta.
portando un'esperienza personale.
Single impenitente e etero, fino a poco tempo fa seduttore
felice e spensierato, sempre nel rispetto delle partner
e solo con un filo di narcisismo, diciamo di quello "sano".
Da un po' di tempo però non vado a segno, e con
modalità abbastanza ricorrenti, e per questo chiedo un parere.
Faccio un esempio che mi sembra ben rappresentare il caso.
A un corso conosco una ragazza.
Abbiamo qualche scambio di vedute neutro e cordiale.
In seguito mè lei a contattarmi via mail proponendomi un'uscita.
Naturalmente accetto, sempre con gentilezza.
Ma non si presenta all'appuntamento.
Non si fa più viva per darmi spiegazioni.
Per orgoglio non la chiamo.
Non ci siamo più rivisti.
E' stata evitata anche l'esperienza di una semplice
uscita.
In generale mi sembra che le ragazze, quelle in qualche modo attratte da me
(a istinto lo definirei un mix di attrazione/diffidenza verso qualcosa
di me che forse intuiscono misterioso)
mi offrono anche una prima chanche.
Poi però non rispondono
o non si presentano agli appuntamenti. Insomma si rifiutano.
Facendo autoanalisi annaspo e non trovo una risposta precisa:
mi chiedo se non sia la mia
età diventata improvvisamente poco attraente (tra poco faccio 40 anni, e mi confronto con le trentenni),
se io non appaia troppo sicuro di me (anche se mai arrogante),
se a volte io non appaia troppo "mentale" (per quanto mi ritenga un ragazzo
di bell'aspetto).
Insomma, mi sembra che a volte vogliano darmi una "lezione" e mi chiedo perchè.
Vi ringrazio per la risposta.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220
Gentile ragazzo sembra che lei si stia creando una condizione mentale orientata alla cosiddetta profezia che si autoavvera.
Qualche esperienza negativa l'ha spinta a fare certi pensieri e tutte le volte che si trova di fronte ad una nuova situazione, senza rendersene conto, si pone in una condizione da ricreare il fallimento.
e, come accade in questi casi. si estrapolano solo le esperienze negative sottovalutando le altre. ed ecco che il problema lo costruiamo alla perfezione.
è proprio sicuro che i dubbi sul suo saper fare, sul suo aspetto, l'età che "avanza " ecc non abbiano fatto capolino nella sua testa prima di qualche esperienze e che questi le stanno facendo enfatizzare le esperienze negative che sicuramente avrà avuto anche in passsato ma che in virtù di una maggiore spensieratezza non le ha preso in considerazione?
saluti
Qualche esperienza negativa l'ha spinta a fare certi pensieri e tutte le volte che si trova di fronte ad una nuova situazione, senza rendersene conto, si pone in una condizione da ricreare il fallimento.
e, come accade in questi casi. si estrapolano solo le esperienze negative sottovalutando le altre. ed ecco che il problema lo costruiamo alla perfezione.
è proprio sicuro che i dubbi sul suo saper fare, sul suo aspetto, l'età che "avanza " ecc non abbiano fatto capolino nella sua testa prima di qualche esperienze e che questi le stanno facendo enfatizzare le esperienze negative che sicuramente avrà avuto anche in passsato ma che in virtù di una maggiore spensieratezza non le ha preso in considerazione?
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Dr. Daniel Bulla
Psicologo, Psicoterapeuta
3.6k 187
Gentile Utente,
ben ritrovato.
Se non sbaglio poco tempo fa parlavamo proprio della Sua tendenza a ridimensionare tutte le relazioni affettive in modo iper-sessuale. Questo processo, dicevamo nell'altro post, può aver influito negativamente sul Suo modo di gestire le relazioni sentimentali.
40 anni. Una bella età per mettere la testa apposto, non trova?
A 40 anni forse un uomo inizia, dentro di sé, a fare due conti: cosa farò? con chi starò? ecc., e si rende conto che l'aver improntato la propria vita sentimentale alla conquista sessuale oggi rappresenta un problema.
Oppure Lei si è accorto che a 40 anni le cartucce da sparare sono ancora molte, e quindi non vuole rinunciare al piacere della caccia. Ma sembra che le "prede" abbiano cambiato abitudini ultimamente.
Penso che prima di tutto Lei dovrebbe chiarirsi questo dilemma: cosa voglio fare tra i 40 anni ed i 50? Cacciare o sistemarmi?
E penso che, dopo tutte queste richieste virtuali, Lei oggi potrebbe anche rivolgere questi dubbi ad uno Psicologo in carne ed ossa.
E 40 anni sono una bella età per iniziare una psicoterapia.
ben ritrovato.
Se non sbaglio poco tempo fa parlavamo proprio della Sua tendenza a ridimensionare tutte le relazioni affettive in modo iper-sessuale. Questo processo, dicevamo nell'altro post, può aver influito negativamente sul Suo modo di gestire le relazioni sentimentali.
40 anni. Una bella età per mettere la testa apposto, non trova?
A 40 anni forse un uomo inizia, dentro di sé, a fare due conti: cosa farò? con chi starò? ecc., e si rende conto che l'aver improntato la propria vita sentimentale alla conquista sessuale oggi rappresenta un problema.
Oppure Lei si è accorto che a 40 anni le cartucce da sparare sono ancora molte, e quindi non vuole rinunciare al piacere della caccia. Ma sembra che le "prede" abbiano cambiato abitudini ultimamente.
Penso che prima di tutto Lei dovrebbe chiarirsi questo dilemma: cosa voglio fare tra i 40 anni ed i 50? Cacciare o sistemarmi?
E penso che, dopo tutte queste richieste virtuali, Lei oggi potrebbe anche rivolgere questi dubbi ad uno Psicologo in carne ed ossa.
E 40 anni sono una bella età per iniziare una psicoterapia.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 17/12/2009.
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